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Autore: AlessiaCe    18/07/2014    0 recensioni
Alessia è una ragazza come tante altre, 17 anni, con sogni normalissimi come tutte. Ha un sacco di amiche ed amici, ma molto spesso si sente sola su come la pensa. In amore non è molto fortunata, ogni volta che esce con un ragazzo il giorno dopo questo scompare e non si fa più vivo... E questo fa stare male Alessia perchè pensa di essere sbagliata; ma non è tutto, lei è la seconda figlia di 4 figli, c'è suo fratello Travis un anno più grande di lei e vanno d'amore e d'accordo, Matteo la stessa cosa ma la vera arpia è Nora, 15 anni e si crede di essere Miss Italia!
Ma i problemi di Alessia non saranno questi, saranno ben altri e poi potrà sempre bussare alla sua porta l'amore della sua vita! Resta tutto da vedere....
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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"Filone per i Roberts" 

 

 

La vita alcune volte può giocare brutti scherzi, mentre altre volte può essere a tuo favore, per me valeva il primo caso. Mi reputavo una delle ragazze più fortunate di questo mondo, avevo una bella famiglia, amici veri, tutto ciò che potevo desiderare ma quando si trattava di amore io diventavo come invisibile.Mi sentivo una ragazza un pò sbagliata, una ragazza fatta male, per metà. Ogni volta che uscivo con un ragazzo il giorno dopo non si faceva più sentire e stavo male per un sacco di tempo. Ma a dirla tutta c'è stato solo un ragazzo di cui sono stata innamorata e stavamo molto bene insieme, Roberto, lui era fantastico, un ragazzo d'oro l'unica nota stonata è che lui e Francesco il mio migliore amico si odiavano. La nostra storia finì per mezzo della solita "poco di buono", Camilla nel mio caso. Lei era la classica ragazza capelli biondi, occhi azzurri, tutta culo e tette ma cervello zero.L'amore era da un anno che non bussava alla mia porta. Non sentivo più le farfalle nello stomaco o il tremolio delle gambe e il cuore che ti batte fortissimo. Secondo Luca,l'altro mio migliore amico, i miei sentimenti avevano deciso di prendersi una pausa dopo quello che era successo con Roberto, mentre per Lia si trattava solo di trovare la persona che mi faceva ritornare a battere il cuore.
Erano le 3.00 di notte, la festa di diciotto anni di Leo mi aveva letteralmente uccisa, mi sentivo stanca come non mai. Appena ritornata a casa, feci quanto potevo per non fare rumore ed andai a buttarmi nel letto. Il giorno dopo c'era scuola e per giunta era anche lunedì, si sa che tutti lo odiano. La colazione per noi Roberts era come l'inizio di uno sterminio, soprattutto di lunedì. In famiglia eravamo 4 figli: Alessia che sarei io, Travis che era un anno più grande di me, Matteo undici anni e mia sorella Nora di quindici. Tutti assonnati dovevamo fare colazione e poi vestirci, tutto ciò da soli perchè mamma la domenica sera saliva sempre a Milano nell'azienda dei nonni a dare una mano e vi rimaneva fino al giovedì, mentre papà come del resto per gli altri giorni era all'aeroporto a guidare qualche aereo per chissà dove. Ce l'eravamo sempre cavata da soli, eravamo riusciti a fare sempre tutto insieme e ad essere uniti come non mai, infatti io e Travis frequentavamo gli stessi amici. Mi misi una maglietta della cèline bianca e nera, un leggings nero di Tezenis, una giacchetta beige di Zara e le Converse bianche con le borchie. Mi andai a sedere nel mio solito posto in cucina, non c'era ancora nessuno seduto. Andavamo tutti alla stessa scuola. Di solito Travis portava sul motorino Matteo, Nora passava a prendere Chiara col suo motorino e io andavo a scuola col mio "piccolino", uno scarabeo bianco che in quel momento era fermo ai box per una riparazione. Quindi il mio carissimo amico Francesco, Manny che io chiamavo così perchè di cognome faceva Manniello, si era offerto di venirmi a prendere ogni volta che ne avevo bisogno.
