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Autore: punkluke    10/07/2014    6 recensioni
Dal testo
Ti scrivo perché parlare proprio non si può, tu sei lì e dopo due giorni là mentre io son sempre qui. A volte penso che in questo paese di provincia ci farò la muffa. Ma va bene così perché stai vivendo il tuo sogno e non c’è cosa più bella.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luke Hemmings
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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To Luke
 
A Luke, il mio tutto e il mio niente.
 
Caro Luke Hemmings
Ciao Lukey,
ho una penna tra le mani da meno di un minuto e già mi son pentita di aver iniziato. Ho scritto tre parole e già ho cancellato, perché sai l’inizio è fondamentale.  Che poi vedi, io scrivere non lo so fare. Pensieri alla rinfusa che si intrecciano tra loro, ecco cosa sarà questa lettera: confusione.
Ti scrivo perché  parlare proprio non si può, tu sei lì e dopo due giorni là mentre io son sempre qui. A volte penso che in questo paese di provincia ci farò la muffa. Ma va bene così perché stai vivendo il tuo sogno e non c’è cosa più bella.
Ti scrivo per queste parole che mancano, che non potranno mai essere pronunciate ed ascoltate.
Ti scrivo per sentirti un po’ più vicino. Perché così, con chilometri e chilometri a dividerci, ti vivo solo con foto e video.
Ti scrivo per rendermi conto che sei reale, che non vivi solo nelle mille immagini del cellulare e nei poster attaccati alla parete.
Ti scrivo perché ho mille cose da dirti, mille cose da urlarti, mille cose da liberare. Ma ora che sto scrivendo sfuggono tutte e l’unica cosa che rimane è ti amo.
Ti scrivo perché posso fare solo questo, ma va bene così.
Ti scrivo immaginandoti: i capelli biondi ornati da una coroncina di fiori bianchi, gli occhi color del mare, non del cielo perché è sempre fermo, che guardano fissi la chitarra tra le mani, un sorriso mozzafiato che fa capire quanto ami cantare e suonare, una delle tue canottiere che se potessi le ruberei sempre e gli skinny neri strappati sul ginocchio.
Ti scrivo immaginando che un giorno leggerai questa lettera, l’azzurro sul bianco e il nero a scorrere riga dopo riga parole alla rinfusa.
Ti scrivo immaginando un abbraccio, chissà un giorno forse, le mie braccia strette ai tuoi fianchi e il viso nascosto nel petto, centimetri a dividerci e un senso di protezione che neanche mamma e papà. O forse si, ma solo loro.
Ti scrivo perché ogni giorno vorrei saltare sul primo aereo e raggiungerti, anche solo per dirti “continua così”.
Ti scrivo perché vorrei urlarti “Dalle cover su youtube ai concerti nelle arene, ce l’hai fatta e non posso essere più fiera di te”.
Ti scrivo perché non resisto, perché nonostante io di scrivere proprio non sia capace ho bisogno di riordinare questo caos di emozioni che provo quando penso a te. Amore e gelosia, felicità e tristezza, serenità e malinconia. Quando possono le mie parole seguire un filo logico quando dentro ho una confusione peggio che dopo un uragano?
Ti scrivo per la millesima volta ma forse questa volta non cancellerò nulla, forse un giorno avrò il coraggio di spedirla, dove non lo so, e forse un giorno tu la leggerai e pensando a me sorriderai.
Ti scrivo per ricordati di sorridere  perché di quel sorriso, anche dietro ad uno schermo o stampato su un foglio bianco, si vive.
Con amore, una fan
 
Sono le 22.11 e io mi sono depressa a scrivere questa lettera, che spero Luke un giorno potrà leggere, e nulla. Non so dove sto trovando il coraggio di pubblicarla, ma... Sarà quel che sarà.
Grazie in anticipo a tutti coloro che la mettranno tra le preferite/seguite/ricordate, a chi recensirà ed anche a coloro che semplicemente la leggeranno.
Un bacio, Juls


 
  
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