Salve!
Questa è una
nuova one-shot LxR, scritta di getto. E’ solo dialoghi,
probabilmente se avessi
inserito la parte descrittiva sarebbe venuta molto meglio di
così (non è venuta
come speravo), ma sinceramente non ho né la forza
né il tempo di impegnarmi di
più, considerato che ho altre fic in corso.
Spero
ugualmente che
questa vi piaccia.
So
bene che i
personaggi sono decisamente OOC, ma una scena del
genere riuscirei a
vedermela perfettamente (fan girl impazzita mode ON XD) Voi siete
liberi di
giudicarla come vi pare.
Soccyoku
in giapponese
significa ‘sincerità’.
Buona
lettura! ^.^
-Soccyoku-
“Light-kun…
posso parlarti un minuto?”
“Mhm…
certo. Dimmi.”
“Ti
devo dire una cosa.”
“Cosa,
Ryuzaki?”
“Io
non mi sono mai innamorato di nessuno.”
“…”
“…”
“Ah,
è di questo che dobbiamo parlare?”
“Si,
è importante per me. Sempre che la cosa non ti dispiaccia,
ovviamente.”
“Nono,
non è questo… solo che non saprei come
aiutarti.”
“In
che senso?”
“Beh,
nel senso che non sono la persona adatta per parlare di
amore.”
“Più
adatta di me, senza dubbio.”
“Non
ne sarei così sicuro, Ryuzaki… Beh, non mi sono
mai innamorato seriamente.”
“Lo
avevo già immaginato.”
“…”
“…che
non sei persona da innamorarti facilmente.”
“Si,
in effetti.”
“Beh,
non preoccuparti, non mi servono esattamente consigli da
esperto… vorrei solo
un amico a cui confidare delle cose. Ti dispiace?”
“Ah,
in questo caso ti ascolto volentieri, allora.”
“Grazie.
So che per te dev’essere difficile parlarne, non mi sembri
una persona
esattamente schietta e aperta… Apprezzo moltissimo che tu mi
voglia ascoltare.”
“Non
ti preoccupare. E’ triste, non trovi? Mi piacerebbe molto
sapere cosa prova
tutta quella gente che parla tanto facilmente di
‘amore’.”
“Già…hai
ragione.”
“Beh,
dimmi ciò di cui volevi parlarmi.”
“Io…
forse ho capito cosa prova quella gente.”
“Ah.”
“Ma
non è semplice come per gli altri, credo.”
“Ryuzaki,
ti sei innamorato? Davvero?”
“Non
lo so. Da cosa lo si capisce, di solito?”
“Ah,
non ne ho idea… In teoria si dovrebbe stare particolarmente
bene con la persona
che si ama, più che con le altre… Bisognerebbe
sentirsi in modo strano tutte le
volte che si parla con lei, e credo che bisognerebbe pensarla
sempre… Questo è
il copione, di solito.”
“Ah.”
“Quindi?”
“Credo
di essere innamorato.”
“Buon
per te, Ryuzaki…”
“Però
ci sono dei problemi. Grossi.”
“Ovvero?”
“Di
sicuro non ricambia.”
“Beh,
come puoi dirlo? Ne sei certo? Ne avete discusso?”
“No,
ma ne sono sicuro. Non potrebbe mai, va contro il suo
pensiero…”
“Tu
dici così, ma io ti consiglierei di parlarne con
lei…”
“Ecco,
questo è il secondo problema.”
“Cosa?”
“Lei.”
“…”
“Lei?”
“Si,
che sia una lei.”
“…”
“…”
“Non
è una ragazza?”
“…
No.”
“Ah.”
“L’idea
ti sconvolge? Scusa.”
“No…
è solo che posso aiutarti ancora meno di
prima…”
“Lo
immaginavo.”
“Quindi…
lui… è un ragazzo…
che conosci bene?”
“Lo
conosco, si. Credo di conoscerlo, almeno…”
“Non
vi conoscete da molto?”
