Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: Ned    11/07/2014    4 recensioni
"La odio. Così smetto di ascoltarla. Ed entro in quel mondo tutto mio, quel mondo che di solito mi apre le sue porte solo quando sono vicino al mare.
E’ un mondo senza giochi o distretti. Tutto quanto intorno a me comincia a sfumare e a diventare confuso..."
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caesar Flickerman, Claudius Templesmith, Finnick Odair, Johanna Mason, Nuovi Tributi
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

DISTRETTO 7

Giorno della Mietitura

Sento la voce di Mitch, mi dice di alzarmi.
La sua voce è bellissima.
Decido di aprire gli occhi e lo vedo, è così piccolo; Mitch mi sorride e mi porge un pezzo di pane.
Lo respingo e gli dico di mangiarlo, vedo nei suoi piccoli occhi che lo vuole, così accetta. Ne ha più bisogno lui, il mio fratellino è piccolo e fragile, e se il suo nome venisse estratto sarebbe la fine. Sappiamo entrambi che non resisterebbe un’ attimo in un’ arena.
Lo scricchiolio del pavimento di legno sotto i piedi di Mitch mi riporta alla realtà. Lo seguo fino alla cucina dove saluto mia madre che è evidentemente reduce da una notte insonne. Papà è al lavoro. Nel distretto 7 le madri possono assistere alle mietiture, i padri no; fermare la lunga catena lavorativa nei boschi sarebbe troppo.
 Mi ritrovo nella piazza nel giro di poche ore.
Tra le sporche vie del distretto e la piazza si percepisce l’atmosfera di insicurezza e vulnerabilità che si respira sempre in questo giorno dell’anno, 
Non riesco ad ammetterlo a me stessa, forse perchè ormai ogni sentimento è soffocato da odio e rabbia, ma ho paura.
Il palazzo di giustizia è quasi in rovina e l’ edera lo copre quasi completamente.
Per Mitch è la prima volta e nel suo volto vedo il terrore; dobbiamo dividerci, i maschi si registrano a destra e le femmine a sinistra.
"No, Kate ti prego non lasciarmi!”
“Tranquillo, ci vediamo dopo.”
“E se uno di noi due viene scelto?"
“Non succederà.”

Le nostre mani si separano.
Il pacificatore mi punge il dito e una goccia di sangue cade su un foglio accanto al nome Kate Timber. Odio tutto questo, e sopratutto odio loro. Capitol City mi fa schifo.
Sono in sesta fila, accanto a me c’è una ragazza dai capelli rossi e dal volto ambiguo. Mi rivolge qualcosa che potrebbe vagamente assomigliare ad un sorriso. Credo si chiami Jane. E’ la figlia del farmacista.Il suo fisico è abbastanza allenato, la inquadro subito come una potenziale vincitrice, se venisse scelta, ovviamente.
Arrivano il sindaco Baylord, Johanna Mason, il mentore del distretto 7 e Leira , la rappresentante di Capitol City.
Come al solito è vestita in modo eccessivamente colorato e squittisce in un modo che mi fa innervosire. Porta un vestito rosa accompagnato da un orrenda giacca beige.
I suoi capelli sono di un giallo talmente acceso da farmi venire il mal di testa. Come al solito parte il video sulla rivolta. 
Panem oggi, Panem domani, Panem per sempre!
Felici Hunger Games e possa la fortuna essere sempre a vostro favore.”
Leira batte le mani fiera.
Silenzio
“Bene bene, prima le ragazze!”
Ho paura per Mitch.
Lo cerco con lo sguardo tra i maschi. Non lo trovo. Una mano mi tocca le spalle. E’ Jane, la sua mano sta indicando una testa nera immersa tra quelle dei bambini più piccoli.
E’ Mitch, la ringrazio. 
“La ragazza fortunata che rappresenterà il distretto 7 ai settantesimi Hunger Games è...
Le sue mani si immergono nella boccia di vetro.
Ascolto il mio respiro.
Ascolto il respiro di Jane.
Ascolto il respiro del distretto.
Ora ho paura per me. 
Il mio respiro si affanna.
Il mio cuore batte più velocemente.
“Kate Timber”

