~Di cellulari, baci e giochi infernali
Loki fissava scettico il piccolo schermo nero, spostando alternativamente lo
sguardo dall'aggeggio a Thor, che lo osservava pieno d'aspettativa, il solito
sorriso ebete che gli faceva venir voglia di prenderlo a pugni stampato in
faccia.
Con un sospiro, Loki fissò finalmente gli occhi sul fratello, modulando la voce
per farla sembrare più acida di quanto già non fosse.
-E questo cosa sarebbe?- Thor allargò il suo sorriso, premendo un piccolo
tasto sul bordo dello schermo nero, che si illuminò subito.
-Si chiama cellulare, gli umani lo usano per chiamarsi fra di loro o per passare il
tempo- spiegò brevemente, facendo scorrere un dito sullo schermo.
Loki roteò gli occhi al cielo -Un altro stupido regalo della tua insulsa
fidanzatina, suppongo- disse con sufficienza, aspettando di vedere scemare il
sorriso del biondo in una smorfia arrabbiata.
Thor invece rimase in silenzio, preservando il suo sorriso e limitandosi ad
annuire.
La cosa insospettì il moro, che decise però di lasciar passare, sapendo che la
stupidità del fratello lo avrebbe presto smascherato.
Tuttavia, la vista del perpetuo sorriso sul volto dell'altro, lo infastidì non poco, e
sogghignando, incrociò le braccia al petto.
-E sentiamo, come si potrebbe passare il tempo con un aggeggio simile?-
chiese, mellifluo.
Il maggiore toccò un'icona colorata sullo schermo, aprendo una pagina.
I colori cambiarono sullo schermo, assumendo una
tinta psichedelica di mille colori. Loki trattenne il fiato, stupito, ma si riprese
subito, nascondendo lo stupore.
Al centro campeggiava una scritta, -Geometry dash?- Loki aggrottò le
sopracciglia, leggendo le parole sconosciute.
Thor annuì, indicando anche le scritte seguenti, il sorriso sempre presente sul
viso, -Questa, serve a iniziare il gioco- incominciò, puntando il dito verso la
parola "Play".
-E questa, serve a vedere i livelli- concluse, incrociando le braccia al petto.
Loki lo squadrò, un sopracciglio elegantemente alzato in segno di confusione,
incrociando a sua volta le braccia per non essere da meno del fratello.
-Quindi?- chiese, -Non ti aspetterai che ci giochi- Thor scosse le spalle,
-È tuo- disse semplicemente, facendo sospirare il moro.
Loki si fermò un attimo ad osservare la stanza, l'ambiente era semplice, quasi
minimale, ma sapeva quanta fatica avesse fatto il fratello per procurargliela,
invece che lasciarlo in una cella ad Asgard, o peggio, abbandonarlo agli
scienziati dello S.H.I.E.L.D (che sapeva, erano curiosi di scoprire come era
fatto giocando a "chi-uccide-per-primo-Loki" con lui)
E anche se non lo avrebbe mai ammesso (forse nemmeno a sé stesso) gliene
era grato.
Tornò a fissare lo schermo colorato del...come lo aveva chiamato Thor?
Cellulare?
Fece per avvicinare cauto un dito alla scritta d'inizio, ma poi lo ritrasse
velocemente, colto da un dubbio.
Guardò il fratello, che apparentemente, era distratto da qualcosa fuori dalla
finestra, -Tu ci hai giocato?- il biondo si girò, guardandolo distrattamente e
annuendo.
Loki si morse il labbro inferiore, -E... Ci sei riuscito?- Thor scosse le spalle
continuando a rimanere in silenzio e studiare le mosse del fratello.
Il moro inspirò profondamente, prendendo fra le mani il cellulare e osservando
dubbioso la scritta. Giocare o non giocare?
Alla fine, sbuffando e maledicendo Thor interiormente, premette il dito sulla
scritta. Partì il caricamento, e Loki sentì uno strano senso d'ansia alla bocca
dello stomaco.
Poi, all'improvviso, spuntò un minuscolo quadrato multicolore, che si mise a
scorrere lungo lo schermo, fino a che non si scontrò contro un altrettanto
piccolo triangolo.
