Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: BluRei    29/08/2008    7 recensioni
"A chi viaggia per amore, mille miglia non sembrano più lunghi di una" Un viaggio che segnerà la svolta nella vita di alcune persone...
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Summer



Non era vero…

Non sarebbe stato per sempre primavera!

Quando ci lasciammo, io andai a fare colazione con i miei genitori. Quella splendida notte era passata e con lei era finita anche la primavera.

Tutto intorno a me era immutato ma il calendario diceva Estate…

- Questa mattina sembri stanco, hai dormito bene?
- No, mamma. Non ho dormito affatto! Questa è stata la notte più bella della mia vita.
- Mi fa piacere. Sei pronto per incontrare Luisa?
- Padre non vi arrendete mai, vero?
- Conosci tuo padre. Ti vuole bene.
- Io ho promesso che le avrei incontrate e manterrò la parola data, ma voglio che sappiate che ci sono poche possibilità che io sposi una di loro!
- Parli così a causa della sconosciuta che hai incontrato sulla nave?

Sconosciuta…

Quella parola, così fredda eppure così reale e veritiera, colpiva il segno.

La mia Venere nera non aveva ancora un nome.

Era strano, eppure non m’importava!

Quella notte mi aveva fatto promettere che non ci saremmo più visti fino al dieci agosto. Esattamente tre giorni dopo la partenza di Luisa Raniero.

Neanche questo mi importava! Lei ormai era nel mio cuore.

Scritta indelebilmente, come il ricordo di quelle stelle, come il canto dei delfini, come il silenzio dei nostri cuori…

Come il grido della sua anima…

- Sono molto onorata di conoscerti, Adam.
- Parli molto bene l’inglese.
- Ho ancora qualche problema di pronuncia, ma spero di poter imparare meglio standoti accanto.

Luisa era una ragazza molto educata, sensibile e gentile. Neanche la bellezza le mancava, ma allora perché il mio cuore continuava a cercare solo lei?

- Sei strano!
- Cosa intendi dire?
- Sembri assente. Nel tuo cuore c’è un’altra donna, vero?
- …
- A me puoi dirlo, io ti capisco! Hanno organizzato tutto i nostri genitori ed è logico che nel nostro cuore ci possa essere già un’altra persona.
- Hai un ragazzo?
- Lui mi corteggia da molto tempo. Ma tra di noi non ci potrà essere mai niente. Se tu non mi sceglierai dovrò sposare un industriale italiano che ho conosciuto lo scorso inverno e quindi dovrò lasciarlo lo stesso.
- Perché?
- I tuoi genitori non sono i soli a dover stare attenti al proprio patrimonio.
- Che tristezza!

Quella sera Luisa organizzò una cena a lume di candela proprio sul ponte della nave, nello stesso punto dove io avevo incontrato la mia Venere.

Questo mi sorprese. Sapeva qualcosa?

No!

Lei non immaginava nulla. Era soltanto una ragazza molto romantica.

Luisa non somigliava affatto a Nia. Dovevo conoscerla meglio. Capirla. Almeno questo glielo dovevo!

- Perché non ti ribelli ai tuoi genitori? Digli che ami un’altra persona e che vuoi sposarla.
- E tu? Perché tu non ti ribelli ai tuoi genitori?
- Per me è diverso. Io non ho speranza. La donna che amo è già promessa ad un altro uomo.
- Io sono malata.
- …
- Non avrei dovuto dirtelo, ma non vivrò ancora a lungo e mio padre ha bisogno di qualcuno che si prenda cura dei suoi affari. Di un erede! Ed io non posso negarglielo.
- Sono loro che non dovrebbero negarti la possibilità di essere felice.

Se Lei fosse stata al mio posto, cosa le avrebbe detto?

Quali parole lenitive avrebbe saputo usare?

Dove sei? Dove sei? Non riuscivo a non pensarla!

