Serie TV > Criminal Minds
Ricorda la storia  |      
Autore: Soul On Fire    31/08/2008    3 recensioni
Due anni. Non voleva crederci. Era passato così tanto, ma non voleva arrendersi al dolce fluire del tempo.
Se non si sta attenti, la vita passa, le cose cambiano e ci si dimentica delle persone.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Derek Morgan, Elle Greenaway
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: With a Broken Heart That’s Still Beating

Fandom: Criminal Minds

Personaggio/Coppia: Elle Greenaway - Derek Morgan

Riassunto: Due anni. Non voleva crederci. Era passato così tanto, ma non voleva arrendersi al dolce fluire del tempo.
Se non si sta attenti, la vita passa, le cose cambiano e ci si dimentica delle persone.

Note: Song Fic. basata sulla canzone Broken dei Lifehouse.

Per Da, per supportare questo scempio, per i bei momenti cipollinosi, per i nostri discorsi sui thirty, per le mille foto della DIVA e per perderci sempre e comunque a Milano. Thank you so much Darling!

Grazie mille Lavi per avermela corretta ed essere riuscita a leggerla fino in fondo! Thank you!

E infine un grazie complessivo a tutte e due, perchè senza le vostre meravigliose storie non avrei mai tentato di scriverna una mia!

Disclaimer: i personaggi appartengono a Jeff Davis, questa storia non è a scopo di lucro. La canzone ascoltata da Derek e Elle è Broken dei Lifehouse. I diritti vanno a loro e alla casa discografica.

With A Broken Heart That's Still Beating

The broken clock is a comfort, it helps me sleep tonight
Maybe it can stop tomorrow from stealing all my time


Due anni. Non voleva crederci. Era passato così tanto, ma non voleva arrendersi al dolce fluire del tempo.

Se non si sta attenti, la vita passa, le cose cambiano e ci si dimentica delle persone.

Non poteva essere vero: due anni senza di lei e le sue battute, due anni senza la sua irruenza e la sua impulsività. Lei che non si perdeva mai d’animo, aveva perso la battaglia contro i suoi demoni, era crollata.

I am here still waiting though I still have my doubts
I am damaged at best, like you’ve already figured out


Doveva andarsene, era giusto così, però avrebbe potuto salutarlo. Soltanto questo. Sarebbe bastato un Post It e lui avrebbe capito. L’aveva sempre capita, e lei c’era sempre stata per lui nei momenti difficili. Erano una bella coppia sul lavoro, un’intesa perfetta. Pensava di meritarsi almeno un saluto. E stava ancora aspettando.

****

I’m falling apart, I’m barely breathing
With a broken heart that’s still beating


Sto cadendo, riesco a malapena a respirare, con un cuore infranto che continua a battere.

Ecco come si sentiva. La canzone aveva ragione.

Il suo cuore era spezzato, distrutto e stanco, ma nonostante tutto batteva.

Aveva lasciato le cose a metà e non era da lei. Non era ancora tornata del tutto come prima, ma ce la poteva fare, e per continuare il suo percorso doveva farlo.

In the pain there is healing
In your name I find meaning


Non lo aveva salutato. Non se lo era mai perdonata. La sua psicologa le aveva detto di non bruciare le tappe ma non poteva più aspettare. Non poteva più sopportare il pensiero di essersene andata così. In silenzio. Senza dire niente. Lui non se lo era meritato.

So I’m holding on, I’m holding on, I’m holding on
I’m barely holding on to you


Era stato il meglio che potesse capitarle dopo il posto di lavoro all’unità di analisi comportamentale, i sorrisi che le regalava tutte le mattine non se li era dimenticati, ed era anche grazie a quello che stava combattendo contro il male che le stava divorando l’anima.

****

The broken locks were a warning you got inside my head
I tried my best to be guarded, I’m an open book instead


Era stata l’unica a cui aveva raccontato tutto della sua vita, l’unica con la quale si era confidato come un libro aperto. Non aveva segreti per lei. Il suo passato, i suoi problemi: sapeva tutto. Sapeva della sua infanzia, conosceva quello che gli era successo e l’aveva soltanto abbracciato, poi una lacrima aveva bagnato il suo viso. Lei che non si scioglieva mai. La roccia. Quell’abbraccio era bastato a entrambi, si capivano senza parlare.

I still see your reflection inside of my eyes
That are looking for a purpose, they’re still looking for life


E se la ricordava. Non poteva dimenticarsela in quel letto d’ospedale, mentre lottava per non andarsene. Era stato egoista, aveva pensato di non volerla perdere, non avrebbe sopportato il dolore. Lei così piena di vita, solare e determinata, esangue in quel letto. Odio. Odio per il mostro che l’aveva ferita. Odio per chi l’aveva ridotta così.

