Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: belieber __forever    17/07/2014    0 recensioni
Ronnie Butler, la ragazza perfetta, la figlia che tutti vorrebbero.
Justin Drew Bieber, il solito sfigato che viene preso di mira dai bulli.
Come andranno a finire le cose?
-Ho cambiato il nome della storia in Heart Wants What It Wants perchè lo trovo più adatto alla storia, poi capirete in seguito il motivo-
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
~~Chapter One
Justin's POV
Come tutte le mattine sento un fastidioso perforarmi i timpani. Fottuta sveglia. Odio la sveglia, odio la scuola, odio

tutta la mia fottuta vita. Adesso vi starete chiedendo il perché, beh questo lo scoprirete in seguito.

Con questi pensieri mi alzo svogliatamente dal letto poggiando i piedi nudi sul freddo pavimento che mi fa rabbrividire.

Mi passo una mano sul viso come per risvegliarmi dallo stato di trance e barcollando leggermente mi dirigo verso il mio armadio laccato rigorosamente di blu, uno dei miei colori preferiti oltre al viola, e prendo velocemente una vecchia t-shirt nera e un paio di vecchi jeans larghi leggermente strappati giù e recupero dal mio comodino un paio di boxer neri con rifiniture bianche.

Preso tutta la roba necessario mi dirigo verso il mio bagno, mi privo velocemente del mio "pigiama", se cosi si vuol chiamare una tuta, ed entro nella doccia regolando la temperatura dell'acqua sino a quando non raggiunge la temperatura adatta e mi lascio scivolare via le mie preoccupazioni e pensieri, svuotando completamente la mente, ma come da copione ogni cosa bella dura poca infatti sento la voce di mia madre che mi urla di muovermi altrimenti farò tardi per la scuola.

"Va bene mamma, adesso mi sbrigo, mi devo solo vestire" urlo uscendo dalla doccia per poi asciugarmi e vestirmi, una volta fatto mi "sistemo" il mio hair-flip e scendo a due a due le scale che conducono al piano inferiore dove si trova la cucina, l'ampio salone e l'ingresso.

Vado verso la cucina dove trovo mia madre intenta a preparare la colazione.

"Oh alla buon'ora Justin" dice severa, ah le mamme e la scuola penso alzando gli occhi al cielo, sento aggiungere un "Buongiorno tesoro"

"Buongiorno mamma"
dico andando ad abbracciarla da dietro lasciandole un bacio sulla gota rosea.

Mia mamma è una donna bellissima, ha dei lunghi capelli castani e due occhioni celesti che sembrano pietre preziose, il suo sorriso è un qualcosa di speciale mi infonde calma e tranquillità.

"Dormito bene?" la voce di mia madre mi fa ritornare bruscamente alla realtà, facendomi rendere conto che come sempre mi sono perso nei miei pensieri.

"Uhmm..come dici mamma?" dico grattandomi la nuca

mia madre alza gli occhi al cielo ridacchiando" Ho chiesto se hai dormito bene Justin" dice finendo di fare il caffè.

"Uhm, certo mamma come sempre" faccio spallucce sorridendo.

"Ho preparato la tua colazione preferita tesoro" dice raggiante mostrandomi un piatto colmo di pancakes con dello sciroppo d'acero, proprio come piace a me.

Mi si illuminano gli occhi alla vista di quella delizia e subito ne prendo una al volo mettendolo velocemente in bocca rischiando di soffocarmi.

Mia madre mi guarda ridendo sotto i baffi " Justin piano cosi ti soffocherai"

"Non preoccuparti mamma" dico sputacchiando un po’ prima di deglutire pesantemente il tutto " ma adesso devo proprio andare" dico recuperando il mio zaino nero.

"Ciao ma" dico dandole un bacio per la centesima volta quella mattina, rido al pensiero.

"Ciao amore, ci vediamo oggi" urla mia madre.

"Si" urlo a mia volta, prendendo il mio vecchio giacchetto nero chiudendomi successivamente la porta alle spalle.

