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Autore: Dian87    10/07/2014    0 recensioni
Dopo numerose disavventure, bisogna fare i conti con la reincarnazione.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era una valle,
non è una delle mie balle,
ero con amici,
tutti trasformati in mici,
neanch'io avevo l'umana forma,
forse qualcuno mi fece le corna.
Diavolo avevo visto tempo addietro,
forse, ora, avrei visto anche San Pietro.
Era meraviglioso,
tutto il mondo era rigoglioso.
Atterrai molto lontano,
non sul mio apposito vano.
Avevo visto una bambina,
non era molto carina.
La mente mia tornò come un fiume,
trascinandomi indietro, su un altro fiume,
dove persi la mia forma
per colpa di un tizio che seguiva le mie orma.
La bambina ero io,
ommioddio,
Avevo dieci anni,
cominciando a lavare i panni.
La famiglia avevo perso,
il mondo è proprio perverso,
un altro codarossa avevo incontrato,
anche lui era stato trasformato.
Soli, ora, nell'immensità voliamo,
nell'attesa che qualcuno ci dia ciò che vogliamo,
la nostra forma originaria fu quello che perdemmo,
ma fu allora che ci decidemmo
a voler tornar normali
anche se dovevano passare molti annali
prima che qualcuno ci scoprisse
e tracciasse intorno a noi un'ellisse.
Gli indiani ci chiamarono
e le idee c'illuminarono:
le nostre famiglie erano morte
per aver mangiato troppe torte. 
  
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