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Autore: Smiry90    31/08/2008    2 recensioni
Mi sono divertita a far incontrare alla Lagoon Company un nuovo personaggio un po' particolare! Naturalmente RockxRevy!
Genere: Romantico, Malinconico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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Someday I'll arrive

Someday I'll arrive

Cap 6

Normal

 

 

 

 

 

Il viaggio era stato lungo e, prima di arrivare a Tenerife, Dutch decise di fermarsi in un porto per fare rifornimenti e dare una controllata alla nave… erano in un albergo di piccole dimensioni, che sembrava minacciare di crollare da un momento all’altro… Era sera ormai… Rock uscì dalla stanza di Marilyn, dopo che lei si fu addormentata, e percorse il corridoio lentamente… Ora nella sua testa c’era solo un pensiero… le parole che le aveva detto Marilyn… “lei è innamorata di te”… non riusciva a togliersele dalla testa, gli risuonavano come un mantra… sentiva un’emozione grandissima solo a pensarci, sentiva di volerla stringere, sentiva… sentiva solo di volerlo udire da lei… ti amo… chissà se glielo avrebbe mai detto… mentre camminava sentì cantare… veniva da una camera… ma non una qualunque… era la camera di Revy… Rock strinse forte l’accendino che lei le aveva dato e si appostò dietro la porta, per ascoltare fino in fondo quella canzone e la sua voce…
“I Have a big gun, I took it from my Lord
Sick with Justice
I just wanna feel you
I’m your angel, only a ring away
You make violate you, no matter who you are.
It’s all up to you
No one lives forever
Been burn in Hell, for those the pigs out there
It always been Hell, from where I was born
You make me violate you, no matter who you are.
Get down on your knees
Get a good head on your shoulders
It’s for you guys
Go to the end of (the) earth
Do what you think, give it with dedication
I’ll put out your misery
You made a mess, for Christ’s sake, this rotten world
Shit out luck, go with my vision
Light on the fire, Right on the power
Weapon… I have it all!
Weapon… I have it all!”
La riconosceva in quelle parole… la riconosceva in quel testo… sembrava parlare proprio di lei… non aveva mai sentito Revy cantare così da vicino, senza che il rumore delle pistole soffocasse la sua voce… Aveva davvero una bella voce… quando lei ebbe finito di cantare, si fece forza e bussò alla porta…
“avanti…” disse lei scocciata… Rock tentò di aprire la porta, ma era chiusa a chiave…
“Revy è chiusa…” forse lei lo aveva fatto solo per accertarsi che fosse Rock dietro quella porta, e una volta che ne fu sicura, andò ad aprirgli la porta… Era bellissima in quel momento! Aveva i capelli bagnati, completamente sciolti, e non indossava né i pantaloncini né gli anfibi… Rock rimase lì a guardarla… si scambiarono qualche sguardo, finché lei non lo invitò ad entrare…
“allora devi restare tutto il tempo sulla porta? Entra muoviti!”
Rock entrò e si sedette sul letto, fissando Revy mentre si pettinava i capelli, che piano si asciugavano… era così seducente, così tremendamente bella… in quel momento gli sembrava una di quelle ragazze che conosceva in Giappone: no, non sembrava la pistolera assassina che tutti conoscevano con il nome di Two Hands… Lei lo osservava, cercando di non farsi vedere, mentre si pettinava energicamente i capelli… Il silenzio che c’era tra i due era magico, ma anche piuttosto pesante.. perché entrambi sapevano di desiderarsi, ma nessuno dei due aveva il coraggio di ammetterlo… ad un tratto Rock decise di rompere quel silenzio
“ho sentito che cantavi..”
“ah davvero…?”
“già… sai, ti rivedo in quella canzone… sembra che l’abbia scritta tu… e poi, quella frase… vai fino alla fine del mondo… la ripetete spesso con Eda, vero?”
“diciamo che è un po’ il nostro credo… combattere fino alla fine del mondo, non arrendersi mai, fare ciò che si vuole con dedizione… questo abbiamo promesso di fare tanto tempo fa…”
“già… fare quello che si vuole con dedizione…” Rock rimase colpito da quelle ultime parole… ormai non poteva più stare lì fermo a guardarla… Si alzò dal letto e le andò vicino…
