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Autore: V a l y    03/09/2008    15 recensioni
Storia nata da una vecchia fantasia dell'autrice per una coppia fuori dalla norma. Due ragazzi che avendo in comune la stessa causa si ritrovano insieme: il rosso e la cinese. Tengo veramente tanto a questa storia, sarei felicissima se magari mi aiutaste con commenti e consigli *.*
CAPITOLO 30. [Quella mattina, la famosa domenica successiva alla notte di baldoria nel quale le ragazze del passaggio a livello erano andate a trovare i balordi del covo dell’est, non fu niente di tutto questo a svegliare prematuramente Xiaoyu. Non erano stati gli schiamazzi, la musica, lo sferragliamento di nuove casse di liquori che venivano strusciate di peso sulla ghiaia. Fu lo strano, inusuale suono prolungato del clacson di un camion, un rumore assolutamente sconosciuto alla clausura della periferia est da ogni attività urbana.]
EDIT. Al solito ho inserito un'illustrazione fatta da me dopo aver aggiornato la fic. La trovate a inizio capitolo 30!
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hwoarang, Ling Xiaoyu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo tante settimane Xiaoyu rivide un letto, di quelli veri, con coperte, lenzuola e cuscini, e non come i materassi arrangiati male della periferia Est. Neppure lei stessa si sarebbe aspettata l'eccessiva reazione che avrebbe avuto: i suoi occhi brillarono di una contentezza sincera e le cominciarono a tremare le mani dall'emozione.
“Be', che hai da rimanere imbambolata?” le domandò Miharu sbalordita. “Sembra quasi che tu non veda un letto da mesi.”
La cinese per poco non inciampò su se stessa.
“Già, sembra...” e tentò un sorriso, che alla fine risultò solo l'espressione facciale rattrappita di una persona affetta da paralisi di Bell. “E, senti, ehm... scusami se mi sono un po', come dire, autoinvitata...”
“Sono stata io a proporti per prima di dormire da me,” le ricordò affabilmente la lentigginosa. “Era da tanto che non mettevi piede in casa mia, perciò, per commemorare i vecchi tempi...” enunciò con suspense, raccogliendo da sotto il letto una videocassetta, “stasera guarderemo qualche film Disney e ci ingozzeremo di Kompeito!”
Xiaoyu saltò addosso all'amica, capitombolando con lei sul letto.
“Era da un sacco che mi mancavano queste scemate...”
“Non sono scemate!” contrariò risoluta la lentigginosa. “Sono cose molto serie, l'importantissimo rituale di un'amicizia profonda e imparagonabile!” soggiunse saccentemente con il dito alzato. Scoppiarono a ridere all'unisono.
Le piaceva ridere con Miharu. Rideva anche coi ragazzi del blouson noir, persone che per prima cosa vivevano di senso dell'umorismo – e certamente non di quello di colpa, visto che qualunque torto commettevano ne uscivano sempre facendo spallucce – e l'unica cosa che riusciva a frenarla dal divertirsi con loro erano le mondane prese per il sedere del blouson noir. In senso lato, ovviamente, perché pensarla diversamente faceva venire le vertigini a Xiaoyu, visto i precedenti morfeici di appena un giorno prima...
Insomma, non si stancava mai della compagnia dei suoi vandali colleghi, ma con Miharu viveva di quella frenesia adolescenziale che non poteva condividere con nessuno di loro.
Si misero sul letto a pancia in giù, fianco a fianco, e guardavano il film sgranocchiando qualche Kompeito direttamente dalla busta d'imballaggio, con le gambe che si muovevano in su e in giù come bambini divertiti o rapiti da qualcosa.
“Ah, il pezzo famoso!” urlò eccitata Miharu.
Xiaoyu seguì la scena con poco incanto.
“Certo che è un po' assurdo. Voglio dire, regalano spaghetti appena fatti a dei cani!” esclamò contrariata la cinese.
Ricordava perfettamente i morsi di fame della periferia Est. Ciò accadeva quando le sprovvedute vittime dei loro derubamenti non erano state così sprovvedute, o quando, semplicemente, avevano troppe feste e passatempi a cui pensare e lasciavano perdere i bisogni primari di un essere umano – bere alcolici era meglio che bere acqua, nutrirsi di sballi era meglio che nutrirsi di pagnotta: questo era il motto personale del covo dell'Est. Per questo la ragazza riteneva la scena del cartone poco reale: non era mai successo neppure una volta che qualcuno, oltretutto maestro di cucina, regalasse cibarie a quel mucchio di vagabondi. Con un sorriso in faccia, per di più!