“No,
ci conosciamo da abbastanza tempo… solo che non posso dire
di sapere molto di
lui, se non all’apparenza.”
“Allora,
scusa l’intromissione, non capisco come fai ad
amarlo.”
“Già…
Nemmeno io. Per questo avevo bisogno di parlartene.”
“Beh,
non sono la persona migliore, ma ti ascolto se vuoi.”
“Ti
ringrazio, Light-kun. Sei un amico.”
“Che
altri problemi ci sono…oltre a questi?”
“Ho
paura.”
“Di
cosa?”
“Di…lui.
E di cosa può succedere.”
“In
che senso, scusa?”
“Non
so in che modo può reagire, non so cosa potrà
accadere dopo che capirà la
situazione.”
“Pensi
che non accetterà da principio?”
“Senza
dubbio. Si arrabbierà un sacco sul momento… E poi
credo che ci penserà su, e
sarà disposto a parlarmi. Per dirmi o che non sarebbe la
cosa migliore, oppure
direttamente per agire.”
“Agire?”
“Credo
sia un tipo abbastanza pratico, per queste cose.”
“…cose?”
“Beh,
non sarebbe strano se, invece di discutere della faccenda e mostrare i
propri
sentimenti… mi…”
“…ti?”
“Mi
baciasse.”
“Ah.
Capisco.”
“Sei
imbarazzato, Light-kun.”
“Scusa,
non sono abituato a parlare di queste cose. Non di queste situazioni,
perlomeno. Continua comunque.”
“Beh…
mi bacerebbe. Se accettasse l’idea.”
“…
E tu vuoi questo?”
“…
Penso di si. Di solito se ami qualcuno è questo che si
desidera, no?”
“Dipende,
da persona a persona.”
“Già…
beh, penso di volerlo… anche se non ho mai dato un bacio a
nessuno.”
“Davvero?”
“Si.”
“…”
“Non
mi sembri sorpreso, Light-kun.”
“Non
mi sembra strano, con la vita che fai, e sempre chiuso dal
mondo… “
“Già.”
“Ma
credo sia meglio così, no? Meglio aspettare di poter amare
qualcuno, piuttosto
che fare queste cose inutilmente, senza provare nulla.”
“E’
successo così, a te?”
“Si.”
“Perché?”
“Non
credo ci sia risposta. Delle ragazze mi venivano dietro, ed io alla
fine ho
smesso di fare l’indifferente e sono uscito con qualcuna di
loro. Ovviamente da
uscite così ci si aspetta sempre qualcosa.”
“Immagino
che sia così. Io non ho mai avuto occasioni come
queste.”
“Beh,
mi dispiace, Ryuzaki…”
“Non
ti preoccupare, Light-kun. Non è certo colpa tua.”
“Lo
so… ma, essendo tuo amico, è logico che mi
dispiaccia se non hai avuto una vita
esattamente normale fino ad oggi.”
“Si,
e ti ringrazio di questo. Sei l’unico credo, tranne Watari,
che mi abbia
dimostrato dell’affetto.”
“…
Ne sono felice. Se capisci cosa intendo.”
“Capisco
benissimo.”
“…
Beh, allora… riguardo al baciarti…”
“Si.
Insomma, credo che non avrebbe il coraggi di dirmi apertamente
‘si, ti amo
anch’io’ se lo pensasse, anche se di certo non
è così… per lui sono solo un amico.
Comunque se accettasse ciò che penso, non oserebbe mai
esternare i propri di
pensieri. Per questo mi bacerebbe direttamente.”
“Sicuro?”
“Su
questo non ho dubbi.”
“A
te andrebbe bene così?”
“Meglio
di un ‘no’.”
“Si,
però… tu vorresti sapere cosa pensa realmente,
vero?”
“Certo.
Ma questo è decisamente impossibile da realizzare, con una
persona come lui…
Non credo che nessuno abbia mai saputo realmente cosa gli girava per la
testa…”
“E’
un ragazzo chiuso?”
“In
un certo senso.”
“Posso
domandarti perché ti piace?”