“poi… c’è anche quella frase che ripete due volte… mi porti a violarti, non mi importa chi tu sia… forse lì non ti rivedo molto…” il sorrisetto malizioso di Rock attraeva molto Revy, in quel momento… non ce la ricedeva? Ma se se lo sarebbe fatto a occhi chiusi? Gli sarebbe saltata addosso senza pensarci, ma… ma allora perché non lo faceva? Aveva paura… paura di mettersi a nudo, paura di ritrovarsi con le spalle al muro… anche se doveva combattere… decise di sfidarlo…
“ah no? Non mi ci vedi?” fece lei, in modo accattivante…
“be.. non eri tu ha dire che non ti interessa né legare né essere legata?”
“è vero… ma chi lo sa… forse per qualcuno non vale questa affermazione…”
Rock non poteva più resistere… le si avvicinò ancora… la guardò negli occhi, poi le mise una mano sulle gote, le si avvicinò ad un orecchio e le sussurrò…
“posso essere io quel non mi importa chi tu sia?”
“credi di dovermelo chiedere?” alla risposta di Revy, Rock sentì che il mondo iniziava a girare dal verso giusto! Allora era vero! Non attese oltre e la baciò con passione, stringendosela forte… Revy sentiva i brividi al passaggio delle sue mani sulla sua schiena, mentre facevano su e giù lungo la sua colonna vertebrale… poi passarono leggermente sulle sue natiche, e lì la pressione si fece più forte; Revy sentì di essere con le spalle al muro, la presa di Rock era forte, ma… stranamente ne era felice! Si sentiva bene, le piaceva essere stretta nella sua morsa, le piaceva stare al suo gioco… quando si staccarono, lei le chiese
“ma che stiamo facendo?”
“le hai disposte te le carte, Revy… ora il gioco deve andare avanti…”
“e allora giochiamo, baby…!!” Revy gli mise le mani tra i capelli e se lo portò di nuovo alla bocca; ora era lei a comandare le danze: la sua lingua soffocava quella del ragazzo, lasciandola senza via d’uscita… poi lei la ritrasse, per lasciare spazio anche a lui… Rock sentiva di desiderarla, la sua eccitazione saliva sempre di più… fece una pressione più forte sul sedere di Revy, e lei gli si avvinghiò con le gambe, continuando a baciarlo… Lui passò a baciarla sul collo, mentre la teneva con la schiena appoggiata al muro; Revy sentiva il piacere salire ad ogni bacio che lui le dava sul collo, voleva averlo, solo per lei, voleva sentirsi sua, voleva strappargli via quella camicia… tra i gemiti di piacere riuscì a dirgli
“prendimi Rock!!”
Lui non poteva rifiutare quella proposta troppo invitante, così la portò sul letto, lasciandosela stendere sopra; Revy gli sbottonò la camicia e, bottone dopo bottone, sentiva di volerlo sempre di più… poi iniziò a baciarlo sul petto, fino a risalire alla bocca… Si alzò di nuovo da lui, ed iniziò a giocare con il top: lo tirò su fino ad un pezzo e poi lo ritirò giù immediatamente, tanto per mettere ancora più malizia in quel gioco che stavano facendo… Rock la osservava e la lasciava fare… Revy si tolse definitivamente il top, poi si abbassò su di lui, facendo aderire fortemente il suo seno al suo petto; lui sentiva un calore inimmaginabile spandersi dal suo petto fino a riempirlo tutto… lei gli si avvicinò all’orecchio e gli mormorò
“il resto toglimelo tu…”
Per quanto non rimanesse molto da toglierle, quel gioco piaceva a Rock, che la stese sotto di lui, baciandola ovunque, partendo dal collo e scendendo sempre più; arrivò all’ombelico, poi risalì, per poi scendere di nuovo… Sentiva che l’eccitazione di Revy saliva sempre di più, così non ci mise molto a toglierle tutto quello che le era rimasto addosso; si fermò poi a guardarla, sotto di lui, con i capelli completamente sparsi sul letto, con quegli occhi così desiderosi… era così bella, così meravigliosamente stupenda! Rock non riuscì a tenerselo per lui, così la guardò e le intimò
“ti amo, Revy!”
Revy sentì di sciogliersi… non pensava che lui glielo avrebbe detto in quel momento… sentiva di volergli rispondere, ma non era solita dire quelle parole, erano estranee alla sua natura; lo prese e se lo portò ancora una volta alle labbra, serrandogli le sue con un bacio… Rock si aspettava una risposta da lei, ma si accontentò di quello, per quel momento…
Quando furono entrambi nudi tra quelle lenzuola, Revy passò di nuovo sopra, ansimando come mai aveva fatto, godendosi ogni istante mentre lui la penetrava, assaporando fino in fondo quel momento che aveva immaginato quel giorno, nella chiesa della violenza, quel desiderio che ora prendeva forma…

