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Autore: TonyCocchi    09/07/2014    3 recensioni
Quando Cana venne sconfitta da Baccus in una gara di bevute nessuno poteva crederci: era crollato un mito… Ma ora lei è determinata a rimetterlo in piedi! Il ring è il bancone della gilda, i contendenti i due migliori bevitori del manga: come si concluderà questa feroce sfida ad alta gradazione alcolica?
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cana/Bacchus, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FT - Cana vs Baccus

Ciao a tutti, lettori di EFP! ^__^

Starò anche scrivendo molto di meno, ma non sia mai che l’estate, portatrice di buonumore e fanfiction, trascorra senza neanche una mia storia! Eccomi quindi qui a presentarvela, e a sperare di regalarvi con essa qualche momento di allegria! Inoltre è anche da parecchio tempo che non scrivo su Fairy Tail: chissà se qualcuno dei miei vecchi lettori tornerà a farsi vivo con un commento… Spero tanto di si! ^__^

Direi che titolo e introduzione hanno già chiarito abbastanza di cosa si parlerà! XD Quando nel capitolo 275 ho assistito alla sconfitta di Cana sono davvero balzato giù dalla sedia!

Nell’occasione ho anche creato questo motivational poster, da cui ho ripreso l’idea per questa storia ^__° >>>  http://tonycocchi.deviantart.com/art/FT-275-SPOILER-Cana-s-defeat-290596411

 

Se anche voi avete pensato che Cana non si sarebbe data pace senza una rivincita, continuate a leggere! Buona lettura!

 

 

 

Era una giornata calda e soleggiata e Cana Alberona fissava lo scorrere delle goccioline sul vetro della bottiglia di fronte a sé, appena tolta dalla ghiacciaia.

Scorrevano lente, fresche e invitanti, provocando dolci brividi di fresco sulla pelle della ragazza: tutto quello che faceva era star lì, coi gomiti poggiati sul tavolo, a contemplarle e lasciare le aumentassero la sete, abbagliata e incantata dai riflessi su quel vetro color dell’ambra che celava al suo interno il piacere ghiacciato che preso si sarebbe goduta.

“A quando la cerimonia?”

Cana trasecolò al sentire la voce scherzosa di Macao.

“Cosa?”
“Beh, da come la stai guardando sembra tu voglia sposarla più che berla.”

“Buona questa!” rise Wakaba togliendosi di bocca la pipa.
“Divertente…” –ribatté Cana con una linguaccia- “Quasi quasi ci faccio sul serio un pensierino, perché questa delizia lo meriterebbe!”

Macao scosse la testa, ma era decisamente incuriosito, e non soltanto lui: “Direi che quindi non è una birra come tutte le altre, vero?”

Diede un’occhiata: l’etichetta era rotonda, con un motivo geometrico che correva lungo il bordo a mò di cornice e al centro c’era raffigurato un cavaliere in armatura col naso rosso, l’elmo in una mano e il boccale alzato nell’altra, che brindava allegramente con un mago dalla lunga barba bianca.

“Puoi scommetterci che non lo è!” –esclamò la mora, iniziando a fissare la bottiglia gelata con ancora più intensità di prima!- “Questa qui non la trovi dappertutto: è una specialità in edizione limitata che ho avuto la fortuna di scoprire alcuni anni fa durante un viaggio: la bevvi e da allora la sua squisitezza mi è rimasta impressa come un tatuaggio sulle papille gustative! Nessuna birra ha più saputo prendere il suo posto nel mio cuore!”

“Non si starà entusiasmando un po’ troppo?” – sussurrò Wakaba all’amico, entrambi a un tratto inquietati da quella celebrazione eccessiva…

Vero, la passione di Cana per l’alcol era leggendaria lì alla gilda e anche al di fuori (voci, poi smentite, dicevano facesse il bagno nel vino e si lavasse i denti col liquore alla menta…) ma nessuno ricordava avesse mai raggiunto simili livelli.

