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Autore: CyberNeoAvatar    18/07/2014    6 recensioni
Cosa succederebbe se Vector finisse nel mondo terrestre e perdesse la memoria? E se poi dovesse affrontare i suoi stessi compagni? In un turbinio di diverse situazioni il bariano alato si troverà a difendere la Terra.
IMPORTANTE: la storia è ambientata in epoca 5D's, per questo è messa in questa sezione. Molte cose sono differenti però rispetto ai bariani originali.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aki/Akiza, Nuovo personaggio, Sorpresa, Yusei Fudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 40- Un'amicizia scomoda.

<< Ehi, che fine a fatto Vector?>> si chiese Nasch dando anche lui un'occhiata nei dintorni. 

<< Non mi direte che è sparito nella luce di prima, spero.>> disse Cyber piuttosto serio.

<< Temo di sì.>> annuì Durbe:<< E non ho idea di cosa gli sia successo...>>.

<< Dobbiamo ritrovarlo SUBITO!>> esclamò Akiry decisa a non abbandonare le speranza proprio ora che tutto era finito per il meglio:<< Non può essere morto... Non è che,... non so,... è finito in qualche altro posto?>>.

<< Secondo me è morto stecchito...>> fece Gilag pensoso.

<< NON DIRLO NEMMENO PER SCHERZO, TU!>> scattò come una biscia Akiry additando Gilag.

<< Che hai detto, ragazzina?>> protestò Gilag irato per il comportamento per lui irrispettoso della ragazza.

<< Non ha tutti i torti, secondo me.>> disse Arito con atteggiamento risoluto:<< I combattenti come Vector non possono morire in una maniera così stupida.>>.

<< Anche secondo me potrebbe essere ancora vivo.>> disse Merag avendo un'illuminazione:<< Abbiamo riottenuto i poteri Chaos, noi cinque,... questo vuol dire probabilmente che quell'esplosione era determinata da quei poteri in uscita dal corpo di Barian.>>.

<< Probabile, e se noi siamo ancora vivi avendoli al nostro interno vuol dire che non possono aver ucciso il nostro amico.>> riflettè Durbe.

<< Quindi è possibile che sia solo finito in un altro posto?>> gli chiese Yusei.

<< Penso di sì.>> annuì Durbe:<< Ed è possibile che non sia manco tanto lontano.>>.

<< Allora non potreste cercarlo?>> gli chiese Akiza con aria supplicante.

<< Ti prego, Nasch...>> disse Akiry quasi prostrandosi in ginocchio davanti al re bariano.

<< Non temete, lo faremo.>> la rassicurò Nasch con aria sorridente:<< Dobbiamo tutti moltissimo a Vector, adesso: il minimo che possiamo fare per ripagare il suo gesto è riportarlo da voi. Vi ospiteremo temporaneamente nel mio palazzo reale fino a che non l'avremo rintracciato...>>.

<< … non devi dire anche qualcos'altro, fratello?>> chiese Merag guardandolo negli occhi con aria di rimprovero.

<< Ehm... Direi proprio di sì.>> annuì Nasch:<< Sappiatelo, il combattimento di Vector mi ha insegnato molto: si può imparare molte cose dalle creature come voi umani. Dopotutto abbiamo sbagliato a trattarvi come carne da macello solo per la successione al trono.>>.

<< E vorrei ben dire.>> disse Cyber seccato dall'essere stato considerato come una specie di animale senza cervello buono solo ad arricchire il ranking dei bariani.

<< Nasch ha ragione, e io in particolare io mi scuso... per le vittime fatte sulla Terra.>> intervenne Arito chinandosi umilmente, cosa che entrava molto in contrasto con il suo orgoglio bariano:<< Forse non potrò essere perdonato completamente... ma se lo fossi anche solo in minima parte potrei migliorare...>>.

<< D'accordo, Arito, non preoccuparti.>> disse Yusei sorridendo:<< Sono certo che potrai riscattarti, se lo vuoi davvero.>>.