“E poi,” continuò criticamente, “quel cuoco italiano è troppo caricaturale per sembrare vero.”
“Xiaoyu, dov'è finita la tua vena romantica?!” la riprese l'amica. Probabilmente era rimasta sotto le suole del blouson noir, che ancora si divertiva a calpestarla.
“A quest'ora mi dicevi sempre, in tono sognante, 'chissà se un giorno succederà anche a me e Jin'!” le ricordò Miharu, giungendo le mani a mo' di preghiera e usando un tono volutamente mieloso.
“Oddio, che vergogna,” borbottò imbarazzata la cinese, nascondendosi il volto nel cuscino. “L'ho davvero detto?”
“Quattro volte!” precisò divertita la lentigginosa. “E come da prassi,” soggiunse, “ogni volta che finivamo di vederci un film cominciavi a parlarmi di Jin e di quanto era bello e misterioso e bla bla bla...”
“Senti chi parla, tu, che mi riempivi la testa parlandomi del fortunato che ti piaceva, anche se alla fine cambiavi idea ogni cinque giorni!” ironizzò Xiaoyu.
“Keitaro mi era piaciuto per due settimane!” le rammentò arrabbiata la compagna di scuola.
“Miharu,” fece fintamente sconvolta la cinese, “sei una ragazza troppo seria!”
Risero di nuovo, sprofondando nel letto di pizzi a braccia aperte, osservando il soffitto di legno e la lampada semisferica sopra di loro.
“Quanto eravamo cretine,” convenne la cinese.
“Cavolo, sì! Ed era solo un anno fa...” assentì l'altra.
“Ma è bello vivere di ricordi, qualche volta,” se ne uscì Xiaoyu, il tono di voce nostalgico ed incantato. Miharu concordò con un cenno del capo.
“Certo, anche se questi ricordi sono così imbarazzanti che dovrebbero essere seppelliti!” commentò sempre la cinese.
E risero ancora. Risero per la gag dei compagni del Vagabondo, per la lacrimuccia che era uscita alla fine del film da un occhio di Miharu che aveva usato la scusa dell'allergia per la polvere, per le foto delle medie, per il club delle principesse sanguinose che avevano inaugurato assieme ad altre due amiche, per il loro progetto di un mondo fatto solo di cocomeri, per la loro antica idea che la luna fosse solo la schiena del sole.
Ricordi imbarazzanti, ne potevano trovare a bizzeffe. Xiaoyu ne aveva anche di recenti, per esempio di quello stesso pomeriggio.
Dopo la scuola e una lunga camminata per il mercato con Miharu era dovuta tornare alla periferia Est per avvisare gli altri che quella notte avrebbe dormito a casa di un'amica. Camminò tra le stradine di liquori, bombolette spray e giacche di pelle, guardandosi circospetta intorno. Il primo che trovò fu John.
“Ehi, John!” lo chiamò, e questi si girò interrompendo ciò che stava facendo, ovverosia contare i soldi che aveva prelevato nella truffa del finto poliziotto. Storia lunga.
“Xiaoyu, ciao!”
“Il blouson noir è qui?” domandò con un tono di voce stranamente più basso del consueto.
“No, non è ancora tornato,” la informò l'altro. La cinese sospirò felice, ma ciò non era fuori dall'abituale, poiché ogniqualvolta che il coreano mancava lei agiva irrimediabilmente in quel modo.
“Be', volevo solo farvi sapere che stanotte non ci sarò,” gli spiegò. Dopodiché lo salutò con la mano, e l'amico ricambiò. La bambina sorrideva con cotanta sincerità che quando si era voltata di scatto ed era andata a cozzarsi con la testa contro il busto di qualcuno sbatté i denti anziché il naso.
“Ma guarda un po', te ne vai,” disse Hwoarang, il qualcuno.
Xiaoyu rispose con un mugolio a denti stretti che più o meno voleva dire mi hai fatto un male cane.
“Ora che la bambina è assente possiamo invitare le ragazze della terza strada senza dover per forza coprire le loro scollature. Che ne dici, John?” domandò entusiasta il coreano.