“L’ho cercata per tanto tempo, in ogni taverna, cantina o birreria, ma senza successo. Troppo a lungo è stata come un sogno che continuava a sfuggirmi, ma una settimana fa sono riuscita a rintracciare la casa di produzione e me la sono fatta spedire! Ed ora eccola qui davanti a me!” –i suoi occhi emettevano lampi di luce: erano come riflettori puntati su quella opera d’arte birraia!

“Voi non sapete quanto è buona ragazzi! Corposa, maltosa, schiuma morbida, gusto deciso, e pure bella forte! Ha tutto! È la birra perfetta, la regina di tutte le birre! Ed è proprio qui, davanti a me, tutta per me!”

Ormai l’attenzione di tutti lì alla gilda era centrata sul tavolo dove si trovava Cana, intorno al quale si era creato un vuoto precauzionale…

Nessuno sarebbe stato così pazzo da avvicinarsi, tanto meno osarle chiedere un assaggino: in quello stato, Cana avrebbe potuto prenderlo, fermentarlo e berlo!

Elfman provò a rompere il silenzio: “Ehm, siamo… contenti per te Cana…”

Ma Cana neanche lo ascoltava: stava stringendo la bottiglia in un abbraccio, strusciando amorevole la guancia su di essa: “Ah, birretta mia! Quanto a lungo ti ho cercata! Come mi sei mancata!”

Quanti uomini lì nei dintorni avrebbero voluto essere quella bottiglia!

Mira fu allora l’unica a farsi avanti portandole un apribottiglie: “Beh, Cana, allora ecco a te.”

“Grazie Mira, ma credo me la coccolerò prima un altro po’ prima.” –fece lei tenendola per il collo con due dita e facendola dondolare suadente davanti i suoi occhi trasognati.

L’albina ridacchiò: “Ih ih ih, vuoi godertela il più a lungo possibile anche da chiusa, dico bene?”

“Però così finirai per bertela calda.” –fece notare Gray.

“E allora? Che ti teniamo a fare sennò, mister mago del ghiaccio?”

“Ehi! Non sono mica il tuo frigorifero personale!”

Happy arrivò preceduto da un battito d’ali, atterrando sul tavolo a cui era appoggiato: “Gray, è pronto il mio ghiacciolo?”

“Non ora…”
“Eh? Ma di solito dopo tre minuti è già pronto!”
“Non ora!”
“Ma…”
“Prendilo e sparisci!” –sbottò Gray tirando fuori dalla tasca dei pantaloni un ghiacciolo alla fragola in busta. Per l’imbarazzo si era fatto dello stesso colore!

“Aye!” –esultò Happy volando via veloce come era arrivato apposta per fargli fare quella magra figura!

“Tsk!”
In tutto ciò ecco Cana avvicinarsi con aria da amicona, per poi poggiarsi con un gomito alla sua spalla: “Andiamo, bello mio, non vorrai mica negarmi questo piccolo piacere, vero? Non siamo forse tutti prodi compagni di Fairy Tail? Tutti uniti come fratelli nella nostra amata gilda?”

“Ok, te la rinfresco io dopo, basta che la smetti con gli sproloqui!”

Cana rise e alzò le mani: “Ok, la smetto! Me ne starò in silenzio, e mi farò aumentare la sete un altro po’, così trincarla sarà un piacere ancora più grande!”

“Sei fuori di testa…”

“Gray ha ragione, inizio a preoccuparmi sul serio…” –fece Macao.

Mira, col suo imperturbabile sorriso, provvide subito a rassicurarlo: “Andiamo, dopotutto era da tempo che la cercava: è come ritrovare un vecchio amico con cui si erano persi i contatti dopotutto.”

“Non so se qui il paragone c’azzecca, sorella…” –fece Elfman, il cui gocciolone fu accompagnato da quello di molti altri lì intorno.

Anche Natsu manifestò la sua disapprovazione: “Se reincontrassi un vecchio amico dopo un sacco di tempo la prima cosa che farei sarebbe sfidarlo a combattere, mica berlo.”

“Anche tu sei altrettanto fuori di zucca…” –lo bacchettò Erza con un buffetto dietro la testa.

Forse era davvero esagerato dare tanto significato al ritrovamento di un alcolico… ma non certo per Cana!

