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Autore: _DangerDays_    10/07/2014    5 recensioni
[STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA]
Mi chiamo Emily.Sono arrivata al campo quasi tre anni fa,ora ho diciassette anni.Sono stata riconosciuta,però,solo due settimane fa.Sono figlia di Chione.Sono figlia della neve.Sono figlia del Ghiaccio.Mio padre è morta mentre stavamo andando al Campo.Così come la mia sorrellina e mio fratello.Fortuna che mi sono fatta degli amici.Annabeth,Percy e Nico.Ma ovviamente sto sempre nella loro ombra.A chi importa di me,se loro hanno salvato l'Olimpo?
***
Lui è Fuoco.Lo sento.James,è Fuoco.Il mio opposto.Forse è figlio di Efesto.Probabilmente.Sicuramente.È appena arrivato.Sarà riconosciuto subito,come tutti gli alitri.
***
È una storia raccontata dal punto di vista di Emily,una Mezzosangue adolescente un po problematica,che conoscerà James,e insieme scopriranno un nuovo potere,che solo loro sono in grado di possedere e controllare!
Buona lettura!|
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Annabeth Chase, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Percy Jackson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Attacco

 

Ci svegliammo con il suono assordante dell'allarme d'emergenza nelle orecchie. Io scattai subito e mentre James mi urlava “MA CHE COSA È SUCCESSO”,il mio sguardo venne attratto da una spada. Completamente azzurra-trasparente,con 90 centimetri di lama di bronzo celeste,e un manico fatto per una sola mano. C'era un bigliettino,con su scritto “un regalo da mamma”,e scomparve appena lo lessi. Poi mi decisi a spiegare cosa era successo a James,mentre prendevo i suoi vestiti e glieli tiravo,e mettevo i miei(erano comparsi misteriosamente)

-Allora,è l'allarme. Ci saranno dei mostri al campo- Gridai per sovrastare quel rumore . Assicurai bene la spada alla cintura,e feci cenno a James di seguirmi fuori dalla mia cabina. Quando uscimmo,rimasimo senza fiato.decine e decine di Arpie vagavano per tutto il campo,e sopra il campo,le tre Furie che sghignazzavano.

-Cazzo- riuscì solo a dire quando ci accerchiarono.-James,mettiamoci schiena a schiena- gli sussurrai,sperando che mi sentisse nel rumore di quegli allarmi. Mi sentì,perchè mise la sua schiena contro la mia,e io fui pervarsa da quel fuoco.”Fai quello che faccio io” sussurrai a James. E liberai il fuoco,quel rosso avrebbe impiegato molto a bruciare le arpie,ma almeno le tenevamo occupate per un po,nonostante fosse un piccolo mucchietto. Ma mi sbagliavo. Non tenemmo molto,perchè James cedette un attimo,e un'Arpia lo graffiò. Urlò di dolore,un urlo lancinante e sofferente. Mi spezzò l'anima.

-JAMES!- Urlai. E,proprio mentre stavo per cedere,una figura mora mi apparve accanto. Nico.

-Senti,non so che ti ha detto Percy,ma io non penso queste cose. Ti voglio bene,non volevo litigare...-

-TI PARE IL MOMENTO?!- James urlò di nuovo

-No,ma Chirone ha detto che dovete andare nella Casa Grande,dice che siete speciali e che non dovete andare incontro al pericolo- e mi baciò la fronte -Hai la mia benedizione,ora vai,ci penso io a queste- Cessai il ghiaccio,e vidi Nico sforzarsi tanto,per contenere le Arpie. Io feci alzare a fatica James,e insieme cercammo di correre il più possibile veloce verso la Casa Grande. Entrammo,salimmo le scale,James davanti a me,e quando mancavano ormai solo quattro gradini e James era al sicuro,un gradino sopra di me,le scale sotto i miei piedi caddero. Urlai,poi mi attaccai con le mani a quel gradino che mi avrebbe dato la salvezza,se solo James non avesse un grosso squarcio sulla spalla. Guardai in basso e urlai ancora più forte. Non un pavimento,no. Ma un vuoto nero assoluto. Avevo paura. Sarei morta così?

-AIUTO,QUALCUNO MI AIUTI- urlai. Niente. -VI PREGO!- ero disperata,le mani iniziavano a sudarmi,e James era svenuto in un angolino,due scalini sopra di me. -STO CADENDO NEL VUOTO,AIUTATEMI!- mi tremava la voce. Ma che urlavo a fare?Nessuno mi avrebbe sentito,lì sopra. Stavo per cadere. Le mani stavano scivolando. Quando qualcuno mi prese la mano. Era vestito di nero,e quando gli guardai la faccia notai che gli occhi erano due pozzi neri profondi. Era Ade.

-Resisti- mi disse. E mi tirò un po in su.-Ce la puoi fare- Ero ad un passo dalla salvezza...Quando un'arpia mi prese per le gambe e mi sollevò. Urlai,di nuovo.