“Brutto imbecille, sono una donna anch'io!” imperversò la ragazza, levandosi la mano dalla bocca per poterla usare in altri modi su Hwoarang, ma quando fu in procinto di stringerla in un pugno si accorse che il palmo era macchiato di sangue.
“Avrei contrariato sul tuo ipotetico essere una donna puntualizzandoti per la milionesima volta che avere un portachiavi rosa non significa esserlo, mentre qualche forma curva in più nel corpo sì, ma adesso che ti vedo sanguinare in bocca, cazzo, per una questione di rispetto non riesco neppure a prenderti in giro, a parte ridere un po' sotto i baffi per la buffa situazione...”
“Grazie per esserti risparmiato l'offesa, ora mi sento meno ferita,” ironizzò con tono irritato la bambina, socchiudendo gli occhi in due fessure.
“De nada, niña,” rispose divertito Hwoarang. Prese dalla tasca un fazzoletto di stoffa porgendolo sulla bocca della cinese e questa, come accadeva quando qualcosa di inaspettato la sorprendeva, si portò la mano sul petto.
“Cazzo fai, ti pulisci la mano sulla maglia?!” la rimproverò con spasso il blouson noir, avendo malinteso l'azione. Le posò istintivamente la mano col fazzoletto sotto la clavicola, sulla nuova macchia, pulendole il colletto dell'uniforme.
“Proprio come i bambini...” ponderò ancora lui, sbuffando vistosamente.
Gli avrebbe risposto male, sapeva già cosa dover dire, ma per la seconda volta non ci riuscì. La mano del coreano scivolò più in basso, senza neppure pensarci, seguendo la chiazza verticale sopra l'uniforme scolastica. Non era un reale contatto fisico, poiché tra la mano di lui e il corpo di lei si interponevano tre strati di stoffa, ma Xiaoyu percepì chiaramente il contatto sul suo seno. La situazione le ricordò ciò che noi ormai possiamo definire il sogno per eccellenza, quello che prendeva luogo appena qualche decina di metri più in là dalla sua attuale postazione. Il posto era quello, la luna che stava facendosi strada nel cielo anche, e così la mano che le accarezzava il petto, nel presente in modo distante e forse obbligato, nel sogno in modo passionale, spontaneo, sensuale...
La bambina non disse niente. Non riusciva a pensare a niente. Rimase rigida e col fiato in gola, aspettando qualche consueta affermazione derisoria del blouson noir che calmasse l'ebollizione che l'aveva pervasa.
E l'affermazione, difatti, arrivò:
“La tua sbadataggine è infinita, è vero, ma ammetto anche le mie colpe: avere un petto così rigorosamente forte e virile ha anche i suoi svantaggi...”
Questo non la aiutò. Anzi, la mandò in tilt più di prima. Era così, nel sogno: il busto di lui davanti a lei, rischiarato dalla luna e abbarbicato al suo petto, e la sua mano fatta di fragole continuava a toccarla ovunque...
La cinese urlò. Non nel senso che il suo animo urlò, né che a farlo fu la sua mente. Urlò testualmente parlando.
Il boss la guardò spaventato e basito, e non di meno un po' preoccupato.
“Se fai così l'uniforme si sporca ancora di più!” tuonò la bambina, cercando di trovare una spiegazione plausibile e logica allo strillo precedente.
“Ah sì?” fece Hwoarang con strafottenza. “E dimmi, bambina di mondo, perché non me l'hai detto prima?”
La cinese non fiatò e dalla sua non risposta il boss ci trasse un sorriso beffardo.
“Era per caso una scusa per farti toccare da me?” domandò impudicamente, arcuando un sopracciglio. La cinese urlò di nuovo e il coreano la guardò ancora una volta spaventato e basito, e non di meno un po' preoccupato.
“Stavo scherzando, bambina! Ti pare che-”
“Ritardo! Me ne vado!” enunciò Xiaoyu, meccanicamente, come sarebbero riusciti solo Tarzan per la sua particolare bravura nel parlare o un androide per la sua voce piatta ed uniforme. Corse forsennata verso la fermata dell'autobus, aspettando impazientemente l'arrivo della circolare che quel giorno parve più in ritardo del solito, e scese alla piazza del mercato. Quando suonò il campanello della casa di Miharu, questa si presentò con un'espressione stupita e scossa.
“Xiao, è sangue quella macchia sull'uniforme?”
La cinese si ricordò in ritardo di questo piccolo, macabro particolare e nascoste la chiazza con la mano.