Improvvisamente cominciò a piovere. Accompagnai Luisa in camera sua, le diedi un bacio sulla guancia e corsi via. Ero certo che lei sarebbe uscita per osservare la pioggia.

E fu così. Lei era li…bella, con il suo solito abito bianco a volteggiare sotto la pioggia.

Ero felice di vederla, ma lo ero ancora di più perché cominciavo a capirla.

Lei era li. Ed io lo sapevo!

Quant’era bella sotto l’acqua! La sua danza sembrava una preghiera antica ad un dio lontano.

Il suo candido vestito, ormai zuppo, lasciava trasparire le sue forme di giovane donna.

I capelli, madidi di pioggia, sembravano ancora più scuri e lunghi e…

- Sei scalza!
- Adam Grent! Cosa ci fai qui? Mi avevi promesso che non ci saremmo visti fino a quando la tua seconda spasimante non fosse scesa dalla nave.
- Scusami…

Le raccontai la storia di Luisa e le spiegai che sentivo il bisogno di parlare con lei. Che ero convinto che mi avrebbe saputo aiutare.

Non mi sbagliavo!

- Grazie alla tua idea potremo sicuramente aiutare Luisa.
- E’ stato un piacere, Adam Grant. Adesso vai!
- D’accordo. Senti, questa volta abbiamo parlato di Luisa, ma la prossima voglio parlare di te. Di te e della tua preghiera sotto la pioggia.

Feci proprio come mi aveva suggerito lei, è quella sera stessa parlai con i miei genitori.

- Padre, non possiamo permettere ce Luisa viva gli ultimi anni della sua vita sacrificandosi a causa del patrimonio del padre!
- E tu cosa proponi di fare?
- Dite al signor Raniero che mi occuperò io di insegnare, gratuitamente, all’uomo che Luisa ama, le basi della finanza. E che ci occuperemo dei suoi affari fino a quando il genero non ne sarà capace.
- Adam, sai quanto ci costerà questo in termini di tempo e denaro?

Non mi importava né del mio tempo, né tanto meno dei soldi. Per la prima volta ero fiero di me. Convinto ed irremovibile. Anche mio padre sembrò notarlo, tanto che mandò in Italia uno dei suoi migliori collaboratori, per aiutare il suo nuovo socio in affari.

Ero felice. Sapevo che questo gesto mi avrebbe reso degno di Lei!

Degno della mia donna senza nome.

- Allora oggi parti.
- Si. Grazie Adam. Spero che anche tu un giorno possa coronare il tuo sogno d’amore. Lo meriti! Perché sei una persona splendida!
- Spero di poterti rincontrare. Addio!

Quella notte stessa tornai sul ponte della nave. Luisa era partita ed io avrei potuto rivivere il mio sogno di mezza estate.

- Ciao Adam Grant. Mi dispiace che anche questo incontro sia andato a finire male.
- Sai, se non avessi incontrato te, Luisa sarebbe potuta essere la mia donna ideale.
- Ti ha colpito davvero così tanto?
- Non era particolarmente bella, ma ha saputo conquistarmi con la sua dolcezza. Ha verso la vita un atteggiamento molto simile al mio.
- Cioè?
- Lealtà, amor proprio. La sua voce era dimessa, ma anche quando parlava con arrendevolezza, della sua vita, non mancava mai ti tenere lo sguardo alto e la voce ferma. Anch’io mi sono arreso alla volontà dei miei genitori. Studio quello che vogliono loro per poter ereditare un giorno l’attività di mio padre e avevo deciso che avrei sposato la donna che hanno scelto per me. Ma, soprattutto da quando ti ho conosciuta, non ho perso la speranza di riuscire a salvare il mio cuore.

Lei, avrebbe potuto salvare il mio cuore?

