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Autore: harlequinn    16/07/2014    3 recensioni
« Non ho bisogno di una dichiarazione d’amore, Derek. Il fatto che siamo qui e tu non mi abbia ancora azzannato la gola o guardato male è un grosso traguardo, non trovi? »
Stiles la butta sul comico perché è l’unica cosa che gli riesce davvero bene, e può chiaramente vedere la gratitudine negli occhi di Derek mentre annuisce sorride ancora una volta.
[ Stiles / Derek ]
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Derek Hale, Sceriffo Stilinski, Stiles Stilinski
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 Questa la dedico alla mia Chiara perché lei è lo Sceriffo del mio Stiles
ed aveva bisogno di qualcosa di caruccio su cui piangere.
Spero ti piaccia, tesoro.
Ti voglio bene.


 
Under the moonlight.

Uno spicchio di luna splendeva nel cielo mentre Stiles e Derek camminavano per le strade deserte di Beacon Hills in un piacevole silenzio che l’umano aveva imparato ad apprezzare solo in presenza del lupo.
Quella città maledetta ha deciso di concedere un po’ di pace ai suoi cittadini e Stiles si era ripromesso che non si sarebbe mai lasciato sfuggire una occasione simile e ne aveva approfittato per presentarsi dal nulla al loft di Derek ed invitarlo ad uscire con una faccia di chi non accetterà – o almeno spera che l’altro lo faccia – un ‘no’ come risposta.
Stiles sorride e rivive per un momento l’invito fatto in precedenza, nella propria testa.

•••

Qualche ora prima.

Stiles si rigira le chiavi della Jeep tra le mani, guardando il loft con la coda dell’occhio mentre si domanda se quella fosse davvero una buona idea o una davvero, davvero stupida.
Con il passare del tempo aveva preso a cogliere quei piccoli segni che, almeno secondo il suo buon occhio osservatore, facevano intendere un certo interesse da parte di Derek nei suoi confronti.
Tuttavia trovare il coraggio per entrare lì dentro e invitare l’uomo a cena fuori era piuttosto difficile – soprattutto per un tipo socialmente imbarazzante come lui.
L’unico lato positivo era che anche Derek non se la cavava poi così bene nel lato ‘sociale’, quindi con quel pensiero in mente scende dall’auto e con passo deciso si dirige verso la grossa cancellata, sicuro che l’altro oramai aveva capito che si trattasse di lui.
Il suono della propria Jeep malandata ed i suoi leggeri incoraggiamenti sottovoce ne erano la conferma.

Prima ancora di avere la possibilità di bussare – da quando bussa? – Derek apre e lo guarda leggermente divertito mentre si appoggia con una spalla allo stipite della porta.

«Stiles. »
Dice, con fare assolutamente tranquillo di chi non ha una preoccupazione nel mondo, e l’umano non può fare a meno di sentire il proprio cuore battere più velocemente dalla felicità, perché Derek si meritava solo e soltanto quello dopo tutto ciò che aveva passato.

« Derek io--- vuoi uscire con me? Te lo domando per essere cortese ma sappi che non mi aspetto un ‘no’ come risposta. »
Non sa dove riesce a tirare fuori quelle parole e soprattutto non sa come riesce a dirle senza vomitare sul pavimento da quanto fosse nervoso.

« Okay. »
La risposta è così semplice che per un momento non riesce a coglierla, chiedendosi se l’altro lo stesse prendendo in giro o semplicemente fosse intenzionato sul serio a passare una serata con lui di sua spontanea volontà e non perché la solita incombente minaccia lo costringesse a farlo.

«…okay. E’ stato più facile del previsto. Sicuro di stare bene? Oddio, ti hanno posseduto. E’ l’unica spiegazione logica »
Farfuglia con fare sconvolto, iniziando a muoversi con il suo solito fare scomposto, strappando una breve risata, ma sentita, dalla bocca di Derek.
Stiles si blocca e lo guarda con le labbra schiuse, chiedendosi quando il lupo avesse ricominciato a ridere sul serio e non a fare i suoi soliti sorrisetti sarcastici.

« Ti passo a prendere alle otto. »
E’ l’unica cosa che dice prima di sorridergli a labbra chiuse e chiudere la cancellata, lasciandolo lì con il cuore a mille e gli occhi spalancati.