"Buongiorno pulce" Mi salutò Travis. Osava chiamarmi sempre così, fin da quando eravamo bambini.
"Morning Trav" Dissi dandogli un bacino sulla guancia. Io e Trav avevamo un rapporto stupendo, ci amavamo tantissimo e molte volte ci eravamo detti che se non saremmo stati fratello e sorella probabilmente saremmo stati assieme. Si perchè abbiamo molte cose in comune, lui è un figo da paura. è alto, snello, addominali scolpiti, braccia stupende, mani grandi con dita lunghe, occhi verdi nei quali ti ci disperdevi, uno sguardo da farti mancare il fiato e un sedere da far paura.
"Oggi che programmi hai?"Mi domandò.
"Credo nulla, oppure si. Lia voleva che l'accompagnassi a comprare dei vestiti nuovi"
"Allora più tardi potremmo mangiarci una pizza io, te e la bimba che ne dici?" La bimba sarebbe Nora, la prendevamo sempre per i fondelli perchè lei diceva che truccandosi ne dimostrava sempre diciotto ma non era affatto vero. Una pizza, magari just dance, carte, monopoli, sfide, e altri giochi di ruolo, tutte cose così per divertirsi e per stare insieme alle persone a cui voglio bene di più di chiunque altro.
"Perchè no"
"Bene"
Mentre io e Trav stipulavamo una lista delle cose che dovevamo comprare per resistere fino a giovedì senza la mamma, visto che qunando rimanevamo con papà o andavamo avanti con il Mc Drive oppure facevamo la spesa e cucinavo io. Nel frattempo entrò in cucina mia sorella Nora ancora in pigiama e facendo uno sbadiglio.
"Buongiorno eh!" Le dissi.
"Ah scusate, sono stanchissima" Disse Nora.
"Noi ieri siamo andati alla festa di Leo e ci siamo ritirati alle 3, siamo più stanchi di te!"  Le ulrò Travis.
"Si ma calmati Trav" Le rispose Nora.
Lei era il solito tipetto che ne sa una più del diavolo. Aveva sempre in mente qualche piano per sabotare qualcuno o per igannare mamma e papà per ottenere qualcosa. Ma io e Trav la conoscevamo bene e non ci lasciavamo ingannare.
"Matteo dov'è?". Le domandai io. Nessuno di noi dormiva in stanza insieme, ma avevamo tutti le stanze sullo stesso piano e molto spesso litigavamo perchè Mat teneva la musica troppo alta oppure perchè Nor gridava mentre parlava al telefono.
"Non lo so, io non l'ho proprio sentito". Intervenne Trav.
"Ah, ho trovato un biglietto sul mio comodino questa mattina". Disse Nora.
"E che c'è scritto?" Le domandai.
"Che domande Ale! Ovvio che non l'ha letto". Mi disse Travis.
Presi il bigliettino dalle mani di mia sorella e lo lessi. Mat era andato con mamma perchè non voleva andare a scuola e sarebbe tornato con lei giovedì. Discutendo sul da farsi ci alzammo tutti e tre da tavola e ognuno di noi si andò a preparare per la scuola. Travis era sempre l'ultimo ad uscire da casa perchè voleva assicurarsi che ognuno di noi andasse a scuola, sopratutto Nora che molte volte aveva marinato la scuola. Imparata la lezione, una volta ciascuno io e Trav andavamo in classe sua a vedere se era presente. La prima ad uscire di casa fui io, France era già arrivato sulla sua bella moto nera e marrone. Franceso era simile a mio fratello, solo che era biondo, occhi azzurri, sorriso stupendo da toglierti il fiato, gambe lunghe e muscolose e anche lui un sedere da fare invidia a tutti gli latri. Lui, mio fratello e Luca l'altro mio migliore amico giocavano nella primavera del Napoli.
"Eccoti perfortuna". Disse Manny vedendomi uscire dal cancello.
"Come mai perfortuna?". Dissi salendo sulla moto dietro di Francesco.
"Alla prima ora ho economia politica e non vorrei essere in ritardo, sai quanto è insopportabile la De Marco"
"Si, scusami ma ci sono stati dei problemi con Nora e non trovavamo Matteo". Dissi allacciandomi il mio casco viola.