Eda passava per caso davanti alla camera d Revy, dove incontrò Dutch che tornava in camera con una birra in mano; i due si fermarono per salutarsi, quando sentirono qualcosa che li scosse da dietro la porta della camera di Revy…
“non mi dire che…” iniziò Dutch
“shh!! Zitto, altrimenti non sento!” lo zittì Eda, appiccicata alla porta
“Eda! Sei davvero incorreggibile!!”
“senti senti! Ci stanno dando dentro! Ce l’hanno fatta alla fine!! Porca troia!! Lo sapevo! Ce l’ho fatta! M, certo che però potevo passarmelo un’altra volta prima di lasciarglielo!”
“ma tu ti sei fatta Rock??”
“si e allora?”
“mpf… certo che se la cava per essere un colletto bianco, eh?”
“cazzo se se la cava! Senti che roba!!”
Passò di lì anche Benny, che era appena uscito dalla sua camera
“ma che succede qui? Che state facendo? Ei ma quella non è la camera di Revy??”
“si, ecco vedi Benny Boy… forse è meglio se ci andiamo a fare un goccetto al bar..” fece Dutch, grattandosi la testa…
“e perché?” fece Benny… Eda lo afferrò per la camicia e lo appiccicò alla porta; Benny aveva gli occhi a punto interrogativo, fino a che non udì quello che anche Eda stava ascoltando
“ma è Revy???” urlò lui allibito
“zitto!! Certo che è Revy ma se ci scopre ci ammazza a tutti e tre!” Fece Dutch, già immaginandosi Revy che gli correva dietro con un lanciarazzi
“e con chi sta?”
“con Rock!!” rispose Eda con un sorrisino idiota
“ma Rock non stava con te??” Benny stava impazzendo
“no, ci siamo solo fatti una sana scopata, tutto qua!! Quei due sono fatti per stare insieme!”
“adesso basta! Venite via di lì!!” Dutch li prese entrambi per la collottola e li trascinò via dalla porta della camera di Revy… mentre si allontanavano Eda urlava stile cheerleader
“Forza Revy!! Vai così!! Su!!!! Giùù! Di lato, come vi pare, insomma!!”
“finiscitela!!” urlarono Dutch e Benny in coro…

Nella camera non volava una mosca, mentre Revy respirava profondamente sul petto di Rock, che le accarezzava delicatamente la schiena… Non aveva mai fatto una cosa come quella, Revy… non si era mai sentita amata a quel modo… nessuno le aveva mai detto ti amo mentre se la faceva… ma Rock non se l’era semplicemente fatta, questo lei lo sapeva per certo… decise che era arrivato anche il suo turno… ormai, tanto, si era messa completamente a nudo con lui, in tutti i sensi… non si alzò dalla sua posizione, ma prese tutto il coraggio che aveva e gli disse
“Rock… ti amo…”
Rock sobbalzò. Non poteva crederci, non poteva essere vero! Aveva sentito quelle parole uscire dalla bocca di Revy! Voleva sentirlo ancora, e ancora, e ancora.
“come?”
“ti amo…”
“come?”
Revy si spazientì, così gli andò sopra, guardandolo negli occhi “ho detto che ti amo!! Quante volte te lo devo ripetere?”
“dieci, cento, mille volte Revy… non voglio mai smettere di sentirtelo dire…” Rock le sorrise e la baciò, poi si stese di nuovo sul letto… Revy allora tornò a distendersi sul suo petto…
“sei uno stupido…”
“però ti piaccio…”
“sarà perché sono una stupida anche io… che ci posso fare…”
“ti amo Revy…”
Rock se la strinse forte, respirando a pieni polmoni il suo profumo…

