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Autore: barby_164    20/07/2014    1 recensioni
Alice e Barbara all'età di 9 anni partecipano alla guerra contro gli ottenebrati dove perdono i genitori, cosi si decide che verranno ospitati a idris in una scuola di formazione per shadowhunters orfani e non , qualche anno dopo vengono scelte per affrontare una missiono in italia, qui scopriranno cosa vuol dire sofferanza amore e guerra ma sopratutto vivere
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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2007
Sangue,spade corpi di Nephilm tra le strade di Idris. La Sala degli Accordi era gremita di giovani Shadowhunters. Da fuori i rumori della guerra li circondavano.               Urla,lamenti e spade che si scontravano tra di loro.                                                                                                                                                                   Erano le uniche cose che si udivano.                                                                                                                                                                                             Alcuni bambini stavano fermi come statue e fissavano il vuoto altri erano scossi da muti singhiozzi e lacrime silenziose. Il grosso portone tremava sotto l'attacco delle fate e degli Ottenebrati.                                                                                                                                                                                                                 Barbara e Alice sapevano che non avrebbe retto per molto,come lo sapevano gli altri,ma nessuno fiatava o gridava; tutti quelli abbastanza grandi da poter usarla erano pronti con una spada angelica in mano, le due ragazze erano nell'angolo più vicino alla porta per essere pronte, nel caso la porta si aprisse, a difendere i più piccoli.       Anche se avevano 9 anni, erano le più brave cacciatrici fra i loro compagni. Erano impassibili di fronte alla porta che ormai stava cedendo, le guardie ai lati erano pronte per proteggere i bambini. All'improvviso la porta volò violentemente contro il muro di fronte, decine di Ottenebrati e fate si riversarono nella sala, le guardie cominciarono a menare fendenti a qualunque essere si avvicinasse ai poveri innocenti, altri ragazzi aiutavano le guardie a tenere lontani i nemici. Barbara e Alice si misero spalla contro spalla proteggendosi, ne ammazzarono una decina, ma erano troppi, si riversavano all'interno sempre di più.  Un Ottenebrato si scagliò contro Alice con una grossa spada piena di rune,ma non quelle del Libro Grigio, erano rune oscure che trasmettevano paura, dolore e guerra. L' Ottenebrato era moro, con occhi completamente neri,indossava una tuta uguale ai normali Shadowhunters, ma era scarlatta come il sangue, decorata con le stesse rune della spada. Alice si muoveva con destrezza cercando di evitare i colpi dell’ uomo oscuro. Un colpo, riuscì a colpirla ferendola al braccio. Alice cadde a terra tenendosi la spalla. -Alice!- urlò Barbara ammazzando una fata dai capelli verdi e con pelle candida. L'Ottenebrato si stagliava su alice pronto a dargli il colpo di grazia; la ragazza chiuse gli occhi pregando che almeno Barbara e i loro genitori si salvassero, ma invece della morte non successe niente,aprii gli occhi e vide che l' uomo era steso a terra mosso da spasmi silenziosi fino alla completa morte. Si alzò a fatica e corse da Barbara, anche lei ferita a una gamba, insieme videro lo spettacolo ,tutti gli ottenebrati collassarono su se stessi,anche loro mossi da spasmi violenti ma silenziosi senza grida e ad un tratto il silenzio. Da fuori le urla vittoriose dei Nephilim impregnavano l'aria, sovrastando l'odore metallico del sangue. Barbara pensò -abbiamo vinto- ma invece che pensarlo lo disse ad alta voce, Alice l'abbraccio con un sorriso,un abbraccio che trasmetteva speranza,gioia e la consapevolezza di essere salve. Corsero fuori dalla Sala. Idris, era orribile in quel momento, non sembrava proprio che i Nephilim avessero vinto da come la cittadina era ridotta: era disseminata di corpi, sia di cacciatori che di Ottenebrati e fate. Quella scena fece raggelare il sangue delle due amiche.                   Iniziarono a cercare i loro genitori, ma senza risultati. Rigirarono fra i corpi senza vita dei Nephilim deceduti varie volte prima di trovarli. Erano distesi sul terreno cosparso di sangue, gli occhi chiusi, i loro visi aperti in espressioni di puro terrore. "Mamma... papà" sussurrò Alice guardando i corpi inermi dei suoi genitori. Barbara fissava sua madre e suo padre, quelle due persone che un tempo le avevano dato amore e felicità, ma che ora non poteva più avere. "MAMMA! PAPÁ!" questa volta Alice urlò, gettandosi sulle membra senza vita dei genitori. "Alice alzati! Alice per favore!" le disse Barbara duramente fra le lacrime scuotendola per la spalla. alice sussurrò- Ma hanno bisogno di noi- La rabbia divampò negli occhi dell’ amica che urlò - sono morti,morti non hanno bisogno di noi- e lanciò un urlo di disperazione. Alice si alzò e la abbracciò, affondando il viso nella sua spalla, e piangendo come non aveva mai fatto. "Se ne sono andati. Ora stanno bene" le sussurrò piano Barbara accarezzandole i capelli riprendendo la calma."Ave atque vale mamma e papà" disse Alice."Ave atque vale" ripeté Barbara, prima di girarsi e trascinare la sua amica lontano da lì.

