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Autore: i suoi occhi verdi    15/07/2014    7 recensioni
X:”Ehi, ma la smettete! C’è qualcuno qui che sta cercando di suicidarsi!”
Tutti e tre ci voltiamo di scatto zittendoci.
Il ragazzo che abbiamo davanti sembra avere la nostra età, ha un ciuffo castano e occhi scuri, abbastanza alto e muscoloso.
X:”Qualcuno vuole una pizza?” dice con una tranquillità assoluta masticandone una fetta.
“Ah, comunque io sono Federico e voi?”
“Tanto vale presentarci, io sono Leon”
“Violetta”
“Kate Moss”
Tutti ci giriamo verso la bionda sgranando gli occhi. Della serie “Ma questa da dove esce?!”
“Ma per voi comuni mortali sono Ludmilla Ferro.” Dice balbettando nervosamente, deve essersi accorta dei nostri sguardi.
“E’ stato un piacere!” dico correndo verso le scale, ma vengo subito fermata da Violetta.
“Dove pensi di andare?!” mi chiede fissandomi negli occhi.
“Dio quanto è bella. Cioè Dio quanto stringe.” Pensai correggendomi immediatamente.
Ma chi me l’ ha fatto fare?
Eh poi non è colpa mia. Dovevano proprio decidere di uccidersi oggi?
Però potevo evitare di scegliere proprio la “Casa dei suicidi” e la “Notte dei suicidi” per farla finita.
Guardo il cielo e noto diversi fuochi d’artificio. E’ mezzanotte. L’inizio di un nuovo anno.
Ispirata a non buttiamoci giu. LEONETTA E FEDEMILA.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Federico, Leon, Ludmilla, Violetta
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza
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NON BUTTIAMOCI GIU’

Capitolo 7

Londra, 2 Gennaio 2015

Ludmilla è corsa fuori dalla villa piangendo. Io sono rimasto completamente paralizzato e continuo a fissare il padre con aria di rimprovero, poteva usare un modo più gentile per dare una notizia tanto dolorosa.
Sbuffo e comincio a seguire la bionda fuori dalla porta. La vedo su una panchina ad asciugarsi le lacrime.

“Ludmilla” dico per poi posare una mano sulla spalla della ragazza davanti a me.

Lei si gira, gli occhi rossi dal pianto e i capelli arruffati e bagnati dalle prime gocce di pioggia.

All’improvviso lei scoppia in una risata, non quelle reali, ma di quelle pazze, quelle che ti mettono paura.

La guardo interrogativamente.

“E’ stato facile ingannarlo, non è vero? Dopotutto sono una brava attrice”

Rimango scioccato dalle sue parole, ma decido di non prestarci molta attenzione.

“Ho dimenticato il giubbotto dentro, torno subito” dico per poi allontanarmi verso l’edificio.

Una volta dentro individuo la mia giacca dentro lo studio del padre.

La afferro e mi volto verso l’uscita.

“Prenditi cura di lei, fallo per me” mi dice con voce rotta dai singhiozzi.

“Certo, lo farò signore.” Dico riferendomi al proprietario della villa.

Esco di corsa, appena in tempo per vederla entrare in un taxi. Dove diavolo vorrà andare a quest’ora?
E per tenere fede alla promessa fatta pochi minuti prima decido di seguirla.
 
 
Io e Leon stiamo correndo come due matti sotto la pioggia.

E’ cominciata con poche goccioline per poi diventare un temporale.

Arriviamo sotto quello che penso sia il condominio di Leon.

Siamo letteralmente bagnati fradigi. Anche con il ciuffo afflosciato, resta comunque bellissimo.
Mi sorride e prende le chiavi dalla tasca e mi invita a salire le scale. Gli sorrido di rimando e avanzo.
Dopo ben sette piani di scale siamo arrivati. L’appartamento anche se piccolo è accogliente.

“Dormirai qui” dice per poi mostrarmi una graziosa stanzetta. Le pareti sono lilla, vi è una graziosa scrivania bianca e un letto con un morbido piumone viola.

 “Grazie mille, non so come avrei fatto” dico per poi abbracciarlo.