"Come non trovavate Matteo?"
"Beh, è con mamma a Milano"
"Ah ecco"
Manny partì, mi tenni a lui perchè correva sempre veloce e non avevo voglia di cadere sulla strada e passare dei giorni in ospedale. Era bellissimo tenermi al mio migliore amico, ti veniva voglia di stritolarlo e abbracciarlo. Alcune volte sopratutto il sabato sera quando andavamo a Positano a mangiare la pizza con gli altri metteva la sua mano sulla mia per qualche minuto, era la nostra dimostrazione di affetto. Ci volevamo molto bene, eravamo cresciuti insieme perchè le nostre mamme sono migliori amiche da molto tempo.
-Comunque buongiorno Ale- Disse accarezzandomi una gamba mentre ci fermavamo al semaforo.
-Buongiorno Manny- Dissi dandogli un bacino sulla nuca che gli usciva dal giubotto. Mi arrivò un sms, era Marika, lei era una delle mie migliori amiche e stava in classe con me.
"Ale, dove cavolo sei? sono le 8.30! Manny è passato a prenderti?"
Oh cavoletti di bruxelles! Erano le 8.30! Io alla prima ora avevo Diritto, la Buonocore speravo tanto che non avesse chiamato mia mamma, di solito lo faceva sempre quando uno di noi Roberts entrava tardi oppure non andava a scuola.
"Manny ho una brutta notizia"
"Quale?" Mi domandò lui guardandomi da dentro lo specchietto.
"Sono le 8.30, entriamo alle seconda ora"
"Vuol dire che ce ne andiamo alla casa al mare?" La casa al mare era dei nonni di Francesco, loro non ci andavano più ormai e l'avevano lasciata a Francesco. Salvatore suo nonno, ci portava lì quando eravamo piccoli, avevamo dei bellissimi ricordi. Invece ora ci andavamo quando non andavamo a scuola oppure per trascorrere una serata al mare o a bordo piscina tutti assieme.
"E scuola?". Domandai.
"Ale, è quasi finito il primo quadrimeste. Sei a posto con le interrogazioni no? Quindi possiamo permetterci una tregua per una volta"
"D'accordo, ma dovrai spiegarlo tu a Trav"
"Non preoccuparti, oggi non va neanche lui a scuola". Come? come? Mio fratello oggi non andava a scuola? e non me l'aveva nemmeno detto! Ma che ingrato!
"Come mai?"
"I genitori di Giada non ci sono quindi...". Non finì la frase ma capii comunque. Giada era la fidanzata di mio fratello, era una brava ragazza ma una che lasciava troppo spazio libero, troppa libertà. A Trav piaceva solo perchè non era mai gelosa e ti lasciava fare tutto quello che volevi anche flirtare con le altre. Ci volle un pò di tempo per arrivare alla casa al mare, faceva anche un pò freddino sulla moto. Arrivammo poco dopo. Entrati in casa Francesco avviò i riscaldamenti e ci sedemmo a guardare il mare dal salotto.Il mare era calmissimo come una tavola, era bello come sempre. France prese dei loacker dalla dispensa e me li porse.
"Come quando eravamo bambini".Gli dissi. In inverno Salvatore ci portava a vedere il mare e poi per fare merenda ci dava i loacker al cacao. Ci rendeva sempre felici.
"Si è vero. Solo che sono cambiate molte cose".
"Si, molte. Quando vedevo tuo nonno immaginavo che anche nonno Alberto sarebbe stato così con me".Nonno Alberto era l'unico nonno che avevo avuto, era il nonno paterno ed era l'unico nonno che avevo visto che il papà di mia mamma non si faceva sentire o vedere da quando lei era piccola. Nonno Alberto era morto quando avevo 5 anni, ma mi ricordo tutto di lui.
"Ieri ho parlato con Silvia". Disse Francesco cambiando argomento siccome si accorse che i miei occhi erano diventati lucidi.
Silvia era innamorata di Francesco dalla prima superiore e stava nella mia classe. Era una ragazza timida, minuta, un tipetto chiuso e molto dolce.Francesco non le aveva mai dato importanza fin quando la vide una sera al bowling e lo colpì.