Il quadratino ripartì dalla partenza, lasciando un Loki spiazzato a chiedersi cosa
diamine fosse quella roba.
-Devi evitare gli ostacoli- gli suggerì il biondo, il sorriso strafottente e sornione
che gli occupava ormai tutta la faccia, rendendo Loki ancora più nervoso.
-Questo l'avevo capito, per chi mi hai preso? Non sono mica uno dei tuoi
stupidi amici- nemmeno quella frecciatina andò a segno, notò con sempre
maggiore fastidio il moro.
Riportò lo sguardo sullo schermo, incominciando a premere con le dita e
facendo saltare il quadrato, riuscendo a farlo arrivare su piattaforme e evitare
schiere di ostacoli virtuali.
Quando, verso la fine, il quadrato finì erroneamente contro un triangolo, Loki
rimase interdetto.
-Ma che? Io l'ho saltato!- si lamentò, non accorgendosi di aver assunto un
tono infantile, che fece sorridere ancora di più il biondo. Tony Stark aveva
proprio ragione, quel gioco riusciva a far diventare un bambino chiunque.
Con uno sbuffo, il moro ricominciò per poi finire sempre per scontrarsi contro
quel piccolo e innocuo triangolo. Emise un verso esasperato, ricominciando
nuovamente.
Passarono una quindicina di minuti, in cui, nel silenzio della stanza, si
susseguirono insulti sempre più grevi verso il cellulare e le risate mal
trattenute di Thor.
-Forse dovresti smetterla- mormorò il biondo dopo l'ennesima ingiuria del
minore. Loki lo guardò distrattamente, ormai completamente assorbito dal
cellulare.
-In fondo è solo un gioco- aggiunse, guardandolo alzare il viso, con
un'espressione a dir poco furiosa, -Stai scherzando?- bisbigliò il moro, un
tic inquietante all'occhio destro.
-Questo maledetto ammasso elettronico di forma cubica mi prende in giro da
almeno mezz'ora, e tutto perché tu, stupido caprone, hai voluto offrirmi il
regalo di seconda mano della tua ragazza!- Thor non riuscì più a trattenersi e
scoppiò in una fragorosa risata, facendo infuriare ancora di più Loki, che si alzò
in piedi, sbattendo il telefono sul divano.
-E si può sapere cosa ci trovi di tanto divertente?!- esalò, la voce più alta di
un'ottava. Thor si morse il labbro, cercando di frenare le risate che lo
piegavano in due.
Oh, Tony aveva completamente ragione, completamente! Come aveva fatto a
non accorgersene prima?
-Rispondi!- il biondo si alzò in piedi a sua volta, sospirando e cercando di
riprendere fiato.
Si piazzò davanti al fratello, le mani puntate sui fianchi.
-Non è per il gioco- specificò, osservando la rabbia sul bel visino di Loki essere
sostituita dalla confusione. Gli poggiò le mani sulle spalle, notandolo
sobbalzare al tocco. Si avvicinò al suo orecchio, soffiandovi sopra fiato caldo.
-L'ho capito, sai? Forse dovrei anche chiederti scusa per non essermene
accorto prima- la sua voce, così vicina e con quella nota... Sensuale? Fece
rabbrividire Loki sotto la presa del maggiore.
-Di cosa stai parlando?- mormorò con la voce strozzata, sentendolo premersi
contro il suo corpo e spingerlo a sedersi nuovamente sul divano.
Thor gli si sedette accanto, prendendogli le gambe e posandole sulle sue. Il
moro si ritrovò inevitabilmente seduto sul bacino dell'altro.
Emise un singhiozzo spiazzato, prima di cercare di allontanarsi, venendo
bloccato dalle mani dell'altro.
-Parlo del fatto che la tua gelosia ormai è palese- disse, sillabando l'ultima
parola e posando un bacio leggero sulla punta del naso di Loki.
-Ge.. Gelosia!? Ma sei uscito di testa?- balbettò, ignorando le braccia dell'altro
che lo stringevano contro il suo petto, avvicinando, di conseguenza, i loro visi,
e conseguentemente all'avvicinamento dei loro visi, le labbra si trovavano
ormai a nemmeno un centimetro l'una dall'altra.
