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Autore: Angeluzzola    03/09/2008    0 recensioni
Credete nelle stelle cadenti? Gin s'aggrappa al suo desiderio tanto frebbrilmente che neppure s'accorge che la sua piena realizzazione è a pochi passi da lei. Ma non nelle sembianze che lei crede. Un finale a sorpresa tutto da apprezzare ;)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alla stessa stazione del giorno prima, due figure si guardavano, quel silenzio valeva mille parole, parole mai dette, celate tra le labbra, non lasciate scaturire forse per paura, forse per non versare lacrime indiscrete.
- Prometto che ci sentiremo sempre, piccola, te lo prometto...- parole lasciate andare col vento, insieme agli sbuffi di vapore di un treno in arrivo.
Poi un abbraccio, percosso da mille amarezze, da lacrime mai versate. Ginevra strinse forte a sè Stefano, si lasciò accarezzare i capelli, ricercò il suo calore. Ma non lo trovò. Solo un incolmabile gelo dominava quelle braccia abbronzate, solo ghiaccio quel cuore che solo la sera prima batteva all'unisono con il suo.
Il treno si fermò col suo stridio.
- Ora devo andare, piccola..-le sussurrò in un orecchio.
Le sorrise mentre si staccava da quella tenera unione. Tenera, ma solo all'apparenza.
Nessuna tristezza nell'andare via, nessun rimorso nel lasciarla lì, ora sola, perduta.
Gin lo osservò sparire dietro alle porte, porte automatiche che si richiusero senza troppi problemi, lo vide attraverso il finestrino, appannato dagli sbuffi insistenti del vapore, lo guardò nella sua bellezza intoccabile, lontana, lo scrutò ancora mentre il mezzo si metteva in moto, mentre prendeva piano velocità, mentre scompariva dietro alla curva, lo ammirò un'ultima volta prima di perderlo.

...quante lacrime, quanta dolente attesa...voler rivedere i suoi occhi di perla,sentire di nuovo il suo frizzante profumo, sfiorare le sue morbide labbra...ma sarebbe stato più facile rubare la luna al suo cielo...

- Ehi, Gin, come va con Ste?- alcuni giorni dopo, insieme alla compagnia, Matteo aveva fatto la domanda fatale.
-Non l'ho più sentito..- un borbottio quasi indecifrabile, da labbra consumate, senza un filo di rossetto.
Matteo subito non disse nulla, ma in fondo se lo aspettava.
- Io te l'ho detto che era un idiota, Gin...il solito...-ma venne interrotto come ogni volta che le veniva insultato il suo angelo.
-Stai zitto!chiaro??tu non sai niente!- la voce le uscì fuori a fiotti violenta ma anche debole. I suoi occhi di zaffiro ora parevano grigi, avevano perso il loro consueto colore del cielo. Le sue ciglia erano umide, ma non fecero scendere alcuna lacrima.
Tutti stettero in silenzio, Matteo per primo, sconvolto da quella reazione improvvisa.
-Gin, io..-riuscì poi a borbottare.
- Tu non puoi capire!Nessuno mi capisce!!- stepitò infine.
Nel frattempo, il cielo già nuvoloso si scurì, quasi in sintonia con il suo stato d'animo, e piccole goccie cristalline iniziarono a scendere, prima lente e scarse, poi di colpo rapide e abbondanti.
Gin si voltò e scappò via, voleva solo correre e correre, fuggire da persone che non capivano, da persone che si ritenevano amici ma che sapevano solo criticare, che quando non erano loro ad avere problemi ma gli altri cercavano di togliersene di mezzo. E ora si accorgeva che in quella sua folle corsa era sola, non aveva più Stefano che la teneva tra le braccia e le faceva dimenticare ogni affanno, non aveva nessuno...solo le goccie mischiate alle lacrime che le scendavano giù per le guance.

- Gin!Su vieni..è tardi!- una voce mi distolse dai miei cruenti ricordi, la stessa voce che tempo fa mi aveva distolto da un bacio. Marina si stava avvicinando lentamente alla mia postazione, un po' spazientita, mentre io continuavo ad ammirare il cielo notturno.
Quando mi accorsi che non potevo farla aspettare oltre mi alzai.
- Ho visto una stella cadente..- mormorai, il mio tono che sembrava quasi fuoriuscito da un sogno.
Lei sospirò, ma poi sorrise: - Gin , Gin...cresci una buona volta invece di credere a fiabe e stelle cadenti..-.
Abbassai lo sguardo arrossendo, poi la seguii lasciando in quella spiaggia i miei sogni e i miei desideri...magari le stelle li avrebbero rubati...

Nota dell'autrice: Il prossimo è l'ultimo capitolo. Eh sì, è già finita...ma non sarà l'ultima ^^ spero seguirete altre mie storie! Bacini

  
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