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Autore: EffyKira    29/08/2008    5 recensioni
Cosa succederebbe se Deathmask avesse "costretto" Shura a passare una notte con lui? Cosa farebbe Shura? Qual'è il destino del nostro granchietto preferito? Leggere per scoprire!
Attenzione:La fic tratta temi di violenza e sesso,e usa un linguaggio volgare.Se siete sensibili a questo genere di cose sconsiglio di leggerla.Altrimenti arrischiatevi.Grazie ^^...[Aggiunto il capitolo 4!]
Genere: Malinconico, Dark, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Cancer DeathMask, Capricorn Shura, Pisces Aphrodite
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Questa FanFic tratta temi di violenza e sesso

Attenzione:Questa FanFic tratta temi di violenza e sesso,usa un linguaggio volgare. Pertanto sconsiglio di leggerla se siete sensibili a queste cose. Per chi invece volesse arrischiarsi,eccola qua.

 

 

 

Capitolo 1.

 

 

 

 

 

 

-Nnmm…

-Certo che ce ne metti di tempo per risvegliarti quando svieni eh?

Deathmask si ritrovò Shura davanti,con uno strano sorrisetto strafottente in faccia. Quand’è che era svenuto?Ma soprattutto…Da quant’era che era legato al letto del cavaliere del capricorno con delle catene più che resistenti?

- ‘Cazzo succede?

Chiese,tentando di liberarsi. Il moro rise,soddisfatto.

-La vendetta è un piatto da consumare freddo,Deathmask,tu dovresti saperlo meglio di me.

Lui aggrottò le sopracciglia,poi sorrise,segno che aveva capito.

-Sei un’idiota Shura.Non te lo lascerò fare. Dovevi approfittarne quando ero svenuto.

-Come persi di fermarmi,sentiamo?

Il grigio lo guardò,trovo.

-La vendetta è un piatto che và consumato freddo no?Anch’io avrò l’occasione di vendicarmi,dopo. O convincerti a non farlo. Sai che ne subirai le conseguenze.

Rise,di nuovo. Iniziava a dargli sui nervi,quel moretto spagnolo del cazzo. Solo perché una volta se l’era fatto contro la sua volontà.

-Non vedo l’ora,Deathmask,non vedo l’ora.

Lui serrò la mascella.

-Allora…diamo inizio alle danze.

 

 

Erano quasi alla fine. Deathmask aveva gli occhi chiusi,il volto contratto in una smorfia di dolore,tutto il contrario era quello di Shura,una maschera di piacere.

-Basta…

Tentò di dire.

-Siamo quasi alla fine,stiamo quasi alla fine.

Un altro gemito strozzato,di nuovo,la schiena che si inarca,e le dita di Deathmask,che stringono convulsamente le catene,come se potessero sopprimere il dolore.

Poi,all’improvviso ecco,una luce improvvisa,illumina tutta la stanza,che era al buio,gli occhi di Shura,e quelli di Deathmask si feriscono.

- Shura!Lascialo andare!

-Cos…?Che diavolo…?

Non sembra averlo riconosciuto,ma Deathmask si. E sembrava infuriato. Lì per lì,accecato dal dolore,ebbe paura. Una paura che neanche lui avrebbe saputo spiegare,né tanto meno avrebbe voluto,se ne fosse stato in grado in quel momento.

-Ti ho detto-ringhiò Aphrodite -Di lasciarlo andare!

Non osava guardarlo in viso. Non voleva,non poteva,aveva il viso dall’altro lato,ma chiuse gli occhi. Non voleva guardarlo,mentre il suo sguardo infuriato si puntava su di lui. Sentì Shura uscire da lui. L’ennesimo gemito strozzato.

-Slegalo maledetto!

E Shura lo fece,in silenzio. D’altronde non sapeva come placare l’ira del cavaliere dei pesci. L’avrebbe sicuramente ucciso seduta stante se non avesse temuto la punizione del grande sacerdote.

- Deathmask?

Il tono di voce era diverso da quello di prima. Preoccupato. L’interpellato finalmente aprì gli occhi,e si mise seduto sul letto,dando ancora le spalle al suo salvatore. Trovò i suoi vestiti buttati volgarmente sul letto,e lentamente si rivestì,come un automa. Poi,a testa bassa,si avviò verso l’uscita,dove stava Aphrodite.

-Stai bene?

Gli chiese. Il grigio lo guardò,negli occhi,per qualche secondo.

-Si. Stò bene.