“E' che prima... ho sbattuto coi denti contro un palo, e così...” bofonchiò la bambina, facendo poi ridere la compagna di classe.
“Ti accompagno a sciacquarti,” le disse amorevolmente, prendendola sottobraccio.
Xiaoyu, quel giorno, imparò che potevano bastare un fazzoletto e un po' d'acqua e sapone per pulire una macchia così leggera.
Adesso, coricata sul letto, sotto le lenzuola pulite e rassicuranti di una casa che aveva un tetto, aspettava che il sonno le arrivasse, sicura che sarebbe presto successo su quel comodo giaciglio. Ma ciò non avvenne e trascorse il tempo ripensando ai fatti accaduti quel giorno stesso, fatti che a nulla servirono se non a tenerla ancora più sveglia.
“Miharu, se ti va potremo parlare di ragazzi come ai vecchi tempi...” sussurrò. L'amica non rispose, così si voltò in direzione sua, nel letto accanto in cui dormiva beatamente. Xiaoyu sorrise dolcemente e si rimise comoda.
Quella frase aveva già detto tutto, ma lei non se n'era accorta e riuscì a dormire bene.























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Capitolo cortino, è vero. Devo riprendere la mano! xD In realtà, era in un'unica parte, ma poi mi sono accorta che per il mio cervello e le mie dita era troppo lungo, quindi l'ho diviso in due.
Il cartone Disney che stavano guardando le due ragazze era “Lilly e il vagabondo”, ma immagino che non fosse neppure necessario dirlo... Su, era facile, dai! xD
Be', che tono confidenziale e stranamente normale che sto usando... è vero, lo ammetto anch'io. Sembra quasi che non sia vero che io non aggiorno da una vita, eh? xD
*Valy scappa dai sassi tirati dagli altri*
Chiedo scusa per il mega (no.) iper (non ci siamo.) ultra (ancora no.) super (diciamo quasi...) gigantesco (ecco!) ritardo, e se avete tempo e occhi vi racconterò anche il motivo, che ormai è diventato una filastrocca imparata a memoria per qualcuno (quei qualcuno sanno di essere stati citati qui! xD).
Praticamente a fine Ottobre scrivo il nuovo capitolo, sennonché il computer decide di andare a farsi fottere, così lo mando ad aggiustare. Per sei mesi (6 per essere ancora più precisa) i tizi del negozio non si fanno sentire, fin quando uno di loro non chiama la mia genitrice riferendole che ha trovato il suo numero per mera fortuna e che dovrebbe formattare il pc, chiedendole il consenso. E cosa fa quella buona donna, prendendosi la briga di decidere senza neppure chiedermi nulla? Dice di sì, ovvio.
Poi sono impazzita ed ero stata in procinto di picchiarla. XD Fortunatamente sono una figlia buona (?), quindi non le ho rinfacciato più niente, a parte in qualche situazione per farla sentire in colpa e guadagnarci qualcosa (eh, qualcosa di positivo doveva esserci, io l'ho solo trovato, non ho fatto nulla di male xD).
Insomma, da quel momento scrivevo e riscrivevo il capitolo, ma sembrava sempre più brutto del primo, quindi ricancellavo tutto. Poi, l'ennesima volta, la finale, la riuscita, ho riscritto il capitolo lasciando lo stesso senso e cambiando tutta la storia, e finalmente mi sentii soddisfatta. Il capitolo partorito, l'avete capito, è questo, sperando che vi sia piaciuto e che non abbia in qualche modo abbassato la qualità della storia (diciamo qualità, visto che rileggendola ho notato errori che non avevo notato prima, e che presto sistemerò xD).
Altra cosa importante: spingermi a continuare è stato il mio amore per i due protagonisti, certo, ma non solo: i commenti dei lettori, anche quelli nuovi, e gli utenti che hanno messo la mia storia tra i preferiti, anche dopo che erano passati mesi e mesi dall'ultimo aggiornamento (sono a quota 14 *_*) mi hanno incitata a scrivere, scrivere e scrivere, anche quando non mi riusciva. Insomma, un doveroso ringraziamento, ecco. u_u
Per farmi perdonare il ritardo ho anche postato un disegnino... anche se, ammetto, non era per l'occasione, e soprattutto non c'entra un pene con tutta la fanficion! xD Ma vabbè, è Xiaorangoso! xD
Non l'ho inserito come nota, ma i Kompeito sono delle specie di caramelline molto zuccherose e colorate giapponesi, risalenti al quindicesimo secolo (figuratevi!) e tutt'oggi nel mercato, ora confezionate e non più artigianali (come ogni cosa, vabbè xD).
