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Autore: sesshydil    03/09/2008    3 recensioni
sei stato tenuto nell’ignoranza per troppo tempo, ed adesso essa ti porterà alla morte..
<< Tu, sei la pedina di un gioco più grande, mio piccolo Sesshomaru. La colpa di tutto, è tuo padre.. odialo, odialo come lo odio io, come è giusto odiarlo, odialo perché la colpa della tua morte, sarà solo sua. >>
Inu No Taisho osservò il collo del figlio. A causa della sua arroganza e della sua presunzione, aveva condannato suo figlio, il suo unico figlio..
una donna, un mistero..
Sesshomaru dovrà ricordare, Sesshomaru dovrà scoprire la verità, o la sua morte sarà certa..
due ragazzi, due condanne:
lui dovrà morire a causa di lei
lei dovrà morire a causa di lui
Due ragazzi, due pedine di un gioco iniziato molto tempo fa.. quando gli errori dei genitori ricadono sui figli..
Genere: Triste, Malinconico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CONDANNATI

 

PROLOGO

 

Camminava veloce nel bosco, i capelli argentati si muovevano dolcemente seguendo i suoi movimenti..

Aveva fretta, aveva molta fretta..non ne sapeva il motivo, non sapeva nemmeno dove stava andando, ma sapeva di doversi muovere, qualcuno, qualcosa, lo stava chiamando..

 

Veloce! Veloce! Più veloce..

 

I suoi piedi aumentarono l’andatura.. come in un sogno si accorse che stava correndo..

Tutto era offuscato, il suo corpo non rispondeva ai suoi comandi, andando avanti da solo, la mente non riusciva a formulare un solo pensiero.. tutto era concentrato su quella sensazione, su quella fretta, su quell’ansia di andare più veloce..

 

Allora Corri!

 

Corri veloce e leggero, fa presto, sbrigati!

Corri bel cagnolino, corri!

Corri incontro alle tenebre.. corri contro alla tua rovina..

 

Veloce veloce! Devi affrettarti.. lei non ha più tempo, non può più aspettare.. non avrà un’altra occasione..

 

Bene, adesso puoi fermarti, sei arrivato..lei ti ha trovato..

E’ bellissima vero? Osservi i suoi capelli lisci e lunghi, i suoi occhi di ghiaccio, la sua pelle diafana, le sue labbra color delle viole..

Tende la sua mano verso di te, ti invita ad avvicinarti..

I tuoi piedi sono incollati al suolo però vero? Fanno resistenza, fatichi a muoverti..

Eppure non è pericoloso, adesso che l’hai trovata, la fretta si è sostituita al bisogno, al bisogno di lei, al bisogno di quella pelle e di quelle labbra..

Come è bella quella bianca e sottile mano, come è elegante!

Stacchi un piede dal terreno e lentamente ti avvicini a lei, un sorriso leggero si incresca sulle tue labbra,  i suoi occhi hanno totalmente catturato i tuoi..

 

Scappa Sesshomaru scappa!

 

Sei ancora in tempo, allontanati da lei, corri lontano, corri via

Non sai cosa ti aspetta, sei stato tenuto nell’ignoranza per troppo tempo, ed adesso essa ti porterà alla morte..

NO! Non farlo..

Tuo padre sta arrivando, ha capito che qualcosa non andava, ha visto la luna piena..ti sta cercando Sesshomaru resisti!

 

Troppo tardi..

La sua mano si chiuse su quella fredda di lei, avvicinando i corpi dei due.

Sesshomaru non pensava più, non era più in grado di fare  niente, era in Suo potere.

Quando i loro corpi si toccarono, quella nebbia che incatenava i suoi pensieri si sciolse, e per la prima volta in vita sua, provò paura. Una paura profonda e terribile. In quel momento si rese conto di quanto fosse stato stupido, si rese conto di essere stato incantato, si rese conto di dover scappare da quella donna.. eppure non poteva farlo, il suo corpo non gli rispondeva. Poteva solo restare fermo li, gli occhi fissi in quelli della donna, i corpi a contatto.

 

<< Vedo la paura nei tuoi occhi.. hai ragione ad averne, non saresti dovuto venire qua. >> le labbra violacee della donna si contrassero in un sorriso, lasciando intravedere denti bianchissimi e canini appuntiti.

 

<< Ma ormai è troppo tardi.. non puoi più salvarti, sei corso incontro alla tua morte. Tu pagherai per gli errori commessi da tuo padre, lui capirà cosa vuol dire sentirsi il mondo cadere addosso >> posò una mano sul volto del ragazzino, mentre la rabbia e la cattiveria si facevano strada sul volto perfetto. Avvicino la sua bocca a quella di Sesshomaru.

 

<< Tu, sei la pedina di un gioco più grande, mio piccolo Sesshomaru. La colpa di tutto, è tuo padre.. odialo, odialo come lo odio io, come è giusto odiarlo, odialo perché la colpa della tua morte, sarà solo sua. >>

 

La donna sussurrò queste parole a fil di labbra.

Il ragazzo le sentì entrare dentro di se, farsi strada fino al suo cuore e conficcarglisi dentro, una scheggia di odio posta al centro del cuore.

 

La bocca della donna scese lentamente verso il collo del ragazzo, una bacio leggero sul collo immacolato, un bacio d’addio, un bacio maledetto.

 

Fece in tempo a chiudere gli occhi, prima di sentire i canini della donna penetrare nella sua carne.

 

Un dolore atroce.

 

La sua condanna.

 

La sua condanna a morte.

 

La sua fine.

 

Se avesse potuto, avrebbe urlato, sentendo la vita fuoriuscire dal suo corpo.

Non si poteva lottare contro quel bacio..

Tutto si oscurò, rimase solamente il dolore, quel dolore atroce sul collo, e quella sensazione, quel sentire la vita scivolare via dal proprio corpo senza poter fare niente per impedirlo..

 

Improvvisamente, sentì le labbra e i canini allontanarsi dal suo collo..

Fece in tempo a vedere la donna, i suoi occhi animati da un odio profondo, dopodiché scomparve nel nulla.

Non ebbe tempo di rendersi conto di essere ancora vivo, non ebbe tempo di rendersi conto di niente..

 

Un dolore atroce.

 

Una morsa afferrò il suo cuore.

 

Una morsa eterna, una morsa di ghiaccio..

 

Il buio.

 

Sesshomaru svenne.

 

 

 

 

<< Sesshomaru..Sesshomaru!!>>

 

Sesshomaru riaprì lentamente gli occhi. Suo padre era chino su di lui e lo scuoteva bruscamente..

Sentiva la testa pulsare dolorosamente, e per quanto si sforzasse, non riusciva a ricordare,..

Dov’era?

Come mai si trovava per terra?

E soprattutto.. che cosa era successo?

Sentiva un peso sul cuore, una morsa di ghiaccio che gli impediva difficile persino respirare..

Inoltre.. quando aveva guardato il padre negli occhi..

Perché quel sentimento di odio?

Che cosa gli stava succedendo?

 

Osservò di nuovo il padre, ma lui sembrava guardare qualcos’altro.. i suoi occhi erano freddi e terribili, impossibile decifrare i suoi pensieri..

Inu  No Taisho osservò il collo del figlio.

Un morso, rosso come il sangue, a forma di S brillò per un attimo sulla pelle perfetta, dopodiché scomparve, senza lasciare traccia.

L’uomo si passò una mano sul viso.

 

Che cosa aveva fatto?

 

A causa della sua arroganza e della sua presunzione, aveva condannato suo figlio, il suo unico figlio..

 

 

 

To be continued..

  
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