“Di nulla” dice per poi sorridermi “E’ un piacere aiutarti”
 
Mi ritrovo davanti ad una discoteca. Infatti, il mio inseguimento mi ha portato qua.
Entro e subito la musica assordante mi riempie le orecchie mentre l’odore pungente di alcool mi entra nelle narici.
Comincio a cercarla ovunque con lo sguardo.
Intorno a me ci sono molte ragazze troppo giovani per restare in un posto del genere. Se ne stanno attaccate a ragazzi di dieci anni più di loro cercando di sedurli. Che generazione di merda.
 
Girando la testa noto la capigliatura fluente della bionda che sta ballando con un ragazzo. Le mie vene pulsano e stringo i pugni.
Aspetta, quelle che provo è gelosia?
Non importa ora.
Mi avvicino velocemente scostando le persone che mi trovo davanti con un gesto violento del braccio.
“Ehi, bello smamma. Lei è mia.” Dico al ragazzino mettendomi in mezzo a loro due e guardandolo in cagnesco.
Lui sembra alquanto infastidito, ma lancia un’occhiata alla bionda facendole l’occhiolino.
Questo gesto mi manda in bestia, ma cerco di controllarmi. Ora la cosa più importante è portare Ludmilla fuori di qui.
“Ehi, ma che vuoi?!” dice urlandomi contro.
“Ora vieni con me” dico prendendola per un braccio.
“Ma lasciami in pace!” urla per poi liberarsi dalla mia presa e girandosi.
“LUDMILLA!”
Lei si blocca a pochi metri da me e abbassa lo sguardo.
Dopo qualche secondo si gira e mi abbraccia di slancio.
“Va tutto bene, ora ti porto via da qui” le dico per poi sentirla urlare e piangere fino a farle togliere il respiro. Mi si spezza il cuore vederla cosi, ma deve sfogarsi. Il dolore finalmente è uscito fuori.
 
 
 
Mi rigiro e rigiro nel letto, non riesco proprio a dormire.
Continuo a pensare a quegli occhi verdi magnetici e alle sue braccia muscolose che si stringono intorno al mio corpo.
Come se mi leggesse nel pensiero, sento la porta aprirsi e lo vedo in piedi con gli occhi chiusi.
“Leon cosa ci fai qui?” dico con la voce impastata dal sonno.
….
“Leon?” ripeto notando che non mi risponde.
Lui avanza e mi prende il viso tra le mani,baciandomi.
All’inizio, sorpresa, non rispondo, ma dopo pochi secondi chiudo gli occhi e mi godo il dolce bacio.
Se le mie ipotesi sono giuste, lui è sonnambulo e non ricorderà niente, ma non mi importa.
Assaggio le sue labbra morbide e la sua lingua cerca la mia.
Schiudo le labbra e il bacio da casto diventa passionale.

Dopo alcuni minuti ci stacchiamo e come è venuto ritorna in camera sua.

Mi tocco le labbra e arrossisco violentemente. E’ stato uno dei baci più belli della mia vita. Ho provato emozioni che con nessuno avevo provato. Mi stendo e gli angoli della mia bocca si piegano in un sorriso.

Se prima non riuscivo a dormire. Beh, figuriamoci ora.
 
HOLA CHICAS!
WAAAAAAAAA. Amo alla follia questo capitolo. Non so se essere più contenta per la gelosia di Federico o il bacio Leonetta. Voi cosa ne dite?
Leon si ricorderà del bacio?
Tra Ludmilla e Federico succederà qualcosa?
Eheheheheh io sto già progettando un altro capitolo.
Sono tornata dal mare ieri, ho acceso il computer e mi sono detta “DEVO AGGIORNAREEE!”.
Beh, mi stavo addormentando sul computer. Così per evitare di scrivere schifezze, ho rimandato ad oggi. Ho preso delle caramelle e mi sono guardata tantissime puntate di Gossip Girl. Muaahhahahahaha.
Colgo l’occasione di ringraziare tutte quelle che hanno aggiunto la storie nelle preferite, seguite o semplicemente la recensite.
Siete Fantastiche.
Alla prossima, i suoi occhi verdi.
  
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