Jolene camminava scalza sulla risata del suo cuore mentre i pensieri la tormentavano sulle notti insonni passate a riflettere sui distributori di abbracci.
Si grattò la fronte in cerca di pensieri meno traumatici con uno spazzolino da quattro soldi comprato al mercato dell'usato insieme ad una lampadina al neon che accendeva quando si sentiva sola.
E questo la rallegrò, almeno un po'.
Si grattò la fronte in cerca di pensieri meno traumatici con uno spazzolino da quattro soldi comprato al mercato dell'usato insieme ad una lampadina al neon che accendeva quando si sentiva sola.
E questo la rallegrò, almeno un po'.
Jolene sognava di sussurrare petali d'amore alle orecchie di chi non poteva sentire e di regalare abbracci a chi di notte cercava l'amore nei cassonetti dei rifiuti.
Si alzò dalla lancetta dell'orologio, rovesciando per sbaglio un po' di malinconia e velocemente si tuffò nelle pozzanghere infelici aggrappandosi ai cuori dei passanti, le cui anime erano in modalità stand-by, contenta di aver trovato una fissa dimora.
Jolene accarezzava i pensieri dei passanti con una lacrima comprata su Ebay per evitare che questi
trasformavano le loro serate romantiche in serate angosciose in compagnia di lamette infelici
e di siringhe colme di allucinogeni.
Afferrava gli arcobaleni dai cieli autunnali e li infiltrava nelle lenti arrugginite dei passanti.
Colorava così le giornate squallide delle persone noiose con pastelli affumicati e con sorrisi marci
presi al discount affianco all'orecchio del suo migliore amico.
Si alzò dalla lancetta dell'orologio, rovesciando per sbaglio un po' di malinconia e velocemente si tuffò nelle pozzanghere infelici aggrappandosi ai cuori dei passanti, le cui anime erano in modalità stand-by, contenta di aver trovato una fissa dimora.
Jolene accarezzava i pensieri dei passanti con una lacrima comprata su Ebay per evitare che questi
trasformavano le loro serate romantiche in serate angosciose in compagnia di lamette infelici
e di siringhe colme di allucinogeni.
Afferrava gli arcobaleni dai cieli autunnali e li infiltrava nelle lenti arrugginite dei passanti.
Colorava così le giornate squallide delle persone noiose con pastelli affumicati e con sorrisi marci
presi al discount affianco all'orecchio del suo migliore amico.