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Autore: Eevy    14/07/2014    9 recensioni
In una tranquilla giornata di Fairy Tail, ci pensa Mirajane a smuovere gli animi!
Porterà alla gilda un gioco di società che coinvolgerà le coppiette e le costringerà a cimentarsi in una prova scelta dal gioco stesso (o meglio, dalla maga).
Le coppie prese di mira dalla bella Mira (gioco di parole :3) sono: Gajil/Levi, Natsu/Lucy, Gray/Juvia.
Come ne usciranno?
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mirajane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vi prego di perdonare eventuali piccoli orrori o sbagli di qualsiasi genere ^^



PER GIOCO O PER AMORE?♦

 
 

Sembrava un giorno tranquillo a Fairy Tail. Niente combattimenti, battaglie, gilde oscure o robe del genere, solo pacchia e tanto caldo. Tutti si annoiavano, almeno fin quando non videro Mirajane Strauss entrare dal portone con un enorme pacco fra le mani.
- Mira, che accidenti è quella cosa?- chiese confusa Levi, scrutando torva la grande scatola che l'amica aveva appena posato sul tavolo. Lei fece spallucce, rivolgendole il solito sorriso ingenuo e gentile. Prese la scatola e la aprì. Le ragazze si affacciarono per osservare meglio il contenuto.
- E'.. un gioco - constatò Lucy allungando, con un certo timore, il braccio per tastare i pupazzetti all'interno con l'indice.
- Un gioco di società - annuì l'albina, gongolando e facendo rabbrividire le altre.
- Juvia ha uno strano presentimento - fece la ragazza, allungando il collo verso la scatola, preoccupata.
- E' solo un piccolo, innocente, simpatico gioco.. - disse Mira, abbassando lo sguardo e assumendo un'espressione triste. Le tre si guardarono, incerte se accontentare l'amica o allontanarsi di lì il prima possibile. Cana si era già volatilizzata, seguita a ruota da Romeo e Wendy. L'albina si strinse nelle spalle, deprimendosi ancora di più. Ad un'occhiata dispiaciuta di Lucy, Levi sospirò.
- E va bene... - acconsentì la piccola maga,  prendendo posto accanto a Mira, che la abbracciò entusiasta.
- Juvia se ne pentirà - brontolava l'azzurra, mentre Lucy pregava gli Spiriti Stellari di rimanerle vicina in questa funesta impresa.
- Che succede? - si avvicinò Natsu incuriosito, poggiando le mani sulle spalle di Lucy. Lanciò una breve occhiata alle ragazze e, notando il loro evidente stato di tensione, sostò lo sguardo su Mira, che aveva uno strano ghigno dipinto sul viso. Stava già per scappare, quando la mano dell'albina lo fermò e lo costrinse a sedersi accanto a Lucy.
- Perché mi fai questo... - piagnucolò il coraggioso Dragon Slayer.
- Toh, ecco il gamberetto - fece la voce profonda di Gajil. Restò accanto alla ragazza che, prontamente, arrossì, cercando di prendere le distanze da quell'omone rozzo e fastidioso.
- Che state facendo? - giunse infine Gray, facendo saltare dalla gioia la maga dell'acqua. Prima che qualcuno potesse anche solo pensare di dargli spiegazioni, fu incatenato dalle braccia di Juvia, che lo obbligò a sedersi e partecipare.
- Ci siamo tutti, vedo - fece Mira, con fare sempre più malvagio, passandosi l'indice sul mento. I sei deglutirono.
- Giocare con Mira è da uomo! - urlò Elfman dietro di loro, ridacchiando. Evergreen, accanto a lui, iniziò a prenderlo a ventagliate (?!) sulla testa, allontanandolo il più possibile dagli occhi fin troppo attenti della sua sorellona.
- Ci sono solo coppiette, vedo - li ignorò invece lei, trasformando il proprio sorriso in un vero e proprio ghigno malefico e facendo sobbalzare i maschietti che, subito, provvidero a distaccarsi dalle proprie compagne. La maga iniziò ad uscire il contenuto dalla scatola, dando a ciascuna coppia un personaggio a caso.
- Ehi! - urlò Natsu - non voglio essere un pollo!- si offese, facendo ridere tutti. Mira lo fulminò.
Al centro del tavolo mise un grande piatto di cartone colorato, sopra cui era disegnato, in rosso, un percorso tortuoso, che terminava con la parola FINE. I ragazzi lo guardarono incuriositi. L'albina fece disporre i loro pupazzi sulla parola INIZIO.