<< Grazie.>> disse Arito soddisfatto.

<< Finendo il discorso...>> continuò Nasch:<< … ho deciso di impegnarmi a seguire una politica che non danneggi le altre forme di vita con le battaglie per la successione. Sarà dura... ma mi impegnerò a cambiare in meglio il carattere battagliero degli altri bariani.>>.

<< E io, Gilag, Arito e tua sorella ti aiuteremo.>> affermò Durbe:<< Con i nostri poteri tratterremo i nostri simili dall'agitare eventuali rivolte in contrasto con le tue intenzioni.>>.

<< Giusto.>> annuirono Gilag, Merag e Arito.

<< Grazie, Nasch, alla fine sei un sovrano molto saggio.>> sorrise Akiza lieta della notizia.

<< Senza Vector non avrei aperto gli occhi però...>> affermò Nasch ma a quel punto Akiry interruppe il discorso con forza.

<< Ehi, non è il caso di cercare Vector alla svelta?>> sbottò Akiry più preoccupata che mai:<< Non vorrei che gli stesse succedendo qualcosa... Ricordatevi che stava molto male a causa del colpo alla testa di Numero C5!>>.

<< Hai ragione!>> esclamò Merag ricordandosi del fatto.

<< Gilag, prendi Misael e conduci i nostri ospiti a palazzo.>> ordinò Nasch al gigantesco bariano:<< Io, Merag, Arito e Durbe, che conosciamo bene il pianeta, lo esploreremo con l'aiuto dei nostri Numeri Chaos mettendoci alla ricerca di Vector.>> e così dicendo si voltò convocando il proprio Numero C101: Cavaliere Oscuro Onore Silente si fece trasportare per il cielo dalla sua creatura, imitato dai suoi tre compagni Merag, Arito e Durbe, che chiamarono i loro rispettivi Numeri Chaos per seguire il loro re.

<< Come vuole, mio signore.>> disse Gilag con umiltà. Quest'ultimo raccolse da terra Misael come ordinatogli e intimò a Yusei, Cyber, Akiza e Akiry:<< Seguitemi.>>. Quindi si mise in marcia verso la capitale del pianeta seguito dai terrestri.

“ Speriamo che Vector... non sia in pericolo...” pensò Akiry mentre si incamminava dietro a Gilag insieme ai suoi.

<< Vedrai che lo ritroveranno.>> la rassicurò Yusei con un sorriso. Una volta al lussuoso palazzo reale di Nasch, nell'immensa sala per gli ospiti, il gruppo aspettò per ore il ritorno del re e dei suoi compagni d'esplorazione, speranzosi nel ritrovamento di Vector. Il passare del tempo fu snervante e interminabile ma alla fine...

<< Ehi, ecco re Nasch!>> avvisò uno dei bariani del palazzo.

<< Bene, finalmente sapremo l'esito delle ricerche.>> disse Gilag alzandosi dalla sedia su cui si era messo a sedere, subito imitato da Yusei, Akiza, Akiry e Cyber. Poco dopo Nasch, Merag, Arito e Durbe fecero il loro ingresso nella stanza.

<< Com'è andata?>> chiese immediatamente loro Akiry, in evidente tensione.

<< Purtroppo... non l'abbiamo trovato.>> scosse la testa il sovrano:<< Ma non è escluso abbia cercato un posto dove curare meglio le proprie ferite. Presto lo cercheremo meglio con l'aiuto degli altri abitanti del pianeta.>>.

<< Speriamo bene...>> disse Akiza preoccupata.

<< Ehi, Gilag, che dicono di Misael?>> chiese in quel momento Arito al suo compare.

<< I dottori bariani che l'hanno preso in cura hanno detto, come avevamo già capito, che è vivo...>> rispose Gilag:<< … ma il suo Chaos Crystal si è danneggiato: è praticamente certo che perderà la memoria.>>.