Colei che era capace di svuotarsi da sola due botti al giorno senza risentirne affatto, mentre l’ultimo che aveva osato sfidarla a una gara di bevute lì a Magnolia, ormai davvero molto tempo prima, era finito a ballare sbronzo in mutande sul tetto della cattedrale di Caldia, mentre lei, che si stava ancora solo scaldando, finiva di bere anche la sua parte, delusa per lo scarso livello della competizione. Le sfide comunque non le interessavano: non si sottraeva se gliene lanciavano, ma dal canto suo non le lanciava mai, tanto lo sapeva già come sarebbero andate a finire e comunque è sempre meglio una normale bevuta in allegra compagnia, senza le fatiche della competizione!
Per quel giorno però, niente compagnia: quello era un giorno di rimpatriata, tutto per sé e la sua “amica” doppio malto!

Una volta che Gray l’ebbe tenuta in mano abbastanza da farle raggiungere la temperatura giusta, Cana corse al suo tavolo, si sgranchì le dita e stappò.

Ascoltò le prime bollicine che fuoriuscivano sfrigolare contente come fossero una musica celestiale, diede un annusata e assunse un espressione beata.

“Paradisiaco…” –mormorò brillando di luce propria.

“L’abbiamo capito, bevila e basta!” – la incitò Gray seccato.

“Alla tua allora!” – le augurò Mira.

“Alla mia! Ah ah ah!”

Alzò ben alta la bottiglia e la portò alle labbra…

 

“Salve gente!” –salutarono Jet e Droy dall’ingresso- “Indovinate un po’, abbiamo visto in giro quel pezzo grosso di Quatro Cerberos che ha partecipato ai Gran Giochi della Magia.”

“Ti riferisci a Baccus?” –chiese Erza, del quale era vecchia conoscenza.
“Proprio lui!” –confermò Droy.

<< CRASH! >>

 

Scese un silenzio di tomba mentre il liquido giallo oro, anziché nella bocca di Cana si perdeva tra le fessure delle assi del pavimento.

Tutti erano spaventati all’idea della sua reazione e si tenevano pronti; ma fortunatamente non era in arrivo alcun cataclisma. Lo shock per la bottiglia tanto agognata finita in frantumi sul pavimento era stato infatti coperto dallo shock di udire nuovamente quel nome, e di saperlo vicino, tanto vicino…

E poi se ne era fatta spedire due bottiglie, altrimenti figuriamoci se la gilda sarebbe stata ancora in piedi!

Mira deglutì: “C-Cana, va tutto bene? Stai tremando!”

“Q-quel… Quel Baccus? Quel Baccus è qui in città?!”

Jet e Droy, per quanto ignari, si resero subito conto davanti agli occhi iniettati di Cana di dover rispondere in maniera istantanea: “S-si, è di passaggio qui di ritorno da una missione a quanto abbiamo senito: l’abbiamo visto nella Locanda del Leprecauno, quella accanto il ponte sul fiume.”

“Quel… Baccus…”

Nessuno alla gilda né a Magnolia poteva reggere il confronto con lei nel bere.

Ma se si guardava all’intero regno di Fiore… una persona c’era!

L’unico che l’aveva sconfitta!

L’unico che era riuscito a farla crollare sbronza a mangiare la polvere, portandosi dietro persino un “ricordino” per la vittoria…

 

“IMPOSSIBILE!!!!!”

O almeno così si sarebbe detto se qualcuno avesse osato immaginare Cana distesa a terra svenuta con gli occhi a rotellina accanto a una bottiglia NON FINITA di liquore.

Quella sera però l’impossibile era diventato la stupefacente realtà davanti a cui sgranare gli occhi.

“L’ha battuta?!”

“Cana che sviene per il troppo alcol? Non è mai successo prima!”

E mentre lei era nel mondo dei sogni, l’artefice dell’impresa, come nulla fosse, impunemente si dirigeva singhiozzando e barcollando verso l’uscita!

“Whoooo! Hic! Gran bella sfida! Mi prendo QUESTO come trofeo!”

“Ehi! Torna qui bastardo!”

