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Autore: ciredefa    14/07/2014    3 recensioni
"Non voleva lasciarla andare, voleva solamente che lei tornasse a respirare. Pensò a tutti i litigi, tutte le risate che avevano condiviso. E colei che era rimasta al suo fianco in ogni situazione ora giaceva tra le sue braccia, senza vita.
Caitlyn continuò a piangere."

{ Caitlyn e Vi centric. }
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caitlyn, Jinx, Vi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Matryoshka.
Fandom: League Of Legends.
Personaggi: Caitlyn, Vi, Jinx. Accennati Ezreal e Heimerdinger.
Coppie: accennatissimissimissima Vi/Cait.
Avvertimenti: angst, character!death ( o quasi ).
Note: Secondo tentativo in questo fandom, come protagoniste due dei miei campioni preferiti. Nulla di troppo complicato, solamente, boh, sentimenti. Ispirato, ovviamente alla fanart di suqling.



 
It's a wild world.






Era finita. Finalmente, la battaglia contro Jinx si era conclusa.
Ciò che si poteva stagliare alla vista di Caitlyn, era paragonabile ad un inferno. La tesoriera di Piltover, di nuovo presa di mira, completamente distrutta. Ciò che prima erano muri, ormai non erano altro che calcinacci e polvere. 'Jinx è sconfitta' sussurrò lo sceriffo, alzandosi dal terreno con fatica. Caitlyn era ferita, le sue gambe erano piene di graffi e tagli ancora sanguinanti, le braccia sfiancate dall'uso eccessivo del suo fucile, ora in pezzi sotto ad un pezzo di muro. 
Davanti a lei, stesa per terra, c'era il cadavere della malvivente. Il corpo minuto tumefatto per il combattimento, le treccine blu orma disfatte e sparse. E, anche dopo la morte, sul suo viso c'era quel maledetto ghigno, come firma del suo operato, come a ricordarti che ritornerà. Le su armi, imbracciate fino all'ultimo respiro, giacevano di fianco a lei.
Finalmente il bene aveva vinto sul male, finalmente la battaglia era vinta, finalmente la giustizia tornerà a regnare. Caitlyn sapeva che quell'avvenimento sarà segnato nella storia di Valoran, quando lo sceriffo e il suo vice riuscirono a sconfiggere il male.
A pensar quello, i pensieri della donna volarono all'Enforcer. Aveva dato il meglio di se, aveva messo nei suoi pugni tutta la rabbia verso quell'essere. Vi non era abituata a perdere, e questa volta non l'avrebbe fatto.
Lo sguardo dello sceriffo andò a cercare la figura del vice, e quando lo vide, le scappo un grido. Con le gambe doloranti, corse fino dove era Vi. Era seduta in terra, con le spalle poggiate al muro, la testa appoggiata contro un enorme calcinaccio. Uno dei suoi guantoni era abbandonato di fianco a lei, per aver la mano libera e coprire la grave ferita sull'addome, la cui perdeva molto sangue..
'Ehi Cupcake' articolò, per poi tossire. Caitlyn si inginocchiò e esaminò la ferita: il sangue perso era tantissimo, e lo sceriffo si sorprese del fatto che fosse ancora cosciente.
'L'abbiamo battuta, vero?' chiese di nuovo, guardandola. L'altra annui, e poi sgranò gli occhi improvvisamente.
Di ferite di quel genere non era solo una, ma bensì Vi ne era coperta. Caitlyn cominciò ad andare in panico, 'No no no no' ripeteva, guardandosi intorno alla ricerca di qualcosa o qualcuno che potesse aiutare il suo vice.
'Cupcake' la sua voce si strozzò, era quasi doloroso parlare. 'Non so se sopravviverò, Jinx mi ha davvero fatto il culo stavolta' provò a ridacchiare, ma non ci riuscì.
Gli occhi di Caitlyn diventarono lucidi. 'No, starai meglio vedrai' affermò, dicendolo più a se stessa che all'Enforcer.
'Guarda in faccia la realtà, Cait' tossì, e poi riprese a parlare, 'Non riesco a muovermi. Le mie budella si tengono insieme solo per un lembo di pelle. Ho perso tantissimo sangue' il tono si affievolì, sulle ultime parole.
'Cait, nella mia tasca c'è un pacchetto di sigarette, prendile per favore' gli chiese, indicandogli con gli occhi il punto preciso. 'Voglio fumare una sigaretta, prima di morire' disse, mentre Cait prendeva la piccola scatola.
Lo sceriffo sfilò una delle sigarette, ormai rovinate dal combattimento, e la poggiò tra le labbra del suo vice. Gli tremavano le mani, quando cercò di far funzionare l'accendino.
La fiammella accese la sigaretta in un secondo, e Vi cominciò a prendere respiri profondi, pieni di fumo denso.
'Grazie, Cupcake' gli disse. Le guance di Caitlyn erano già rigate di lacrime.
Qualche minuto e gli occhi di Vi si chiusero e il suo corpo di spense. La sigaretta, ormai consumata, cadde dalla bocca dell'Enforcer.
Lo sceriffo prese il corpo del suo vice e se lo avvicinò, fino ad affondare il viso nei capelli rosa dell'altra. I singhiozzi si erano fatti rumorosi e ormai fiumi di lacrime gli sgorgavano dagli occhi. Si strinse su di lei, mentre cominciarono ad arrivare i soccorsi. Non voleva lasciarla andare, voleva solamente che lei tornasse a respirare. Pensò a tutti i litigi, tutte le risate che avevano condiviso. E colei che era rimasta al suo fianco in ogni situazione ora giaceva tra le sue braccia, senza vita.
Caitlyn continuò a piangere.

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Ezreal arrivò come una saetta, davanti a lei. Si vedeva che portava buone notizie: aveva un sorrisetto stampato sulle labbra. 
'Sceriffo' disse, con rispetto. 'Il professor Heimerdinger e i dottori dell'Accademia ha dato il via libera. Può vederla adesso. Lascia che ti accompagni, Caitlyn' finì, con tono amichevole. Caitlyn si alzò e segui l'Esploratore. Erano settimane che aspettava quel momento.
Varcato l'uscio della stanza, un piccolo gruppetto di Yordle si girarono verso di lei. Si tolse il cappello e esalò un 'Buongiorno'. Alla vista di Vi sorridente, bendata fino ai capelli e distesa sul letto, il suo cuore perse un battito.
Ezreal fece cenno agli Yordle di lasciarle sole, e in pochi minuti nella stanza rimasero solo Caitlyn e Vi.
'Ehi Cupcake! Mi credevi morta, eh?' le urlò, ridendo con gusto. 
Lo sceriffo quasi la soffocò, nell'abbracciarla. L'Enforcer le carezzò la testa, per farla tranquillizzare.
'Mi fai così debole, Cait? Come se un piccolo sgorbio blu possa uccidermi' sbeffeggiò la rosa, mentre ancora era stretta nella presa delle sceriffo.
'Scema' disse solo Caitlyn, sorridendo. Era appena tornata, e già quella testa quadra si faceva notare con il suo caratterino.
Sciolse la presa e la guardò negli occhi 'Mi sei mancata' e sorrise. E per Vi non ci fu mai più sorriso più bello.
   
 
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