E finalmente, lo ammetto, lo aspettavo da una vita, la risposta ai commenti!
@annasukasuperfan:
“è da dieci_miliardi_di_bilioni_di_milioni di punti e non continuo xkè non voglio deformare la pagina!”
Be', è giusto, oltre al fatto che scriverli tutti sarebbe un po' un problema! XD E mi dispiace che non sarà la tua Asuka ad avere il privilegio di baciarlo o torturarlo (e lo sai bene che la mia morosa preferita con Hwoarang sei tu, dopo me xD), però questa è una fanfiction Hwoarang x Xiaoyu, quindi il momento cruciale prima o poi arriverà! XD Però se vuoi intanto posso semplicemente torturarlo. XD Finisco col dire grazie tantissime per il commento e che anch'io adoro il limoncello! XD Baci! :*
@Tifalockhart (sperando che mi rispondi, visto che è da un po' che non mi faccio sentire xD): diverrà realtà! *_* molto... presto... sì. XD Però diverrà! Anch'io adoro la fragola. *ç* Sì, cremoso, sì! :Q_ E contentissima che tu non sia stata delusa del capitolo precedente... (immagino che molti, se avessero potuto, mi avrebbero tirato pentole e stoviglie e qualche pianoforte dietro xD) Davvero, questa è una grande dimostrazione di affetto filiale! Baci baci baci >********<
@Niky-Chan: tesoro, grazie! *_* Contenta che tu non abbia bestemmiato per il fatto del segno! XD Approfitto per dirti che a causa della geniale idea di mia madre di formattarmi il pc son stati levati tutti i documenti scritti, anche quello in cui avevo salvato il tuo forum e la tua fanfiction che, sfortunatamente, ho letto pochissimo! ç_ç Se in qualche modo riesci a contattarmi per risegnalarmi il forum sarebbe grandioso! *_* E, ovviamente, grazie del commento! :*
@Miss Trent:
"il fatto che Xiaoyu abbia solo sognato mi ha fatto rimanere un po' triste..."
Qualcuno doveva dirlo! *_* Sì, insomma, era umanamente impossibile che tutti l'aveste presa bene. In fondo, il mio intento, oltre torturare i personaggi, è anche quello di torturare i lettori! xD
*qualcuno butta addosso a Valy due pentole, un sasso, un pianoforte, qualche stoviglia e un gatto infuriato*
Sentore di fragola? Addirittura? Wow, grazie! *_*
Per la tua, di fanfiction (che, a proposito, non vedo l'ora che aggiorni! *_*), non preoccuparti, non sei te che ti sei spiegata male, sono io che sono andata in visibilio senza spiegarmi! XD So che Sergei è un tipo molto, come dire, Sergei (xD) e senz'altro non è uomo che oserebbe mostrare buone emozioni così facilmente, e non è sembrato affatto fuori dal personaggio. Approfitto per spiegarti più chiaramente che il loro bacio non l'ho visto come un gesto di affetto, ma come una sorta di sfida di lui, come se questi volesse dirgli senza parlare “comunque resti e rimani soltanto una donna”. Non so se sono riuscita a spiegarmi, ma questo è stato il messaggio che ho recepito, ecco. E la tua storia non mi deluderà mai, ma questo già lo sai! *_* :*
@Shuriken: mi mancava, giuro, mi mancava il tuo delirio! XD E bello trovare qualcuno della stessa stoffa *delirante convinta* *_* Siamo agli sgoccioli, sì, e assicuro che da qui in avanti la cosa aumenterà sempre più, da come un po', forse, si intuisce in questo capitolo! XD
“Credo che per qualsiasi ragazza sia quasi automatico immedesimarsi in Xiaoyu specie se ti trovi davanti uno dei ragazzi più affascinanti del pianeta eheh!”
