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Autore: ANDREWPH    17/07/2014    0 recensioni
Leonardo è un ragazzo di Milano, sempre stato abituato alla bella vita con le ragazze,gli amici ed i soldi. E sarà così fin quando non incontrerà Lana, una ragazza di origini brasiliane e adottata da una famiglia di San Benedetto. I due si innamoreranno e la loro estate sarà segnata dai loro baci e dal loro amore.. Ma il vero dilemma è: i cento baci continueranno o sono destinati a finire?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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Giravo in macchina alle tre del mattino come un povero cane abbandonato, avanti e indietro, per il lungomare di San Benedetto. Li non conoscevo nessuno, essendo appena arrivato. Così decisi di avventurarmi nella speranza di riuscire a trovare un po’ di compagnia.

Ma.. A proposito, io sono Leonardo. Per gli amici Leo, per le ragazze Lion.
Quando sono a casa su a Milano ho sempre persone intorno, ragazze che mi chiamano per passare da loro e il mio migliore amico, Matteo, che mi chiama costantemente per qualche serata figa in qualche locale del centro o qualche scopata al volo con una delle amiche oche di Gemma, la sua ragazza. E non le chiamo oche solo perché a letto starnazzano più loro che un’oca vera sul punto di essere colpita da un cacciatore.

Tralasciando le mie storielle erotiche, torniamo al 28 luglio. Quella sera, come ho già detto, mi sentivo giù persino per trovarmi un’ochetta qualsiasi e farla starnazzare fino al mattino, quindi girovagavo alla ricerca di un bel posto dove bere qualche drink.


Dopo dieci minuti di viaggio decisi di fermarmi al Lunge, un bar soft con musica non troppo alta ma ballabile e prezzi accessibili. Presi un tris di Vodka per iniziare bene la serata e con un po’ di dolcezza e lo sorseggiai aggirandomi per il bar.
Mi sedetti fuori e affacciandomi notai che in spiaggia c’era musica da discoteca ed era pieno di gente, il dj era fortissimo. Così feci subito un mini-video per inviarlo a Matteo. E lui ricambiò mandandomi una foto di lui e Gemma.. E beh, penso che abbiate capito.

In ogni modo mentre sorseggiavo la mia Vodka scesi in spiaggia e mi poggiai ad un muretto osservando le mie probabili prede delle serate successive.
Mentre mi guardavo intorno mi trovai davanti una ragazza alta, bionda e con un mini-vestitino così mini che le si vedeva il pancreas. Penso sia stata una delle cose più eccitanti e succinta che avessi mai visto.

La biondina mi si presentò.
-Jessica- mi disse porgendomi la mano e stuzzicandomi con gli occhi da gatta.
-Leonardo, piacere- le dissi stringendole la mano e, posando il mio drink, le misi l’altra mano su un fianco e la portai più verso di me.
-Sei nuovo qui, non ti avevo mai visto..- mi disse lanciandosi con le braccia al mio collo.
-Sono arrivato qualche ora fa e non ero di certo alla ricerca di belle ragazze come te-
-Beh, ma ne hai trovata una.. Chi cerca trova, ma chi non cerca trova anche meglio!-
Quella frase mi stuzzicò così tanto che la guardai per un secondo e le feci subito cenno di salire in macchina con me.

Entrati in auto accesi il motore e iniziai a camminare molto lentamente, senza fretta, anche perché pur essendo eccitato non avevo tanta voglia di sudare quella notte.
Mentre percorrevo il lungomare di San Benedetto con la testa fuori dal finestrino vidi la sagoma di una ragazza che camminava a stento sul muretto del lungo mare urlando stronzate e tenendosi a malapena all’impiedi. Seppure non molto evidente, riuscivo a notare , dalla sagoma ombrata della ragazza, che era molto slanciata, con la pelle olivastra e i capelli neri con una treccia colorata che usciva da sotto e le cadeva sul seno non molto scoperto. Riuscivo a sentire il rumore dei piccoli tacchi sotto i suoi sandali e il rumore delle campanelle sul suo braccialetto. E più vicina a lei c’era un ragazzo che la implorava di stare calma e di non urlare. Capii che era ubriaca.

Avvicinandomi di più ai due ragazzi riuscii a vedere meglio la ragazza e mi accorsi che era sicuramente straniera, con due occhi neri che erano una meraviglia della natura e con un sorriso così raggiante per il quale avrei lasciato perdere tutte le donne del mondo.
Rimasi folgorato. Da lontano era l’ombra più bella che avessi mai visto, ma da vicino non era molto diversa da una delle sette meraviglie del mondo.
   
 
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