Rhadamantis
disse con tono serio: « Kanon di Gemini!».
Un
leggero fremito percorse il corpo di Kanon sentendo Rhadamantis chiamarlo con il
suo nome e il suo titolo.
Non
l’aveva confuso con suo fratello Saga come aveva fatto Milo dello Scorpione,
prima di colpirlo con la Scarlett Needle, prima di accettarlo come suo compagno
di battaglia e custode della Terza casa.
Assolutamente
no! Lui lo aveva riconosciuto immediatamente come Kanon di Gemini!
Il
Giudice degli Inferi aggiunse con tono freddo puntando un punto preciso: « Ho
sentito parlare di te!».
Kanon
chiuse gli occhi e trasse un respiro profondo mentre la frusta di Rune circondava
il suo polso.
Finalmente
si sentiva completamente libero dall’ombra in cui aveva vissuto quasi la sua
intera esistenza.
Libero
dalla figura ingombrante di suo fratello Saga che lo aveva quasi soffocato.
Finalmente
con questa nuova libertà poteva essere se stesso e svolgere bene il compito
lasciato in eredità da suo fratello.
Il
Gold Saint di Gemini apparve in una luce dorata davanti al Gigante degli Inferi
e allo Specter Rune di Balron pronto alla battaglia per la Dea Athena.