<< Buffo... Se ho ben capito è stato lui a far perdere la memoria a Vector.>> disse Cyber osservando la cosa:<< Il destino l'ha condannato alla stessa sorte...>>.

<< Meglio, così potremo reintegrarlo facilmente tra i nostri guerrieri.>> disse Durbe:<< Uno con il suo potere può esserci di grande aiuto.>>.

<< Però come mai non è diventato umano come è successo a Vector?>> si chiese Akiry.

<< Dipenderà dal fatto che non si trova sulla Terra.>> spiegò Merag:<< Per esempio, io per assumere una forma umana devo assimilare parte dell'atmosfera della Terra nel mio Chaos Crystal. Vector deve aver guadagnato un'abilità simile alla mia attraverso la frattura nel proprio Chaos Crystal causatagli da Misael all'epoca della sua amnesia...>>.

<< Beh, tornando al discorso principale, Merag vi riporterà sulla Terra.>> disse Nasch:<< Sarà lei ad avvisarvi dei progressi delle nostre ricerche, periodicamente.>>.

<< Non possiamo stare qui fino a quando non l'avete ritrovato?>> gli chiese Yusei.

<< Meglio di no, i miei sudditi non credo vi vedano di buon occhio dopo il casino che avete fatto contro di noi.>> spiegò loro Merag:<< E' molto più prudente riportarvi sulla Terra.>>.

<< Io penso che sia la cosa migliore.>> sorrise Cyber:<< Mia sorella Vale e i membri della CPA saranno in pena per me...>>.

“ Vector...” pensò Akiry abbassando lo sguardo:“ Aspetterò il tuo ritorno...”. Così Merag ricondusse il gruppo di terrestri sul loro pianeta natale: Cyber si ricongiunse a Vale, con quest'ultima che lo accolse con un pianto di gioia pura in quanto più che sollevata dal suo ritorno, tornando tra l'altro a dirigere le operazioni della sua organizzazione (sorbendosi nuovamente le battute senza senso di Nakajima, a cui reagiva con risate solo per non piangere). Akiza e Yusei invece tornarono a casa insieme ad Akiry. Tuttavia Akiry non riusciva ad abituarsi all'assenza di Vector: trascorreva da quando era tornata le sere a guardare le stelle, quasi stesse aspettando che da esse precipitasse il suo bariano preferito per poterlo finalmente riabbracciare. I suoi genitori cercarono più volte di rassicurarla in proposito ma i rapporti deludenti dei giorni successivi portati dalla bella Merag smentivano le speranze che Yusei e Akiza tentavano di trasmettere alla loro figlia.

Sei mesi dopo lo scontro con Misael: giornata estiva, niente scuola, spensieratezza completa. Era l'una di mattina ma Akiry era già in compagnia dell'amica Vale a passeggiare per le strade soleggiate del centro chiacchierando del più e del meno.

<< … e così Teo è caduto dalla scala. Non si è fatto niente... ma ridevamo tutti! Avresti dovuto proprio vederlo.>> disse Vale ridendo raccontando un aneddoto relativo ad una festa di compleanno a cui aveva partecipato tre anni fa.

<< Aahahha!!>> si sforzò di ridere Akiry, con la testa piena di altri pensieri.

<< Mmh... Vedo che oggi sei giù di morale.>> constatò Vale dispiaciuta:<< Pensi ancora a Vector?>>.

<< Nooooo... Cosa vai pensando...>> mentì Akiry: non voleva mettere preoccupazione alla sua amica nonostante l'ultimo rapporto fornitogli da Merag l'altra sera (le ricerche non si erano mai fermate in quei mesi), quindi si sforzò di sorridere.

<< Forse mi sbaglio...>> sorrise a sua volta l'amica anche se sapeva benissimo che in realtà aveva fatto centro:<< Non è che dovresti andare un po' con Kile? Ho notato che sei più rilassata quando sei insieme a lui...>>.