-Io no, tu?- replicò giocoso il biondo, bloccando le parole dell'altro con un
bacio. Loki rimase immobile nella presa, sentendo il calore delle labbra di Thor
sulle sue, e il leggero prurito della sua barba, insieme alla presa sui suoi fianchi.
Quando si staccarono, il moro aveva le gote piacevolmente arrossate, cosa
che il maggiore notò con una certa soddisfazione.
-Mh. Non è stato male- disse, vedendolo arrossire ancora di più.
Perfetto, il piano procedeva come progettato, ora c'era solo da sferrare
l'attacco finale, quello che avrebbe posto fine al gioco.
E iniziatone di nuovi, ma di ben altro tipo.
-Jane non è così brava- mormorò, leccandosi le labbra. Poté chiaramente
avvertire Loki contrarre i muscoli, palesemente irritato.
-Idiota- sputò Loki, riuscendo a liberarsi dalla presa dell'altro, che lo seguì con
lo sguardo, vedendolo appoggiarsi al tavolo della cucina.
-Ti ho offeso? Scusa- disse, avvicinandoglisi di nuovo, poggiandogli una mano
sulla schiena.
-Sta zitto. Ti odio- gli afferrò nuovamente le spalle girandolo verso di sé.
-Non è vero- lo abbracciò, e questa volta Loki non provò a liberarsi, ma anzi,
ricambiò l'abbraccio, sospirando.
-Io non sono geloso- pigolò, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
-Lo so- disse sarcastico il biondo, ricevendo un pugno sul petto che lo fece
ridacchiare. -Comunque, se può farti sentire meglio, quello non è un regalo di
Jane. È mio ed è per te. Credo che Jane non vorrà né ricevere né farmi regali,
per un po'- Loki aggrottò le sopracciglia, confuso.
-In che senso?- Thor scosse le spalle.
-Be', tu faresti un regalo alla persona che ti ha lasciato?- il moro rimase
interdetto, scostandosi piano.
-Mi stai dicendo che tu e lei vi siete lasciati? Non siete più fidanzati?- fece,
sinceramente stupito.
Thor annuì, solenne, stringendo di più il fratello.
-Adesso non dovrai più essere geloso, perché sarò sempre qui con te- affermò
sentendo il moro divincolarsi.
Quando Loki si sporse, baciandolo con foga, rimase spiazzato, ma ancora di
più quando il moro gli morse con forza il labbro inferiore.
Si staccò con un leggero lamento, guardandolo leccarsi le labbra.
-Tu sei venuto qui e mi hai proposto un tuo gioco. Adesso, faremo un mio
gioco- concluse, allacciando le braccia al collo del biondo.
Thor decise che, in fondo, non ci sarebbe stato nulla di male.
Forse Loki gli avrebbe anche permesso di barare, al suo nuovo gioco.
...
Tony stava placidamente sdraiato sul divano, quando sentì il telefono ronzare
per l'arrivo di un messaggio.
Prevedendo chi glielo avesse mandato, sorrise, increspando appena le labbra.
All'improvviso, poi, scoppiò a ridere, allarmando Steve, che stava bevendo il
suo caffè di metà mattinata in tutta tranquillità.
-Qua... Qualcosa non va?- Tony scosse la testa, mormorando un:
"Bel lavoro amico" che Steve non credette di comprendere appieno.
Poco importava, si era da tempo abituato alle follie di Tony.
Il moro, da parte sua, continuò a ridacchiare, osservando la foto di un ignaro
Loki, addormentato fra le braccia del biondo, che sorrideva sornione alla
telecamera.
...Angolo autrice;
Non potevo lasciarvi così, oltretutto dove vado i cellulari non me c'e li fanno tenere, quindi non potrò nemmeno rispondervi per una settimana.
Sigh...comunque, dato che la partenza è per domani, (e tornerò sabato pomeriggio, se vi interessasse) ma mi sentivo in colpa a lasciarvi così (ditelo, stavate già festeggiando) ho fatto questa... schifezza, che anche se contiene Steve e Tony posto qua perché...perché non ne ho idea.