                                                                    
Il mattino dopo, Barbara e alice si svegliarono in una delle camere del conclave, erano insieme nel letto a baldacchino ancora con le divise da battaglia, ne alice ne barbara si ricordarono come avessero fatto ad arrivare lì, all'improvviso il ricordo di ieri piombò sulle loro spalle riportandole alla realtà. Per tutta la mattina nessuna delle due parlò, avevano dormito abbracciate con i visi imperlati dalle lacrime, non servivano parole, solo la presenza l'una dell'altra aiutava. Il tempo passò velocemente quella mattina e dopo pranzo,anche se non avevano toccato cibo, vennero convocate dal console insieme ad altri orfani,anche loro con sguardi vuoti e assenti. Prima di entrare Barbara fermò alice prendendola per un braccio e disse- mi dispiace per come ti ho risposto ieri, non avrei dovuto- alice sorrise , prese la mano dell'amica e questo fece capire a Barbara che non se l'era presa. Entrarono insieme nella sala degli accordi mano nella mano pronte ad aiutarsi a vicenda. Jia Penhallow seguì con lo sguardo i giovani Shadowhunters, con un misto di dolore e pena. All'interno la sala degli accordi era piena di gente, in fondo c'erano quattro seggi , occupati dai nascosti. La console penhallow era in mezzo.                                                                                                                                                                                   - silenzio Nephilm disse il console e gli Shadowhunters si zittirono. - Ora dobbiamo discutere sul fatto dei Nephilim rimasti orfani,idee?- dalla folla di persone una donna con lunghi capelli biondi e occhi azzurri si alzò e propose - Potremmo dividerli in vari istituti in modo che la loro formazione non sia interrotta- Il console si giro verso i seggi chiedendo che ne pensavano.       Il capo dei lupi , che a Barbara pareva si chiamasse Luke disse - io non credo sia opportuno, per fare in modo che si riprendano é meglio se restano qui- Un altro Shadowhunters si alzò dicendo- non avremmo la possibilità di ospitarli- .                                                                                           Tutti rimasero in silenzio sapendo che chiaramente aveva ragione. Ad alice venne una folle idea in mente, guardò Barbara e gli sussurrò quello che pensava , inaspettatamente Barbara spezzò il silenzio, - e se costruissimo una specie di scuola per noi Nephilim?- un chiacchericcio si diffuse nella sala tanto che jia dovette richiamare il silenzio.-zitti per cortesia, e dimmi giovane Stormheart cosa dovremmo fare?- chiese jia. La ragazza riprese a parlare - beh... i mondani quando dei ragazzi non hanno genitori, li mandano in una specie di istituto fino alla maggiore età - La console guardò la ragazza pensierosa,pensando che forse l' idea non era male. -che ne pensate?- domandò, dalla folla si levò delle voci di assenso ,si sentivano alcuni che continuavano a sostenere di non avere spazio, come se i ragzzi fossero pezzi di mobilio, ma la maggior parte annuiva convinta.- bene l'edificio dovrà essere costruito il prima possibile, nel frattempo voi - si giro verso i giovani Nephilm verrete accolti nel conclave e seguirete le normali lezioni- si addolcì un po' nel vedere una bambina, infondo al gruppo ,piangere silenziosamente per non darlo a vedere. - potrete stare con i vostri compagni e sceglierete una camera, per chi diceva che non c'era spazio ora può ben vedere che i bambini non sono oggetto d'arredo e tutta Idris é lieta di ospitarli ,anche se alcuni sono nati qui.- tutti gli Shadowhunters nella sala annuirono. jia si alzò e insieme a lei i rappresentanti dei nascosti. Le due ragazze si sentirono tranquillizzate nel sapere che almeno potevano restare insieme.         
 
 
Nota autrici: Come potete leggere la storia parla di queste due ragazze Barbara e Alice, nel prossimo capitolo voleremo subito al 2014 e da lì inizieranno le vere e proprie avventure, io e alice speriamo che in tanti recensiranno la nostra storia. Grazie per la lettura da barby_164 e ali_01 (autrici)
   
 
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