Seduti al bancone del bar, Eda Benny e Dutch erano in silenzio… sapevano che l’argomento principale erano Rock e Revy, ma ognuno dei tre non sapeva se ritirarlo fuori.. alla fine Eda decise di parlare
“allora! Io direi di brindare alla nuova coppia, no?”
“io aspetterei a dirlo, magari è stata solo una cosa così, no?” rise Benny, afferrando il bicchiere
“no biondino, la sveltina tra me e Rock era una cosa così! Ma con Revy è diverso!”
“ma, sarà lei a dircelo, visto che stanno scendendo tutti e due…” Dutch aveva attirato l’attenzione di Eda e Benny; Eda sorrideva a trentadue denti, guardando fissa Revy… lei se ne accorse, non appena le fu davanti… sentiva gli sguardi di tutti addosso
“be, che avete da guardare?”
“non so…vuoi forse parlarci di qualcosa?” fece Eda, con quel suo sorrisino sulla faccia
“eh?!” fece Revy, sedendosi accanto a Rock e versandosi un bicchiere di Rum… Eda la fissava ancora, insieme a Dutch e Benny, e rideva a denti stretti
“vuoi fare un brindisi? Di solito si fa così… certo si fa ai matrimoni, ma anche ai fidanzamenti…”
Revy sentì un brivido gelido percorrerle la schiena; si voltò verso i tre ed ebbe paura a chiedere quello che voleva domandare
“voi… voi non ci avrete mica sentiti, vero..?” Rock sputò tutto il rum che aveva appena messo in bocca, mentre Eda rideva a perdifiato…
“era impossibile non sentirvi!! Bravi complimenti!!” fece la suora tra le risate
“ci tengo a farti sapere che io non ho origliato!” disse Dutch rivolto a Revy
“io sono stato trascinato da Eda…” fece Benny, sfregandosi gli indici…
“che cosa???!! Come cazzo vi siete permessi!!! Io vi ammazzo!!!” Revy sbraitava, sbattendo il pugno sul bancone del bar; ad un tratto sentì le braccia di Rock cingerla da dietro, e si azzittì subito, arrossendo…
“calmati Revy… tanto ormai ci hanno scoperti, è inutile che ti arrabbi, no?” le fece lui
“cazzo…” riuscì a dire Revy… Gli altri risero..
“adesso ci vuole un bacio!!” fece Eda
“te lo scordi ninfomane di una suora! Ti affitti un filmino porno!!” le rispose Revy, ripresasi dall’incanto di Rock, che l’aveva lasciata
“e dai!! Non fare la stronza!! E su dai!!”
“puoi morire per me…” ma non riuscì a finire di parlare, che Rock l’aveva già baciata; Revy era incazzata perché l’aveva fatto davanti a tutti, ma non poteva dire certo di no ad uno dei suoi baci, così si abbracciò a lui e gustò il suo ennesimo bacio.
“oh bravi!! Era ora!!” Eda batté le mani “barista, portaci altro rum! Sta sera si festeggia!!!”
Rock e Revy si staccarono, guardandosi negli occhi per alcuni minuti…
“ti va di farlo?” gli fece Revy
“cosa?” si girò Eda verso di loro; Rock aveva capito benissimo di cosa stesse parlando Revy, così annuì 
“tanto ti batto, bellezza!” le fece lui
“non ne sarei convinta, Baby!” rise lei
“barista!” fecero insieme “ porta tutto il rum che hai!!”
“ma che cazzo di modo! Vi pare che festeggiate facendo a gara a chi beve di più??” Eda era sconvolta…
“dai, lasciali fare… non lo vedi, quei due sono fatti l’uno per l’altra, l’hai detto tu..!” le sorrise Benny, porgendole il bicchiere…
“mpf… hai ragione…”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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