Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: chikka    03/09/2008    3 recensioni
ci incontrammo a parigi, un giorno di pioggia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Voglio la favola disse giulia roberts.
Voglio la favola gli dissi io un giorno, così, di getto.
Credo mi stesse ascoltando perchè posò quel vecchio libro che gli piaceva tanto, e disse tutto serio e compunto " non credo che la calzamaglia mi doni molto" e mi baciò. Nonostante la sua risposta che sapeva di negativo. Mi baciò, mi prese per mano e mi portò sul tetto, dove roma faceva sempre il suo effetto. E lì tra i mattoni rossi, svenni. Svenni tra le sue braccia. E non me ne separai più, in un modo o nell'altro.
Da quel giorno non guardai più "pretty woman" senza pensare a lui.
Era dolce, sapete, infinitamente dolce.
Ci conoscemmo une sera di pioggia, come in una vecchio film banale, ma fu così, in una vecchia bibilioteca di parigi. Si chiamava "shakespeare & co". Eravamo allo stesso college ma ce ne accorgemmo soltanto mentre litigavamo per lo stesso libro tra il pianoforte e lo scaffale internazionale. Era un bel libro. Lo cercavo da  tempo, non me lo sarei mai fatto sfuggire così facilmente. Lui mi invitò a prendere un caffè dopo che lo comprai, per discutere disse. All'inizio paralmmo entrambi in un francese sdentato e imprecammo quando scoprimmo di parlare la stessa lingua. Scoprimmo anche di  vivere entrambi a roma e tra connazionali, si sa, c'è sempre filing. Per le due settimane seguenti stammo sempre insieme, e ridemmo e ballammo fino a ubriacarci. Poi me ne andai, con il libro, su cui lui aveva scritto il suo numero.
Ci misi un po' a alzare quella cornetta e comporre il numero, e quando lo feci, attaccai un  paio di volte prima di parlare. Aveva una voce diversa al telefono, quasi adulta. Mi spaventava le prime volte. Poi iniziammo a parlare tutte le sere, e dovetti trovare io il coraggio di chiedergli di uscire. Fifone. Andammo a prendere un caffè, indovinate un po', un giorno di pioggia. Arrivai in ritardo come al solito e lui aveva già ordinato, caffè lungo. Io ne presi uno americano e lui mi guardò storto, era molto patriottico allora, ma a me piaceva così, assurdamente lungo, "dura di più" spiegai. A parigi avevo la scusa dell' espresso mancato ma qui non la mandò mai giù la mia mania per la "brodaglia", come la  chiamava lui. Beh a casa mi facevo semplicemente una tazzona di espresso, credo che fosse per quello che ero sempre così attiva. Ma mi abituai presto, continuo ancora adesso in effetti e la superattività non si è più fatta vedere. Peccato, qualche volta servirebbe.
Ma tornando a noi, portai il famoso libro  e me lo rubò, sfilandomelo dalla borsa di soppiatto mentre lo salutai con un bacio, era un ottimo ladro. Se rimasugli della vita precedente o lati nascosti di quella attuale non me lo volle mai dire. Mi fece rimanere un sapore amaro in bocca quel non sapere. Mi baciò al secondo appuntamento.  Sul pincio dopo che ci fermammo con il tandem che avevamo affittato per godere di quella vista mozzafiato. Lo so, abbiamo avuto una storia un tantino ripetitiva, ma a noi piaceva così, riassaporare vecchi momenti confondendoli  con i nuovi, o almeno era questa la cazzata che mi rifilava ogni volta che mi riproponeva programmi già visti, e finii per crederci anche io, a quella cazzata.
Lo amavo.
Ho sempre avuto un grande diffetto: mi innamoro sempre velocemente. decisamente troppo velocemente. E d'improvviso niente ha più senso tranne avere quell'amore tra le braccia, stringerlo, baciarlo, non lasciarlo più andare. E costruivo film nella mia testa così meravigliosi, che avrei potuto avere una carriera. Mi illudevo spesso. E altrettanto spesso mi deludevano. La disillusione è sempre stata mia compagna, mia infelice compagna adolescente. Ma con lui era... era semplicemente diverso credo. Non ero innamorata, ero presa. Persa nelle sue parole, nei suoi occhi, ero caduta dentro di lui e non mi sono più rialzata.
Mi sorprendeva sempre, nonostante i programmi ripetitivi.
E io mi lasciavo sorprendere.
E lottavo per sorprenderlo anche io.
Era dannatamente bello.
Veniva voglia di morderlo, e così facevo, ogni volta che mi trovavo un lembo di pelle davanti. Poverino potrebbe avere ancora qualche segno.
Lo amavo.
Amavo lui e la nostra favola
Poi se ne andò, così come era arrivato, in una sera senza stelle. E mi lasciò a piangere senza il rumore della pioggia a confortarmi. Portandosi via la mia favola.
Dannatamente crudele non trovate?
In effetti era spesso crudele , faceva parte del suo fascino. Erano tanti i momenti in cui lo si doveva prendre a schiaffi. Ma la sua lunaticità mi affascinava. In qualche inspiegabile modo. Forse ero semplicemente masochista.
Fatto sta che non lo rividi più, nè lui nè la nostra favola, chiusa dentro quel libro che si era tenuto lui alla fine. Qualche volta mi sorge il dubbio che sia stato per quello che era rimasto con me così a lungo, per essere sicuro che al momento del furto non lo avrei rincorso.E infatti non lo feci mai. Non sarei comunque ruscita a leggerlo, così intriso di noi.
Non gli dissi mai che lo amavo tanto. Glielo scrissi, però, dopo che mi lasciò così miseramente, in una lettera che recitava solo poche righe. La mia follia non mi permetteva altro.

Mi sono innamorata pazzamente di te, quel giorno a Notredam, e lo sono ancora oggi.
tu scappa, se vuoi, dal mio amore, ma ti prego non abbandonare quel libro che sa di noi. E se fa male anche a te rileggerlo, mandamelo. E io lo riporterò lì  a parigi, dove appartiene.
tua, tua , tua,
                              Mia (anche se solo un poco ormai)

Non mi rispose mai, nè mi mandò il libro. Credo che mi abbia ascoltata in fin dei conti. e secondo me lo si può ancora vedere mentre va in giro con il libro sottobraccio. Bel finale per una storia triste vero? Ma ancora oggi, dopo ben cinquant'ann,i controllo con non poca ansia la cassetta delle lettere.
Lo amo ancora. Follemente.
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: chikka