Storie originali > Romantico
Segui la storia  |      
Autore: Vika_I_Love    15/07/2014    1 recensioni
Tre amiche sono costrette a scappare, Greta è costretta a scappare
dalla sua vita, scappare dal suo passato, scappare senza voltarsi indietro.
Jane e Rose non possono far altro che scappare con lei … Sono una famiglia e la
famiglia è sempre unita.
Il loro viaggio le porterà ad essere consapevoli dei propri
errori, le farà conoscere i valori della vita, le farà conoscere l’amore, il
Vero Amore.
Dal primo capitolo:
Greta strinse la mano
di Jane, la guardò dritta negli occhi, come se volesse farle conoscere il
dolore che la stava distruggendo

-Quando mi ha chiesto perché
ti ho coinvolta non ti ho risposta perché per me la risposta è scontata-

Si prese qualche
attimo di pausa, strinse anche la mano di Rose e poi finì la frase

-Mi serve la mia
famiglia- sorrise dolcemente.”
Genere: Azione, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tutti sbagliano ma nessuno si è mai reso conto di quanto peso abbia avuto quello sbaglio
Se non avessimo sbagliato magari le cose sarebbero andate diversamente
Se avessimo affrontato le conseguenze la nostra vita non sarebbe più la stessa
E voi … Voi avete mai affrontato le conseguenze?

 
Rose era teneramente abbracciata a Morfeo, nonostante fossero le 9 del mattino, erano solo un paio d’ore che dormiva beata, il motto del trio scatenato era “La notte è giovane … sempre giovane”. Con questo motto giustificavano la loro routine del week-end.
I genitori di Jane erano fascisti, la loro pargoletta a scuola di sabato non si sarebbe mai vista, per loro il sabato era come la domenica … Santo.
Jane era la classica ragazza che poteva trascinarti ovunque volesse portarti, così trascinò Rose e Greta, il sabato non si sarebbe andato a scuola, il venerdì sera di conseguenza era il venerdì di baldoria.
 
Il sonno di Rose venne interrotto in malo modo, le urla di Greta s’impadronirono della maestosa stanza di Rose.
-Dobbiamo scappare, devo scappare, devi venire con me- parlava velocemente, passandosi una mano sulla frangia nervosamente, morse talmente tanto il labbro da gemere leggermente dal dolore.
Rose si alzò di colpo, notò l’amica agitata, guardò l’orologio e si rese conto dell’ora. Si passò una mano in viso non riusciva proprio a capire cose prendesse a Greta.
Quest’ultima le tirò una maglietta e uno shorts –Muoviti, devi sbrigarti- il respiro era sempre più irregolare, faticava nel regolarizzarlo.
Rose le si avvicinò cautamente, le strinse le spalle –Greta va tutto bene, va tutto bene, non c’è niente di cui preoccuparsi- la bionda sorrise per tranquillizzarla, ma non ci riuscì, così decise di assecondare i suoi desideri.
Entrò in bagno, posò le mani sul marmo e si specchiò. Aveva un aspetto orribile, se l’avessero vista i ragazzi che frequentavano le sue stesse feste sicuramente avrebbero cambiato idea su di lei, pensò tra se e se. I capelli corti ribelli di un colore chiarissimo, li avevi fatti per ribellarsi in casa, i suoi genitori erano perfetti lei no, non si sentiva perfetta, lei non era perfetta. Legò una bandana e la usò come se fosse stata una fascia per capelli, così da portarli indietro, la frangia era lunga e le copriva gli occhi, non aveva tempo di usare la lacca per sistemarli. Era preoccupata per Greta, non era mai così vulnerabile.
_-_-_-_-_-_-
-Il tuo telefono suona- la voce roca del ragazzo al suo fianco la fece svegliare, Jane senza aprire gli occhi abbastanza scombussolata risposte in automatico al telefono, non lesse il nome sul display, già sapeva chi potesse essere
-Tesoro dimmi-
-Vieni immediatamente fuori-
-Non sono a casa-
-lo so cara, t ho rintracciato grazie al GPS-
-Oddio, sei una dell’FBI hai per caso?-
-Muoviti-
Jane si alzò, si voltò verso il ragazzo accanto a lei, -Io vado- .
 Il giovane si alzò sui gomiti –Posso sapere almeno il tuo nome?-
-Sono Jane Huston, è stato davvero un piacere, ma è stato il piacere di una notte- La ragazza sorrise e un espressione da presuntuosa malefica si prese possesso del suo viso, si alzò dal letto alla ricerca dei suoi indumenti, trovò l’intimo appesi ad una cyclette, il resto dei vestiti su una scrivania e le scarpe affianco al letto.  Il ragazzo si alzò e le si avvicinò –Io sono James, questo è il mio numero, sai se vorrai sentirmi di nuovo-
Jane sorrise, prese il foglietto e andò via.
-_-_-_-_-_-_-_
 