Si era risvegliata direttamente il giorno dopo, ritrovandosi in una stanza con Macao e Wakaba in trauma cranico (involontariamente contusi dall’ubriaco vincitore della contesa mentre andava via…), un capo di vestiario in meno, e una ferita nel suo orgoglio di etilista cronica impenitente...

 

Dinanzi a quel pensiero tutta quella sublime “maltosità” finita sprecata in cocci lì ai suoi piedi passava del tutto in secondo piano!

“MALEDETTO!”

Si lanciò in carica verso la porta: Jet e Droy, terrorizzati si erano gettati sotto il primo tavolo disponibile, cosicché l’unica a cercare di frapporsi fu Erza che venne però agilmente scansata.

“Cana! Dove stai andando?”

Invece Lucy, che si trovava ad arrivare proprio in quel momento nel cortile, non aveva alcuna intenzione di frapporsi alla frettolosa Cana che le veniva incontro…

“Oh, buongiorno! Dove… EHI?!”

In compenso fu lei a venire prontamente afferrata per un braccio e trascinata dietro come una banderuola dalla furibonda compagna di gilda.

“CANA MA CHE SUCCEDE?! DOVE MI PORTI?!”
“Mi devi fare da testimone!”
“MA CHE VUOL DIRE??? AIUTOOOOOOOO” –gridò Lucy, versando lacrime da innocente, verso gli altri amici che attoniti la guardavano sparire sempre più lontana nel nuvolone di polvere provocato dalla loro corsa forsennata.

“… Testimone per cosa?” –si grattò la testa Elfman.

“Infatti, con chi si sposa adesso?” –commentò con sagacia Macao, scostando con un piede i cocci di vetro della defunta bottiglia in modo che non facessero male a qualcuno.

 

“UAH! YA-HOOO! Oste, tu si che sei un uomo che serve roba da uomini!” –gridò Baccus sbattendo forte il bicchiere appena vuotato sul bancone- “Fammene altri tre, anzi, lasciami tutta la bottiglia!”
“Va bene signore…” –corse a servirlo l’incredulo uomo dietro il bancone, contento per l’apprezzamento, ma ugualmente in soggezione dinanzi quel così particolare cliente.

“Ah, la roba forte! Ho fatto bene a fermarmi qui!” –si leccò le labbra l’asso della gilda Quatro Cerberos, ridendo poi sguaiatamente, tanto da risuonare per tutta la taverna.

Baccus Groh non era certo un tipo che passava inosservato, ma quando non erano le sue grida, o la sua fama di mago di prima classe, era lo sfoggio della sua spropositata resistenza all’alcol ad incutere timore e indurre chi gli stava attorno a tenersi alla larga. Non che fosse un cattivo ragazzo, ma non è mai saggio interrompere lo spasso di un tipo del genere, anche se oltremodo fastidioso e privo di decoro…

“Esiste qualcosa che meglio di bere fino a scoppiare al ritorno da una missione conclusa con successo? Assolutamente no!” –afferrò la bottiglia dalle mani dell’oste e ne trangugiò in un sorso una buona metà.

“Ah… Ci sarebbe bere fino a scoppiare insieme a un sacco di belle ragazze… ma qui attorno neanche l’ombra, bah!”

Non chiedeva poi molto, di buon umore com’era di già: si sarebbe accontentato persino di due sole procaci donzelle a fargli compagnia anziché le solite quattro minime.

 

<< SBADAM! >>

 

“SEI QUI, NON È VERO?!”

“Uh?”

Come preso sul serio dal destino, ecco che erano comparse sulla soglia appena sfondata due giovani e carine ragazze con delle curve una meglio dell’altra, una mora e una bionda, e per giunta sue vecchie conoscenze!

“Cana! Perché hai buttato giù la porta?!” –fece Lucy a bocca spalancata ricevendo spallucce in risposta.

“Tsk, metteremo la riparazione sul conto della gilda.”

“Il master ha detto che non dobbiamo farlo più!”

“Il master dice un sacco di cose!”