<< Ma no, no! Tu sei la mia migliore amica, eheheh...>> rise Akiry:<< Non preoccuparti, sto benissimo insieme a te. Mi sei di grande conforto.>>.

<< Bene, ne sono felice.>> sorrise Vale un po' sollevata. A quel punto Akiry si mise una mano in una tasca dei propri jeans azzurri... e si fermò.

<< Accidenti...>> sbottò Akiry seccata.

<< Che è successo?>> le chiese Vale fermandosi a sua volta.

<< Mi sa che mi è caduta la penna di mia madre che ti avevo fatto vedere prima, quella carina.>> spiegò Akiry preoccupata:<< Se la perdo poi mia mamma potrebbe prendersela. Torno indietro a cercarla.>>.

<< Io intanto procedo.>> disse Vale:<< Mio fratello mi sta aspettando per pranzare insieme a casa... Non vorrei si preoccupasse. Scusami se non ti aiuto... >>.

<< Vai pure tranquilla, comunque anch'io poi devo tornare a casa.>> le sorrise Akiry correndo svelta a ritroso del percorso da loro fatto tenendo gli occhi incollati sul marciapiede. Dopo cinque minuti arrivò in un vicolo scuro in mezzo a diversi edifici da loro attraversato prima per accorciare la strada, e guardandosi intorno vide risplendere qualcosa nel buio: subito avanzò verso il luccichio e si chinò su di esso, raccogliendo da terra una penna blu con fregi d'oro e tante rose rosse in rilievo.

<< Fiuuuuu...>> sospirò Akiry sollevata rimettendosi la penna in tasca:<< Meno male che l'ho trovata: mamma ci tiene a questa penna...>>.

<< Guarda guarda un po' chi è capitata qui!>> esclamò una voce alle spalle della ragazza. Akiry si girò e vide emergere dall'oscurità del vicolo un tipo con il berretto calato sugli occhi e una giacca scura. Aveva l'aria poco rassicurante.

<< E tu... chi sei?>> gli chiese Akiry senza mostrare segno di turbamento.

<< Non ti importa saperlo,... però è raro vedere passare un simile fiorellino.>> disse l'individuo leccandosi le labbra e tirando fuori un coltello pieghevole che subito aprì:<< Credo proprio che mi divertirò con te, eheheheh...>>.

“ Che scemo...” pensò Akiry piuttosto allibita preparandosi ad usare i proprio poteri psichici:“ Questo porco non immagina minimamente che so usare i poteri psichici...” a quel punto cercò di dissuaderlo dicendogli:<< Senti... se te ne vai non ti faccio male, ok?>>.

<< Ehi, mi prendi in giro?>> protestò il tipo non prendendo sul serio la minaccia:<< Non vedi che ho il coltello?>>.

<< Sarebbe inutile con lei.>> disse una voce dura alle sue spalle. Subito il malintenzionato si girò e senza avere il tempo di far niente venne spinto da una mano in avanti, finendo alle spalle dell'individuo misterioso in ombra a cui apparteneva la voce.

<< Eh?>> fece Akiry sorpresa dall'intervento del nuovo arrivato.

<< TU, BRUTTO...!!!>> gridò il malintenzionato rialzandosi e affondando in avanti l'arma per colpire la persona arrivata un attimo prima. Quest'ultima però afferrò il braccio armato del suo aggressore bloccandolo in quel punto e non facendolo muovere di un solo millimetro.

<< Stai calmo,... PAGLIACCIO!>> esclamò la persona misteriosa puntando lo sguardo sul malintenzionato: a quest'ultimo sembrò veder in quel momento illuminarsi al buio di luce rossa gli occhi del nuovo arrivato, e questo lo terrorizzò parecchio.

<< M...MAMMAAA!!!>> fece il malvivente allontanandosi alla svelta dal suo avversario (che lasciò la presa su di lui) e scappando via come se non avesse un domani.

<< N... Niente male...>> mormorò Akiry impressionata. A quel punto l'individuo in ombra si girò di nuovo verso di lei.