“Lui…
E’ una persona difficile. Complicatissima, direi. Quanto me.
Credo sia un po’
diviso a metà, una parte buona, sincera, onesta…
e l’altra ‘cattiva’. Inoltre…
Ci sono affezionato enormemente, anche se probabilmente lui non capisce
quanto…
E poi mi affascina. Non solo fisicamente, nonostante sia davvero bello,
ma
anche nel suo modo di fare…Ma,
soprattutto…”
“Cosa?”
“Lui
è anche l’unico che io possa definire amico.”
“…”
“Il
mio primo, e anche l’unico, probabilmente.”
“Capisco.”
“…”
“Non
hai detto che ha una parte cattiva?”
“Si,
ce l’ha. E mi spaventa, quando la impersona.”
“E
non ti importa, lo ami comunque?”
“Si.
Sono strano, vero?”
“Molto.
Mi sembra una persona difficilissima da amare…”
“Già,
lo è. Eppure lo amano tutti. Non è bizzarro,
Light-kun?”
“Molto.”
“Mi
sembra quasi di essere caduto nella sua trappola… Temo che
giocherà con me, mi
illuderà, e alla fine mi…”
“…ti?”
“Annienterà.”
“Moralmente?”
“Soprattutto.
Ma non solo”
“…”
“…”
“Non
credo che avrà il coraggio di farlo.”
“Lui
è cattivo, Light-kun.”
“Non
dire così… perché lo giudichi in
questo modo?”
“Perché
è quello che è. Non so come faccio ad amare una
persona così…”
“Forse
sei tu, che non lo capisci. Forse anche per lui tu sei cattivo, ma in
un
qualche modo ricambia i tuoi stessi sentimenti… Forse anche
tu spaventi lui,
solo che non ha il coraggio di dirtelo…”
“Secondo
me non pensa nessuna di queste cose.”
“Hai
una visione molto crudele, di lui.”
“Forse
perché lo è.”
“Ma
ha anche una parte buona, no?”
“Già.
E’ vero.”
“Ed
è di quella che sei innamorato?”
“Si,
enormemente.”
“All’inizio
non eri sicuro di amarlo, ora ne sei fermamente
convinto…”
“Questo
discorso mi ha fatto riflettere, probabilmente.”
“Non
è una persona troppo cattiva, per te?”
“Probabilmente
si.”
“Allora
lascia perdere, Ryuzaki.”
“Rifiuterà?”
“No,
non per questo… siete solo troppo distanti. Se tu gli
dicessi quello che pensi,
è come se ti offrissi come sacrificio. A quel punto la colpa
non ricadrebbe più
su di lui, Ryuzaki. Sarebbe solo tua.”
“Perché?”
“Non
puoi aspettarti che lui rinunci ai suoi… doveri, per
te.”
“Lo
so.”
“Allora
non lo fare. Abbandona la questione, ti prego…”
“No.”
“Ma
perché fai il testardo? Non l’hai detto tu che
è crudele? Lascialo stare! Lo sa
anche lui di esserlo, non complicare le cose…”
“Le
cose sono già complicate di loro, voglio almeno tentare. Se
mi terrò tutto
dentro si faranno sempre più difficili, e
poi…”
“Poi?”
“Scoppieranno.”
“Finiscila,
ti prego. Io direi che tutto sommato non è lui soltanto il
cattivo della
situazione… Tu ti fai sempre passare per quello buono,
tenero, indifeso… per il
bambino sperduto…
“…”
“Se
ti dicesse semplicemente di no, che non è il caso, tu cosa
faresti?”
“Non
direi nulla, mi chiuderei in me stesso e tornerei ad essere quello di
sempre.
Anche se in realtà ci soffrirei tremendamente.”
“…”
“Io
non so cosa sperare, sinceramente… forse è
davvero meglio che rifiuti. Troppi
problemi, troppi ostacoli. Siamo decisamente troppo diversi.”
“Diversi?”
“Siamo
amici, ma soprattutto nemici. Ci vogliamo bene, eppure ci
odiamo.”