- Adesso chi devi incontrare?
- Gabriela. Dovevamo vederci fra tre settimane, ma adesso che con Luisa è finito tutto così in fretta, lei ed i suoi genitori ci raggiungeranno fra sei giorni.
- Quindi abbiamo poco tempo per stare insieme?
- Ti prego, scendiamo insieme sulla terra ferma e restiamo da soli in questi sei giorni.
- Sarebbe disdicevole Adam Grant! Cosa direbbero le persone che mi accompagnano? Adam, noi potremo stare insieme solo su questa nave.
- Perché? Io non amo affatto le ragazze che ho incontrato. E tu non ami il tuo futuro marito! L’hai detto tu di essere stata venduta!
- Non ti arrabbiare così, Adam Grant.
- Come faccio a non arrabbiarmi! Si può avere la presunzione di vendere un corpo, ma non si può credere di poter vendere un cuore!
- Adam, cosa ti fa pensare che io non ami mio marito?
- Tu ami me!
- Io amo quell’uomo dell’amore che ho per mio padre.
- Ami l’uomo che ti vende?
- Amo l’uomo che rinuncia alla figlia prediletta per rispetto della sua famiglia.
- Bel rispetto!
- Adam Grant, tu non puoi capire. Sai qual’è una delle frasi più comuni in India? “Non far nascere nessuno, ma se proprio devi, fa che non sia una bambina.” Mio padre non mi ha mai trattato come un’indesiderata. Ha amato me e le mie sorelle come delle principesse.
- …
- Adam Grant, io capisco mio padre che davanti alla povertà mi vende singhiozzando, ma non capisco i tuoi genitori che ti vendono davanti ad un portafogli pieno.

Dopo quella notte non la vidi più.

Forse pensava di avermi offeso. In realtà mi aveva solo dato modo di riflettere.

I giorni passarono ed anche Gabriela arrivò. Con i suoi genitori, il suo cane ed i suoi trenta bauli pieni di abiti.

Il mio stato d’animo non era dei migliori, ed i miei genitori se ne accorsero subito!

Cercarono a lungo di farmi riflettere, ma io non sentivo ragioni.

- Io vi odio!
- Non dire queste cose davanti a tua madre!
- Non le dico davanti a lei. Le dico proprio a lei ed a voi padre! A voi, che per amore del vostro denaro siete disposto a vendere il mio futuro al miglior offerente!
- Parli del mio denaro? Vuoi davvero parlare del mio denaro? Mi pare che il mio denaro ti faccia comodo quando esci con i tuoi amici. Nella tua vita hai sperperato somme incalcolabili per acquistare gioielli, auto, abiti e cavalli. Hai viaggiato in lungo e in largo, con quegli altri scansafatiche che chiami amici. Tutto grazie ai miei soldi! Il denaro che tanto disprezzi ti ha fatto crescere senza dover mai invidiare nessuno!
- Io non disprezzo i soldi. Disprezzo voi padre. Voi che credete di poter comprare me, la mia vita e la mia felicità.

Avevo fatto piangere mia madre.

Non ero fiero delle parole che mi erano uscite di bocca, e forse fu proprio quella consapevolezza che mi spinse a vestirmi di tutto punto ed andare incontro a Gabriela.

- Signorino Grant, sono contenta di poterla conoscere prima della data che era stata stabilita. Anche se sono profondamente dispiaciuta per le condizioni di salute della signorina Raniero.
- Siamo contenti anche noi di poterla ospitare sulla nostra nave con così tanto anticipo. Adam, perché non accompagni la signorina a vedere il panorama dal ponte superiore.
- Si, la prego. Vorrei tanto visitare tutta la nave.

Come al solito, fino a quando fui in compagnia di Gabriela, la mia anima gemella non si fece scorgere.

Il rispetto, e l’amore che mostrava per il genere umano, mi lasciavano interdetto.

Avrei mai saputo manifestare la metà di quell’amore? Sarei mai stato capace di sorridere ed amare, se fossi stato al suo posto?

Queste domande affollavano i mie pensieri notturni e non mi lasciavano dormire, ma quello che più mi faceva male, era che l’indomani avrei dovuto far finta di niente e sorridere.

