Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: _ToMSiMo_    29/08/2008    8 recensioni
Snow è una ragazza semplice ma molto infelice,siccome il suo ragazzo Mark la tratta male. Una sera però le cose cambiano grazie alla neve.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dedicata a Snow perché l’ho sognata e mi ha dato lo spunto per questa storia.

-Basta,non ti sopporto più. Ma quando cresci? Sei una bambina. Hai 20 anni,ne dimostri 15. Mi sono rotto,tu e il vero amore. Lo capisci o no che il vero amore per te sono solo io?-

Terzo litigio in poco più di un mese. I problemi con Mark aumentavano di giorno in giorno. Stavano assieme da 2 anni,solo che lui pretendeva sempre l’ “oltre”,mentre per lei quella parte doveva essere concessa solo al vero amore.

-Non ti far vedere più. Fatti una vita con un ragazzino capisci?-

-Ma Mark sai che non mi concedo,lo sai da due anni ormai,perché il discorso deve ricadere sempre e solo lì?-

-Perché ho 25 anni,Snow, ecco perché! Ora per favore,esci da questa casa-

La strattonò per un braccio,le lanciò il suo cappottino nero e il basco e chiuse la porta.

Faceva freddo,era pur sempre la vigilia di natale. Lì in Germania a Natale nevicava sempre,ecco il perché del suo nome.

Quando Snow venne al mondo,la madre  guardò il cielo e pregò il Signore affinché nevicasse perché era da molto tempo che a Natale non si vedevano abeti decorati da fiocchi di neve. Iniziò a nevicare proprio mentre la piccola piangeva. L’ultima parola della mamma,prima di spegnersi, fu il suo nome.

Da quando aveva incontrato Mark, a Natale pioveva ma non nevicava. A mezzanotte di quella sera sarebbero dovuti uscire,andare al parco e baciarsi sotto il vischio,come le aveva consigliato il padre, e aspettare la neve.

Il padre amava Snow più della sua stessa vita, amava quando arrossiva o quando piangeva. E lei amava suo padre. Lui le aveva insegnato tutto,dalla felicità alla tristezza. Aveva conservato in lei quel briciolo di dignità. L’unica cosa che non voleva da Snow era l’infelicità. Anzi,non voleva che Mark trattasse sua figlia come un oggetto.

Si mise il cappottino ,indosso il basco e iniziò a camminare lungo la strada che portava al lago.

Era ghiacciato,solo che lei aveva smesso di pattinare sul ghiaccio perché Mark le proibiva quasi tutto.

Certe volte le proibiva anche di ridere.

Su tutte la panchine c’era una coppia. Mancavano solo quindici minuti allo scoccare della mezzanotte. La sua panchina preferita da dove si vedeva il lago e il riflesso della luna in esso,era mezza occupata. C’era solo un ragazzo. Forse aspettava la sua fidanzata,ma in quel momento le sue gambe stavano per cedere. Era stanca. Stanca di Mark,della sua infelicità, di tutti i dispiaceri che stava dando a suo padre. Voleva essere felice. La sua ribellione la trovava nella musica,ma anche in quel caso aveva censurato le sue idee per Mark.

Ripensandoci,Mark cosa aveva fatto per lei? Niente. Ma Snow quando dava qualcosa,non chiedeva niente in cambio.

Si guardò intorno. Si sarebbe seduta su quella panchina e se poi fosse arrivata la fidanzata di quel ragazzo avrebbe cambiato posto. Era l’unico posto con il vischio,con il cielo e con il riflesso della luna. Quella sera era enorme. Era bella. Mark odiava la luna,odiava le stelle. Certe volte Snow si chiedeva che cosa non odiasse quel ragazzo. E perché era stata l’unica cosa che lui desiderava.  Aveva i capelli color mogano,lunghi e mossi,gli occhi nocciola e un fisico normale. Odiava anche lei? Odiava le cose più belle e normali che la natura avesse concesso all’uomo quel ragazzo. Aveva da dire anche sul suo nome.