- Tu non giochi, Mira? - le chiese Levi, nervosa. Lei scosse il capo, tornando ad assumere quel seccante sorriso innocente.
- Io farò il presentatore, possiamo dire - rispose lei, facendo spallucce. Prese due dadi dalla scatola.
- Non ci hai ancora spiegato niente - chiese Lucy, inarcando un sopracciglio.
- Dovete fare semplicemente quello che vi dico io o quella - rispose, indicando una piccola carta lunga e stretta ma completamente bianca.
- E' una carta magica - spiegò, prendendola tra il pollice e l'indice - si attiverà quando giungerete in posizioni particolari del disegno -.
- Come si vince? - chiesero contemporaneamente Natsu e Gray, guardandosi in cagnesco.
- La coppia che arriva per prima alla parola FINE vince - rispose lei, sorridendo. Natsu si alzò in piedi, agitando il pugno infuocato.
- Io e Lucy arriveremo per primi, sicuramente! Sono tutto un fuoco! - esclamò il rosato, beccandosi un'occhiataccia da parte della compagna di gioco.
- Hai fatto male i tuoi conti, fiammella- rispose di rimando Gray, alzandosi e sfidando il drago, puntandogli l'indice contro.
- Io e Juvia vi annienteremo! - urlò, facendo piangere dalla gioia la maga dell'acqua. Accanto a loro, qualcuno sogghignò.
- Siete solo dei poveri illusi - ridacchiò Gajil, incrociando le braccia - io e il gamberetto qui siamo i migliori- disse, passando un braccio attorno le spalle di Levi.
- Smettila di chiamarmi così!- strillò la piccola maga, tirandogli un orecchio. Mira li guardava discutere animatamente, con un enorme gocciolone sulla testa. Con la coda dell'occhio, vide Erza venire dalla loro parte.
- Che succede qui? - chiese, incuriosita. I sei smisero subito di agitarsi, facendo finta di niente.
- Stavamo per iniziare a giocare- rispose Mira, con gli occhi che le brillavano. Erza deglutì, indietreggiando.
- Bene, allora vi saluto- fuggì, a grandi passi. La guardarono sconcertati.
- COMINCIAMO!- iniziò l'albina, facendo trasalire i partecipanti. Agitò le mani contenenti i dadi, e li gettò con poca forza sul tavolo. Sei.
- Natsu, Lucy. Avanzate di sei - ordinò, mentre Lucy faceva avanzare il suo pollo di sei posizioni.
- Perché devono cominciare loro?- brontolò Gray, come un bambino.
- I prossimi siete voi- disse Mira, agitando nuovamente i dadi e rigettandoli sul tavolo. Quattro.
- AAAAAAH AAAAAAAAH! Perdenti!- urlò, ridendo, Natsu. Lucy alzò gli occhi al cielo, imprecando mentalmente.
- Otto - continuò Mira, assumendo un'aria professionale.
- Salamander, ti mando una cartolina quando vinco - rise Gajil, mentre Levi spostava il loro pupazzo. Natsu grugnì.
- Attenzione! La carta si è illuminata! - esclamò Mira, con uno strano luccichio nello sguardo. Levi e Gajil si guardarono, allarmati. Mira la prese, tenendola al petto come se fosse il suo più caro tesoro, e li guardò maliziosa.  
- La carta dice... - cominciò, facendo crescere l'ansia generale -PROVA- . Le due povere vittime deglutirono.
- Dovete ballare il tango vestiti da rinoceronte africano - spiegò Mira, mandando tutti a gambe all'aria.
- Ma che razza di prova èèèèèèèèè?!?! - ruggì il drago di ferro. Mira lo fulminò, mentre attorno le si formava un'aura nera demoniaca.
- Stai forse dicendo a me? - chiese, minacciosa. Gajil indietreggiò sudando, scuotendo la testa freneticamente. Levi sospirò, esasperata da quella situazione imbarazzante in cui era andata a finire. Si sentì afferrata per il colletto e trascinata via. Gajil la affiancava, anche lui trascinato come un sacco di farina. Tristemente, salutarono con la mano le altre coppiette. Mira li fece nascondere, senza troppe cerimonie, dietro il bancone. Dal nulla (?!) prese due costumi da rinoceronte, e costrinse loro ad indossarli. Dopo qualche minuto, una Levi imbronciata e un Gajil furioso uscirono da dietro il bancone, completamente rossi in viso e vestiti da rinoceronte.
