Sophie.

Corro, corro veloce all'interno del parco. E' un parco situato nella mia nuova città : Milano. 
Alle 10.00 ho la mia prima lezione di psicologia generale, è la prima, non ho la minima intenzione di mancare, ma nonostante ciò continuo a correre, corro sempre più svelta poichè voglio sudare, voglio piangere, voglio dimenticare. Forse basterebbe bere. No, ho letto che la corsa allenta la tensione, placa l'ansia, rilascia delle sostanze che fan calare l'adreinalina. Mi sta bene, posso continuare. 

E' un bel po' che corro, probabilmente dovrei fermarmi, non so dove sto andando, non conosco la città, non conosco nulla di questo posto e potrei finire in mezzo a qualche cespuglio violata da qualche vecchio che sperava di abbindolare qualche preda e divertirsi un po'. In effetti non mi ero mai resa conto di quanto io sia macabra. O forse sì. 

Cerco di ricordare da che parte sono arrivata, giro a destra... ah sì, proseguo dritto e dovrei trovare il cancello. Dopo tutto il mio inconscio non è così imbecille, prevedendo che mi sarei persa ha fatto la strada più semplice : sempre dritto. Gli alberi sono enormi, altissimi ma sopratutto verdi. Mi fermo e mi appoggio ad uno di essi, ho veramente bisogno di riposare. In uno di questi alberi tutti messi l'uno accanto all'altro noto un'incisione. Mi interessano queste cose, deve essere frutto di un amore proibito, vado subito a pensare.
 
Amo le storie complicate, segrete, piene di intrighi e passione. 

M&M - Ci ameremo per sempre, tua ora e per l'eternità, Michelle.

Michelle, che bel nome. Chissà qual è l'altra M sopra raffigurata. Sarà qualche altro nome che inizia con la M... Manuel? Matthew? Marcus?
Non lo so e dovrebbe smettere di interessarmi. Sono le 9.45, devo correre a prepararmi altrimenti non arrivo in tempo alla mia prima lezione.