"Eh cosa vi siete detti?"
"Beh le ho detto che magari un giorno potevamo andarci a prendere qualcosa"
"France! le hai detto così davvero?"
"Si"
"Ah voi maschi! Dovevi dirle un giorno con precisione perchè adesso la fai stare in ansia e le stai facendo aspettare un tuo sms". Gli dissi.
"Il fatto è che è una bella ragazza ma non è il mio tipo"
"è tutto molto chiaro, volevi solo renderla felice per una volta"
"Si, giusto. Ma te invece?". Mi chiese lui.
"Cuore chiuso come al solito"
"Troveremo qualcuno che te lo apre, don't worry my girl".Disse abbracciandomi e dandomi un bacio sulla fronte.
"Ti voglio un mondo infinito di ben". Gli dissi.
"Qui non ci porterò mai nessuna, sarà il nostro posticino. Dove potremmo venirci quando saremmo arrabbiati e incazzati col mondo oppure talmente felici da buttarci in piscina o a mare"
"France, non dirlo. Ci porterai la tua ragazza quando avrai voglia di scoparla perchè a casa tua c'è sempre tua madre". Gli dissi, in fondo era la verità. I fratelli glie l'avevano sempre chiesto se glie la prestava ma lui aveva sempre detto di no.
"No Ale, non credo. A meno che non sento che sarà quella giusta"
Francesco era un bravo ragazzo e aveva bisogno di una brava e okay. Se lo meritava per davvero. Invece io ero alla ricerca di quello giusto. Avevo una certa simpatia per Leo, ma non ne ero innamorata. Insomma qunado uscivamo tutti assieme lui faceva sempre lo scemo con me, prendendomi per i fondelli e dandomi qualche schiaffetto così per scherzo.
Ce ne andammo da lì e tornammo ognuno a casa sua per ora di pranzo. Marika mi aveva detto per sms che erano usciti un'ora prima e la cosa era a mio favore così tornai a casa. Mi squillò il cellulare:
"Ale sono Trav"
"Si che c'è?"
"Ho detto a Nora che vi vedevamo al kebab da Sergio, ti passo a prendere?"
"no, ci vengo a piedi non ti preoccupare".
"ok, a dopo".
Mi cambiai e presi una borsa dall'armadio, dopo sarei dovuta andare da Lia per darle una mano con inglese che doveva interrogarla domani e poi andare in giro per i negozi. Arrivai al kebab e Nora e Travis erano seduti già lì con i menù.
"Alla buon'ora!".Disse Nora.
"è venuta a piedi!".Disse Trav.
Ci sedemmo e ordinammo. Nora andò un attimo in bagno così decisi di parlare con mio fratello.
"Come mai non sei andato a scuola?"
"Come fai a saperlo? aspetta, te l'ha detto manny!"
"Si"-
"E tu come mai non ci sei andata?". Mi domandò lui. Come diavolo faceva a saperlo?
"Tu non hai ancora risposto alla mia domanda"
"Giada ha detto di avere la febbre da ieri così ho pensato di andarla a trovare visto che i suoi genitori oggi non c'erano, sono andato e lei non c'era, il suo motorino non c'era. Mi ha mentito"
"Azzz... e ora?"
"Nulla, la mando a fanculo".Ecco, ora si comportava bene, bravo fratello.
"Io non ci sono andata perchè ho fatto tardi per via dei lavori e per Nora e la colazione"-
"E dove sei andata e con chi?"
"Con Manny alla casa al mare come quando ci andavamo con suo nonno. A te chi l'ha detto?"
"Marika, l'ho chiamata perchè avevo bisogno di parlare con qualcuno e lei c'è sempre quando ne ho bisogno e ho fatto controllare se Nora era a scuola da Leo, tutto ok c'è andata"- Mangiammo tutti insieme e poi Nora andò a casa e Trav mi accompagnò da Lia. La mamma di Lia era sempre molto carina, ogni volta che andavo da lei faceva sempre un dolce perchè sapeva che mi piacevano un sacco. Lia era seduta al computer sul profilo facebook di Luca, avevo sempre sospettato che le piacesse.
"Amiga!" Dissi abbracciandola.
