Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Saiph03    16/07/2014    0 recensioni
Due amiche, due ragazzi un inizio uno strano inizio.
Una storia e quattro destini apparentemente separati ma qualcosa li lega dall'inizio di tutto
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Jason Grace, Percy Jackson, Piper McLean
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eccomi qui di fronte a lei.
Si chiama Piper, piper Mcline ed è la mia migliore amica.


Dopo anni ed anni di pura vita sedentaria e identica minuto dopo minuto: sveglia, colazione, scuola, pranzo, compiti, cena, letto; arriva il momento di cambiare vita arriva il momento in cui devi crescere.
Così iniziai il liceo classico. 

-allora ragazzi chi Sa Come risolvere questo problema algebrico?- 
-La stessa storia ogni lunedì..!- ero furiosa ogni benedetto lunedì, quel maledettissimo professore dalla stramaledettissima laurea comprata, cercava di farci infilare dentro i nostri cervelli delle affermazioni false concetti che non avevano ne capo ne coda.
Eppure quella specie di palla abnorme di un professore era straconvinto di ciò che andava farfugliando, e qualvolta io lo contraddicevo..lui mi sbatteva in faccia una qualche regola di un qualche matematico mai sentito.

Quella mattina indossava una camicetta a righe fuori moda e dei logori jeans , i veterani del liceo dicevano che li indossasse qualunque giorno in qualunque mese dell'anno. Non mi inportava più di tanto alla fine non è il look a mostrare chi realmente siamo, bensì il cervello almeno io la pensavo così.
Devo prima avvertirvi che in questi ultimi otto anni della mia esistenza non ho avuto molti contatti con esseri umani della mia specie; ero troppo presa da libri interessanti e apparte i mie due fratellastri e mio padre non ho quasi parlato con nessuno, quindi se state pensando che io sia una smorfiosa, egoista che si chiude in camera vi sbagliate.
Volevo cambiare ma il mio orgoglio me lo impediva e poi la gente non mi capisce pensa solo che sia una mocciosa cresciuta troppo infretta e con un cervello geniale.
Guardai fuori dalla finestra: il cielo grigio e tempestoso, proprio come i mie occhi pululava degli stridori invernali, le poche case che contornavano l'edificio scolastico erano fredde e a tratti i cunicoli dei camini emanavano docili sospiri di fumo, sbadigliai detestavo le orribili lezioni del signor Ottenbald erano estremamente sbagliate.
Pogiai il mio viso nel palmo della mano e con lo sguardo vagai tra i banchi della classe, ero assorta tra i miei pensieri, quando un lieve tic toc mi riportò alla realta.
-Avanti- disse il professore e con enorme stupidità sistemò i capelli (aveva una cotta per la preside, ma lei nemmeno lo guardava, e ci credo..) ma dalla porta entrò una ragazza minuta e snella abbastanza alta, si voltò verso la classe con lo sguardo basso, mi fece subito tenerezza eppure aveva un'aria familiare: la sua pelle abbronzata il laccio logoro che portava come fascia e quelle treccioline finemente intrecciate la rendevano di una bellezza assoluta.
-Ahh..è solo la nuova arrivata..ufemm comunque lei è piprey Mcline- sentenziò lui - Piper Mcline signore- corresse lei, io sorrisi.
-Fa lo stesso siediti lì- sbottò lui e indicò il posto accanto al mio.
Io tolsi la giacca e lo zaino che avevo pogiato lì, riposi i miei libri che occupavano parte del banco e la feci accomodare. 
Continuò la solita lezione.
Ero stufa, non aveva nessun diritto di dirci quelle scemenze, così mi misi a leggere.
-Signorina Chase vuole dirmela lei la soluzione ?- era la volta buona, pensai dovevo dargli una lezione.
Feci un sorrisetto e risposi annuendo -allora la soluzione è radice quadrata del primo termine fratto il secondo che poi va moltiplicato per il numero del primo elemento e diviso per due..- la mia voce doveva sembrare annoiata.
Il professore ci mise un po' a seguire il filo del discorso poi annuì sconsolato.
La campanella della fine dell'ora tuonò e così iniziò la ricreazione.
Io come ogni giorno rimasi in classe a leggere e anche Piper rimase al mio fianco.
Alzai lo sguardo e la vidi fare la mia stessa cosa - Bel libro- commentai lei alzò lo sguardo e mi sorrise. Restai letteralmente estrefatta aveva..cioè i suoi occhi..il loro colore..non..cioè non avevano un colore bensì tutti. Cambiavano colore ogni secondo era impossibile definirli, lei dovette accorgersene perchè abbassò lo sguardo, non volevo farla sentire a disagio così mi presentai - io sono Annabeth, la signorina Chase di qualche minuto fa - imitai il professore e lei sorrise si presentò anche lei anche se fu inutile dato che ormai sapevo il suo nome e cognome.