- Posso farti una domanda indiscreta?
- Se vogliamo conoscerci, queste domande sono essenziali.
- Perché mi vuoi sposare?
- Sposarti? Adam, tu sei molto carino ma io non ho alcuna intenzione di sposarti! Io sono qui solo per conoscerti. Se non mi piacerai non ci sarà nessun matrimonio. Io voglio bene ai miei genitori ma sono stata chiara con loro, non sposerò nessuno senza amore. Una qualsiasi forma di costrizione da parte loro rovinerebbe per sempre i nostri rapporti! Mi hai fatto questa domanda perché tu sei costretto a sposarti?
- …
- Andiamo a ballare?
- Non la vuoi sentire la mia risposta?
- Se non hai risposto subito vuol dire che non ne vuoi parlare.

Gabriela aveva un carattere esplosivo. Tutti i giorni giravamo in lungo ed in largo per la nave e nei vari porti in cui ci fermavamo. Voleva andare a ballare tutte le sere e partecipavamo a tutte le gare ed i giochi che gli organizzatori preparavano per i passeggeri.

Non si fermava mai!

Stare con lei non era mai noioso.

Divertimento era il suo secondo nome, ma il giorno della sua partenza mi mostrò un altro lato del suo carattere.

- Mi sono divertita a stare con te. Vorrei lasciarti questo in ricordo della bellissima estate che abbiamo trascorso insieme. E’ una collanina con la mia iniziale. Io ne porto una con la tua. Pensaci. Se ti sono piaciuta potremo incontrarci la prossima estate.

“Certo”, le dissi sorridendo.

Ipocrita!

Salutavo lei e pensavo alla gioia che avrei provato, di lì a poco, incontrando Lei.

Non volevo che pensasse che ero arrabbiato, così corsi subito a cercarla.

Prima però ebbi una strana conversazione con mia madre.

- Adam, siediti. Io e tuo padre dobbiamo parlarti.
- Ho un impegno!
- Adam! Ci pare di aver capito che neanche la signorina Gabriela ti sia piaciuta.
- Padre, ho detto che non voglio parlarne adesso!
- Sai caro, prima di partire per questo viaggio, parlando con le amiche che prendono il the in casa nostra, ho scoperto che è diventato una moda sposare donne esotiche.
- Cara, penso che dobbiamo parlarne meglio tra di noi prima di mettere strane idea in testa a nostro figlio.
- Sentite, mettetevi d’accordo e quando sarete giunti ad una decisione sarò disposto ad ascoltarvi.

Avrei dovuto prestare attenzione alle parole di mia madre. Ma in quel momento nella mia testa c’era solo un’dea, un volto, un interesse, un sogno. Lei!

- Ciao Adam Grant. E così sei arrivato alla fine di questa avventura. Tra una settimana la nave arriverà in Inghilterra, e noi dovremo salutarci.
- Io ti amo! Ti prego, scappiamo insieme. Darò io i soldi a tuo padre.
- E al suo orgoglio non ci pensi? L’orgoglio è l’unica cosa che gli è rimasta. Io sono già promessa.
- Voglio che tu sappia che con te porterai via il mio cuore.
- Ed allora è giusto che tu sappia che il mio cuore, il mio corpo e la mia anima, sono indelebilmente unite a te. Per sempre Adam Grant.
- Potrò rivederti?
- Forse. Ma se dovesse succedere, mi raccomando, fa finta di non conoscermi. Parlando con te da sola io mi sono esposta più del dovuto.
- Come puoi chiedermi questo?
- L’ultimo giorno d’Autunno. L’ultimo giorno d’Autunno ci rivedremo Adam Grant. E quel giorno potremo parlare.
- Dove?
- Lo saprai!

Pensavo che per tutta la settimana ci saremmo rivisti, ma non fu così.

Mi salutò con un sorriso ingenuo e pieno d’amore e scomparve.

