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Autore: ZuzzyKB    14/07/2014    3 recensioni
Kurtbastian
Due storie ambientate entrambe al Louvre davanti alla statua della Nike Alata e raccontate in prima persona da Sebastian. Hanno in comune anche un'altra cosa ma la scoprirete leggendo...
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Note autrice: Ciao a tutti! Questa ff l’ho scritta parecchi mesi fa per superare un piccolo momento di depressione momentanea, ma la pubblico solo ora. Spero vi piaccia. Da questa poi mi è venuta l’ispirazione per un'altra che pubblicherò insieme quando avrò tempo e modo di scriverla…

TI HO TROVATO

Non so dove cercarlo. Ho girato tutti i posti che più amava, eppure di lui nessuna traccia, nessuno che abbia visto Kurt. Ormai ho perso la speranza di trovarlo e poi cosa avrei potuto dirgli? Sono io quello che ha sbagliato, l’ho portato io a fuggire. Io e il mio egoismo. Però gli avevo detto che non potevo stare in un relazione seria, non sono fatto per la vita di coppia. Allora perché l’ho fatto?
Mi sono rassegnato, ecco perché sono a Parigi, qui potrò dimenticarlo. Rido. Dimenticarlo? Scuoto la testa. Sono davvero così ingenuo? Non ho una semplice cotta, una fiamma che si possa spegnere con un soffio. Kurt si è impossessato del mio cuore. Ma sentilo, è pure diventato romantico. Sospiro prima di sorridere all’addetta alla biglietteria ed ad entrare. Il Louvre è sempre stato uno dei miei posti preferiti. Sono un amante dell’arte e questo posto mi da una calma assoluta, soprattutto appena aperto quando la calca dei turisti deve ancora arrivare.
 Percorro l’atrio che porta alla scalone d’ingresso e già da lontano la vedo, la mia opera d’arte preferita, la Nike di Samotracia. Non so ancora cosa mi piaccia in quella statua, così incompleta. Forse proprio il fatto che nessuno la conosca nelle sue vere sembianze, un po’ come me. Ma Kurt ormai mi conosce per quello che sono veramente, giusto? Scuoto nuovamente la testa, avevo detto che non devo pensare a lui, sono qui per questo. Mi guardo attorno, le persone sono veramente pochissime. Alzo lo sguardo verso la statua mentre percorro la scalinata. Sorrido. Era da un po’ che non lo facevo. Davanti alla statua c’è un'altra persona. La osservo per qualche minuto e poi mi blocco. Non può essere, eppure. Potrei riconoscerlo ovunque, ma cosa ci fa qui? Si gira leggermente di profilo e non ci sono più dubbi. Affretto il passo fino ad arrivare alle sue spalle.
-Ti ho trovato finalmente- l’uomo davanti a me sussulta, non si gira, ma risponde ugualmente –Era da tanto che volevo venire a Parigi-
-Sai voglio andare a Parigi almeno una volta nella vita-
-Puoi venire con me la prossima volta-
-Davvero?-
-Perché no?-
-Ci saremmo dovuti venire insieme- rispondo subito dopo.
-Avremmo dovuto fare molte cose insieme-
-Perché sei scappato? Sono tutti preoccupati- cambio argomento, fa troppo male pensare a quello.
Finalmente si gira e mi guarda negli occhi, che noto essere lucidi. Quasi li rende più belli, ma so di essere io la cause di quelle lacrime. Non dice niente, continua semplicemente a guardarmi. Devo avere un aspetto orribile, non dormo più di tre o quattro ore a notte da una settimana.
-Non capisco- sussurra Kurt – perché sei venuto e hai rovinato tutto?-
Mi passo una mano fra i capelli, tanto più scompigliati di così non possono essere. Sospiro, non so neanche da dove cominciare.
-Come sta lo sposo?-
-E il testimone?-
-Magnificamente-
-…-
-…-
-Basta, smettiamola con questa farsa. Kurt, non dovresti sposare Blaine-
-E chi dovrei sposare allora, sentiamo-
-Ti sei dimenticato di quello che siamo?-
-Non siamo niente, ‘Bas, non più-
-Ma ti amo ancora e anche tu-
-Perché mi fa questo?-
-Come ti ho detto: ti amo. Cosa altro posso dire?-
-Niente, ormai è fatta. Dovevi pensarci sei mesi fa-