<< E' stato facile, no?>> le chiese l'individuo con voce gentile:<< Stai bene, vero?>>.

<< Sì, grazie,...>> fece Akiry incuriosita:<< ...ma tu chi sei?>>. Dopo aver pronunciato quelle parole una luce cremisi brillò nel buio, e la forma della persona in ombra sembrò cambiare. 

<< Non... ti ricordi di me?>> continuò l'individuo: la sua voce era cambiata. Quest'ultimo alla fine si avvicinò a lei mettendosi in luce, ed Akiry si mise una mano davanti alla bocca per lo stupore.

<< Ma... Ma...>> cominciò a balbettare Akiry non credendo ai propri occhi: quei capelli arancioni,... quegli occhi viola scuri e quell'abito scuro... Era Vector nella sua forma umana.

<< Quanto tempo, Akiry.>> sorrise Vector salutandola con la mano. Da prima la ragazza rimase come paralizzata chiedendosi se fosse un sogno o meno, poi però i suoi occhi si riempirono di lacrime e si gettò su Vector abbracciandolo con calore.

<< VECTOR! SEI PROPRIO TU!!!>> esclamò tra le lacrime Akiry, il viso affondato nella maglia del bariano.

<< Ehm...>> fece Vector sorpreso da quella reazione arrossendo violentemente e tirando le braccia di lato:<< Mi imbarazzi, dai!>>.

<< Ma mi sei mancato tanto! Lo sapevo... che eri vivo... ma tu te ne... spunti così.... SIGH! SOB!>> continuò Akiry singhiozzando, per niente intenzionata a staccarsi da lui.

<< Capisco...>> disse Vector con un sorriso abbracciandola a sua volta:<< Anche tu mi sei mancata...>>. Più tardi, a casa Fudo, Yusei si stava consultando con Akiza proprio sul fatto che sua figlia sentiva la mancanza di Vector.

<< Dobbiamo fare qualcosa.>> disse Yusei pensoso:<< Akiry fa bene a continuare a pensare che Vector sia vivo, anch'io ne sono convinto,... però non posso sopportare che soffra così tanto per lui...>>.

<< Nemmeno io ce la faccio più a vederla in quello stato.>> disse Akiza mentre apparecchiava la tavola per pranzare:<< Però non possiamo certo convincerla che Vector sia morto, le spezzeremo le speranze che ha sulla sua sorte.>>.

<< Hai ragione ma...>> cominciò Yusei quando in quel momento si sente il campanello suonare:<< Vado io, Aki, tanto dev'essere Akiry...>> e così dicendo il marito si diresse alla porta e quando l'aprì...

<< SORPRESAAAAA!!!>> esclamò Akiry, felice come una pasqua:<< Guarda chi c'è, papà!>>. L'occhio di Yusei si soffermò su Vector, che era a fianco di sua figlia.

<< V-Vector???>> chiese Yusei sbalordito, non credendo ai proprio occhi.

<< Ne è passato di tempo, Yusei!>> lo salutò Vector amichevolmente. In quel momento si sentì un rumore di piatti infranti proveniente dalla cucina che fece voltare sia Akiry che Yusei e Vector.

<< Akiza, tutto bene?>> chiamò Yusei subito. Due secondi dopo arrivò Akiza stessa, con le lacrime agli occhi.

<< Vector... Finalmente sei tornato.>> disse Akiza felice:<< Lo sapevamo... che eri ancora vivo. Scusate, quando ho sentito la sua voce... mi è sfuggito un piatto di mano per la sorpresa.>>.

<< Non fa niente, Akiza, è più che normale.>> le disse con fare affettuoso Yusei:<< Comunque... siamo felicissimi di rivederti, Vector: ci sei mancato enormemente, non era più la stessa cosa senza di te.>>.

<< Grazie per l'affetto che mi state dimostrando.>> li ringraziò Vector con un inchino:<< Scusate se sono sparito, ma non è stata colpa mia...>>.