“Sigh…” –sospirò l’oste prendendo a tranquillizzare i suoi spaventati clienti, metà dei quali balzati in piedi- “Tutto a posto, sono i Fairy Tail, tutto normale…”

A Lucy cascarono le braccia: << Ormai ci conoscono fin troppo bene… >>

Incrociati gli occhi del rivale per qualche secondo, Cana afferrò l’amica per il polso, tirandola dietro con sé fino al bancone, dove dal suo alto sgabello Baccus le attendeva sghignazzando.

“Guarda un po’ chi si rivede, Cana Alberona!” –fece a gran voce allargando le braccia e abbassando poi senza remore lo sguardo di un pochino- “Vedo con piacere che non hai perso l’abitudine di andare in giro indossando sopra solo il top del bikini!”

Cana non mostrò imbarazzi ma poggiò entrambe le mani ai fianchi e ribatté a tono: “E tu vedo non hai perso la tua sete spropositata, vero cagnaccio?”

“Ah ah ah, certo che no! Forse l’hai persa tu dopo la nostra sfida, bellezza?”

Cana digrignò i denti in un sorriso e gli si fece a un palmo dal naso: “Ti piacerebbe!”

Lucy deglutì: quei due sprizzavano scintille!

Baccus prima sostenne il suo sguardo e poi andò oltre: “E guarda chi altro c’è! C’è… Ehm… La biondina col gran davanzale!”

Lucy, più timida dell’amica, si affrettò a incrociare le braccia davanti il petto.

“Sei single?” –le chiese a bruciapelo.

“Per te si!” –ribatté Lucy con rabbia.

“Ah ah ah ah! Oh, se mi offrissero da bere ogni volta che mi sento rispondere in questo modo!”

<< Che maniaco! >>

“Basta coi convenevoli ora, Baccus! Non ho sfondato quella porta quando avrei potuto semplicemente aprirla per vederti fare il cascamorto con Lucy da sbronzo!”

“Il cascamorto con lei lo farei benissimo anche da sobrio, uh uh uh!”

<< Sigh, perché dovevo trovarmi lì fuori proprio in quel momento prima? >>

Baccus si versò un altro bicchiere: “Ad ogni modo, posso benissimo immaginare perché tu sia qui.”

“Tu mi hai battuta in una gara di bevute… L’unico che ci sia mai riuscito! E non solo mi hai sconfitto in quello che è il mio campo, ti sei anche portato via il mio reggiseno come trofeo!”

“Ah ah ah, si, che spasso! Lo sai che me lo porto ancora dietro? È tipo un portafortuna, e mi ricorda anche che sono il bevitore numero uno di tutto il regno di Fiore! Ah ah!”

Le porse il bicchiere che aveva versato poco prima e lei lo mandò giù nervosamente in un sorso. Quanto a lui, si attaccò alla bottiglia svuotandola fino all’ultima goccia.

“Quel titolo sono qui per riprendermelo!”

<< Ma da quando esiste un titolo del genere? >> -continuava a lagnarsi Lucy, contenta che perlomeno il discorso si fosse sviato da lei.

Sospirò e si pulì le labbra: “Vuoi proprio una cosa seria, eh? Ti sei portata dietro persino un testimone!”

“Eh? Ma allora è per questo che sono qui!”

“Esatto, Lucy, dovrai testimoniare a tutti il lancio della sfida, e, nel caso di rifiuto, quanto pollastro sia stato il nostro “cucciolotto” da quattro soldi, altro che asso di Quatro Cerberos!”

Baccus non sembrò affatto punto dalla provocazione: “Umpf, però vedi, cara Cana, io sono di ritorno da una missione, e come puoi notare sto ritemprando il mio corpo e il mio spirito dalle fatiche della mia ultima notevole impresa, inoltre qui ho comunque tutto l’alcol che voglio… Dimmi, perché mai dovrei accettare questa sfida quando potrei starmene spaparanzato a godermi il mio meritato riposo del guerriero?” –domandò il mago che in termini di abilità riusciva a vedersela persino con Erza.

“Dato che sono arrivato un po’ a conoscerti, penso basterà risponderti che potremmo mettere una posta!”

Baccus batté forte le mani facendo sussultare barista, clienti e Lucy ma non Cana: sembrava proprio la risposta che aspettava con ansia.
“Ora si che hai la mia attenzione!”