-C’è ancora tempo. Possiamo scappare e andare a Parigi, io..-
-E’ proprio da te. Tu vuoi sempre tutto, ma solo secondo i tuoi schemi. Non c’è spazio per nessun altro se non te stesso nella tua vita. E mi va bene, posso rimanere il tuo migliore amico e accettare questo tuo lato, ma non possono essere altro. Ci ho provato credimi, ma evidentemente non sono abbastanza forte per tutti e due-
-Ho sbagliato, non avrei dovuto andarmene, ma stava diventando tutto troppo serio. Ho avuto paura e…-
-E sei scappato. Ok, ho capito, me lo hai già detto, non sei per le relazioni serie, ma io sì. Ti ho perdonato, siamo tornati allo stesso rapporto che avevamo all’inizio. Non posso fare di più. Ora andiamo, che ci stanno aspettando, mi devo sposare-
-Aspetta-
-Lasciami la mano-
-No-
-Togliti, Sebastian, non mi abbracciare ti prego-
-Non ti posso lasciare andare, ti amo troppo-
-Io amo Blaine-
-No, non è vero-
-Cosa ne sai tu dell’amore, eh?-
-No, fermo Kurt, non… andartene-
-Avresti potuto sposarti, se lo volevi veramente- mi limito a dire.
-Lo voglio ancora-
-Allora corri da Blaine, ti sta aspettando- rispondo acidamente.
-Ma non è lui che voglio sposare-
Allungo la mano verso il suo braccio, lui fa un passo indietro. Lo faccio cadere nuovamente lungo il mio braccio. Cade un silenzio carico di tensione.
-Perché mi stavi cercando?-
-Come perché, Kurt?- prendo un bel respiro profondo –ti devo riportare a casa dal tuo sposo, anche se ti amo e vorrei che tu tornassi da me. Ma come hai detto tu, sono solo un egoista, quindi il meglio che posso fare è starti accanto come amico e testimone e sperare che tu possa essere felice con Blaine o chiunque altro sceglierai-
-Quindi ti dai già per vinto…- abbassa lo sguardo –dovevo immaginarlo. Avevo ragione quando ho detto che non sono abbastanza forte per tutti e due- fa per andarsene, quando lo prendo per il polso esattamente come una settimana prima.
-Cosa ti devo dire? Che lotterò per te fino alla fine, che l’unica cosa che mi ha fatto andare avanti in questi anni sei stato tu e che quei tre mesi che abbiamo passato insieme sono stati i più felici della mia vita? Se vuoi che te lo dico, beh l’ho detto. Se vuoi invece che ti dimostri quanto ti amo, più di starti accanto e supportarti in tutte le decisione che prenderai non posso fare-
-A me bastava che mi lasciassi la possibilità di scegliere- la sua voce è flebile e rotta dal pianto.
-Ma cosa?-
-Hai deciso tu che non potevamo stare insieme, hai deciso tu che Blaine fosse meglio per me e hai deciso tu che devo continuare a soffrire accanto a un uomo che non amo perché quello che amo non ha abbastanza fegato da stare seriamente con me-
Lo attiro verso di me e lo stringo forte. Il suo profumo è intenso. Si aggrappa alla mia camicia e continua a piangere. Solo ora mi accorgo che anche le mie guance sono bagnate.
-Quindi mi ami ancora?- Kurt annuisce. –Credi davvero che io e te possiamo funzionare?-
-Non lo so- Ora si stacca da me per potermi guardare negli occhi –Ma purtroppo non si può scegliere la persona da amare, io credo che dovremmo darci una chance-
-E se rovinassi tutto?-
-Può andare peggio di così?-
Scuoto la testa, ma sono ancora pieno di dubbi. Sento le sue mani sulle mie guance e apro gli occhi che non mi ero neanche accorto di aver chiuso.
-Basta avere paura, non sei da solo- e mi mangia qualsiasi parola potessi dire con un semplice bacio sulle labbra che sa di lacrime salate e di un nuovo inizio.
-Sono felice di amare la Nike alata-
-E io sono contento di aver sempre saputo che ti avrei trovato qui, ‘Bas-

N/A: ta dan… Ok, fa schifo, lo so, ma mi serviva per passare un piccolo momento di depressione come vi ho detto. Spero che vi piaccia e alla prossima  :D
ZuzzyKB
   
 
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