 

DISTRETTO 4

Giorno della Mietitura

Apro gli occhi.
Tutti dormono. Tutti sognano. Io no, voglio andare a vedere l’alba sull’unico luogo che mi fa sentire sicuro. Non sono sicuro, ho paura,

Per le strade della periferia del distretto 4 vige il silenzio. E’ buio. Un buio bello. Cammino fino a raggiungere le scogliere. Sento l’odore del sale, del mare. Mi basta una piccola discesa per potermi sedere sullo scoglio che mi piace di più.
Respiro.
Osservo.
Tutto intorno a me è tranquillo. Una piccola striscia di luce emerge dal mare. L’alba è bellissima. 
Sono felice per un attimo.
Poi mi ricordo del luogo in cui mi trovo, mi ricordo che giorno è oggi.
La mietitura.
I nomi.
Forse verrà scelto qualcuno che conosco. Oppure no. Magari qualcuno si offrirà volontario. Difficile.
Conoscevo di vista Hannah il tributo che l’anno scorso ha quasi vinto.
Era simpatica, gentile. Se non fosse stato per il pugnale che le lanciò il ragazzo del due avrebbe vinto. Sarebbe viva.
Ci penso.
Non ci sono vincitori, solo sopravvissuti.
Qui, nel distretto 4 qualche vincitore ce l’abbiamo. Nessuno torna normale. La maggior parte sono matti, depressi o suicidi. Tranne Finnick Odair, ovviamente.
Il sole è alto ormai. Salgo gli scogli e torno a casa. 
Papà è al lavoro. Mamma dorme. In cucina incontro Mary e Ellie, due delle mie sorelle. Ho tre sorelle e due fratelli.John e Sophie, il più grande e la più piccola, non parteciperanno. Così siamo in quattro quest’anno.
Io, Mary, Ellie, Peter e mia madre ci dirigiamo verso la piazza.
 La Piazza è uno dei pochi, forse unici, posti che possono sembrare “belli” del distretto 4.
Oggi no però.
Sarà per le telecamere, per la paura o per i pacificatori ma questo luogo, ora, non mi incute altro che tristezza. Osservo tutti i volti che mi circondano. Non un sorriso, non una risata. Finchè non arriva Lily, la rappresentante di Capitol City.
E’ vestita in modo nauseante.
Lei ride.
Dopo il tipico, orribile video sulla rivolta, Lily comincia la mietitura con un applauso che non viene seguito da nessuno.
“Come al solito, prima le ragazze!”
Spero non sia nessuna delle mie sorelle.
"La ragazza fortunata che rappresenterà il distretto 4 ai settantesimi Hunger Games è... Ann Stock”
La conosco. 
E’ una dodicenne che abita non lontano da me, nella zona più povera del distretto.
Sale sul palco mentre una lacrima le attraversa il volto.
“Sali, sali... Ehm, ci sono volontari?”
Inaspettatamente una mano si alza dal pubblico, e una ragazza sale sul palco.
Ha 18 anni ed è allenata.
Nel distretto 4, solo i figli delle persone ricche vengono allenati, cioè pochissimi.
La riconosco, come annuncia poco dopo Lily, è Lyanna Heist. La figlia del sindaco.
Dicono che sia veramente forte e spietata, e la sua espressione e il suo fisico lo confermano.
Tutti sanno che nell’ arena sarà letale.
“Benissimo... e ora i ragazzi”
Vedo le sue dita affusolate che si immergono nei biglietti.
Jake Kieth”.
Sono io. 
Tutto comincia a girarmi intorno. 
Tutti mi osservano e Lily mi chiama sul palco.
“Ci sono volontari?”
Non un fiato. 
Osservo i diciottenni allenati in prima fila. Osservo i loro volti. 
Mi sembrano tutti così strani, poi capisco. Hanno paura di Lyanna.

                                                                                                                                                                                Angolo Autore.
Questa fanfiction è rimasta troppo tempo
dimenticata tra i miei file e ci è voluto molto tempo
prima di decidermi a pubblicarla.

Se vi va lasciate un parere (anche negativo).
Alla prossima,
Ned.
     

                                                                          

 

 

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Ned