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Autore: Gio_Gio22    09/07/2014    4 recensioni
Emma ha 17 anni e abita a Miami con i suoi genitori. E' brava a scuola,studiosa,timida e impacciata ma con la testa sulle palle: le vita le sorride.
Questo finché non conosce Thomas,ragazzo popolare,che lavora come modello e che all'apparenza sembra felice.
Ma nasconde una terribile verità:è autolesionista e soffre di depressione.
Emma lo vuole aiutare.
Emma sente di doverlo fare.
Una storia di amicizia e amore. Un amore fatto di passione,sofferenza e voglia di farcela ad uscire dall'incubo dell'autolesionismo.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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CAPITOLO 1

“Driin-Driin”.
Ecco la sveglia che mi annuncia una nuova giornata di scuola. L’ora segnava le 7 di mattina.
Mi alzai e mi vestii con un jeans stretto,una maglietta a mezze maniche e le mie adorate Converse. Scesi a fare colazione. Mio padre era già uscito per lavoro mentre mamma parlava al telefono mentre cercava di versarsi una tazza di caffè:un classico. Ormai è così da sempre.
Le diedi una mano e lei mi ringraziò con un bacio sulla fronte come per augurarmi buona scuola. Uscii di casa con la borsa sulla spalla e mi incamminai a piedi verso scuola,visto che non distava molto da casa mia.
All’entrata trovai la mia migliore amica ad aspettarmi: si chiamava Stephenie,per gli amici Step,ed è tutto l’opposto di me:lei bionda io mora,lei occhi azzurri io castani,lei capelli corti io lunghi,lei bellissima ed io,bhe…sono io.
Era vestita con una maglia bianca scollata su cui era stampato un teschio,dei pantaloni di pelle neri e degli stivali col tacco. Come potete notare è la classica descrizione di cattiva ragazza ma lei non lo è affatto.
Mi scoccò un bacio sulla guancia lasciandomi il segno del rossetto rosso fuoco.
“Ciao Emma” mi salutò entusiasta.
“Ciao Step,come va?” gli chiesi mentre ci dirigiavamo in classe.
“Tutto fantasticamente te? Ti vedo più stanca del solito tesoro” mi disse scrutandomi il viso.
Lei era un anno più grande di me: ha 18 anni ma è ripetente quindi ci siamo trovate in classe assieme.
“Si in effetti non ho dormito molto” ammisi mentre mi sedevo al mio posto.
“Cause?” mi chiese curiosa.
“Bho forse il caldo o forse perche la fine della scuola si avvicina”
“Ah bhe probabile” mi rispose mentre messaggiava con il suo cellulare.
“Dopo fai un salto con me da Starbucks?” gli chiesi.
“Oh scusami tesoro ma non posso…sono già impegnata con Mike,usciamo insieme. Mi dispiace” mi rispose dispiaciuta.
“Tranquilla fa niente” risposi sorridendo. A dir la verità mi dispiaceva un po’ perché mi sarebbe piaciuto passare un pomeriggio tra migliori amiche,ma sarebbe stata per un’altra volta. Mi sarei fermata lo stesso al bar: volevo uno dei loro frullati al cioccolato che adoravo!
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Appena finii scuola mi diressi da Starbucks. Era un locale molto affermato lì a Miami. Molti ragazzi preferivano ritrovarsi al Mac ma secondo me era troppo confusionario e l’aria era irrespirabile a volte. Ci ero andata due o tre volte con Stephenie ma non mi era piaciuto per niente,neanche il cibo stesso.
Starbucks invece era tranquillo. Aveva dei comodi salottini e l’aria era respiarabile. L’unico odore che si diffondeva era quello di brioche e cappuccini. Alcune volte mi fermavo li a studiare in compagnia di libri,quaderni e un frullato.
Entrai e notai una luga coda di ragazzi,famiglie e anziani che prendevano brioche,frullati o altre delizie e uscivano.
Aspettai il mio turno. Mancavano tre persone. Era il turno di un ragazzo biondo vestito con un maglioncino di cotone a righe grigie e nere e dei pantaloni stretti neri,quando un ragazzo di poco più grande di me mi si parò davanti assieme ad una ragazza bionda.
“Ehm..scusate ci sarei io prima di voi” li rimproverai gentilmente.
“E allora?! Abbiamo fretta noi.” Mi rispose il ragazzo con un ghigno.
“E credete che tutte queste persone non ne abbia?” gli chiesi.
Il ragazzo si girò seccato “Ascolta puttanella non mi interessa ok?! Quindi cerca di stare zitta”
Mi alterai “Come scusa?! Casomai la tua ragazza può essere definita tale. Quindi ora vai a metterti in fila come fanno tutti e se vuoi un frullato al cioccolato come me, aspetti”
Per tutta risposta il ragazzo scoppiò a ridere “Cerca di stare zitta se non vuoi guai”
Tutti si erano girati a guardarci “No tu vattene se non vuoi guai”gli risposi seccata.
Il ragazzo si girò per l’ennesima volta “Basta me ne vado! Non ci tengo a stare qui con una smorfiosa che rompe le palle!” gridò ed uscì con la bionda avvinghiata a lui.
Sorrisi soddisfatta. Dopo poco mi sentii toccare una spalla e girandomi vidi una dipendente che mi guardava accigliata “Scusami ma esci dal negozio”
“Perché scusa?” gli chiesi.
“Hai mandato via due clienti quindi…”mi rispose.
Uscii dalla fila e mi diressi verso la porta mentre la dipendente tornava al lavoro. Mi sentii toccare una spalla e poi una voce maschile parlò “Scusa,ho un frullato al cioccolato in più se vuoi”
Mi girai ed era il ragazzo con la maglia a righe “Oh..grazie ma..” mi sentivo in imbarazzo.
“Ti prego,sei stata grande prima e mi è sembrato ingiusto che tu non possa avere il tuo frullato” e mi sorrise.
“Oh bhe grazie” gli risposi prendendo il frullato e abbassando lo sguardo.
“Ti siedi con me?” mi chiese.
Gli sorrisi “è il minimo che possa fare dopo che tu mi hai offerto un frullato”



Hei! Spero seguiate in tanti questa storia un pò diversa dalle solite storie d'amore...comunque volevo augurarvi buona lettura e volevo chiedervi se potreste lasciare qualche recensione,se la storia vi piace,se c'è qualcosa che potrei cambiare per migliorare...Grazie infinite a chi lo farà! :) Ciaooo e alla prossima! <3 :)
  
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