Cacchio se sì! *ç* Peccato solo che Xiaoyu, qualche volta, in questa fanfiction, ha i prosciutti al posto degli occhi per non riuscire ad accorgersi di cotanta figaggine! xD
Adesso ti rispondo alla domanda, se mi reputi ancora degna di poterlo fare. XD Io delineo sempre una storia, sia corta che lunga, diciamo seguendo uno schema di situazioni preciso, ma talvolta, prendendo esempio de Il blouson noir e la bambina, ci sono situazioni inventate totalmente di sana pianta, come il capitolo precedente che serve solo da “intermezzo”, oppure alcune altre ancora mi vengono più in là; sono sempre un aggiunta e non cambiano la storia. Per i capitoli scritti al momento, invece, quasi tutto, scene e soprattutto dialoghi, mi vengono al momento. ^^ Esempio su questo capitolo:
schema da seguire: ricordi, inizio dei sentimenti di Xiaoyu per Hwoarang (semplicemente)
capitolo: il resto xD
Assicuro subito che tutte le gag sono venute fuori al momento, durante la scrittura della storia.
Be', spero di averti risposto! ^^
E grazie del commento, spero davvero di non deluderti mai! :*
@Silver Princess: eheh, chi lo sa! XD Comunque i loro sentimenti, d'ora in poi, avranno una grande ascesa! ^^
Lo yogurt alla fragola è anche il mio preferito! *_* Ma cavolo, abbiamo i gusti identici spiccicati! XD Ricordo ancora i latto bianco che non sapeva di niente se non con dentro i pan di stelle! Rammenti? XD Grazie del commento! Superbacio! >*****<
@xxx: felice che ti sia piaciuta! *_* E' bello sapere che molti utenti fanno di tutto per lasciare una recensione, anche quando non hanno tempo o mezzi! *_* Spero che riuscirai a farlo nuovamente, anche se la nuova regola di EFP impone obbligatoriamente una registrazione per commentare... Spero di risentirti, con tutto il cuore, e male che vada, che dire... spero che la mia storia non smetta mai di affascinarti! :******
(scusami ancora per il ritardo xD come si suol dire “meglio tardi che mai! xD)
@Chiaras: Uff, per fortuna... *scampata da un altro ipotetico pianoforte buttato dalla finestra per la rabbia* xD
Contentissimissima, anzi, iperultracontentissima che ti sia piaciuto! *_* Anche a me piace quando le cose vanno con lentezza. E questo, vabbè, si era potuto notare anche solo dal decimo capitolo della storia! XD Basta che la cosa non annoi mai. Spero di trovare il giusto equilibrio! ^^
Grazie di avermi commentato, e baciottoli anche a te! >******<
@Maper: New entry! *_* E' da una vita che volevo dirlo! XD Non ho ancora trovato persona a cui non piaccia Hwoarang, e, come per te, è il mio personaggio preferito di tutta la serie Tekken! *_* Al secondo posto, non chiedermi perché, c'è Lei Wulong! XD
I colpi di scena: certe volte sono stati inaspettati persino per me mentre li scrivevo, LOL! XD E per le gag e le scene divertenti: felicissima che ti facciano ridere, o anche solo sorridere, significa che il mio intento è riuscito! *_* Mi spiego. XD La fanfiction è partita inizialmente come una cosa seria, ma poi si può dire che sia un po' “degenerata”, ecco. XD All'inizio strizzavo il naso infastidita, ma poi mi sono accorta che questo è il mio stile, il mio modo di approcciarmi con le storie e che, per questo, la fanfiction risulta anche più completa, poiché l'altra parte del mio desiderio era abbracciare vari generi, tra cui quello comico. ^^
“tuttora pratico Tae Kwon Do inspirato da lui XD)”
Wow! *_* Anch'io, se potessi, sceglierei quell'arte marziale da imparare, oppure la capoeira! XD Hai usato un participio passato maschile, quindi presumo che tu... sia maschio! *_* *è da una vita che aspetta un lettore maschio* xD
Implorare e morire?! O cielo, no! O forse, chissà, protesti farmi un servizietto... un professore che odio tanto tanto... >D Scherzo! (si era capito) E mi scuso nuovamente per il ritardo di aggiornamento. I motivi son tutti scritti sopra, e io non ci penso neanche lontanamente ad abbandonare questo progetto che, inconsciamente, mi porto dietro dalle medie! NADA! *_* Grazie del commento, ovviamente! ^_^
E, che altro dire, mi farò presto viva. Ora che il blocco dello scrittore se n'è andato dovrebbe filare tutto liscio! xD
Alla prossima!


  
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