 
•••

« A cosa stai pensando? »
Derek lo strappa via dai suoi pensieri con la sua voce bassa e piacevole, attirando l’attenzione di Stiles su di lui.
Il ragazzo non può fare a meno di sorridergli mentre una leggera brezza estiva dominava le strade di Beacon Hills e la luna illuminava una porzione del suo volto in un mero tentativo di delineare i suoi tratti marcati e mascolini.

« Al modo in cui ti ho chiesto di uscire. E a quanto ero nervoso prima, durante e dopo averlo fatto.
Sono tornato a casa e una piccola parte di me era ancora convinta che un qualche spirito ti avesse posseduto. »
Dice, strappandogli l’ennesimo sorriso della serata.
Il cuore di Stiles fa una capriola e si gratta la nuca con fare imbarazzato, decidendo se dirgli o meno cosa aveva fatto dopo essere arrivato in camera.
Opta che una confessione del genere può solo farlo ridere e la risata di Derek e decisamente la sua nuova cosa preferita nel mondo.

« Ho chiamato Scott per dirgli la mia teoria. Ha riso così tanto che l’ho sentito cadere dal letto. All’inizio davvero non capivo cosa ci fosse da ridere…poi mi sono calmato e mi sono reso conto di quanto stupido io sia stato.
Ma ehi! Non si sa mai in questa città. »
Racconta, concludendo un po’ sulla difensiva e giusto in tempo prima che Derek si blocchi in mezzo alla strada e si metta a ridere di cuore.
Stiles osserva il suo viso, adorando il modo in cui il suo volto si illuminava e delle piccole rughe si creavano attorno ad i suoi occhi, facendo apparire il suo sorriso quasi più grande di quanto non fosse già.

« Sei assurdo, Stiles. Assurdo in modo positivo. »
Queste sono le uniche parole che gli dice prima di afferrargli la mano ed intrecciare le loro dita, riprendendo a camminare, facendo arrossire Stiles sotto il suo sguardo decisamente più addolcito e brillante da far sembrare i suoi occhi di una tonalità di verde più chiara.

Il silenzio si instaura nuovamente tra i due mentre camminano con tranquillità verso casa Stilinski, sapendo già che lo Sceriffo li aspettava entrambi, ancora sveglio e pronto ad assicurarsi che il figlio fosse ancora tutto intatto e che nessun “Nagitsune” ( « Si chiama Nogitsune, papà! » ) si fosse impossessato del suo corpo tra un pasto e l’altro.

« Non passavo una bella serata da tanto. »
E’ Derek a parlare una volta nel vialetto di casa.
La volante dello Sceriffo è parcheggiata poco più in là, mentre la Jeep si trova alle spalle di Stiles.
Nessuno dei due è ancora pronto a concludere la serata quindi decidono di rimanere lì, sapendo che una volta alla porta, Stilinski Senior li avrebbe annegati di domande varie.

« Felice di essere stato parte di questa bella serata. »
« Non ne sei stato parte. Sei la ragione, Stiles. Non sono bravo…non sono bravo con le parole. »
Il lupo sembra essere davvero in difficoltà e il ragazzo trova davvero adorabile quel rossore presente sulle sue guancie mentre si impegnava, per una volta, a non fare il licantropo costipato sentimentalmente ed esprimersi.

« Non ho bisogno di una dichiarazione d’amore, Derek. Il fatto che siamo qui e tu non mi abbia ancora azzannato la gola o guardato male è un grosso traguardo, non trovi? »
Stiles la butta sul comico perché è l’unica cosa che gli riesce davvero bene, e può chiaramente vedere la gratitudine negli occhi di Derek mentre annuisce sorride ancora una volta.
A quel punto rimane solo una cosa da fare ed è certo che anche l’altro lo sta pensando visto che oramai la sua schiena è premuta contro la fiancata della Jeep e Derek è davvero molto vicino a lui.
Così vicino da poter sentire il suo fiato fresco sul volto.

« Ora…ora ti bacio. Posso baciarti, vero? »
Stiles domanda, insicuro, mordendosi il labbro inferiore mentre Derek fa di tutto per non scoppiare a ridere, trovandolo assolutamente adorabile nella sua insicurezza e nel suo bisogno di mettere le carte in tavola.

