12/07/2014
1 recensioniSi chiedeva se ne sarebbe uscito vivo. Il fumo e il fuoco gli rendevano difficile vedere dove stesse andando, e iniziava a fargli male la testa.
Una mano sulla parete e l'altra a coprirsi il viso: i suoi occhi azzurri facevano fatica a non perdere il senso dell'orientamento. Barcollava, in un mare di lacrime.
Provò ad asciugarsi gli occhi con il dorso della mano, inutilmente. La mia casa. Dannazione. Tommy, Tommy dove sei?
Tremava, avanzando con passi più insicuri dei precedenti. Passi lenti, agoniati, sempre più sofferti. Il suo timore più grande era di non poterlo salvare, di essere arrivato troppo tardi.
La luce del tramonto che penetrava dalla finestra sul salotto rendeva lo scenario ancora più inquietante. Tra ceneri e carboni, la stanza si colorava di un arancione spento. Come se tutto fosse destinato a finire, al calar della notte.
Una vecchia foto incorniciata bruciava su un tavolino basso. Era la foto a cui teneva di più, l'unica dove Tommy si era fatto immortalare baciandolo. Forse fu una foto a tradimento, forse ci aveva pensato Monte a scattarla, forse Tommy nemmeno s'è n'era mai accorto. Ma ormai era persa, bruciata quasi completamente.
Fu costretto a dire addio ai ricordi materiali. Non li avrebbe salvati. Era la fine?
Si fece forza, nonostante sentisse le gambe cedere. Ci volle molto prima che riprendesse a camminare. La testa aveva ripreso a fargli male, come un continuo martellargli sulle tempie. Non ne poteva più, ma al contempo non poteva lasciarsi andare adesso. Non poteva, l'aveva promesso.
Continuò a controllare le uniche stanze dove ancora il fuoco gli permetteva di camminare. Era tutto bruciato.
Niente da recuperare nemmeno qui.
Quando voltò la testa si accorse che sul pavimento c'era qualcosa. Sotto una libreria immensa, caduta durante l'incendio, era nascosto qualcos'altro.
Qualcosa di sofferente, qualcosa che esalava il suo ultimo respiro. Adam vide una mano muoversi appena e sentì il legno scricchiolare. Gli sembrò che la libreria per un secondo si fosse mossa di un millimetro.
Quella mano così esile, piccola, che veniva fuori dal legno cocente.. era di Tommy Joe.
Fece per scattare in avanti e liberare il giovane da quel peso immenso, ma qualcuno lo tirò via infilandogli immediatamente una mascherina collegata ad una bombola d'ossigeno. Un momento prima che svenisse, Adam si rese conto che i soccorsi erano finalmente arrivati.
- S-salvatelo.. -, disse con una voce stanca e roca, ma nessuno lo sentì.
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N.d.A
Ciau gente! c: mancavo da circa quattro mesi su EFP ma oddio, l'importante è essere di nuovo qui, no? XD Vi ho portato una OneShot piccina e drammatica, sembra essermi tornata l'ispirazione! Grandi rientri per me!E comunque sì, ho cambiato nickname e bla bla bla.. La scuola finalmente è finita quindi magari sarò più presente. Speriamo bene! ^w^
Grazie di avermi letto e come al solito, se la FF vi è piaciuta potete lasciare una recensione, sempre apprezzatissime!
un abbraccio ~ Lars.