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Autore: Pretty_Odd    31/08/2008    0 recensioni
Enrico è un bellissimo ragazzo comasco,che a causa del lavoro del padre,sarà costretto a lasciare la sua città per trasferirsi a Parigi. Qui conoscerà una vita totalmente diversa dalla sua,che lo farà davvero mettere in riga con la realtà,ma non da solo.Conoscerà Dafnèe una ragazza parigina che lo accompagnerà in questa nuova avventura,cercando di trattenere i propri sentimenti.. Ne sarà capace?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao,tu.

Salve a tutti!Io sono Lety,avevo un account qui ovvero WalkingDisaster,ma perdendo la passward mi sono registrata con questo account.Questa FF che vi propongo è un progetto,creato e ideato con un'altra scrittrice mia carissima amica,ovvero Martina,che non possedendo computer ha chiesto a me di postare la nostra storia,per cui eccomi qui!Spero che vi piaccia!
Baci,Lety.

I Capitolo


Enrico è un bellissimo ragazzo comasco,che a causa del lavoro del padre,sarà costretto a lasciare la sua città per trasferirsi a Parigi.
Qui conoscerà una vita totalmente diversa dalla sua,che lo farà davvero mettere in riga con la realtà,ma non da solo.Conoscerà Dafnèe una ragazza parigina che lo accompagnerà in questa nuova avventura,cercando di trattenere i propri sentimenti..
Ne sarà capace?




<< Oh allora immaginate me,a Parigi,con i francesi,il formaggio e le bagette :davvero una catastrofe..Un disastro!>> disse scherzando il biondino ai suoi amici che,intorno a lui,lo ascoltavano divertiti.
<< Enrico a Parigi,ci sarebbe davvero da ridere!Ti vorrei vedere! >> aggiunse Giorgia.
<< Bè,credi che potresti mai fuggire da lì? >> chiese Riccardo.
<< Mi piacerebbe,ma credo che non ci sia via d’uscita,al massimo potrei diventar monaco! >> rispose Enrico sarcasticamente.
<< Ma devi andare per forza per forza? >> stavolta era Ludovica a parlare.Nella sua voce era evidente la nota di tristezza.Enrico la guardò sorridendo.
<< Si devo.E’ per i miei genitori e per me.. >> con queste parole il ragazzo concluse tutte le parole,guardando gli amici con uno sguardo,di chi sa,che non potrà più riverderli..
Enrico da Villanova,16 anni,un bel ragazzo,alto biondi con gli occhi verdi,sarebbe partito per Parigi,lasciandosi dietro l’infanzia,le amicizie,gli amori,le gioie e le tristezze.
Forse,un giorno tornerà,dai suoi amici,ma per ora quella speranza è del tutto vana e lontana.

<< Enrico,sii cosciente per favore,credi che per noi sia facile? >> gli disse irritata la madre.
<< No mamma lo so ma.. >> cercò di replicare,ma fu inutile.
<< Non ci sono ma.E’ deciso,tra due settimane tu con me e tuo padre andrai a Parigi.Che ti piaccia o no,è così,non hai voce in capitolo,non c’è supplica che tenga.. >> detto ciò,la madre,scappò in cucina,con le lacrime agli occhi.Non era colpa di Enrico se dovevano andare a Parigi..No,no di certo.
”Maledetta la vita!Maledetto tutto,tutto qui!Ah se potessi come tornerei indietro!Come ripescare uno di quei giorni in cui si intravedeva la luce del sole?Sì,proprio uno di quelli,come quando ero piccolo,e c’era davvero poco da pensare..Un giorno di quelli uno solo,per capire il perché di questa decisione.
Parigi e le sue bellezze culturali.Parigi,la città degli innamorati.
Ma io sono solo Enrico,sono troppo piccolo e ciò a cui sto andando incontro è troppo grande per me.
E ogni giorno,mi pento d’aver detto di si e così,tutto è improvvisamente cambiato.
Intorno a me,ci sono solo grandi mucchi di scatoloni e vestiti piegati male,accompagnati dalle tristi occhiate dei miei amici,che ancora non ci vogliono credere.Io,non sono come tutti credono,sono troppo orgoglioso per chiedere aiuto,e per dire che non sto più bene.Ma tutto sta per voltare pagina,chissà,forse mi troverò bene..
Ma chi voglio prendere in giro?”

<< Ehiii!Scusa per il ritardo,non credevo di essere così suonata!Scusa.. >> disse con aria affannata Ludovica.
<< Non preoccuparti! >> gli disse Enrico.
<< Ma che hai?Ti vedo strano.. >> disse così mentre guardava l’amico in viso per capire che avesse.
<< No..Niente,sono stanco per il trasloco..E poi .. >>
<< Poi? >> chiese insistentemente Ludovica.
<< Con mia madre va male..Ci siamo litigati e poi ha pianto.. >> il ragazzo cominciò a gurdare fuori dal finestrino del bus con molto amarezza.Stava vivendo solo di quella in quel periodo.
<< Non credevo che questa cosa ti pesasse così tanto.. >>
<< In realtà non mi pesa..Ma è il fatto di lasciare tutto qui..Come se nulla fosse,non ci è successo nulla di che,solo che papà deve andare lì.Non possiamo lasciarlo solo capisci?Credimi Ludo,lasciare qui te e tutti gli altri e la cosa peggiore.. >>
Ludovica non trovava le parole,E’ come se tutto le morisse in gola,e non riusciva ad esternare il suo pensiero.D’altronde,era stata sempre innamorata di Enrico,avevano condiviso tanto da amici,e ora che,aveva deciso di farsi avanti tutto le si ruppe in mano.Non era una bella sensazione..
<< Tra quanto partirai? >> gli chiese lei.
<< Credo..Lunedì alle nove di sera.. >> disse con voce secca.
<< Ah..Già.. >>

<< Ma non questo lunedì,l’altro!Siamo a venerdì,non vado via con tutta questa fretta! >> cercò di sdrammatizzare,il tentativo non riuscì come sperava.Ludovica si fece ancora più scura.
<< Ma non preocc.. >> non gli lasciò finire la frase.
<< Enrì,il tempo sta per scadere,io non ci riesco,non posso.Basta,meglio che te ne vai,non reggo più questa situazione!Ma insomma,non capisci proprio? >> disse lei piangendo.Lo sguardo di Enrico si fece sempre più interrogativo.
<< Mi sono stufata..Senti,la faccio finita una volta per tutte.. >> stava singhiozzando.
<< Possiamo parlarne davvero..Ludo.. >>
<< No Enrico no.Questa tua partenza mi ha fatto capire,che tu in tutti questi anni,non hai mai inteso nessuno dei miei tentativi per dirti che ti amavo.Ogni volta che tu non c’eri io morivo,e quante volte ho fatto finta inutilmente per nascondermi all’obra di un sorriso..E concludo dicendoti..E’arrivata l’ora che tu apra gli occhi,avrai difficoltà con il mondo e a capire i suoi difetti.Dopotutto non ti è mai passato per la testa.. >>
Detto ciò,la ragazza scese dal pullman,lasciando attonito e deluso Enrico.

  
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