Vabbe', spero che la schifezza vi sia piaciuta
Un saluto
Im a Murder girl
P.S: finalmente qualcosa che non sia un AU! E comunque, non tengo conto di TDW, ovviamente
Loki fissava scettico il piccolo schermo nero, spostando alternativamente lo
sguardo dall'aggeggio a Thor, che lo osservava pieno d'aspettativa, il solito
sorriso ebete che gli faceva venir voglia di prenderlo a pugni stampato in
faccia.
Con un sospiro, Loki fissò finalmente gli occhi sul fratello, modulando la voce
per farla sembrare più acida di quanto già non fosse.
-E questo cosa sarebbe?- Thor allargò il suo sorriso, premendo un piccolo
tasto sul bordo dello schermo nero, che si illuminò subito.
-Si chiama cellulare, gli umani lo usano per chiamarsi fra di loro o per passare il
tempo- spiegò brevemente, facendo scorrere un dito sullo schermo.
Loki roteò gli occhi al cielo -Un altro stupido regalo della tua insulsa
fidanzatina, suppongo- disse con sufficienza, aspettando di vedere scemare il
sorriso del biondo in una smorfia arrabbiata.
Thor invece rimase in silenzio, preservando il suo sorriso e limitandosi ad
annuire.
La cosa insospettì il moro, che decise però di lasciar passare, sapendo che la
stupidità del fratello lo avrebbe presto smascherato.
Tuttavia, la vista del perpetuo sorriso sul volto dell'altro, lo infastidì non poco, e
sogghignando, incrociò le braccia al petto.
-E sentiamo, come si potrebbe passare il tempo con un aggeggio simile?-
chiese, mellifluo.
Il maggiore toccò un'icona colorata sullo schermo, aprendo una pagina.
I colori cambiarono sullo schermo, assumendo una
tinta psichedelica di mille colori. Loki trattenne il fiato, stupito, ma si riprese
subito, nascondendo lo stupore.
Al centro campeggiava una scritta, -Geometry dash?- Loki aggrottò le
sopracciglia, leggendo le parole sconosciute.
Thor annuì, indicando anche le scritte seguenti, il sorriso sempre presente sul
viso, -Questa, serve a iniziare il gioco- incominciò, puntando il dito verso la
parola "Play".
-E questa, serve a vedere i livelli- concluse, incrociando le braccia al petto.
Loki lo squadrò, un sopracciglio elegantemente alzato in segno di confusione,
incrociando a sua volta le braccia per non essere da meno del fratello.
-Quindi?- chiese, -Non ti aspetterai che ci giochi- Thor scosse le spalle,
-È tuo- disse semplicemente, facendo sospirare il moro.
Loki si fermò un attimo ad osservare la stanza, l'ambiente era semplice, quasi
minimale, ma sapeva quanta fatica avesse fatto il fratello per procurargliela,
invece che lasciarlo in una cella ad Asgard, o peggio, abbandonarlo agli
scienziati dello S.H.I.E.L.D (che sapeva, erano curiosi di scoprire come era
fatto giocando a "chi-uccide-per-primo-Loki" con lui)
E anche se non lo avrebbe mai ammesso (forse nemmeno a sé stesso) gliene
era grato.
Tornò a fissare lo schermo colorato del...come lo aveva chiamato Thor?
Cellulare?
Fece per avvicinare cauto un dito alla scritta d'inizio, ma poi lo ritrasse
velocemente, colto da un dubbio.
Guardò il fratello, che apparentemente, era distratto da qualcosa fuori dalla
finestra, -Tu ci hai giocato?- il biondo si girò, guardandolo distrattamente e
annuendo.
Loki si morse il labbro inferiore, -E... Ci sei riuscito?- Thor scosse le spalle
continuando a rimanere in silenzio e studiare le mosse del fratello.
Il moro inspirò profondamente, prendendo fra le mani il cellulare e osservando
dubbioso la scritta. Giocare o non giocare?
Alla fine, sbuffando e maledicendo Thor interiormente, premette il dito sulla
scritta. Partì il caricamento, e Loki sentì uno strano senso d'ansia alla bocca
dello stomaco.
Poi, all'improvviso, spuntò un minuscolo quadrato multicolore, che si mise a
scorrere lungo lo schermo, fino a che non si scontrò contro un altrettanto
piccolo triangolo.