« Sì, Stiles. Puoi baciarmi. »
Dice, con tutta la calma del mondo, appoggiando le mani sui fianchi esili di Stiles, strappandogli un flebile sospiro.
Il ragazzo si fa coraggio ed avvolge il suo collo con le braccia, sfiorando appena le labbra con le sue per poi lasciarsi completamente andare e coinvolgerlo in un bacio che si faceva lentamente sempre meno casto.
Le mani viaggiano lungo entrambi i corpi in un tentativo di avvicinarsi ancora di più, quasi a volersi fondere lì, sul vialetto di casa Stilinski.

E’ un colpo di tosse ben calcolato a farli staccare velocemente, entrambi con il respiro affannato e le labbra gonfie e lucide dal bacio molto passionale.
I due si girano verso l’entrata per trovare lì a guardarli lo Sceriffo a braccia incrociate ed una faccia che vorrebbe essere seria ed intimidatoria, ma non ci si avvicina neanche lontanamente.

« Hale. Spero tu non abbia impegni per sabato sera dato che sei invitato a cena qui. Ah, e ‘no’ non è tra le opzioni. »
Stiles e Derek si guardano, scoppiando a ridere subito dopo, lasciando lo Sceriffo piuttosto confuso su quell’attacco di ilarità improvviso.

« Ora capisco da chi hai preso. »
Dice, lasciandosi trascinare verso il portico, le loro mani ancora intrecciate fra di loro e abbastanza riluttanti a lasciarsi andare.

« Sì, sono libero sabato sera, signore. Vuole che porti qualcosa? »
Chiede, cortesemente, accarezzando il dorso della mano di Stiles con il pollice, cercando di calmare entrambi, anche se lo Sceriffo era felice di vederli entrambi così spensierati e tranquilli.
Se lo meritavano, dopotutto.

« Solo te stesso. E…Derek? Sono felice che tu abbia fatto domanda per entrare nel corpo di polizia. Un paio di mani in più, soprattutto mani che conoscono i segreti di Beacon Hills, fanno sempre comodo. »
Alle parole del padre, Stiles, si volta verso Derek a bocca aperta, non avendo la più pallida idea che l’altro avesse fatto richiesta per un lavoro in centrale.
Sapeva che aveva aiutato in qualche caso di omicidio – soprattutto nel periodo del suddetto Benefattore – ma non poteva immaginare che proprio quella fosse la sua vocazione.

Derek vede lo shock e la sorpresa sul suo volto e probabilmente si rende conto di non averglielo neanche accennato e si sente in colpa. Dopotutto avrebbe dovuto lavorare assieme a suo padre.

« Okay…potete parlarne domani. Adesso Stiles fila a letto che domani c’è scuola ed è già tanto che ti abbia fatto uscire fino a tardi. »
L’uomo rifila uno sguardo autoritario al figlio ed uno d’intesa a Derek, facendogli capire che nonostante tutto si fidava di lui e lo aveva dimostrato nel momento in cui aveva lasciato che Stiles ci uscisse assieme.

« Tu--- tu mi racconterai tutto domani, capito? Vedi di essere al loft quando torno da scuola. »
Lo avverte, assottigliando lo sguardo e baciandolo velocemente prima di scappare in casa, salutandolo da sopra la spalla del padre che dopo una stretta di mano ed una pacca sulle spalle, entra in casa.
Stiles lo guarda negli occhi e sorride come non fa da tempo e lo abbraccia, mormorando un ‘ti voglio bene’ ed un ‘buonanotte’, sparendo al piano di sopra.

La fortuna aveva preso a girare verso di lui e oramai non aveva più dubbi.



Angolo autrice:

E siamo ancora qui! Un miracolo divino!
Ho scritto più di una one-shot nel giro di un anno...è un evento da festeggiare, scusatemi. 
Che dire...la mia Chiara mi ha chiesto una One-Shot ispirata a questo
 ed in qualche modo è uscita fuori questa piccola storia. 
Spero vi piaccia e lasciatemi una recensione per farmi sapere che ne pensate o per farmi sapere se ho fatto qualche errore dato che non è betata (as always lol) 
Ve se ama tanto e alla prossima.



Shippi sterek? Vuoi piangere con qualcuno? Ho la soluzione per te! Aggiungimi qui 
e piangi con me. 
   
 
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