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Autore: gattinanera5    19/07/2014    1 recensioni
Non si può fuggire al destino nemmeno se pensiamo che non esista. E' quando si prende gioco di noi che ci accorgiamo che forse era meglio non sfidarlo. E sfiderà Lisa, una ragazza come tante altre.
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Mark camminava nervosamente avanti e indietro per la stanza tenendo le mani dietro la schiena.

"Questa volta no. E' tropppo rischioso." dice con tono duro ma preoccupato.

"Rilassati, andrà tutto liscio." Alex si appoggia stancamente alla sedia mentre fuma la sua solita sigaretta. 

Mark si passa una mano tra i capelli corti neri e fissa dritto negli occhi Alex.

"Amico, lo sai benissimo come funziona questa faccenda."

"Certamente. Non c'è motivo di preoccuparsene."

"Tu non hai la minima idea di cosa significa fare questa merdata!" scatta Mark. Tiene i pugni chiusi lungo i fianchi e fa un passo verso Alex. "Ci vuole del coraggio per farlo."

"L'abbiamo sempre fatto e non è mai successo niente di grave. In fondo ci divertiamo." 

Melissa sorride maliziosamente verso Alex mentre si attorciglia attorno al dito un boccolo dei suoi capelli neri corvino. 

"Se questo lo chiami divertimento.." sbuffa Mark contro Melissa che non lo degna di un minimo sguardo.

"Se non ti piace e non sei d'accordo te ne puoi andare." Alex spegne il mozzicone e lo getta nel portacenere sul tavolino davanti a lui.

Mark guarda Alex e Melissa e senza dire una parola esce dalla stanza sbattendo la porta dietro di sè.

Cammina a passi svelti, non vede l'ora di uscire da lì e non metterci più piede.

"Dove stai andando?" lo ferma Jane che è davanti alla macchinetta del caffè.

"Me ne vado. Questo posto fa schifo." dice seccato.

Jane prende il suo caffè e scuote la testa in segno di disapprovazione.

"Non sai cosa ti perdi." gli dice facendo muovere i suoi capelli raccolti in una coda.

Mark non le risponde e a passi svelti si allontana lasciandosi alle spalle quell'inferno.

"Un giorno la pagheranno" pensò tra sè e sè mentre si avviò verso casa.

  
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