Il quadratino ripartì dalla partenza, lasciando un Loki spiazzato a chiedersi cosa
diamine fosse quella roba.
-Devi evitare gli ostacoli- gli suggerì il biondo, il sorriso strafottente e sornione
che gli occupava ormai tutta la faccia, rendendo Loki ancora più nervoso.
-Questo l'avevo capito, per chi mi hai preso? Non sono mica uno dei tuoi
stupidi amici- nemmeno quella frecciatina andò a segno, notò con sempre
maggiore fastidio il moro.
Riportò lo sguardo sullo schermo, incominciando a premere con le dita e
facendo saltare il quadrato, riuscendo a farlo arrivare su piattaforme e evitare
schiere di ostacoli virtuali.
Quando, verso la fine, il quadrato finì erroneamente contro un triangolo, Loki
rimase interdetto.
-Ma che? Io l'ho saltato!- si lamentò, non accorgendosi di aver assunto un
tono infantile, che fece sorridere ancora di più il biondo. Tony Stark aveva
proprio ragione, quel gioco riusciva a far diventare un bambino chiunque.
Con uno sbuffo, il moro ricominciò per poi finire sempre per scontrarsi contro
quel piccolo e innocuo triangolo. Emise un verso esasperato, ricominciando
nuovamente.
Passarono una quindicina di minuti, in cui, nel silenzio della stanza, si
susseguirono insulti sempre più grevi verso il cellulare e le risate mal
trattenute di Thor.
-Forse dovresti smetterla- mormorò il biondo dopo l'ennesima ingiuria del
minore. Loki lo guardò distrattamente, ormai completamente assorbito dal
cellulare.
-In fondo è solo un gioco- aggiunse, guardandolo alzare il viso, con
un'espressione a dir poco furiosa, -Stai scherzando?- bisbigliò il moro, un
tic inquietante all'occhio destro.
-Questo maledetto ammasso elettronico di forma cubica mi prende in giro da
almeno mezz'ora, e tutto perché tu, stupido caprone, hai voluto offrirmi il
regalo di seconda mano della tua ragazza!- Thor non riuscì più a trattenersi e
scoppiò in una fragorosa risata, facendo infuriare ancora di più Loki, che si alzò
in piedi, sbattendo il telefono sul divano.
-E si può sapere cosa ci trovi di tanto divertente?!- esalò, la voce più alta di
un'ottava. Thor si morse il labbro, cercando di frenare le risate che lo
piegavano in due.
Oh, Tony aveva completamente ragione, completamente! Come aveva fatto a
non accorgersene prima?
-Rispondi!- il biondo si alzò in piedi a sua volta, sospirando e cercando di
riprendere fiato.
Si piazzò davanti al fratello, le mani puntate sui fianchi.
-Non è per il gioco- specificò, osservando la rabbia sul bel visino di Loki essere
sostituita dalla confusione. Gli poggiò le mani sulle spalle, notandolo
sobbalzare al tocco. Si avvicinò al suo orecchio, soffiandovi sopra fiato caldo.
-L'ho capito, sai? Forse dovrei anche chiederti scusa per non essermene
accorto prima- la sua voce, così vicina e con quella nota... Sensuale? Fece
rabbrividire Loki sotto la presa del maggiore.
-Di cosa stai parlando?- mormorò con la voce strozzata, sentendolo premersi
contro il suo corpo e spingerlo a sedersi nuovamente sul divano.
Thor gli si sedette accanto, prendendogli le gambe e posandole sulle sue. Il
moro si ritrovò inevitabilmente seduto sul bacino dell'altro.
Emise un singhiozzo spiazzato, prima di cercare di allontanarsi, venendo
bloccato dalle mani dell'altro.
-Parlo del fatto che la tua gelosia ormai è palese- disse, sillabando l'ultima
parola e posando un bacio leggero sulla punta del naso di Loki.
-Ge.. Gelosia!? Ma sei uscito di testa?- balbettò, ignorando le braccia dell'altro
che lo stringevano contro il suo petto, avvicinando, di conseguenza, i loro visi,
e conseguentemente all'avvicinamento dei loro visi, le labbra si trovavano
ormai a nemmeno un centimetro l'una dall'altra.