Mentì. Ovvio che non stava bene. E l’aveva detto con una smorfia,forse per far sembrare più vera la bugia. Ma non era uno che si lasciava fregare. Oltretutto Deathmask era pallido come un cencio. Era un miracolo che riuscisse a stare in piedi.

-Sicuro?

Ci riprovò.

-Sicurissimo.

Mentì,di novo. La vista iniziava ad annebbiarsi,ma non voleva cedere il posto all’incoscienza,voleva tornare alla sua casa con le sue gambe. Ma anche l’udito si fece più debole,sentì il cavaliere davanti a sé dire qualcosa,ma non fece in tempo a capire che era già svenuto. Di nuovo.

 

 

-Che…che palle…

Biascicò,dopo essersi svegliato nell’ultima casa.

- Aphrodite!

Chiamò,mettendosi seduto.

- Aphrodite!?

Quello venne,quasi in corsa.

- Finalmente Deathmask!Stai meglio?

Quello sbuffò.

-Stavo già bene.

-Si certo,come no…infatti è colpa mia che ti ho fatto svenire,no?

-Oh,lasciami in pace!

-Sei tu che mi hai chiamato!

-Si,ma per dirti che me ne vado a casa mia!

Si alzò in piedi. Aphrodite sospirò.

-Fai come ti pare…Tanto fai sempre di testa tua. Ma poi non venire a lamentarti da me se Shura ti stupra.

Deathmask arrossì violentemente,e fulminò il suo interlocutore con lo sguardo.

-Non dire mai più una cazzata del genere. Me ne sarei liberato da solo.

-Certo! Fargli avere un orgasmo è il modo migliore per liberarsi di uno stupratore!

Lui ringhiò qualcosa e strinse i pugni. E l’altro sorrise,ironico.

-Non che io mi aspettassi un grazie. Ma sarebbe molto gradito.

Lo guardò trovo. Ah,ecco quello che voleva. Per un po’ aveva quasi pensato che Aphrodite non era così maledettamente viziato e manipolatore. Ma si era sbagliato. Anche il suo di scopo era quello di sottometterlo. Come tutti gli altri. Come Shura.

- Che c’è?

Deathmask scosse la testa,più che per rispondere alla sua domanda,per scacciare quel pensiero molesto. Spaventoso.

-Niente.

-Va bèh.

Fece,e poi tornò nell’altra stanza.

Deathmask rimase lì,fermo. E se davvero Aphrodite avesse avuto intenzione di fargli quello che gli aveva fatto Shura,ma era solo più meschino e più paziente di lui?Se Shura l’avesse momentaneamente salvato dal grande piano di Aphrodite?Ormai il biondo faceva parte della sua vita,che lo volesse o meno. E se un giorno avesse voluto fare come era successo oggi,solo che molto,molto peggio?

Gli mancò il fiato. Non riusciva a respirare. Si accasciò a terra,cercando disperatamente aria. Aria,aria aria.

Aphrodite era come Shura,solo più manipolatore. Shura era come Aphrodite,solo più diretto e più furbo. Entrambi volevano la loro vendetta,entrambi volevano una parte di lui,e se la sarebbero presi con la forza. Shura l’aveva già fatto,Aphrodite lo stava facendo piano piano. Entrambi avevano deciso per lui sofferenza,mandati probabilmente dalle anime tormentate a cui lui aveva levato la vita.

Aria,aria,aria,gli mancava l’aria.

Giusto!Erano stati mandati dagli Dei,per punirlo!Ovvio!Il suo comportamento era stato molto,molto riprovevole questi anni!E avevano mandato quei due par punirlo.

Aria,aria,aria. Non era sufficiente? Perché levargli anche l’aria?

Ecco,di nuovo a salvarlo. In quel momento lo odiò,come non aveva mai fatto prima con nessun’altro. Maledetto,infido. Si finge un eroe quando invece anche lui fa parte della punizione.

- Deathmask!Deathmask!Oh Zeus,stai bene?Che succede?

Lui cercò di trovare le parole giuste. L’avrebbe salvato. A qualunque costo.

-Non…respiro…

Rispose lui,ansimando ancora. Non respirava…diceva di non respirare…una crisi dunque? Per fortuna che il cavaliere dei pesci sapeva queste cose basilari. E per fortuna che conservava tutto. Anche le buste di carta del mercato del paese. Corse,a perdifiato fino alla cucina,e ne estrasse una dal pacco,cercando di non strapparla.

Ritornò da Deathmask,ancora accasciato a terra,alla ricerca disperata di aria.

Gli si inginocchiò davanti,e gli premette l’apertura della busta contro il mento,fino al naso. Lentamente in respiro del grigio si fece regolare.