- Non ci posso credere..- mormorò Lucy, coprendosi la bocca e cercando di trattenere le risate. Natsu rideva a crepapelle, mentre Gray si stava già asciugando le lacrime. Juvia, accanto a lui, rimaneva imbambolata, sbattendo più volte le palpebre. La situazione era più che delirante.
- Levi sei bellissima anche così!- esclamarono in coro Jet e Droy, beccandosi un'occhiataccia da parte del drago di ferro.
- Che si aprano le danze! - annunciò Makarov che, avendo visto tutto, decise di assecondare gli intenti di Mirajane. La musica partì, e i due rinoceronti (?!?!), con non poche difficoltà, iniziarono ad avvicinarsi. Il rinoceronte-Gajil prese il rinoceronte-Levi per la zampa, facendola roteare su se stessa fin troppo velocemente, e portandola verso il basso in un casqué. I loro corni-nasi si sfiorarono, mandando in fibrillazione il rinoceronte-Levi, che fu tirata verso l'alto e trascinata in una sequela di passi complicati e giravolte. Il  rinoceronte-Gajil, insomma, si dimostrò piuttosto bravo, dato che tutti rimasero a bocca aperta. Si fermò solo quando Levi, invocando pietà, minacciò di vomitargli sul costume. Ricevette un grande applauso da parte del pubblico.
- Levi e Gajil hanno superato la prova con successo!- annunciò Mira, sbattendo le mani contenta, mentre Levi avanzava verso il tavolo barcollando e Gajil si tolse, finalmente, quel ridicolo costume. Gli altri membri della gilda si avvicinarono al tavolo, schierandosi per una coppia o per un'altra. Fairy Tail si era trasformata in uno stadio di calcio. 
- Torniamo al nostro gioco. DADI!- esclamò esultante Mira, agitando le mani. Dietro di lei il pubblicò alzò le mani in una ola.
- Due! Natsu, Lucy!- disse, mentre i ragazzi sbiancavano. Lucy aveva appena posato il personaggio sulla casella, quando la carta si illuminò.
- No, NO! - esclamò la maga, indietreggiando e trascinando con sé il compagno, che si aggrappò a lei impaurito. Mira sogghignò.
- Prova- sghignazzò malvagia, agitando la carta fra le dita.
- Dovete recitare questo breve atto di Romeo e Giulietta! - disse, cambiando improvvisamente espressione e assumendo, invece, un'aria sognante. Lucy sobbalzò quando Mira le passò il copione. Aveva sempre sperato di recitare quella parte con l'uomo dei suoi sogni, e invece ora le toccava farlo con Natsu. Sospirò, mentre spiegava a Natsu cosa fare.
Mira agitò un sacco davanti ai loro occhi.
- Cosa c'è là dentro? - chiese Natsu, timoroso.
- I vostri abiti, non crederete mica che vi avrei lasciati recitare in queste condizioni! Dovrete piacerci, altrimenti non potrete passare il turno - fece Mira, poi si rivolse al pubblico - giusto?- chiese, ricevendo molti consensi.
- Traditori..- grugnì Natsu, mentre Lucy arrossiva. Andarono dietro il bancone. La bionda indossò un bellissimo abito rosa antico, piuttosto semplice ma molto raffinato. La scollatura era leggera, rilegata in pizzo, ma lasciava comunque intravedere le  sue forme abbondanti. Legò i capelli in una coda alta. Natsu imprecava mentre cercava di infilarsi quelle maledette calze. Erano decisamente troppo strette, e per di più viola. Che diamine, il viola lo odiava. Dopo le calze, la sfida fu la giacca. Gli ci volle un po' di tempo per scoprire come legare quella dannata cosa piena di fiocchi. Uscirono imbarazzati da dietro il bancone, sotto gli sguardi commossi dell'intera gilda. Natsu non aveva ancora guardato Lucy, limitandosi a leggere il copione.
- Io mi rifiuto di dire questa roba!!- esclamò profondamente convinto il drago.
- Andiamo fiaccola! Non è poi così male questa prova, poteva andarvi peggio - fece Gray, mentre osservava, ridendo, come si era conciato.
- Salamander, come pensi che mi sia sentito io? - sbottò Gajil, ancora furente. Natsu sospirò, voltandosi in direzione della bionda e rimanendo paralizzato. Lucy era incantevole.
- Non mi guardare così, mi metti in imbarazzo - mormorò, incrociando le braccia e sbuffando. Il pubblicò fischiò, riempiendo di complimenti Lucy e incitando il rosato.
