L’aria asettica della sala d’attesa rendeva l’aria quasi irrespirabile.
I due fratelli sedevano l’uno accanto all’altro, con i genitori e il fratello più piccolo che li fissava.
Joe emise un suono a metà tra un ringhio e un sospiro, Kevin sorrise alzando la testa.
Un uomo col camice bianco si parò davanti ai genitori ansiosi.
Joe non gli fece aprire bocca dicendo: possiamo entrare a parlare con lui?
Il medico annuì, serio.

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Nicholas Jonas giaceva nel letto, con gli occhi chiusi.
Certamente non si aspettava l’arrivo di qualcuno.
I due fratelli maggiori irruppero nella stanza.
-Oh Nick- sussurrò Kevin stringendolo con fare paterno il fratello.
Joe, invece, lo fissava con aria stranita.
-Vi hanno detto cos’ho?- chiese incerto il riccio.
-in verità no- borbottò Joe.
-diabete-
Le parole di Nicholas Jonas ottennero due reazioni opposte:
Kevin lo strinse più forte, Joe scappo via.

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-Hey- disse Nick sedendosi sul letto di Joe.
Faceva uno strano effetto tornare a casa,
anche dopo poche ore, ma con quel peso sulle spalle.
-Scusami per prima, io, non so cosa mi sia successo, davvero-
disse il maggiore abbassando lo sguardo, colpevole.
-Non devi preoccuparti, ti conosco, sei buono-
rivelò Nick, sorridendo.
Joe fece passare un braccio introno alla vita del fratello,
piantando il volto tra i capelli ricci
-questa...cosa...questa malattia, mi spaventa terribilmente-
borbottò Joe
-spaventa anche me-
confessò candidamente l’altro.

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-Che combini?- disse Kevin entrando nella sala prove del pianoforte.
-compongo- rispose l’altro guardando il fratello.
-qualcosa di bello?- domandò innocentemente
-non so ancora, sentilo tu stesso-
Nick posò le mani sul pianoforte bianco.
Iniziò a muoverle, cantando piano.
Alla fine dell’esecuzione Nick alzò la testa, fissando Kevin.
L’altro lo guardava sorpreso, con gli occhi lucidi,
si alzò ad abbracciarlo, contro il petto di Kevin
si sentiva al sicuro.
-puoi piangere se vuoi, farò finta di non vederlo-
Nick sorrise mentre le lacrime premevano, prepotenti,
contro i suoi occhi.
-grazie Kev- sussurrò tra i singhiozzi.

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-Spostati!- berciò il più grande.
-No spostati tu!- disse ridendo Joe.
-Spostatevi tutti e due- ordinò il riccio, buttandosi sul letto.
Per un momento i tre fratelli si fissarono, serissimi.
-Battaglia?- chiese Kevin con una strana luce negli occhi.
-Ossì, Kev, ossì- decretò Nick.
Joe annuì gravemente.
Un attimo dopo tutti e tre armati di grossi cuscini colorati si spintonavano.
Quando tutta la stanza fu ricoperta di piume Nick sorrise.
-Siete grandi, non so cosa farei senza di voi-

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Le luci sul palcoscenico calarono,
fissandosi su uno solo tra i fratelli,
quello che suonava il piano.
Era la prima volta che eseguiva quella canzone,
e poteva benissimo sentire tutti gli occhi puntati sulla sua persona.
Due paia di occhi lo fissavano altrettanto insistentemente,
ma con più preoccupazione di tutti gli altri.
Nick J cominciò a cantare,
con la voce spezzata,
gli occhi lucidi,
e la consapevolezza di non essere solo.

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-Ho freddo- protestò con energia il più giovane tra i tre.
Kevin lo fissò, preoccupato.
Joe che, stravaccato sul divano, mangiava un pacco di patatine si alzò, facendole cadere a terra rovinosamente.
Il maggiore lo ignorò, mentre parlava con Nick
-Sicuro di non avere l’influenza?-
-No- borbottò, tossendo, l’altro.
-allora posso andare?-
Kevin si alzò, facendo per andare a dormire, quando Nick lo prese per un polso.
-Resti qui con me?- disse con la voce sottile sottile.
Kevin sorrise, scostando le coperte e sistemando la testa del fratello minore sulla sua spalla.
-C’è un pigiama-party e non mi avete invitato?!- sbottò Joe, insinuandosi tra i due.
Subito Nick sentì qualcosa di caldo avvolgergli il cuore, ed in gran parte era dovuto all’abbraccio dei fratelli.

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Eccomi <3
Oh beh non ho molto da dirvi, questa è la mia prima fan fiction sui jonas bros.
Fatemi sapere se ho interpretato bene i loro caratteri.
Il filo conduttore di questa storia è la malattia di Nick.
Mi farebbe molto piacere un vostro parere.