20/07/2014
1 recensioniTitolo: Fourteen candles in my heart will glow
Pairing: NN
Personaggi: Shintenhouji al gran completo! (Hikaru Zaizen, Kuranosuke Shiraishi, Kenya Oshitari, Kintaro Tooyama, Senri Chitose, Koharu Konjiki, Yuuji Hitouji + non menzionati ma presenti Kenjirou Koishikawa e Gin Ishida)
Genere: commedia, comico, un filino sul demenziale
Avvisi: OOC per motivi sotto elencati
Rating: verde
Note:
Buongiorno fandom, spero ci sia ancora qualcuno che transiti tra queste mura (?). è la mia prima fic su PoT e me ne vergogno perché visti i livelli di amore e fangirlamento che ho raggiunto avrei dovuto scantarmi prima. A mia discolpa... non ho idee decenti, e anche questa mi è venuta veramente male. è un po' da suicidio andare a prendere un team complicato come la Shintenhouji e scrivere su di loro -per questo c'è l'avviso di OOC. Mi sono prevalentemente basata sull'OAV Another Story, la parte sull'arrivo nel team di Zaizen. Hikaru-kun è il mio preferito del gruppetto -anche se praticamente non ha ancora fatto un tubazzo se non fare il palo, ma vabbé, e oggi, 20 luglio, è il suo compleanno >.<
Insomma, buona lettura, spero di non disgustarvi troppo >.<
Fourteen candles in my heart will glow
Kuranosuke apre la bocca per dire qualcosa.
La richiude senza riuscire a dir nulla.
Kenya si gratta la nuca, improvvisamente a disagio nel suo costume troppo colorato e troppo di cattivo gusto per non essere considerabile pacchiano e assolutamente ridicolo.
Koharu e Yuuji, e la cosa è già di per sé una sorta di evento eccezionale, se ne stanno dietro di loro in silenzio, immobili, completamente inebetiti dalla mancanza totale di reazione del bersaglio delle loro battute e delle loro scenette. Due anni, e ancora non si sono abituati.
Hikaru sospira, rassegnato a dover ancora a che fare con quegli imbecilli dei suoi compagni di squadra (dopotutto, ancora qualche mese e il capitano sarà lui, e per quanto debba ancora trovare un modo per tenere d’occhio Kintaro e impedirgli di svanire chissà dove con un’altro certo primino, ha già una mezza idea di far abolire qualunque tipo di fonte di risate all’interno dei campi da tennis. Giusto per), e allunga una mano, il palmo aperto e in attesa.
Kuranosuke lo guarda, perplesso. Prima lui, poi le dita sottili, poi di nuovo lui.
Hikaru sospira di nuovo. Quanta pazienza che ci vuole...
-Il mio regalo di compleanno- esclama, laconico –Per quanto vi abbia ripetuto migliaia di volte che non era necessario, so che l’avete preparato. Datemelo e facciamola finita, così possiamo iniziare l’allenamento-
Lo guardano tutti, completamente instupiditi. Pure Chitose, che è stato l’unico ad intonare un “buon compleanno” in maniera composta, come una persona decente e non un fenomeno da baraccone. Pure Kintaro, coi capelli rossi ancora pieni di coriandoli. Poi abbassano lo sguardo, all’unisono, e il capitano sorride.
Non un sorriso canzonatorio, non una farsa scanzonata o una presa in giro. Zaizen conosce quel sorriso: è quello con cui Shiraishi decide quale delle oltre 200 specie di piante velenose che conosce sarà la più utile per assassinarti nel tuo letto senza lasciare alcuna traccia utile ad identificare il suo coinvolgimento nella tua morte.
Gli scappa un brivido.
-Don don do-do-don... Shintenhouji!-
Tenta di battere in ritirata e di scappare, ma è troppo tardi: l’orda dei suoi compagni di squadra si è già abbattuta in massa su di lui, travolgendolo in un festoso abbraccio che probabilmente finirà per spaccargli qualche osso, e assordandolo con un coro sconclusionato di auguri.
Neppure un tensai può sfuggire all’energia devastante del club di tennis della scuola media Shintenhouji.
Note post lettura:
Tensai: Zaizen viene più volte definito come il genio del team. Incidentalmente non ha ancora avuto modo di mostrare le sue capacità, però...
Don don do-do-don Shintenhouji!: è il coro di incoraggiamento alla squadra.
La richiude senza riuscire a dir nulla.
Kenya si gratta la nuca, improvvisamente a disagio nel suo costume troppo colorato e troppo di cattivo gusto per non essere considerabile pacchiano e assolutamente ridicolo.
Koharu e Yuuji, e la cosa è già di per sé una sorta di evento eccezionale, se ne stanno dietro di loro in silenzio, immobili, completamente inebetiti dalla mancanza totale di reazione del bersaglio delle loro battute e delle loro scenette. Due anni, e ancora non si sono abituati.
Hikaru sospira, rassegnato a dover ancora a che fare con quegli imbecilli dei suoi compagni di squadra (dopotutto, ancora qualche mese e il capitano sarà lui, e per quanto debba ancora trovare un modo per tenere d’occhio Kintaro e impedirgli di svanire chissà dove con un’altro certo primino, ha già una mezza idea di far abolire qualunque tipo di fonte di risate all’interno dei campi da tennis. Giusto per), e allunga una mano, il palmo aperto e in attesa.
Kuranosuke lo guarda, perplesso. Prima lui, poi le dita sottili, poi di nuovo lui.
Hikaru sospira di nuovo. Quanta pazienza che ci vuole...
-Il mio regalo di compleanno- esclama, laconico –Per quanto vi abbia ripetuto migliaia di volte che non era necessario, so che l’avete preparato. Datemelo e facciamola finita, così possiamo iniziare l’allenamento-
Lo guardano tutti, completamente instupiditi. Pure Chitose, che è stato l’unico ad intonare un “buon compleanno” in maniera composta, come una persona decente e non un fenomeno da baraccone. Pure Kintaro, coi capelli rossi ancora pieni di coriandoli. Poi abbassano lo sguardo, all’unisono, e il capitano sorride.
Non un sorriso canzonatorio, non una farsa scanzonata o una presa in giro. Zaizen conosce quel sorriso: è quello con cui Shiraishi decide quale delle oltre 200 specie di piante velenose che conosce sarà la più utile per assassinarti nel tuo letto senza lasciare alcuna traccia utile ad identificare il suo coinvolgimento nella tua morte.
Gli scappa un brivido.
-Don don do-do-don... Shintenhouji!-
Tenta di battere in ritirata e di scappare, ma è troppo tardi: l’orda dei suoi compagni di squadra si è già abbattuta in massa su di lui, travolgendolo in un festoso abbraccio che probabilmente finirà per spaccargli qualche osso, e assordandolo con un coro sconclusionato di auguri.
Neppure un tensai può sfuggire all’energia devastante del club di tennis della scuola media Shintenhouji.
Note post lettura:
Tensai: Zaizen viene più volte definito come il genio del team. Incidentalmente non ha ancora avuto modo di mostrare le sue capacità, però...
Don don do-do-don Shintenhouji!: è il coro di incoraggiamento alla squadra.