-Dammi la ragazza,Arpia- Tuonò Ade con voce profonda,che si espanse per tutta la sala. Ma l'Arpia continuava a tenermi. Mentre Ade cercava di discutere con il mosttro che mi teneva,notai che mi faceva cenno al fianco. La spada,ma certo! Con fatica portai la mano all'elsa,e,con più silenzio possibile,la estrai. Aspetta,ma potevo cadere nel vuoto! Ma decisi di fidarmi di Ade,e anche se fossi morta,sarei morta da Eroe. Menai un fendente alla testa dell'Arpia,che subito mi lasciò andare,morta. Stavo cadendo nel vuoto,mi sembrava tutto a rallentatore,quando atterrai sulla groppa di un grosso pegaso nero con tratti di ali argentate. Mi portò in salvo sul piano dove prima non ero riuscita ad arrivare,dove mi aspettavano Ade e un James piuttosto rincoglionito. Subito mi inchinai ad Ade.

-Grazie,divino Ade,per avermi salvato-

-Dovresti ringraziare il pegaso,ma prego. E comunque voi due siete importanti,non potete morire ora.- lo guardai stupita,ma decisi di non dire niente. Andai incontro a James,ancora scioccata,e gli presi la mano,per poi sussurrargli “ora sono qui,va tutto bene” e mi pare accennò a un sorriso. E io mi poggiai sul suo petto. Rimanemmo così per un po,finchè non arrivarono Percy e Annabeth su Blackjack e Nico su Timballo. E vicino a me e James,si 'materializzò' una figura argentea,con un vestito che sembrava neve,e gli occhi azzurri come il ghiaccio. Chione,mia madre,era lì.

-Salve madre- le dissi.

-Salve a te,figlia- e scrutò i miei occhi simili ai suoi e i miei capelli rossi. Io mi alzai,e,giratomi verso Nico che era sceso da Timballo,gli corsi incontro e l'abbracciai,dicendogli un milione di grazie. Mentre mia madre curava James,Percy si avvicinò a me,con Annabeth.

-Senti...Perdonaci,non volevamo ferirti,davvero- Mi porse la mano. Ma io non la presi.

-No che non vi perdono. Vi dovrei perdonare per evermi trattato male?! Poi so che ve l'ha detto Nico,di chiedermi scusa. Mi dispiace per voi che non vi perdono,ma davvero, voi non meritate nessuno- Detto questo mi avvicinai a James a testa alta,senza girarmi,mentre Nico mi sussurrava “ma hai visto le loro faccie?” io sorrisi.

-Dobbiamo salire,seguitemi- disse mia madre con un po di freddezza nella voce. Arrivammo ad una sala dove vi era anche Chirone e Dionisio e Ade. Chirone cominciò.

-James,Emily. Dovete sapere,come avrete notato,che siete speciali.- disse arrivando dritto al punto. -Quando vi toccate,i vostri poteri si scambiano. Tempo fa, Chione Borea e Efesto,sigillarono un patto. Avrebbero generato due Mezzosangue speciali,capaci di grandi cose. E li avrebbero protetti. Questi Mezzosangue siete voi. E le Arpie cercavano proprio voi.- Io rimasi in silenzio,ma James parlò.

-Com'è possibile? Io non ho nulla di speciale.-

-Già il fatto che sei un Semidio ti rende speciale,stupido!- dissi io.

-Oh- Restammo tutti in silenzio,quando mia madre parlò.

-Abbiamo rafforzato le difese del campo,non correte più rischi. Ma vi dovrete allenare. E abbiamo scelto due allenatori imparziali: Chirone e Ade,che non solo vin alleneranno con le armi,ma vi aiuteranno anche ad usare i vostri poteri- Sorrisi,Ade mi stava simpatico -Bene,ora potete andare a riposarvi,è stata una giornata lunga e stancante.- E solo allora mi accorsi che era sera. Non scesi con le scale,anche se le avevano aggiustate,scesi in groppa a quel pegaso che mi aveva salvato.

Arrivai tremante alla mia cabina,che ora conteneva tutto il necessario (armadio,letto,bagno,pavimento ecc.),mi tolsi i vestiti lacerati e sporchi,riempì la vasca fino all'orlo,e mi ci buttai dentro. Feci una lunga doccia ristoratrice,poi mi misi il pigiama e uscì dal bagno. Mia madre era lì davanti a me,con un'espressione triste in volto.

-Scusa- mi disse afflitta.

-E perchè?-

-Perchè ti ho ignorato per quasi sette anni.-

-Niente,ormai è passato- lei mi guardò profondamente e a lungo,e io ruppi il silenzio -Ora vorrei dormire,sai,è stata una lunga giornata- dissi buttandomi sul letto.

-Certo- acconsentì lei -Buonanotte- e mi baciò la fronte.

-Anche a te- sorrise e scomparve. “strana,mia madre” pensai io,mentre mi addormentavo nel mio letto caldo.

Angolino autrice
Salve! Allora,spero che il capitolo vi sia piaciuto,e ringazio le due anime buone che hanno recensito: Zoro00 e LupettaBlack ! ma ringrazio anche chi ha messo la stori tra le seguite!

 

 

  
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