"Traditrice! Potevate dirmelo che volevate fare filone, venivo con voi".Disse lei.
"è stata una cosa decisa all'improvviso".Infatti era le verità.
"Vuol dire che domani sera dormirai da me e ti farai perdonare"
"Hai presente Travis e Nora a casa da soli?". Io non me li immaginavo proprio anche perchè era successa una volta sola nella storia e avevano finito per rompere la lampada preferita della mamma e Aslan era rimasto senza acqua tutta la giornata. Tutto ciò perchè avevano litigato e lo sanno tutti che mio fratello si arrabbia facilmente e quando scatta la fase "incazzato" ha bisogno di sfogarsi dando un pugno a qualcosa, visto che non poteva darlo a Nora aveva deciso di darlo alla lampada.
"No e non voglio nemmeno vederli dall'ultima volta, quindi rimani a casa. Magari mi puoi comprare qualcosa".si, comprarle qualcosa era un'ottima tattica.
Passamo un pò di minuti a raccontarci di quello che avevamo fatto la mattina. La Buonocore aveva interrogato Silvia e Luca, avevano preso tutti e due sette menomale. Considerato che Luca in Diritto non andava molto bene era un vero miracolo. Mentre Pascucci di Italiano aveva assegnato tre temi, una traccia era "Cellulare sempre più sociale", avevo molto da scrivere sul cellulare e avrei preso spunto da Nora visto che ce l'aveva sempre tra le mani; l'altra traccia era "Extracomunitari fra solidarietà, rivolta e integrazione", anche qui avevo molto da scrivere, il razzismo è una cosa bruttissima perchè siamo tutti uguali anche se ci differenzia la lingua, il colore della pelle o la cultura ma siamo tutti uguali nell'animo. E l'altro tema era a piacere, il quale non sapevo ancora quale svolgere. In Italiano andavo bene, mi era sempre piaciuto scrivere fin da quando ero piccola.
Diedi alcuni esercizi da fare a Lia, nel frattempo io ripetevo Economia Politica, mi sentivo che quell'ingrata della De Marco mi avrebbe interrogata il giorno dopo.
"Allora Lia dimmi i tre periodi ipotetici".Le chiesi.
"First Conditinal, Second Conditional e third conditional"
Il pomeriggio passò molto bene, talmente tanto tempo che avevamo studiato inglese che adesso parlavo così. Tornai a casa. Informai tutti quanti che la sera non sarei uscita ma che l'avrei trascorsa a casa con Nora e Travis, tanto che Lia si meravigliò che la "bimba" era rimasta a casa. Travis non era ancora tornato probabilmente stava o a casa di Leo o a casa di Mirko e France, mentre la rompi palle di Nora era nella sua stanza al telefono. Decisi di farmi un bel bagno caldo, in inverno era proprio la cosa giusta che ci voleva per riscaldarsi. Matteo mi mancavaun pò, lui non era scontroso, vanitoso ed arrogante come Nora, ma era gentile, semplice, divertente e buono e amava essere coccolato. Di solito veniva sempre nella mia stanza ad abbracciarmi e a vederci un film insieme oppure per qualche consiglio e lo stesso faceva con Trav.
""Cosa ne dici di questo?". Disse Nora entrando dalla porta del mio bagno.
"Primo chi ti ha dato il permesso di entrare nella mia stanza e poi nel mio bagno? secondo dove devi andare vestita così visto che stasera nessuno di noi esce?". Mi faceva proprio arrabbiare quando faceva così.
"Perchè, sto così male?". Aveva una minigonna arancione a fascia e una camicetta floreale.
"Non male. La mini va bene ma la camicia floreale non mi piace. Aspetta ti do uno dei miei toap nero".Detto ciò fece per andarsene.
"Ma non mi hai detto dove vai conciata così!". Le urlai.
"Esco, la pizza mangiatevela tu e il futuro Messi". Disse riferendosi a me e Travis, speravo tanto per lei che Trav non l'avesse sentita ma d'altrone non era in casa quindi...
Uscita dalla vasca mi stesi un pò sul letto, in televisione stava facendo "Lol-Pazza del mio migliore amico" con Miley Cyrus, adoravo quel film era uno dei miei preferiti.