“Baccus Groh, io Cana Alberona, ti sfido a una gara di bevute! Se vincerò, avrò riacquisito il titolo di più grande bevitrice del mondo!”

<< Del mondo?! Non era di Fiore?! >> - scese un gocciolone a Lucy.

“E dovrai restituirmi il reggiseno che ti sei preso l’altra volta!”

“D’accordo! Ma se vincerò io il titolo resterà a me come è chiaro, e inoltre…”

Lucy deglutì, mentre Cana non dava a vedere alcuna emozione: sosteva lo sguardo annebbiato dai fumi dell’alcol dello sfidato, in attesa della sua condizione.

“Stavolta mi dovrai dare le tue mutandine!”

“Che spudorato! Cana, non devi accettare!”

“Accetto!”
“Sigh! A volte dimentico che sei spudorata anche tu, Cana…”

“E dovrai togliertele davanti a me!”

“Ora non ti allargare…”

“Va bene…” – si corresse Baccus che, malgrado gli ettolitri ingeriti, sapeva quando fermarsi. Inoltre aveva visto di cosa era capace Cana ai Gran Giochi della Magia…

Intanto persino l’oste e gli avventori della locanda si erano appassionati alla cosa (anche di più quando si era iniziato a parlare di mutandine forse… ma già da prima!); guardavano tutti verso il bancone, anche loro emozionati dai toni di quello che si preannunciava uno scontro epico.

“Dove e quando? Io mi trattengo qui fino a domani.”

“Allora domani a mezzogiorno al bancone della gilda! Sobrio…”
“Vuoi giocare in casa, eh? Nessun problema! Non mancherò, ti batterò, e mi rimetterò in viaggio: alla mia gilda porterò non solo il ricco compenso della mia missione, ma ci rifaremo per le sconfitte subite ai Giochi! Senza contare il mio nuovo trofeo… Uh uh uh!”
“Sii puntuale.” –fu l’ultima cosa che disse Cana prima di voltarsi.

“Naturalmente, le signore non si fanno aspettare!” –finì la frase rivolgendo un’occhiatina a Lucy, che in un lampo corse al fianco dell’amica, tornando alla gilda insieme a lei.

“Umpf, interessante! Gente!” –gridò Baccus- “Per festeggiare la mia vittoria di domani offro da bere a tutti! Me compreso si intende!” –strizzò l’occhio al taverniere, mentre intorno si levavano applausi tutti per lui.

Cana e Lucy non erano ancora molto lontane ovviamente e sentirono il trambusto dietro di sé.

“Quel tipo è fin troppo sicuro di sé…”
“Tsk! Lo ridurrò a una vecchia spugna!”

“Ben detto! Devi fare in modo non riesca neanche a rialzarsi da terra!” –cambiò tono d’improvviso la bionda.

“Oh? Vedo che hai cambiato atteggiamento dopo le sue avance, eh?”

“Ma no, non è per quello… È che posso capire che è una cosa a cui tieni molto, Cana. Ce la devi mettere tutta per vincere e dimostrare che è Fairy Tail che ha la più grande bevitrice del mondo!”

“… Eh eh eh!” –contenta dell’inaspettato incoraggiamento, abbracciò l’amica come aveva fatto prima con la bottiglia.

“Quanto sei carina Lucy! Ma davvero, come fai ad essere ancora single?”

Lucy arrossì e ridacchiò.

Cana strinse i pugni: “Bene! Andiamo a prepararci!”

 

 

 

Cana è davvero carica! Ma Baccus già una volta ha avuto la meglio su di lei… Non basterà la carica contro un avversario del genere: ci vorrà una gran sete, una grandissima resistenza… e nessuna paura di mal di testa e postumi stroncanti…

L’alcol si prepara a scorrere a fiumi alla gilda! Per cui, astemi o già alticci che siate voi che leggete, non perdete il prossimo capitolo! XD

Se commentate fatemi sapere il vostro pronostico ^__°

 

E buon proseguimento d’estate! ^__^

 

PS: GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!

  
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