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Autore: flatwhat    14/07/2014    2 recensioni
Quando si parla di politica, Prouvaire ha molto in comune con Combeferre. Quando si parla di altro, come i due fanno all’infuori delle riunioni, non potrebbero essere più diversi. Se osservassero un fiore, Combeferre osserverebbe la struttura della pianta, Prouvaire ne ammirerebbe i colori. Messi di fronte a un’opera d’arte, Combeferre ammirerebbe l’uso della prospettiva, del chiaroscuro e del materiale, Prouvaire penserebbe al simbolismo e all’impatto emotivo.
I pensieri di Combeferre per Jehan Prouvaire e viceversa. Combeferre/Prouvaire.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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How much do I know, I wonder

Jean Prouvaire può sembrare un ragazzo un po’ eccentrico, la prima volta che lo si incontra.

Combeferre cerca di ricordare- e non riesce- la sua prima opinione su di lui, anche se sa che non ha mai fatto la differenza. Jean Prouvaire veste male, insiste che il suo nome venga scritto con una ‘h’ nel mezzo- ‘Jehan’, come si scriveva una volta- parla alle piante come parlerebbe agli uomini ed è propenso a improvvisi attacchi di malinconia.

Ma Prouvaire nasconde un intelletto e un coraggio che sembrerebbero anche troppo per un ragazzo della sua età. Ciò non vuol dire che Combeferre non lo abbia mai visto provare paura, c’era anche Prouvaire alle barricate del 1830. Ma anche con gli occhi spalancati e le labbra serrate, ha combattuto insieme a loro per la Nazione.

Certe volte, sembra un giovane semplice e sorridente. Più spesso, cela il misterioso carisma degli impavidi eroi da lui tanto celebrati. Combeferre lo osserva spesso, durante le riunioni, e sfida la propria mente a indovinare suoi pensieri. Una cosa su cui riflette meno spesso è il motivo di questo interesse per Prouvaire. Non che Combeferre non tenga a tutti i propri amici, sia chiaro. Ma da Jean- pardon, Jehan- pare quasi affascinato.

Quando si parla di politica, Prouvaire ha molto in comune con Combeferre. Quando si parla di altro, come i due fanno all’infuori delle riunioni, non potrebbero essere più diversi. Se osservassero un fiore, Combeferre osserverebbe la struttura della pianta, Prouvaire ne ammirerebbe i colori. Messi di fronte a un’opera d’arte, Combeferre ammirerebbe l’uso della prospettiva, del chiaroscuro e del materiale, Prouvaire penserebbe al simbolismo e all’impatto emotivo.

Del resto, è sempre stato un po’ così, Combeferre. Analitico. Sono i particolari, la prima cosa a colpirlo.
Cosa lo colpisce, di Jehan Prouvaire? 
I capelli chiari, lo sguardo dolce, le dita sottili e il cuore e la mente nascosti dietro a tutto questo.



Combeferre è, in una parola, entusiasta. Entusiasta con gli amici. Entusiasta nello studio. Entusiasta nel dibattito, quest’ultimo punto è capace di renderlo anche spaventoso- anche se Prouvaire lo sa, le sue intenzioni sono buone- anche a chi lo conosce da anni, per non parlare del povero Marius.

Quando si guarda Combeferre che pensa, si può quasi vedere con gli occhi il fumo uscirgli dalle orecchie. Combeferre pensa e si sfida costantemente. Il suo rapporto con tutti gli amici e con Enjolras in particolare è prova di questo, del suo cercare di continuo punti di vista diversi a quello che ha lui. Descrivendolo così, potrebbe quasi sembrare freddo, ma non lo è di certo. Se sia genuinamente così, o se sia un’altra sfida con se stesso, Prouvaire non lo ha mai capito del tutto, ma, in fondo, non importa. Combeferre era con loro, alla barricata del 1830, e Prouvaire lo ha visto offrire conforto e aiuto anche in una situazione dove magari l’egoismo vincerebbe.

Combeferre è affascinante, perché sembra una contraddizione vivente. Appassionato e tranquillo, aggressivo e affettuoso. Scienziato osservatore che non fugge dalla propria umanità. Prouvaire si è accorto di come lo guarda, ogni tanto. Vincendo la timidezza, restituisce lo sguardo, di nascosto.

A Prouvaire piace il linguaggio degli uomini, ciò gli permette di leggere i propri testi. Combeferre preferisce un altro tipo di linguaggio, quello della scienza. Ma, in compagnia, ascolterà volentieri anche quello degli uomini.

Nessuna parola di nessuna lingua renderebbe veramente giustizia a Combeferre, pensa Prouvaire ogni tanto. Per avergli tenuto la mano nel momento del bisogno, per averlo ascoltato, Prouvaire gli sarà sempre grato. 
 
Note: Primo tentativo con questi due personaggi e questa coppia, che mi piace tanto ma non ho mai provato realmente a scrivere. Come alle volte mi accade per gli Amis, confondo il canon con il fanon, quindi feedback bene accetto! ><
  
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