Comincio a camminare prendendo la strada per raggiungere scuola e controllo per un attimo il display del mio cellullare 7.50, leggo a malapena per via dello schermo graffiato, mi dovrei comprare un nuovo cellulare.

Bene ho ancora 15 minuti prima che suoni la campanella e incominci il mio inferno cosi a testa bassa e a passo d'uomo raggiungo la famosissima STRATFORD HIGH SCHOOL, non che la mia scuola da tre anni a questa parte. Già frequento il terzo anno infatti ho 16 anni .
--------------------------------------------------------------------------------------------------------
8.00 STRATFORD HIGH SCHOOL
Sono a scuola con 5 minuti di anticipo.

WOAHHH.

Mi stupisco di me stesso di solito vengo sempre più tardi per evitare di incontrare persone ehm.. sgradevoli.

Comunque con mia fortuna noto che i corridoi sono quasi del tutto deserti tranne per qualche matricola.

In questo momento sono vicino al mio armadietto rigorosamente rosso per recuperare il mio libro della materia della prima ora ovvero matematica.

Dio io odio quella materia, mi sta sulle palle proprio come la professoressa.

Preso il libro chiudo l'armadietto e cammino a passo moderato per non arrivare tardi in classe e beccarmi un altro ritardo da quella tr....ehm buona donna.

Ma all'improvviso dietro di me sento una voce, quella voce, la SUA voce.

NICK, IL MIO PIù GRANDE INCUBO da tre anni a questa parte.

"OhOh guardate chi c'è ragazzi, il nostro carissimo amichetto Bieber" dice Nick ai suoi amici con un sorrisino bastardo stampato sul viso.

Nick è il capitano della squadra di Basket della nostra scuola, mi tormento dal primo giorno in cui ho messo piede in questa fottuta scuola.

Mi risveglio dai miei inutili pensieri e facendomi coraggio aumento il passo ignorando la sua voce.

Ho lo sguardo come sempre basso quando vedo spuntare davanti ai miei occhi nocciola due Supra bianche, NICK.

"Oh qualcuno va di fretta" dice ridendo.

"Lasciami in pace Nick, ti prego, voglio solo andare in classe" sussurro flebile sempre con lo sguardo rivolto in basso sentendo il terrore farsi spazio in me ma anche un po' di speranza che lui mi lasci in pace.

"Avete capito ragazzi, lui vuole solo andare in classe" dice ripetendo le mie stesse parole con tono di derisione.

Alzo finalmente lo sguardo e vedo che è distratto a ridere di me con i suoi amici, cerco di scappare approfittando di quest'occasione ma una mano dietro la mia t-shirt mi blocca, inizio a tremare visibilmente.

"Dai Bieber non dirmi che hai ancora paura" dice ridendo " siamo amici io e te" continua a prendermi in giro.

IO NON HO AMICI, Nè LI VOGLIO, MA COME SI DICE, MEGLIO SOLI CHE MALE ACCOMPAGNATI, GIUSTO?

" Bene allora lasciami andare" dico tremando cercando di non badare alle goccioline di sudore formatesi sulle tempie e cercando di acquistare un tono di voce più sicuro, fallendo miseramente.

"D'accordo" dice alzando le mani in segno di resa sorprendendomi.

CAZZO CE L'HO FATTA, FINALMENTE SONO LIBERO SONO LIB-

Non finisco la frase che mi ritrovo un pugno sulla gota destra e vedo che Ryan, l'amico di Nick, mi sta massacrando di botte e io sto inerme per terra piegato in due dl dolore mentre lui continua imperterrito, io sono troppo debole di fisico rispetto a lui, sono uno stuzzica dente e lui è un ammasso di muscoli.

Continua ancora sino a quando non sente una dolce voce che singhiozza, forse vedendo la scena.

"FERMO RYAN" dice urlando/singhiozzando mentre cammina velocemente, molto velocemente verso di noi.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: belieber __forever