Ero un piccolo puntino grigio, ne bianco ne nero. Grigio, non ero ne il bene ne il male, ero una via di mezzo, qualcosa di indefinito, una puntino trasparente in un mondo pieno di puntino colorati. Ero la tipica ragazza che non si credeva bella, che odiava se stessa, ma non faceva nulla per cambiare tutto questo, si accontentava. Si perché non aveva fiducia, e non credeva di poter raggiungere un traguardo troppo alto. Preferivo camminare piano, sulla mia strada, anche se non avevo grandi aspettative, o forse sì. A dire il vero avevo dei traguardi da raggiungere, o meglio dei desideri, ma sapevo che sarebbe stato impossibile esaudirli. Come ogni ragazza della mia età volevo trovare il “vero amore” ed essere felice. Bella stronzata, secondo me il vero amore non esiste nemmeno nella favole, figuriamoci nella realtà.
Avevo avuto sempre una vita normale, o almeno per me lo era. Avevo dei genitori severi, un fratello più piccolo a cui stavo sempre dietro, ogni cosa che facevo dipendeva da lui, per uscire, per qualsiasi cosa. Ma gli volevo un bene infinito. Facevo il liceo scientifico, e diciamo che me la cavavo. 
Poi c'era la cosa più importante nella vita di un'adolescente, l'amicizia. Beh diciamo che quella era fatta di alti e bassi, il mio carattere odioso lo sopportavano in pochi, e non so nemmeno come facessero a starmi accanto. Avevo quattro amiche in classe, fantastiche. Le adoravo, però spesso, essendo in dispari mi sentivo come quella di troppo, che stava in disparte. A dire il vero quello era un mio problema, non avevo nemmeno un po' di fiducia in me, e se una persona mi diceva "ti voglio bene", non ci credevo. Insomma non pensavo di poter essere all'altezza di nessuno, ed ero pronta per qualsiasi delusione, in ogni secondo, in ogni istante. La mia cerchi di amicizia si estendeva ancora un po', un'amica dell'infanzia, a cui tenevo un sacco, ma che col tempo si era sempre più allontanata. E altre due-tre amiche importanti di cui parlerò più tardi.


Scusate se è corto ma è l'introduzione, e poi volevo sapere se aveva senso continuare