****

I’m handing on another day
Just to see what you will throw my way


Sì. Un nuovo giorno, un nuovo inizio. L’avrebbe perdonata? Avrebbe capito? Si era preparata il discorso mille volte. Ma sapeva benissimo che non avrebbe detto una parola di tutto quello che aveva progettato. A volte parlare è inutile.

Stava per arrivare. La visione di quelle strade era familiare. Ci sarebbe stato alla fermata dell’autobus? Gli aveva inviato un messaggio. Ora, data e luogo, nient’altro.

Se non ci fosse stato, l’avrebbe capito. Non poteva sparire e ricomparire a suo piacimento. Tuttavia sperava in fondo al cuore che scendendo da quel maledetto pullman, l’avrebbe trovato lì, con il suo sorriso splendente, ad aspettarla.

****

Mancavano soltanto pochi minuti. Se non aveva interpretato male il messaggio. La sua parte razionale avrebbe preferito restare a casa, ignorare quell’invito. Lasciar perdere tutto. Dopotutto l’sms poteva essere stato inviato per sbaglio, non era per forza destinato a lui. Non aveva nemmeno risposto.

Ma il suo cuore no, l’aveva portato lì, e stava battendo sempre più forte. Aveva deciso di seguirlo e mettere a tacere il cervello. Quel messaggio era per lui e per nessun altro.

****

Il pullman stava frenando. Era giunta a destinazione, ma non aveva il coraggio di guardare fuori dal finestrino. Non voleva una delusione. Si era preparata psicologicamente a questo, e pensava quasi con certezza che non l’avrebbe trovato. Ora ne era convinta. Non c’era nessuna ragione per cui avrebbe dovuto venire all’appuntamento.

Ecco, di nuovo il suo lato pessimista. Non erano bastate ore e ore di analisi per migliorare da quel punto di vista. Maledizione.

Stava raccogliendo lo zaino.

With a broken heart that’s still beating Lentamente si alzò dal posto che aveva occupato durante tutte quelle ore di viaggio. I suoi piedi erano incredibilmente pesanti, non riusciva a camminare come avrebbe voluto. Le tremavano le gambe.

Ansia. Angoscia. Inquietudine. Preoccupazione.

****

Ed ecco che vide il pullman rallentare. Era pronto? Forse no.

Beh, non c’era molto da fare. Ormai era lì e avrebbe affrontato la situazione: i problemi non si risolvono scappando.

L’autobus si era fermato del tutto, l’autista stava aprendo le porte. Una donna anziana iniziò a scendere seguita da un gruppo di bambini.

****

Le porte si avvicinavano. Aveva immaginato milioni di volte quella situazione senza mai riuscirci. Era del tutto imprevedibile. Se lui non fosse stato lì, avrebbe preso l’autobus che l'avrebbe riportata a casa un’ora più tardi. Aveva tutto il tempo per metabolizzare l'accaduto e per leccarsi le ferite.

Scese il primo scalino. Guardava per terra, non aveva il coraggio di sollevare lo sguardo.

Il secondo. Era sudata.

L’ultimo. Doveva sollevare la testa. Forza e coraggio.

Il suo sguardo vagava nella folla. Delusione.

Un lampo. Un bagliore. Eccolo, appoggiato alla balaustra che separava la fermata dalla strada.

A piccoli passi si diresse verso di lui.

****

Eccola. Dio, quanto gli era mancata.

Si stava guardando intorno, probabilmente non l’aveva visto. Era come paralizzato, non riusciva a spostarsi di lì.

Ma lei come sempre aveva risolto le cose, si stava avvicinando a lui.

****

And I’m handing on to the words you say



Quanto le era mancato il suo sorriso? Eccolo splendere di nuovo solo per lei.

You said that I will be ok Gli sorrise di rimando.

“Hey.”


Eccola, di nuovo lì. Questa volta non l’avrebbe lasciata andare via così. Le sorrise.

“Bentornata.”

****

The broken lights on the freeway left me here alone Aveva aspettato due anni per farlo e non avrebbe aspettato un secondo di più. Gli buttò le braccia al collo.

****

Di nuovo quell’abbraccio. Era tornata. E di nuovo quella lacrima.

Le accarezzò dolcemente i capelli. In un istante due anni di lontananza furono cancellati, ormai rappresentavano soltanto un ricordo lontano. E lui voleva vivere il presente.

****

Una lacrima e le sue mani nei capelli.

I may have lost my way now, haven’t forgotten my way home.
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Criminal Minds / Vai alla pagina dell'autore: Soul On Fire