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Autore: Matycchi    12/07/2014    2 recensioni
Dal testo:
"Il mio nome è Elizabeth Ethel Cordelia Midford e sarei dovuta essere la sposa di Ciel Phantomhive.
Adoravo Ciel, ma non ho intenzione di parlare di me."
"In quel momento ne fui più che certa. Ciel era un angelo che quel giorno di quattro anni fa aveva finalmente ritrovato le sue ali e che finalmente aveva potuto spiccare il volo e volare libero.
Libero come non lo era mai stato da vivo."
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ciel Phantomhive, Elizabeth Middleford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Little Angel of Freedom

 

Il mio nome è  Elizabeth Ethel Cordelia Midford e sarei dovuta essere la sposa di Ciel Phantomhive.

Adoravo Ciel, ma non ho intenzione di parlare di me.

Voglio parlare del nostro rapporto, ma per farlo devo cominciare dall’inizio.

Io e Ciel abbiamo sempre giocato assieme. Adoravo passare del tempo con lui.

Quando venni a conoscenza dell’incendio a villa Phantomhive il mondo mi crollò addosso.

Passai ogni singolo giorno con in mente solo il pensiero di Ciel. Mi sentivo sola. Pensavo che non lo avrei più rivisto.

Invece quando Ciel ricomparve, non saprei descrivere la gioia che mi invase il cuore.

Corsi immediatamente da lui. Tuttavia quando lo rividi notai un cambiamento.

C’era qualcosa nei suoi occhi, nel suo corpo e nei suoi gesti che mi fecero capire che quello davanti a me era Ciel, senza il minimo dubbio. Ma solo fisicamente. Nella sua mentalità era cambiato qualcosa. Dopo poco tempo ne ebbi la conferma.

Era sempre affiancato da un mero maggiordomo.

Era indubbiamente bravo nel suo lavoro. Me ne rendevo conto perfettamente. Ma ho sempre avuto il dubbio che fosse in parte lui la causa del cambiamento di Ciel.

Dopo il suo ritorno nei suoi occhi iniziai a non vedere più luce, ma solo delle catene.

L’azzurro dei suoi occhi mi dava un senso di oppressione, di paura.

Diventare il Cane da guardia della Regina a soli dodici anni lo aveva senz’altro aiutato a maturare. Sembrava come se a tenerlo su questo mondo fossero delle catene. Pesanti e indistruttibili.

 

Solo quattro anni fa scoprii il motivo di tutto ciò.

Venni a conoscenza del vero scopo di Sebastian e del motivo che spingeva Ciel a guardare quel maggiordomo con quello sguardo che per me rimane tutt’oggi indefinito.

 

Quel mero maggiordomo vendicò il mio adorabile Ciel e per la prima volta dopo tanti anni vidi un sorriso spaziarsi sulle sue labbra.

 

Mi si avvicinò lentamente e guardando nei suoi occhi vidi quel che avevo sempre sognato.

 

Nei suoi occhi spenti ora brillava una luce genuina e abbagliante.

Finalmente riuscivo a vedere quella libertà che gli era sempre stata privata. Nei suoi occhi riuscivo a scorgere il cielo limpido dei giorni di quelle estati che passavamo a giocare con la zia Rachel e la zia Angelina.

 

Mai come in quel momento mi ritrovai a pensare che il suo nome era più che perfetto per lui. Ma allo stesso tempo era un eufemismo.

 

Fino ad allora la reale esistenza di demoni o esseri sovrannaturali non mi aveva mai sfiorato. Ma guardare quell’ubbidiente e dedito maggiordomo trasformarsi e vendicare la dipartita dei coniugi Phantomhive mi fece ricredere.

 

La voce delicata di Ciel accarezzò la mia mente confusa come un vento fresco accarezza le foglie colorate degli alberi in autunno.

 

-Addio Lizzy-

 

Il mio cuore saltò un battito, o forse anche due. Non volevo lasciarlo andare. Ma mi costrinsi a sorridere anche se le lacrime continuavano a scorrere inesorabili solcando il mio volto pallido.

 

Il mero maggiordomo rubò la sua anima davanti ai miei occhi. Fino all’ultimo ammirai quei occhi azzurro cielo finalmente liberi.

 

Il corpo fragile e piccolo di Ciel –rimasto per la maggior parte invariato anche dopo tutti quegli anni- si trasformò in tante piume bianche.

 

In quel momento ne fui più che certa. Ciel era un angelo che quel giorno di quattro anni fa aveva finalmente ritrovato le sue ali e che finalmente aveva potuto spiccare il volo e volare libero.

Libero come non lo era mai stato da vivo.

 

Dopo dieci anni ancora non so dove Ciel passò quei mesi che per me furono così buoi e spenti. Non conosco il fattore che determinò la sua crescita improvvisa (mentale intendo.)

E so che rimarrò all’oscuro per sempre.

 

Oggi, il quarto anniversario della tua morte, non posso far altro che augurarti ancora una volta: Buona fortuna.

Vola e sii libero anche per noi poveri mortali che crudelmente siamo legati a questa terra e a questa infame realtà. Vola insieme a zia Rachel, zio Vincent e zia Angelina.

Vola e veglia su di me e perdonami per non aver saputo proteggerti.

 

Ciao mio piccolo angelo.


Angolo dell'autrice:
Salve a tutti/e! 
E' la prima volta che pubblico qualcosa su Kuroshitsuji. Il personaggio di Elizabeth mi è sempre piaciuto, così ho voluto scrivere dal suo punto di vista.. Ovviamente ho cambiato molto per quanto riguarda luogo e tempo rispetto all'opera originale, spero che vi sia piaciuto ç-ç
Se così fosse mi piacerebbe saperlo... Sì insomma, ecco... Non è che abbia molta autostima e conoscendomi, finirei col cancellarla per paura di fare pessime figure ç-ç
Chiedo venia per gli eventuali errori ç-ç
Ora penso di avervi annoiato abbastanza. 
Bye bye T3T
Matycchi 

 
   
 
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