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Autore: Inmichaelarms    13/07/2014    1 recensioni
Hayley ha paura del pericolo, del buio, del rumore. Cose che per Luke sono all'ordine del giorno.
Lui è pronto a rischiare, pronto per vincere un gioco che non ha regole.
La storia NON è mia, l’autrice mi ha dato il permesso di pubblicarla, la storia è originaria di watt-pad: http://www.wattpad.com/story/13607023-disconnect-luke-hemmings l’autrice è: http://www.wattpad.com/user/inashtonsarms
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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House
Hayley era seduta con le mani sulle gambe mentre guardava il suo vassoio pieno di cibo.
Ascoltava le ragazze nel suo stesso tavolo parlare tra di loro.
Erano amiche i sua sorella ma nessuna si sforzava di parlare con lei.
-Avete sentito?-
Una voce acuta squittì alla sua destra attirando l’attenzione di una ragazza dai capelli rossi.
-Hemmins è stato visto con una ragazza nei corridoi alla seconda ora.-
Hayley si passò frenetica una mano tra i capelli alzando di poco gli occhi su quel tavolo.
-Si, me l’ha detto Jessica. Li hai visti. Poverina, un’altra ragazzina con l’adolescenza rovinata.-
-Sei sola invidiosa perché non ha scelto te.-
Commentò la rossa di prima facendo alzare gli occhi al cielo all’amica e facendo corrugare la fronte ad Hayley.
-Mi dispiace solo per questa ragazza, sappiamo tutte che Luke non è un angelo.-
Disse marcando l’ultima parola in modo sarcastico.
Alcune ragazze annuirono e subito dopo tornarono a parlare della quotidianità.
Lui aveva scelto, e lei si sentì terribilmente presa in causa. Mentre sentiva quelle ragazze parlare le sembrava di essere davanti ad un giudice, e lei era colpevole.
Ancora non sapeva di che colpe si sarebbe presa la responsabilità.
Comunque Luke l’aveva scelta e tutti lo sapevano li dentro, tutti sapevano chi era lui e cosa faceva.
Hayley trovò la conferma alla sua teoria quando, dall’altra parte della mensa, due occhi trasparenti la guardarono.
Era stata scelta per un gioco di cui lei neanche sapeva l’esistenza.
Quando Luke si avvicinò alla ragazza, tutto il cortile cessò di far rumore.
Ormai ogni conversazione sembrava noiosa in confronto a quello che stava succedendo.
Le mise una mano sulla spalla facendola sussultare.
Trovò di nuovo quegli occhi azzurri su di lui.
Azzurri e basta.
Sentendosi osservato sussurrò un ‘’Andiamo’’ prima di trascinare la ragazza per un braccio fuori da quel cortile che aveva ospitato già troppi ormoni e cuori infranti.
-Dove stiamo andando?- biascicò Hayley cercando di liberarsi dalla stretta ferrea del ragazzo.
-Lasciami!- disse ancora scossa per il comportamento rude.
Lui la trascinava senza fatica, per lui era quasi come muovere una pedina, strusciandola sulla plastica lucida.
Arrivarono in una piazzetta recintata da un muretto scrostato per l’umidità e consumato dal tempo.
Guardò il ragazzo sistemarsi contro ad uno di essi lanciando il piccolo zaino che portava con se a terra.
Doveva essere vuoto.
Hayley fece lo stesso stando, però, a discreta distanza da quel muretto.
Osservò una mano veloce prendere una cartina e del tabacco.
Di certo, Luke Hemmings fumava. Se n’era accorta la prima volta che si era avvicinata lui.
-Hai mai fumato?-
-Perché mi hai portata qui?-
-Hai mai fumato?-
Richiese il ragazzo, cose se quelle parole neanche fossero uscite da quelle labbra rosse che ogni tanto si ritrovava a fissare.
Però, solo lui sapeva che in quel momento, a quella domanda, non aveva risposto perché semplicemente non aveva una risposta.
-No.-
Rispose piatta Hayley osservando la piazza che gli circondava.
Ogni tanto vedeva delle lattine vuote o altra spazzatura per terra.
Lei si sentiva come una di quelle: usata, abbandonata e lasciata in balia di se stessa a scomporsi.
E Luke era come una spazzino, l’aveva raccolta per portarla in un’immondizia ancora più grande.
-Vuoi provare?.
Quegli occhi trasparenti la guardarono con sfida, come se quello fosse un esame
Hayley non aveva mai fatto quel tipo di esperienze.
Scosse la testa facendo uscire una leggera risata dal ragazzo di fianco a lei.
Era sempre scoordinato.
Anche quando rideva gli occhi esprimevano tutt’altro o, la maggior parte delle volte, non esprimevano niente.
Ora che aveva vicino il pericolo di Baltimora del resto non aveva quasi più paura.
Però c’era sempre lui, e bastava.
Passarono un po’ di minuti e solo quando la sigaretta di Luke toccò terra Hayley tornò a respirare.
-Ti accompagno a casa.-
Hayley fece una smorfia contrariata ma sapeva che lui lo avrebbe fatto comunque.
Iniziarono a camminare e la bionda si spazientì.
-Ascolta, cosa vuoi da me?-
Si stupisce di se stessa.
-In particolare niente. Mi piaci.-
Hayley spostò lo sguardo dal ragazzo sentendo il viso bruciarle lentamente consumandola piano piano.
-Non fai così paura come dicono.-
Disse la ragazza in un sussurro che il biondo capì perfettamente.
-Non hai mai visto quello che dicono.-
La voce era fredda e distaccata.
-Mi piacciono i giochi.-
Disse il ragazzo deciso, spostando con la lingua il piercing che gli decorava il labbro inferiore.
-Ne facciamo uno?-
Hayley si congelò contro il marciapiede freddo a quelle parole.
Si guardò intorno trovando solo strade e palazzi con qualche giardino decorato.
Chiuse gli occhi pensando ai suoi 14 anni.
Non aveva mai fumato, non aveva mai baciato, non aveva mai fatto nessun tipo di esperienze di alcun genere.
Così quando Luke disse:’’Domani devi passare tutto il giorno con me e Calum. Se vinci ti lascio stare.’’, lei rispose:’’Si.’’
 
 
  
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