<< Ci spiegherai tutto a tavola.>> disse Yusei:<< Ma dovremo aggiungere un posto a tavola...>>.

<< Ci penso io!>> esclamò Akiza volando di nuovo in cucina.

<< Ti aiuto io, mamma!>> disse Akiry seguendo sua madre. Una volta tutti davanti ad una tavola imbandita (Akiry piazzata vicina vicina a Vector) il bariano iniziò a raccontare la sua disavventura.

<< Dunque,...>> cominciò a spiegare Vector:<< … la luce che è uscita da CXyz Barian mi ha avvolto, come ricorderete. Ebbene, essa mi ha catapultato di colpo in un punto lontanissimo dello Spazio Stellare Lucente insieme al mio Numero C5: Drago Chimera del Chaos. Dato che ero ridotto male e non riuscivo a muovermi ho cercato di curare la ferita alla testa di C5 usando la Tachyon Transmigration acquisita da Misael, ma a quanto pare riparare i danni alla testa era una cosa parecchio lunga. Finì di curarmi dopo un bel po' di tempo ma non sapendo dove andare per raggiungervi nella Dimensione Spaziale Bariana ho vagato per tutti questi mesi in quello spazio grazie al dispositivo che mi aveva fornito Cyber.>>.

<< Incredibile! Ma... non dovevi fermarti a mangiare per strada?>> gli chiese Yusei:<< Come hai fatto a sopravvivere per tutto questo tempo?>>.

<< Beh, nella mia forma bariana ho notato che non sentivo la fame...>> spiegò Vector:<< Si vede che i bariani non mangiano né bevono...>>.

“ Ecco perché non hanno la bocca...” pensò Akiza comprendendo il perché del dettaglio.

<< … anche se devo dire che sento un grandissimo vuoto dentro.>> continuò Vector con una faccia stanchissima:<< Mi sa che ho detto una stupidaggine, altrimenti non avrei questa fame, ehehhe! Si vede che resistono solo di più senza approvvigionamenti.>>.

<< Ah...>> fece Akiza capendo di aver pensato una cosa stupida: era ovvio che in qualche modo anche i bariani dovevano bere o mangiare, e si capiva da come Vector stesse letteralmente facendo fuori il pranzo preparatogli sul momento.

<< Però l'importante è che tu sia riuscito a tornare sano e salvo.>> disse Yusei sorridendo:<< Non abbiamo creduto nemmeno per un istante che fossi morto.>>.

<< E' vero!>> esclamò Akiry con espressione sognante:<< Sono rimasta a guardare le stelle ogni notte nella speranza che arrivassi...>>.

<< Non dovevi preoccuparti così tanto per me.>> la rimproverò Vector con aria altezzosa indicando se stesso:<< Io sono il grande Vector, no? Niente può uccidermi!>>. Akiry rise divertita dal comportamento superbo del bariano, e Yusei e Akiza si scambiarono un'occhiata sollevata nel constatare la completa serenità tornata negli occhi della loro bambina dopo tutti quei giorni d'ansia. Una volta finito di pranzare Akiry trascinò per un braccio Vector intenzionata a mostrargli una cosa.

<< Ehi, cosa vuoi farmi vedere?>> le chiese Vector piuttosto curioso.

<< Segreeeeeeto!>> disse allegramente la ragazza portandolo davanti alla scaletta che dava alla soffitta dell'abitazione e salendovi insieme al ragazzo.

<< Ma che...?>> cominciò a chiedere il bariano, bloccandosi non appena fu di sopra: tutta l'area della soffitta (che lui ricordava molto ingombra di roba) era stata svuotata, e un comodino, un armadio e un letto pieghevole erano stati piazzati al centro della stessa. 