-Che ti è preso?

Lui si premette una mano sul petto,come per verificare che stesse davvero bene.

-Non lo so. Cos’era?

-Una crisi respiratoria,o d’asma credo. Succede…Quando qualcuno è molto agitato.

Pronunciò le ultime cinque parole in un tono strano,che Deathmask non si lasciò sfuggire.

- E come le sai ‘ste cose?

Lui fece spallucce.

-Tutti dovrebbero saperle.

Lui non aggiunse altro,si limitò a guardarlo,indagatore.

- E tu come mai hai avuto la crisi?

L’aveva preso in contropiede. Se l’era aspettato,ma non così in quel momento. Non rispose,ma mise via lo sguardo indagatore. Era lui l’interrogato,ora.

- A che stavi pensando?

Abbassò lo sguardo.

-Affari miei.

-Ah…quindi è qualcosa che riguarda anche me?

-Dipende.

Rispose,a denti stretti e con una smorfia. Quello sorrise.

-Da che?

-Dal punto di vista.

-E dal tuo punto di vista?

Il grigio sospirò.

-Quante domande ci sono ancora in elenco?

Il sorriso di Aphrodite si allargò. Maledetto.

-Dipende dalle risposte che mi dai,caro.

Sbuffò di nuovo.

-E chi ti ha detto che io ti voglia rispondere?

A questo punto il biondo cavaliere dei pesci aggrottò le sopracciglia e il sorriso sparì.

-Se non mi rispondi con chiarezza non posso aiutarti.

Deathmask lo fulminò,di nuovo con lo sguardo.

-Anche se so che non vuoi essere aiutato da nessuno.

Si affrettò ad aggiungere.

-Ma mi conosci no?

Lui,con grande sorpresa del cavaliere dell’ultima casa scosse la testa.

-Non credo di conoscerti come dovrei. E ora basta. Finisce qua il discorso. Accompagnami fino alla mia casa.

Detto questo si alzò.

Aphrodite rimase un attimo interdetto dalla risposta di Deathmask. Che voleva dire?Ci avrebbe pensato dopo averlo accompagnato alla quarta casa,tornando su.

-Ok.

Disse. E si avviarono.

 

Fino alla casa del capricorno,la discesa dalle 12 case fu abbastanza silenziosa.  Quando la vide avvicinarsi,il cavaliere dei pesci lanciò un’occhiata al compagno. Serrava la mascella. E probabilmente stava cercando di mantenere la calma. Man mano che si avvicinavano gli lanciava sempre più occhiatine preoccupate,e lui sembrava talmente concentrato da non accorgersene. Indi,il cavaliere dei pesci decise che era il suo turno di chiedere a Shura il permesso di passare.

-SHURA!

Egli si fece vivo,quasi come un fantasma.

-Era meglio che lo riportavi direttamente alla quarta casa,Aphrodite.

Disse,con un ghigno,guardando Deathmask,che in tutta risposta strinse gli occhi in modo minaccioso e disse,tra se e sé:-Imbecille.

Il moro strinse a sua volta gli occhi,ma mantenendo quell’odioso sorrisetto ironico.

-La mia casa era più vicina.

Tagliò corto lui.

-Facci passare.

Gli disse,guardandolo male. Shura lanciò un altro sguardo divertito a Deathmask,poi uno a Aphrodite e si scansò di lato,a mò di gentil’uomo.

-Prego.

Disse. Il cavaliere dei pesci andò per primo,seguito da quello del cancro,che però Shura bloccò per un braccio.

-Non ho ancora finito Deathmask…quello era solo l’assaggio.

Gli bisbigliò nell’orecchio. Il Cancro si staccò con violenza da quella presa.

-Non avrai altre occasioni Shura.

Gli disse tra i denti,e gli diede le spalle.

-Questo è quello che dici tu.

Disse il cavaliere del capricorno appoggiandosi ad una colonna,e osservando i due compagni allontanarsi,con un sorriso.

-Questo è quello che dici tu.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DarkArtist:Era da tanto che progettavo di scrivere questa fic xDxD. Ditemi se vi piace…Lasciatemi una recensioncina-ina-ina! Grazie in anticipo a chi la leggerà e a chi l’ha già letta…Dico,è un po’ strano che un cavaliere d’Atena abbia una crisi asmatica no? xDxD E vabbè!!Sono dettagli! D’altronde io lavoro di fantasia…Perdonate il leggero OOC (leggero?) di Shura e Aphrodite…(perché di Deathy no? =.= NdTutti) (D’ho! NdMe). Bè,alla prossima!!  

 

 

 

  
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