La mia salvezza
Ancora la mia salvezza
ti supplico.
Dimmi che non è vero
dimmi che sono come chiunque altro
e come chiunque altro reagirò,
dimmi di non pensare,
dimmi di non essere,
dimmi che se chiudi gli occhi tutto passerà e tutto diverrà ciò che desidero.
Dimmelo,
ti supplico.
E non guardarmi con pietà.
Prima che tu lo faccia, tuttavia, ti chiedo solo un favore:
prendimi la mano
e guardami negli occhi.
Io non so chiederti aiuto
non riesco a farlo
ma forse loro possono parlarti.
Si, basterebbe un attimo a loro per essere sinceri
e allora sai cosa ti chiederebbero:
Dammi il coraggio,
dammi la forza di guardare in faccia le mie debolezze,
dammi la direzione giusta per cercare la luce,
sii la mia salvezza
e l'ancora del mio equilibrio.
Perché anche se le favole sono balle da poppanti,
anche se “l'amore” si compra nelle discoteche con 15 euro di alcool,
anche se gli angeli non esistono, dio è morto
e i martiri da compiangere siamo solo noi stessi;
tu e solo tu
hai aperto gli argini del mio cuore,
tu e solo tu
rimani pur sempre il mio solo miraggio.
Resusciterò o mi annienterò.
Sta a me e solo a me la scelta.
Eppure mi sento così debole che ancora spero che sia tu a farlo.