Il nonno
Eccoti arrivare,
che tremi un poco, dondoli
sui tuoi piedi stanchi,
affaticati dal tanto lavoro
svolto in tutta la tua vita passata.
Ora però puoi rilassarti
guardare la televisione stando attento
alla circolazione del sangue, alzando
le gambe, perché se non ti muovi
ne sei costretto, “Ah, questa paura
continua”, tu che prendi
mille pasticche
e non ti lamenti.
Tu che ti alzi presto la mattina,
ormai hai la “sveglia nel cervello”
come dici tu, e poi vai nel l' orto
raccogli l'insalata che noi
nipotini mangiamo a pranzo.
Tu, nonno, che mi prepari la cioccolata
proprio come piace a me.
Grazie per tutto quello che hai fatto,
che stai facendo,
quello che farai
e per quanto ci vuoi bene.
Eccoti arrivare,
che tremi un poco, dondoli
sui tuoi piedi stanchi,
affaticati dal tanto lavoro
svolto in tutta la tua vita passata.
Ora però puoi rilassarti
guardare la televisione stando attento
alla circolazione del sangue, alzando
le gambe, perché se non ti muovi
ne sei costretto, “Ah, questa paura
continua”, tu che prendi
mille pasticche
e non ti lamenti.
Tu che ti alzi presto la mattina,
ormai hai la “sveglia nel cervello”
come dici tu, e poi vai nel l' orto
raccogli l'insalata che noi
nipotini mangiamo a pranzo.
Tu, nonno, che mi prepari la cioccolata
proprio come piace a me.
Grazie per tutto quello che hai fatto,
che stai facendo,
quello che farai
e per quanto ci vuoi bene.
Sara Bellotti.