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Autore: Leo96    08/07/2014    3 recensioni
"Amore mio la logica non è sincera.
Siamo molecole oltre le nuvole,
corsie chilometriche,
raggi di luce di bombe atomiche
pronte ad esplodere"
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ti vedo, sei davanti all’entrata dell’aeroporto seduta sulla tua valigia, quella piccina piccina arancione. Ti avevo detto che potevi portarne una più grossa, ma hai insistito per portare quella. Dicevi che ti saresti sentita più sicura per i controlli, che così eri certa di avere un bagaglio che rientrasse perfettamente nelle misure dettate dalla compagnia aerea. Ma io lo so, so che hai scelto quella perché te l’ho regalata io. Hai scelto quella perché è il nostro primo viaggio insieme, dopo un anno che sei entrata attivamente nella mia vita.

 

Ti vengo incontro e ti do un leggero bacio all’angola della bocca. Non so nemmeno io perché lo faccio, ma lo trovo semplicemente più originale. Subito sorridi al contatto con la mia pelle e, con il tuo braccio avvolto intorno alla mia vita, entriamo per fare il check-in. 

 

Facciamo tutto abbastanza in fretta e quando vedi che la mia valigia per poco non superava i dieci chilogrammi ti metti a ridere, vantandoti di quanto tu abbia fatto bene a prendere tute quelle misure di sicurezza. Sei proprio una forza…quale ragazza sarebbe riuscita a mettere tutto il necessario per una settimana in così poco spazio? Sono così contento di averti incontrata. Sei stata la svolta che attendevo, la persona che cercavo, il raggio di luce che mi ha svegliato.

 

Le assistenti di volo ci stanno spiegando tutte le misure di sicurezza. Le avrò sentite talmente tante volte che ormai potrei andare anche io in mezzo al corridoio a fare la solita recita. Mentre io mi perdo a fare queste considerazioni, tu sei come bloccata sul tuo sedile. Hai preso poche volte l’aereo ed hai una paura sfrenata. Mi hai chiesto di volare di sera proprio perché almeno ti sarebbe venuto più facile dormire. Ma di cosa hai paura amore? Forse di volare? Di sentirti alta nel cielo, oltre le nuvole, capace di toccare l’universo? Hai paura di provare inferiorità davanti a quello che vedremo dall’alto? E’ vero, siamo solo molecole, ma possiamo fare grandi cose. Tu puoi fare grandi cose. Io credo in te, da sempre. 

 

Ti sei addormentata sulla mia spalla. Come si fa a dormire durante un viaggio così corto? Si tratta di poco meno di due ore. Meglio per me. Ho la possibilità di osservarti in tutta la tua straordinaria semplicità. Mi chiedo cosa sogni, cosa la tua fantasia sia capace di fare, dove l’immaginazione ti può portare. Io ormai ho smesso di sognare. Da quando ti ho conosciuta la mia mente si è rifiutata di lavorare durante il sonno, perché è incapace di creare qualcosa di più bello di te. Non avrei mai pensato di riuscire a trovare la persona giusta, la complice perfetta della mia vita, in questo mondo pieno di superficialità e disordine.

 

Ma ti rendi conto di quello che potremmo fare insieme? Potremmo sconvolgere il pianeta intero. Non ci fermerebbe nessuno, nessuno avrebbe il coraggio di farlo. Saremmo come una bomba atomica piena di amore e creatività, lì lì per scoppiare ed inondare i mari ed i mondi con i nostri pensieri. Diventeremmo sufficienti a noi stessi. Io ho bisogno di te e di nient’altro. Io sono l’esplosivo, tu la fiamma capace di mostrare il mio potenziale.

 

Improvvisamente ho un’idea, nata così, su due piedi, in un’istante. Ti sveglio piano, con un bacio leggere in fronte.

-Siamo arrivati?- mi domandi assonnata, stropicciandoti gli occhi con il pugno chiuso come farebbe una bambina. Ogni tuo gesto è così tenero del resto.

-No, ma ti devo dire un’idea che mi è venuta ora - ti rispondo, esaltato, contento, soddisfatto.

-Certo tesoro…dimmi!- Mi accarezzi il ginocchio e mi fai un gran sorriso d’incitamento.

-Voglio che tu diventi mia moglie. Non ho anello al momento, neanche una rosa o un bigliettino. Ci sono solo io, ma è quello che voglio.- ti dichiaro. Non parlo nemmeno velocemente, non sono preoccupato o in ansia.

-Ma…non ha senso tutto ciò…- dici agitata,lo riesco a leggere nei tuoi occhi. 

-L’amore non ha senso.-

-Non me l’aspettavo…-.

-Siamo capaci di fare tante cose insieme, lo sai. Abbiamo davanti a noi una vita intera, una strada chilometrica da percorrere. Io lo voglio fare…insieme a te.-

A queste parole mi dai un forte bacio e solo quando le nostre labbra si separano vediamo le luci di Parigi farsi sempre più vicine. Come incantata ti volti verso il finestrino per vedere meglio la città dall’alto. Vedi? L’amore fa passare anche la paura di volare.

-E’ logico.- affermi, ancora intenta a trovare la torre Eiffel.

-Cosa?-

-Che la risposta è sì. Lo voglio.-

 
  
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