Soccorrimi

Lydia stava tornando da una visita al cimitero dove riposa la sua più cara amica. Sovrappensiero e avvolta da una sottile aura di tristezza, non si accorse che la spia della benzina fosse rossa: un borbottio e la macchina lentamente si fermò.
-Non può essere, stupida auto... perché diavolo ti sei fermata?-
 Un occhio al cruscotto le fece capire che il rosso non è solo il colore degli occhi di un alpha. Sbuffando iniziò a rovistare nella sua borsa alla ricerca del cellulare…
-Non posso crederci! Anche il telefono è quasi scarico... -
Sfogliò rapidamente la rubrica, certa di riuscire a fare almeno una telefonata.
Uno, due, tre squilli… stava iniziando a perdere la pazienza…
-P... ti pr.... so... auto.... vie...a ... dermi... -
Tu tu tu tu...
 -Lydia... Lydia cosa diavolo ... ? Odio gli adolescenti... li odio!-borbottò nervosamente, ma nonostante questo salì in auto e corse come un pazzo seguendo l’odore di quella rossa che lo mandava da sempre in estasi.
Dieci minuti dopo, un’auto accostò al fianco di quella di una Lydia decisamente sconvolta.
 -Parrish, oddio, pensavo non saresti venuto. Il telefono era...-
Nel voltarsi per prendere la borsa non si era accorta di chi le era arrivato in soccorso...
-Ehi, Parr...-
-Finiscila di chiamarmi come quel babbeo inutile.-
-Peter! Cosa diavolo ci fai qui?-
-Mi hai telefonato, Fragolina.- rispose il lupo.
-No! Decisamente no! Io ho chiamato Parrish non te. Tu sei l’ultimo al mondo che chiamerei nel caso fossi in pericolo. Tu SEI il pericolo. Tu sei il diavolo con lo scollo a V. Tu sei il male...-
-Bene! Allora me ne vado, Fragolina: il concetto è chiaro... Chiama pure il babbeo, io ho altro da fare.-
 -Si, certo: complottare, rubare, mordere innocenti, graffiare pazze incendiarie così che tornino in vita, mettere incinte donne a caso...-
Lydia mentre inveiva contro Peter non si era nemmeno resa conto che questi si era pericolosamente avvicinato, schiacciandola contro il cofano della sua auto.
-Cosa c'è, Fragolina? Sei gelosa? -
-Tze! Io di te? Di cosa? Mai! Io...io... io ti detesto, detesto i tuoi occhi, il tuo sorr... ghigno, la tua voce , il tuo odore, io io io… -
-Tu... tu... tu... sempre e solo tu! Tu... tu… non sei il centro del mondo, Lydia! Tu non sei… tu non sei nessuno... sei una bambina, una bambina viziata! Sei una spina nel fianco, sei... Dio! Devo andarmene prima di fare qualcosa di cui mi pentirei per il resto della vita.-
-Cosa? Cosa vorresti fare eh? Uccidermi? Nascondere il mio cadavere nel bosco? Liberarti finalmente della spina nel tuo fianco?-
Lydia non si era accorta di urlare piangendo finché la mano di Peter corse ad asciugarle una lacrima.
-Oddio! Ti faccio così schifo che ti ritrai anche se tento di consolarti? Cazzo, Lydia ho corso come un pazzo e superato tutti i limiti di velocità perché non sapevo come stessi. Ti ho immaginata ferita, sola ed impaurita... e… me ne vado, tolgo il disturbo... ti chiamo un taxi.-
A queste parole Lydia parve riprendersi dal suo stato di immobilità…
-Dove diavolo credi di andare, idiota? Io non ci sto qui da sola un minuto in più. Non esiste proprio! Io… -
-Come mi hai chiamato? Ripetilo se ne hai il coraggio.- le chiese Peter, avvicinandosi pericolosamente a lei.
 -Idiota, idiota, idiotaaaaa! Tu essere spregevole, sei un idiota, un ... non trovo nemmeno un termine giusto per descriverti. D’ora in avanti per indicare un perfetto idiota dirò sei un Peter, si ecco io…- Lydia, mentre straparlava, si ritrovò seduta sul cofano dell’auto con l’uomo che la fissava con gli occhi blu da lupo.
-Ecco si, strappami la gola a morsi, ma uccidimi, non voglio ritrovarmi con più peli di quelli che l’estetista potrebbe mai riuscire a togliermi con la ceretta e...-
-Hai finito? –
-Tu... io... noi... scansati va, mi togli l’ossigeno.- disse Lydia, tentando di spingere Peter lontano da sé.
Il problema fu che non appena toccò il petto caldo dell’uomo un brivido le arrivò dritto al centro del suo cuore facendola arrossire vistosamente.
-Che c è, Fragolina? Ti è piaciuto quello che hai toccato?-
-No! Era un brivido di disgusto… tu mi disgusti, tu mi fai schifo! Sei un arrivista, uno psic…-
In un lampo si ritrovò schiacciata contro l’auto dal corpo dell’uomo mentre la sua bocca le divorava le labbra.
-Dio! Ero certo che il tuo sapore fosse magnifico, l’ho sognato tutte le notti, TI ho sognata tutte le notti.-
Con le mani fra i suoi capelli, Lydia capì che quello era ciò che aveva sempre desiderato fin dal loro primo incontro.
-Portami a casa, Peter, portami a casa con te. Voglio fare l’amore con te. Voglio sentire anche quando non ci sei che sei stato dentro di me. Ti...-
 -Lydia...-
-Si?-
-L’ho tolta io la benzina dalla tua auto, ti avrei soccorsa anche se tu non mi avessi chiamato per sbaglio.-
-Lupo!-
-Si?-
-Sapevo chi stavo chiamando.-
-Ecco perché ti amo, Lydia: sei diabolica.-

Fine