Sono qua per te capitolo 1: Parte Jane: "Signorina cam ?signorina cam mi sente ?ma dov'é con la testa ?" La sua voce mi riporta di colpo alla realtà "Si mi scusi professoressa when stavo pensando" la sua faccia piena di rughe mi guarda e stanca dopo 44 anni di insegnamento mi guarda con aria seccata "Ecco veda di pensare a risolvere questo quesito di algebra e non al suo mondo parallelo" Stronza!!...come al solito deve dirmi qualche cosa per farmi deridere ma 3,2,1 in ritardo come sempre la campanella, prendo i miei libri e la borsa, mi infilo nella madria di persone che perrcorrono il corridoio per dirigersi all'uscita della scuola facendo battute di pessimo gusto e salutandosi dandosi appuntamento davanti all' entrata per il giorno dopo. Mi incammino verso la macchina, entro, chiave, accendo, partita "Brava bambina" accarezzo il cruscotto della macchina come per incoraggiarla. Il traffico sembra non finire mai e mi scorta fino casa come se al volante di quelle macchine ci siano dei poliziotti "Mamma sono a casa" "Jane finalmente...pensavo ti fosse succeso qualche cosa mi stavo preoccupando" "Sai il traffico era infernale...a si grazie di avermi preparato il pranzo ma non ho tempo...devo finire di fare delle cose mangerò per strada...tranquilla torno per le sei caioooooo" "Ok tesoro stai attente" "Tranquilla" Cavolo! Mi ero dimenticata che tra cinque giorni é natale...non ha ancora comprato niente. Le canzoni natalizie inondano la mia vecchia e malandata radio e tutte queste note mi fanno venir voglia di andare nel mio posto nascosto e far uscire la vera me...la jane che tutti hanno dimenticato. Qualche anno fa mentre giravo a vuoto per le strade dimenticate da dio della mia città ho visto la mia vecchia scuola di danza che ormai era stata chiusa per i debiti che i proprietari non riuscivno a saldare. Scesi dalla macchina e mi avvicinai alla porta di ingresao e notai che era aperta...rimasi perplessa ma la curiosità mi spinse ad entrare, trovai la mia vecchia aula e con stupore vidi il pianoforte che accompagnava le nostre lezzioni....mi sedetti e iniziai a suonarlo accompagnandolo con la mia voce...da quel giorno é diventato il mio piccolo mondo dove posso cantare, dove posso tirar fuori la vecchia me senza sentirmi giudicata, senza sentirmi fissata...in quella stanza riesco a tirare fuori le mie emozioni, ci siamo io e la mia passione. Al semaforo devio, proseguo 500 metri, prima a sinistra, arrivata; parcheggio, tiro fuori la borsa ed entro.