Rispettai la decisione che aveva preso, ma in cuor mio soffrivo e non potevo fare a meno di pensare a lei, alle sue parole, alla sua promessa.

L’ultimo giorno d’Autunno ci saremmo rivisti…














___________________________________L’angolo di BluRei


Carissime, siamo già arrivate a metà del percorso. Ci tengo a ricordare a tutte voi che anche questa storia vive dei vincoli del mio club e che quindi non ci sarà modo di sviluppare più di tanto e la trama e il carattere dei personaggi. Con questo non voglio scusarmi, perché ho cercato, comunque, di rendere la storia interessante e sorprendente.


BabyzQueeny: cosa posso dire a te, mia presentissima lettrice? Grazie infinite...

Kikkina90: devo confessarti il mio segreto, ho avuto la consulenza di mio marito per creare Adam, e non solo, un pò gli somiglia...per il romanticismo e per l'indecisione mista a fermezza.... Sono contenta che il personaggio femminile ti sia piaciuto, tengo a lei quanto ad Ame, come vedi i miei personaggi sono sempre un pò sgarrupelli...non vedo l'ora di sapere se quest'opera sarà di tuo gradimento.

Celestellina: e già già già...io adoro l'acqua...che sia sotto forma di oceani, mari, fiumi, pioggia, nuvole, doccia...adoro l'acqua...e trovo che si presti molto nella letteratura. Grazie per tutti i complimenti e, non ti preoccupare, se mai un giorno qualcuno vorrà pagarmi per scrivere, tu avrai il tuo stipendio.... ;-)

Trappy: carissima, cercherò il manga di cui mi hai parlato e lo leggerò, poi ti farò sapere. Sono contenta che l'inizio della storiati sia piaciuto e soprattutto che tu abbia deciso di leggere anche Baciami. A me i tuoi personaggi maschili sono piaciuti moltissimo, però è vero ceh l'autore non è mai contento....grazie per i complimenti, spero che il seguito della storia non ti deluda...

Kaoru: purtroppo gli uomini come Adam sono molto rari, ormai hanno tutti paura di sembrare deboli. So che tu hai già letto questa storia e mi fa piacere sapere che la rileggerai. Spero di non annoiarti...


Laprinc: no, scusami ma non conosco nessuno che abbia scritto tutte queste opere dai meravigliosi titoli... se vuoi presentarmela sarò lieta di conoscerla e accusarla di plagio! Ihihihihihihihihihih! Grazie per i complimenti....


Eylis: bentornata...mi fa piacere ritrovarti qui...sono contenta che le mie idee continuino a piacerti ed a spingerti a leggere le mie storie. Come al solito hai capito bene i miei due personaggi non sono raccontati in ogni particolare e non sono sempre gli stessi...è proprio una mia scelta. Voglio raccontare l'incoerenza che vive negli occhi di chi ama. Tutto è bello, rosa e perfetto ed un secondo dopo, tutto e normale grigio e da buttare...tutti noi siamo persone normali, ma diventiamo speciali grazie agli occhi di chi ci guarda e ci apprezza. Mi raccomando però, questa volta non sparire...fammi sapere se il seguito ti piace...


Risposte per Asobi no Ame:

Kikkina90: sono contenta che il finale ti sia piaciuto e che tu abbia perdonato Shun, grazie infinite per i complimenti.

Laprinc: lo so che la realtà spesso ci delude ed è per questo che quando scrivo cerco di far sognare il lettore con un bel lieto fine. grazie tante per i complimenti e per l'assiduità con cui mi segui...non ti preoccupare, per quanto riguarda "Idol": stiamo lavorando per voi.

Sheila84: sogno o son desta...forse è un miraggio...non credo alle mie fosche pupille...ma sei veramente tu? Sto scherzando so che sei impegnatissima grazie perchè appena hai trovato un buco libero hai pensato a me...che gioia averti stupito con il finale...grazie...si si...l'altra mia storia ti aspetta....


ciaociao
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: BluRei