Prese coraggio e si sedette. La luna illuminava un po’ il volto di quel ragazzo.

Se ne accorse dopo lui di avere compagnia. Stava parlando da solo.

-Scusa non sono pazzo,pensavo ad alta voce- le disse molto imbarazzato.

-Ma di che figurati- disse Snow.

Per i due minuti che seguirono nessuno dei due disse una parola. Snow pensava a Mark,al suo modo di fare e il resto e lui,pensava a suo fratello.

Sospirarono assieme.

-Come mai te sei così triste?- chiese lui all’improvviso.

-Ho litigato con il mio ragazzo, è una cosa che facciamo quasi tutti i giorni ma oggi sto proprio giù-

Il ragazzo si strinse nelle spalle,poi invece di risponderle,le fece un’altra domanda.

-Come mai questa volta è peggiore?-

-Mi aveva promesso un bacio a mezzanotte,sotto questa pianta di vischio sperando che fosse caduto qualche fiocco-

Il ragazzo sorrise. Non le rispose niente,anche perché non poteva farsi gli affari altrui.

-E tu?- domandò Snow imbarazzatissima.

-Ho litigato con mio fratello. Beh  anche con mia madre e mio padre. Lui ha trovato il vero amore e stamattina ci hanno dato la notizia di essere intenzionati a vivere assieme. Tutti hanno accolto questa notizia nel migliore dei modi,tranne io. Così mia mamma mi ha detto che non farò mai nulla nella vita con una ragazza perché non so comportarmi,che devo prendere esempio da mio fratello e così via. Soliti problemi,mi sono scocciato e sono uscito-

-Beh credo che passeremo un buon Natale tra 5 minuti-

-Già- aggiunse sorridendo quel ragazzo.

Snow lo conosceva bene,lo aveva visto tremila volte,gli aveva voluto anche bene.

-Quello che lo passerà nel peggiore dei modi sarai tu,non io. Io farò pace con mio fratello,tu non farai pace con il tuo ragazzo in tempo per avere quel bacio,no?-

-Uffa,il vischio. Mancano solo 2 minuti-

Snow si girò attorno. Voleva che arrivasse Mark. Ma lui non c’era. Quante volte avevano fatto pace dopo litigi del genere? Quante volte aveva perdonato alcuni suoi tradimenti? Troppe volte,ma perché gli voleva molto bene.

-Senti,posso dartelo io quel bacio,se vuoi- gli sussurrò quel ragazzo.

-Ma non ci conosciamo- commentò Snow.

-Come fai a non conoscermi se hai il simbolo del mio gruppo sul polso? Comunque se non lo vuoi non fa niente,anzi ci vediamo-

Snow diventò rossa.

Tom si alzò,si voltò e iniziò a camminare lentamente.

In quel momento Snow si dimenticò di Mark.

-Tom mi daresti quel bacio?- chiese quasi ad alta voce.

Tom si voltò e mentre l’orologio batteva gli ultimi rintocchi di mezzanotte e il vischio spiccava sopra le loro teste,le loro labbra si toccarono,il suo piercing,le loro lingue. Interruppero quel contatto perché la loro pelle era stata toccata da qualcosa.

Alzarono gli occhi al cielo.

-Nevica Tom- disse Snow

-Buon Natale,allora-

Prese la sua mano,la baciò e si allontanò.

Lei dopo aver fermato il suo cuore,tornò a casa.

Aveva avuto un bacio sotto il vischio a mezzanotte,da un ragazzo dolcissimo  e dopo due anni aveva nevicato.

 

 

Salve a tutte,questa è la mia nuova FF.

Non so cosa ne pensiate,ma se dovesse essere un fallimento,provvederò ad eliminarla subito.

Grazie a tutte quelle che hanno commentato l’ultimo capitolo di “Scambio Culturale”. Siete delle ragazze meravigliose. Inoltre il mio contatto è solosimo93@hotmail.it

Un bacio a tutte voi!

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: _ToMSiMo_