Questo episodio fu il primo giorno cui conobbi Piper la mia migliore amica.
Ma il nostro fato non era solo quello di conoscerci il nostro fato iniziò quel giorno il più bello ma anche il più orribile dei nostri incubi.

Era il terzo anno e dopo le proteste e le ribbellioni il professore abnorme era ancora al nostro fianco.
Quel giorno primaverile era carico di afa, Piper come sempre indossava una vecchia maglitta che le ricadeva dalla spalla sinistra lasciandola a metà scoperta, mentre le cambe erano coperte da jeans strappati e pieni di toppe, le piaceva vestire così perchè si sentiva libera ma soprattutto credeva che gli altri non la notassero.
Ma era alcuanto impossibile. Ad una delle sue treccie aveva legata un piuma, forse di aquila, forse di un falco animali fondamentali per la sua gente. L'avevo scoperto l'anno prima che gli antenati di Piper facevano parte di una tribù Cherokee ecco spiegato i suoi tratti sematici cosi diversi e allo stesso tempo cosí puri.
I miei riccioli biondi coprivano la visuale dell'orribile professore, provai a sonnecchiare un po' ma fu inutile perchè il mio cervello scattava a destra e a manca perchè voleva rinfacciare a quello smorfioso tutti gli errori madornali che stava blaterando, persino Eistein sinsarebbe risvegliato al suono delle sue bestemmie.
Piper si scostò i capelli dietro un orecchio porgendomi un fogliettino. Lo presi, indugiai un attimo sul da farsi poi lo aprii "dai su ascoltalo, o qunto meno fa finta di ascoltarlo, sta blaterando sciocchezze :D" le sorrisi e le feci l'occhiolino.
-allora voi due, smettiamola di fare le sciocche e ascoltate la lezione che è interessante- Adesso era troppo, anche un rimprovero da quell'ignorante no.
Mi diressi spedita alla lavagna gli rubai il pennarello dalle mani e gli scrissi la formula che avevo migliorato e con la quale riuscivo a risolvere qualunque problema. Appena terminai lui si scurì in volto e urlò - eresia! Questo è contro ogni regola.. O dio ! Se Eistein fosse qui..- 
-sarebbe alquanto contento- gli rinfacciò Piper, tutti i nostri compagni sorrisero, io le sorrisi, poi guardai il professore che grugnì e boforchiò la "frase" - siete in punizione questo weekend qui a scuola tutte e due! E adesso FUORI!..che vergogna che vergogna..- uscimmo lo odiai ancora di più lo odiai con tutta me stessa, ma almeno gli avevo detto che era un ignorante.
-dai die giorni qui a scuola non sono così male...- La voce di lei era un po' incrinata.
Io Annabeth Chase avevo appena ricevuto una punizione come se fossi io quella da punire.
Per poco non urlai per la rabbia ma Piper mi mise una mano sulla spalla e mi sentii un po' meglio.
In lontananza due ragazzi stavano ridendo uno con i capelli scuri, l'altro biondo, almeno loro erano felici.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Saiph03