Era una sera di pioggia,un tempo da diluvio vero e proprio. Nessuno,sano o insano di mente,sarebbe uscito. Nessuno,tranne una persona.

Non ci è dato sapere chi,o cosa, fosse quell’essere che correva nella notte coperto da un folto mantello scuro. Tra le sue mani una cesta,non aveva tempo,doveva nasconderlo il prima possibile e tornare su quello che era,ormai,un campo di battaglia o meglio… un cimitero.

Scelse la prima casa che trovò,una specie di castello isolato dal resto della città su cui spiccava superba una bandiera che raffigurava un leone rampante. Adagiò dolcemente la cesta,suonò il campanello e fuggì via nelle tenebre da cui era giunto.

Da dietro quel grande portone giungevano voci poco rassicuranti,grida di rabbia e simili. Il suddetto però fu aperto e davanti alla cesta si presentò un uomo,con occhiali da sole e capelli di un color verde accesso.

- Boss! Ha ordinato un cesta di frutta?- chiese con una vocina a dir poco effeminata per poi notare che non era un cesto di frutta e portarlo dentro.

- che stai facendo,frocio schifoso?!- tuonò un uomo seduto sulla poltrona con capelli neri e occhi cremisi,per non parlare della vistosa cicatrice sulla guancia sinistra.

Lussuria,questo il nome dell’omosessuale,mostrò la cesta. Un ragazzo biondo dai lunghi capelli si avvicinò – Luss,hai rapito un bambino?- - figurati,Bel! Lo hanno abbandonato qua fuori!- Belphegor  lo guardò e tirò fuori uno dei suoi coltelli-che faccio? Lo sgozzò?- chiese dubbioso.

Lussuria lo allontanò – no! Stagli lontano,Principe Psicotico!-

Un quarto uomo,stavolta un capellone albino,si avvicinò con aria irritata – VOOOOIIII! Stronzo! Noi non possiamo accollarci un moccioso rompipalle!- poi si ricordo di Viper e di Bel – non un terzo almeno!-

Lussuria lo guardò con occhi sbrilluccicosi,nascosti dai suoi occhiali da sole, ma non fecero effetto sullo spadaccino.

Poi cominciarono le urla e i pianti del piccolo – Frocio!!! Fallo smettere!!!- disse l’albino contro il collega,che aveva il bambino tra le braccia. Lo spadaccino gli puntò contro la spada intimandogli di smette e accade l’impensabile.

Il piccolo guardò la spada con i suoi occhi verdi e smise di piangere per cominciare ad accarezzare la lama sorridendo con la sua bocca sdentata. Si,il bambino aveva conquistato anche Squalo Superbi,il braccio destro del boss dei Varia.

Il suddetto si alzò dalla sua poltrona,buttando a terra il suo bicchiere pieno di brandy. Era scocciato da quel modo di parlare così seccante. Adottare un bimbo?! Ma che grossa cazzata! Loro non erano un orfanotrio,la Caritas o la Croce Rossa! Erano dei criminali porca merda!

Prese il bambino e lo buttò a terra,quell’impatto poteva ucciderlo, ma ciò non accadde.

Sia Squalo che Lussuria urlarono ma furono fermati dalle pistole del loro boss,armi che poi puntò contro il piccolo.

- Che cazzo ridi,moccioso di merda?! Queste sono armi! Si uccide la gente con questa,sai?! Pure la feccia come te dovrebbe saperlo!-

Il piccolo lo osservò con un sorrisone sdentato,non provava paura o terrore. Solo curiosità infantile,una curiosità unica. Una curiosità che non distingueva bene e male ma era solo ingenua infantilità.

-…okay,cazzoni. Lo prendiamo con noi… come si chiama,feccia?- disse chinandosi. Lussuria affermò che non lo aveva,non c’éra né un biglietto né altro. Xanxus allora lo guardò con i suoi occhi cremisi.

Toccava a lui quindi trovargli un nome,serviva qualcosa di altisonante,che facesse capire che lui era un sottoposto del prossimo X boss dei Vongola.

Un nome altisonante come il suo. Un grande nome che avrebbe incutato timore al solo sentire,il nome del moccioso che lui avrebbe contribuito a crescere.

- Da oggi ti chiamerai Arthur come il Quinto Boss e di cognome Varia! Oggi nasce Arthur Varia,fottuta feccia! Tirate fuori gli alcolici-

Tutti tirarono fuori gli alcoli buoni per festeggiare la venuta del loro nuovo compare,tutti escluso Levi A Than,ma che si può aspettare da lui?

Bel tirò fuori dalla stanza di una loro compagna assente una scatola piena di vestiti della giusta misura – non credevo che quel nanerottolo avesse buon gusto nei vestiti. Che ne dici boss Xanxus?- in risposta gli lanciò un bicchiere pieno in testa.

Lussuria non riusciva a decidere che abito far indossare al piccolo per la festicciola.