“Un
rapporto complicato.”
“Per
due ragazzi complicati.”
“Sono
sicuro che non ti dirà di no, Ryuzaki.”
“Come
fai a dirlo, Light-kun?”
“Lo
so. E basta.”
“Io
credo il contrario…”
“Come
si fa a rifiutare te, Ryuzaki?”
“Light-kun,
sii sincero. Perché dovrebbe accettarmi?”
“Perché
sei una persona onesta, gentile, sola… hai un chiaro bisogno
di calore, e se
solo tu lo volessi, sono certo che ce n’è di gente
che sarebbe disposto a
dartelo. Sei… innocente. Quasi un bambino, direi, se ti si
guarda oltre ai
panni dell’investigatore. O almeno, in certe occasioni sei
così.”
“E
in altre?”
“In
altre no. Sei l’opposto.”
“Forse
ho anch’io una doppia personalità.”
“Credo
di si.”
“E
poi?”
“E
poi sei… bello, Ryuzaki. Non bello solo
nell’esatto senso del termine, ma
risplendi di una luce particolare.”
“Mi
fai arrossire così, Light-kun.”
“Scusami,
non è mia intenzione.”
“Lo
so.”
“…”
“Pensi
davvero così, di me?”
“Si,
Ryuzaki.”
“Non
l’avrei mai detto.”
“…”
“…”
“E
tu cosa pensi… di lui?”
“Lo
amo, semplicemente. Non importa che sia buono o cattivo, se mi voglia
davvero
bene o si prenda gioco di me… io credo che non
smetterò di amarlo, anche dopo
un suo rifiuto. E’ la persona più importante per
me, e non smetterà di
esserlo.”
“Una
persona così meschina può essere amata
tanto?”
“Si,
evidentemente si.”
“…”
“…”
“Dimmi
il suo nome, Ryuzaki.”
“…”
“Dimmi
chi è…”
“Sai
già la risposta, Light-kun…”
“La
so, certo. Ma voglio sentirlo pronunciare dalle tue labbra, ti
supplico…”
“…”
“…”
“Perché?”
“Ne
ho bisogno.”
“…”
“…”
“Sei
tu, Light-kun.”
“Dimmelo
ancora, Ryuzaki…”
“Sei
tu… Sei tu… Sei
tu…Light-kun…”
“…….”
“…….”
“Adesso
anche tu hai dato il tuo bacio, Ryuzaki.”
“Si…”
“Ne
sei felice?”
“Moltissimo”
“Anche
io.”
“…”
“…”
“Light-kun?”
“Si?”
“Ora
anche tu devi obbedire a me.”
“Che
cosa devo fare?”
“Dimmi
ciò che pensi. Per una volta, ti prego, fammi entrare per un
minuto nel tuo
mondo, dimmi ciò che ti passa per la
testa…”
“…”
“Me
lo devi.”
“Va
bene.”
“Dillo,
allora.”
“Ti
amo, Ryuzaki.”
“Dillo
ancora.”
“…Ti
amo, ti amo, ti amo…”
“E’
la verità?”
“Si,
è la verità…”
“…”
“…”
“Grazie...Light-kun…Grazie…”
“…”
“…”
“Ryuzaki,
perché piangi?”
“Non
lo so. Non ho mai pianto prima, tranne una volta.”
“E
perché piangi, adesso?”
“Di
tristezza, e di felicità...”
“…”
“…”
“Hai
ragione, siamo davvero due ragazzi complicati.”
“Penso
proprio di si…”
“…”
“…”
“E
ora perché ridi?”
“Per
lo stesso motivo di prima, Light-kun.”
“Hai
visto? Tutti i problemi che ti sei fatto non esistono più...
sono, come dire,
morti?”
“Ho
fatto bene a parlare con un amico.”
“…”
“…”
“Già,
presumo sia la parola esatta. Amico.”
“Sinceramente,
Light-kun, non troverei un modo diverso di definirti... Angelo?
Carnefice?”