Uscita dalla casa del semi sconosciuto intravide un camper a lei familiare parcheggiato proprio alla fine della strada. Lo raggiunse con passo svelto. Greta aprì la portiera per permetterle di entrare.
-Cosa è successo?-  quelle tre parole uscirono come un macigno. Nessuna la rispose ma Greta le fece cenno di entrare. La ragazza obbedì, si posizionò tra Greta e Rose che era troppo impegnata nel guidare per prestare attenzione alle domande della nuova arrivata.
-Ok, ho capito nessuno parla, a cosa vi servo? Perché mi avete chiamato? Perché continuate ad ignorarmi?-
Il silenzio era troppo assordante per Jane, stanca del continuo gioco del silenzio, si recò in fondo al camper decisa a recuperare qualche ora di sonno.
Lo sguardo di Greta prestava attenzione solo allo sfondo che il finestrino le regalava. Rose notò quella situazione che era in bilico su un filo pericoloso, non voleva cadere dalla parte sbagliata, stufa parcheggiò il camper in un autogrill.
-Scendete, ho fame, dobbiamo mangiare e comprare qualcosa da bere, non posso fermarmi ogni volta che ho sete-
Le due amiche scesero dal camper, ad interrompere  il lungo silenzio fu Jane
-Cazzo, io non posso proprio dormire oggi- quella affermazione fece ridere le due interlocutrici, il quel momento Jane aveva salvato la giornata con una semplice frase.
Le tre si sedettero attorno ad un tavolino, assaporarono il gusto forte del caffè, le avrebbe aiutate a tirare avanti per qualche ora.
Greta strinse la mano di Jane, la guardò dritta negli occhi, come se volesse farle conoscere il dolore che la stava distruggendo
-Quando mi ha chiesto perché ti ho coinvolta non ti ho risposta perché per me la risposta è scontata-
Si prese qualche attimo di pausa, strinse anche la mano di Rose e poi finì la frase
-Mi serve la mia famiglia- sorrise dolcemente.
Jane la strinse forte, in quel momento si rese conto di non partire per una vacanza, bensì per una nuova vita, non sapeva cosa fosse successo, probabilmente Rose si, aveva un altro sguardo, era consapevole, ma era pronta, era pronta a dare tutto il supporto necessario alla sua famiglia.
 
 
Angolo autrice
Questo più che un capitolo è un prologo … L’inizio della catastrofe XD
Nei prossimi capitoli saprete i dettagli della personalità di ognuna delle tre ragazze, inizierete a conoscere i loro atteggiamenti ma soprattutto saprete da cosa stanno scappando.
Penso che avrete capito che Greta sia la più pazza XD
Non vi dico di recensire, se vi va lo farete, è ovvio che mi faccia piacere ma non voglio obbligarvi a fare nulla..
Se la storia vi è piaciuta penso che un commento lo lascerete quindi è inutile implorarvi XD
Un bacio a tutte e grazie anche solo di aver letto così da avermi dedicato qualche minuto 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Vika_I_Love