"Donna sono a casa!". Urlò mio fratello dal corridoio.
"Uomo sono in stanza!"
"Posso entrare?"
"Si, certo".E così entrò, con lui c'erano Mirko, Leo, Alexander e Luigi, Questi ultimi due erano i fratelli di Mirko e Francesco.
"come siamo belle". Disse Alex.
"Ma come mai siete tutti qui?". Domandai.
"Mi ero dimenticato che stasera avevamo programmato la serata del biliardo".Disse Trav. La serata del biliaro era la serata a casa di Leo, era come la serata solo ragazze per noi.
"No problem, chiamo le ragazze e le faccio venire qui"
"Perfetto, Leo chiama gli altri e io vado a prendere France e Luca viene con Stefano"
"Ok ragazzi ma potreste mettervi d'accordo fuori dalla mia stanza grazie?" Ddissi indicando la televisione.
"Mm... Lol pazza del mio migliore amico?" Disse Leo curioso.
"Si"
"France lo sa che ti vedi sto film?". Chiese sarcastico Luigi.
"Gigi, smettila. Dai!". Intervenne per fortuna mio fratello. e così se ne uscirono tutti e cinque dalla mia stanza.
Chiamai Lia, Marika, Sara e Alice per informarle della serata solo ragazze. Ed acconsentirono tutte. Solo che Sara aveva espresso il desiderio di voler uscire e di non rimanere a casa così tra poco ci saremmo connesse tutte su Skype per una videochat di gruppo e decidere sul da farsi. Nel frattempo dalla stanza di Trav si sentiva Calvin Harris cantare Summer a tutto volume, immaginavo Nora nella sua stanza con i capelli ritti in testa, una scena stupenda.
"Fanciulle".La voce di Alice proveniva dal mio pc, erano tutte lì: Alice seduta sulla sua poltroncina lilla, Marika stesa sul letto, Sara seduta alla sedia della sua scrivania come al solito piena di fogli e Lia seduta sul pavimento della sua stanza. Adoravo quelle ragazze, erano tutto per me, una seconda famiglia. Mi ero sempre detta "Toccatemi una di loro e vi ammazzo!".
"Allora cosa si fa?".Domandà Marika.
"Che ne dite di andare da Josh?". Propose Lia. Josh era il nome di un pub che ovviamente aveva preso il nome dal proprietario, in questo pub si faceva il karaoke, i quiz, il twist e balli di gruppo ma si mangiava e si beveva anche.
"Si, almeno ci divertiamo". Intervenne Sara.
"Ragazze ma domani però abbiamo scuola" Disse Alice.
"Ali, andiamo alle 21.00 e per mezza notte stiamo a casa"
"Ok, se la mettete così..."
"Ma cosa ci mettiamo, tacchi e jeans?".Propose Sara. e tutte insieme urlammo un si categorico. Chiusa la chat iniziai a darmi una sistemata e a mettere in carica il mio cellulare. Decisi di indossare un paio di jeans a sigaretta, un toap rosso e un paio di tacchi sempre rossi. Mi piaceva seguire la moda e anche fare shopping ma sempre nei limiti, non sono quel tipo di ragazza che se vede un vestito getta un urlo che la sente tutta l'Italia. Mia sorella era fatta così, se le regalavi un vestito o un paio si scarpe era la felicità in persona. Erano le nove meno un quarto ed io ero già pronta. Mi ero messa d'accordo che Lia mi sarebbe passata a prendere e poi al ritorno sarei tornata con Trav. Passai per la sua stanza ma ovviamente erano troppo intenti a cantare per sentire me che uscivo così decisi di andare giù in cucina, bere un bicchiere d'acqua ed aspettare Marika nel cortile.




Angolo Autrice
Vi avverto, questa è la mia prima storia che scrivo per bene e ci sono affezzionata molto. Spero che vi piaccia come capitolo poi ovviamente ce ne saranno degli alti vi invito a recensire sia negativamente che positivamente così posso migliorare la storia. E se ci sono degli errori ortografici fatemeli presenti nella recensione...
-AlessiaCe

 

  
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