<< ECCO QUAAA!!!>> disse forte Akiry osservando l'espressione di Vector:<< Sapevamo che saresti tornato... quindi abbiamo approntato un vero e proprio letto per te. Non dovrai più dormire sulla brandina. Ti piace come l'abbiamo sistemata, la soffitta?>>.

<< I-Io...>> balbettò Vector emozionatissimo:<< … non ho parole, siete stati davvero fantastici.>>.

<< Sì... SI'! Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto!>> esultò Akiry saltellando per la soffitta:<< E già che ci siamo... che ne diresti di un bel duello come facevamo a scuola?>>.

<< D'accordo!>> annuì Vector deciso:<< Non mi batterai, stavolta.>>. Dopo aver rispolverato i loro deck i due giovani si affrontarono in diverse partite che terminarono con risultati favorevoli a volte per uno e a volte per l'altra per ben due ore filate: si divertirono come matti a duellare dopo tanto tempo. Quando stavano per concludere l'ennesima sfida la testa di Akiza spuntò dalla botola da cui si accedeva alla soffitta.

<< Scusa se ti disturbo, Akiry.>> disse Akiza a sua figlia attirando la sua attenzione:<< Mi avevi detto però che alle quattro e mezza avevi un appuntamento con Kile... e sono le cinque.>>.

<< Oh... E' VEROOOOOOO!!!>> fece Akiry alzandosi di scatto con espressione disperata:<< L'arrivo di Vector me ne aveva fatto completamente DIMENTICAREEEEEEE!!!>>.

“ K-Kile?” si chiese Vector pensando, piuttosto confuso.

<< Scusa, Vector, riprendiamo dopo, ok?>> disse alla svelta Akiry.

<< Ok,... ma chi è questo...>> le cominciò a chiedere Vector, ma non appena ebbe pronunciato la parola “ ok” la ragazza scese immediatamente giù dalla soffitta salutandolo:<< … Kile?>>. Poco dopo Vector scese anche lui di sotto giusto in tempo per vedere Akiry mentre usciva.

<< Ci rivediamo quando torno, a prestoo!!>> lo salutò ancora Akiry chiudendo frettolosamente la porta dietro di sé e correndo via.

<< Mmh...>> fece Vector sospettoso, quindi andò da Yusei in garage, dove stava revisionando la sua vecchia Duel Runner e gli chiese subito:<< Scusami, Yusei, ma... sai chi è un certo Kile?>>.

<< Ah,... Kile...>> fece Yusei voltandosi verso di lui al sentire quel nome con una chiave inglese in mano:<< Certo. Si tratta di Shimizu Kile. E'... Ehm...>> a quel punto ebbe un po' di esitazioni nel continuare.

<< Continua...>> insistette Vector pronto a quel che temeva potesse dirgli.

<< E'... un amico di Akiry con cui lei si vede spesso da circa un paio di mesi.>> terminò Yusei sospirando.

<< C-Cosa?>> fece Vector: aveva un vago sospetto della cosa, ma la dichiarazione lo colse comunque di sorpresa. Un moto di gelosia investì il bariano: possibile che Akiry si fosse...?

<< Se stai pensando che mia figlia si sia fidanzata prendi un granchio.>> spiegò alla svelta Yusei quasi leggendogli nel pensiero:<< Sono solo amici...>>.

<< Certo... ma questo lo stabilirò di persona!>> esclamò Vector tutto infiammato. Ormai la miccia era stata accesa, e spegnerla non sarebbe stato facile:<< Dove sono andati?>>.

<< Verso la Piazza Campanile, ma non...>> cominciò ad obbiettare Yusei, ma a quel punto Vector era già partito in quarta correndo in direzione della piazza.

“ Voglio proprio vedere questo Kile...” pensò Vector. Dopo nemmeno cinque minuti notò da lontano Akiry, che aveva rallentato il passo per fare una telefonata con il cellulare. Benissimo, rifletté Vector: avrebbe potuto pedinarla con più calma senza rischiare di farsi notare fino a scoprire chi fosse quello che appariva come un suo rivale in amore.
  
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