- Giulietta- la chiamò Mira ridendo, dal secondo piano -sali qui-. Lucy deglutì, lanciando un'ultima occhiata a Natsu che continuava a fissarla immobile. Il pubblicò si esaltò, incoraggiando Salamander. Lui tossì, arrossendo improvvisamente.
- Forza Natsu!- urlò Macao.
- Non riesco.. a guardare.. con quella tutina.. non ci posso pensare..- rideva in preda agli spasmi, Luxus.
- Quale luce spunta lassù da quella finestra?- disse Natsu con voce tetra, facendo collassare tutti dal ridere.
- Un pezzo di legno sarebbe più convincente di te - rise Romeo, reggendosi la pancia e seguito dagli altri. Natsu borbottò.
- QUALE LUCE SPUNTA LASSU' DA QUELLA FINESTRA?!?!?- urlò gesticolando eccessivamente, accrescendo l'ilarità generale. Lucy stava per sbattersi la testa al muro.
- Natsu! - urlò la bionda, affacciandosi - Mettici un po' di sentimento! Fai finta di esserti innamorato!- continuò, imbarazzata. Nella sala regnava adesso il silenzio generale. Lui deglutì.
- Vuoi perdere per caso?- chiese lei, incrociando le braccia. Natsu scosse energicamente la testa, rosso come un peperone. Prese il copione, sbuffando. Dopo qualche secondo, iniziò:
- Q-Quale luce s-spunta lassù da quella finestra? Q-Quella finestra è l'oriente e Giulietta è il sole! Sorgi, o bell'astro, e spengi la invidiosa luna, che già langue pallida di dolore, perché tu, sua ancella, sei molto più bella di lei. - si fermò un momento, lanciando un'occhiata alla ragazza che, nel frattempo, lo guardava incantata. Sorrise, continuando: - Non esser più sua ancella, giacché essa ha invidia di te. [....]
Due fra le più belle stelle di tutto il cielo, avendo da fare altrove, supplicano gli occhi suoi di voler brillare nella loro sfera, finché esse abbian fatto ritorno. E se gli occhi suoi, in questo momento, fossero lassù, e le stelle fossero nella fronte di Giulietta?-
la guardò di nuovo, per poi calare lo sguardo sul copione - Lo splendore del suo viso farebbe impallidire di vergogna quelle due stelle, come la luce del giorno fa impallidire la fiamma di un lume; e gli occhi suoi in cielo irradierebbero l'etere di un tale splendore che gli uccelli comincerebbero a cantare, credendo finita la notte. -.
Lucy era rimasta completamente rapita e le venne un'incredibile voglia di piangere dalla felicità. Non si accorse nemmeno di dover iniziare la sua parte.
- Lucy?- la chiamò, il compagno. Lei annuì, con il cuore che le batteva forte.
- O Romeo, Romeo! Perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre; e rifiuta il tuo nome: o, se non vuoi, legati solo in giuramento all'amor mio, ed io non sarò più una Capuleti. [...]
Il tuo nome soltanto è mio nemico: tu sei sempre tu stesso, anche senza essere un Montecchi. Che significa "Montecchi"? Nulla: non una mano, non un piede, non un braccio, non la faccia, né un'altra parte qualunque del corpo di un uomo. Oh, mettiti un altro nome! Che cosa c'è in un nome? Quella che noi chiamiamo rosa, anche chiamata con un'altra parola avrebbe lo stesso odore soave; così Romeo, se non si chiamasse più Romeo, conserverebbe quella preziosa perfezione, che egli possiede anche senza quel nome. Romeo, rinunzia al tuo nome, e per esso, che non è parte di te, prenditi tutta me stessa. 
- arrossì pronunciando l'ultima frase, quando vide il compagno osservarla con ardore. Il pubblicò impazzì, mentre Romeo e Giulietta continuavano a fissarsi intensamente. Qualcuno fischiò.
- Ehi, mi sa che è sbocciato l'amore qui! - urlò Cana, ridendo e ricevendo consensi. Lucy si riprese, scendendo le scale e rischiando di inciampare. Natsu l'aiutò, mentre tentava di evitare il suo sguardo. Si sedettero. I capelli di Natsu sprizzavano scintille infuocate.
- Fiaccola, tutto be..- .
- Sta zitto! - sbraitò, tornando a fumare e a fissare il vuoto. Lucy voleva morire.