-Io no, tu?- replicò giocoso il biondo, bloccando le parole dell'altro con un
bacio. Loki rimase immobile nella presa, sentendo il calore delle labbra di Thor
sulle sue, e il leggero prurito della sua barba, insieme alla presa sui suoi fianchi.
Quando si staccarono, il moro aveva le gote piacevolmente arrossate, cosa
che il maggiore notò con una certa soddisfazione.
-Mh. Non è stato male- disse, vedendolo arrossire ancora di più.
Perfetto, il piano procedeva come progettato, ora c'era solo da sferrare
l'attacco finale, quello che avrebbe posto fine al gioco.
E iniziatone di nuovi, ma di ben altro tipo.
-Jane non è così brava- mormorò, leccandosi le labbra. Poté chiaramente
avvertire Loki contrarre i muscoli, palesemente irritato.
-Idiota- sputò Loki, riuscendo a liberarsi dalla presa dell'altro, che lo seguì con
lo sguardo, vedendolo appoggiarsi al tavolo della cucina.
-Ti ho offeso? Scusa- disse, avvicinandoglisi di nuovo, poggiandogli una mano
sulla schiena.
-Sta zitto. Ti odio- gli afferrò nuovamente le spalle girandolo verso di sé.
-Non è vero- lo abbracciò, e questa volta Loki non provò a liberarsi, ma anzi,
ricambiò l'abbraccio, sospirando.
-Io non sono geloso- pigolò, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
-Lo so- disse sarcastico il biondo, ricevendo un pugno sul petto che lo fece
ridacchiare. -Comunque, se può farti sentire meglio, quello non è un regalo di
Jane. È mio ed è per te. Credo che Jane non vorrà né ricevere né farmi regali,
per un po'- Loki aggrottò le sopracciglia, confuso.
-In che senso?- Thor scosse le spalle.
-Be', tu faresti un regalo alla persona che ti ha lasciato?- il moro rimase
interdetto, scostandosi piano.
-Mi stai dicendo che tu e lei vi siete lasciati? Non siete più fidanzati?- fece,
sinceramente stupito.
Thor annuì, solenne, stringendo di più il fratello.
-Adesso non dovrai più essere geloso, perché sarò sempre qui con te- affermò
sentendo il moro divincolarsi.
Quando Loki si sporse, baciandolo con foga, rimase spiazzato, ma ancora di
più quando il moro gli morse con forza il labbro inferiore.
Si staccò con un leggero lamento, guardandolo leccarsi le labbra.
-Tu sei venuto qui e mi hai proposto un tuo gioco. Adesso, faremo un mio
gioco- concluse, allacciando le braccia al collo del biondo.
Thor decise che, in fondo, non ci sarebbe stato nulla di male.
Forse Loki gli avrebbe anche permesso di barare, al suo nuovo gioco.
...
Tony stava placidamente sdraiato sul divano, quando sentì il telefono ronzare
per l'arrivo di un messaggio.
Prevedendo chi glielo avesse mandato, sorrise, increspando appena le labbra.
All'improvviso, poi, scoppiò a ridere, allarmando Steve, che stava bevendo il
suo caffè di metà mattinata in tutta tranquillità.
-Qua... Qualcosa non va?- Tony scosse la testa, mormorando un:
"Bel lavoro amico" che Steve non credette di comprendere appieno.
Poco importava, si era da tempo abituato alle follie di Tony.
Il moro, da parte sua, continuò a ridacchiare, osservando la foto di un ignaro
Loki, addormentato fra le braccia del biondo, che sorrideva sornione alla
telecamera.
...Angolo autrice;
Non potevo lasciarvi così, oltretutto dove vado i cellulari non me c'e li fanno tenere, quindi non potrò nemmeno rispondervi per una settimana.
Sigh...comunque, dato che la partenza è per domani, (e tornerò sabato pomeriggio, se vi interessasse) ma mi sentivo in colpa a lasciarvi così (ditelo, stavate già festeggiando) ho fatto questa... schifezza, che anche se contiene Steve e Tony posto qua perché...perché non ne ho idea.
Vabbe', spero che la schifezza vi sia piaciuta
Un saluto
Im a Murder girl
P.S: finalmente qualcosa che non sia un AU! E comunque, non tengo conto di TDW, ovviamente