- Bene, direi che anche questa è andata - sospirò commossa Mira, prendendo i dadi. Gray guardò Juvia, che annuì. Sarebbe toccato a loro, adesso.
- Quattro!-.
Gray sospirò.
- Chissà perché, ma me lo aspettavo- sbuffò.
- QUIZ! - esclamò l'albina alzando le braccia, mentre una pioggia di coriandoli colorati cadeva dall'alto, con lo stupore generale. Juvia e Gray erano perplessi. Mira mise davanti a loro un grande bottone giallo.
- Vi farò delle domande a cui dovete rispondere il più velocemente possibile, dopo aver premuto il tasto. Se vi rifiutate, scappate, ridete, piangete, non premete il tasto insieme o vi infuriate, non passerete il turno e dovrete tornare quattro caselle indietro.- spiegò Mira, sorridendo -Tutto chiaro?-. La coppia deglutì, annuendo.
- Pff, fosse stato così semplice anche per noi- sbottò Gajil in direzione della compagna, che annuì energicamente.
- Bene. Allora! Prima domanda: quanti anni ha il Master Makarov?-. Juvia sbiancò, non avrebbe mai potuto trovare la risposta esatta a...
- Ottantotto- rispose Gray tranquillo, dopo aver preso la mano di Juvia e premuto il bottone insieme alla sua. Lei lo guardò sconcertata.
- Ma dai, questa domanda era semplice! - si infuriò Levi, con lo sconcerto di Gajil.
- Giusto!- continuò l'albina, ignorandola - Seconda domanda: Quante mutande ha Gray, in totale? - chiese, guardando maliziosamente l'azzurra. Levi si risedette, capendo che sarebbe stato meglio se fosse rimasta zitta.
- EHI! A questa domanda neanche io so.. - disse Gray, che si sentì prendere la mano dalla ragazza, che la premette sul pulsante.
- Duecentosessantaquattro. Sessantre, se si esclude quella che Natsu gli ha bruciato una settimana fa-. Il pubblicò ammutolì, mentre tutti fissavano Juvia increduli. Gray rabbrividì.
- P-prossima domanda: Mambulo, stregatto; Lobolo, comignolo....-
- Ma che cazz..?! Questa non è una domanda!- fece Gray, confuso. Si sentì prendere la mano da Juvia.
- Pegaso, rembolo, strafatto  e cignolo!- urlò lei, sotto le urla di un pubblicò esaltato. Gray rischiava di impazzire.
- Perfetto! Ultima domanda: secondo le statistiche, qual è il sorriso femminile più bello di Fairy tail?- lesse Mira sulla carta, alzando poi lo sguardo verso i due. Ci pensarono, poi Gray prese la mano della compagna e premette il pulsante.
- Quello di Juvia - rispose, arrossendo vistosamente. Ci fu un momento di delirio generale. Juvia svenne, i due rinoceronti spalancarono la bocca, Romeo e Giulietta continuavano a lanciarsi timide occhiate, Elfman urlava a Gray di essere un vero uomo, Mira si sciolse, Lisanna e Wendy saltavano dalla gioia, Erza arrossiva, Evergreen si lamentava, gli altri ridevano.
- Esatto!- esclamò Mira.
- Adesso siete a pari punti!- disse, facendo sì che l'atmosfera diventasse nuovamente tesa.
- Siamo giunti alla prova finale- ghignò, mentre le coppie si sfidavano con lo sguardo - il bacio!-. Tutti spalancarono occhi e bocca increduli.
- Mira........- ruggirono Lucy e Levi, avvicinandosi minacciose all'albina che, nel frattempo, indietreggiò. Juvia svenne di nuovo. Natsu si era pietrificato, non riuscendo più a distogliere lo sguardo dalla sua Giulietta. Gray si era spogliato, controllando il modello di mutande che quel giorno indossava. Gajil sbuffava, incrociando le braccia.
- Ma che succede qui?- giunsero d'un tratto Happy, Charle e Lily.
- E' meglio per voi non sapere- rispose loro Wendy, scuotendo la testa.
E così com'era iniziata, quella giornata finì, in un'allegra zuffa generale.

 
 
 
Ciao a tutti!
Questa volta mi cimento con la mia prima One shot, venuta in mente per chissà quale motivo (dopotutto la mia mente è malata).
Ok, so che è una cretinata colossale, ma mi sono divertita a scriverla e spero di far divertire anche voi!
Fatemi sapere <3
Un bacio :D
-Yvichan
   
 
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