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Autore: _fex_    23/07/2014    0 recensioni
-Avevamo fatto una promessa.- dissi io.
-Oh Naomi,io non ce la faccio più,fanculo alla promessa.-
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Da più di un anno. É da più di un anno che va avanti questa storia, io e Michael abbiamo deciso così, con una promessa. E le promesse si mantengono giusto? Fin dalla prima liceo eravamo amici, amici normali, una splendida amicizia tra maschio e femmina che tutti ammiravano: a scuola scherzavamo sempre insieme, la maggior parte dei pomeriggi li passavamo insieme a fare i compiti, suonare o giocare. La sera uscivano, ce la spassavamo anche solo ridendo e scherzando tra di noi, la sua dolcezza e il suo sorriso erano e sono una dose di droga indispensabile ed essenziale per me. Eravamo ottimi migliori amici. Perché dico eravamo? Mi spiego, diciamo che da quando abbiamo compiuti i diciassette anni l'attrazione tra noi è aumentata a dismisura. È diventata incontrollabile, quasi da impazzire. E io non ne so il motivo, o forse si. Forse è perchè siamo cresciuti un po' di più, io mi sono alzata e i lineamenti del viso sono diventati più delineati, come le curve del mio corpo ora perfetto dopo aver passato un estate intera in palestra. I miei capelli lisci prima castani, sono ora tinti di un nero corvino che sembrano far impazzire le Sue orbite e i Suoi ormoni. Forse è perchè anche lui si é alzato di più e a crescere sono stati anche i muscoli. Forse perché ogni volta che vuole farmi impazzire si passa la sua mano grande tra i capelli ora tinti di un verde fluo che risalta i suoi occhi agghiaccianti e penetranti. Oppure perché si passa sempre la lingua tra le sue grandi e calde labbra che ora mangerei di baci. Ecco si, forse si tratta solo di attrazione fisica, sta di fatto che abbiamo cominciato questo perverso gioco che mi fa impazzire. Sinceramente, non so se definirci 'scopamici' poiché il nostro carattere non é cambiato e con noi neanche la nostra voglia di divertirci insieme. Solo che adesso quel 'divertirci insieme' lo definiamo in modo diverso, e ciò piace a tutte e due. All'inizio dell'anno,mentre le sue labbra sfioravano il mio collo, abbiamo fatto una promessa. "Nessuno dei due si deve innamorare uno dell'altro." Ed é andata tutto bene fino a metà anno. Pomeriggi a lanciare i libri dal letto al pavimento per scambiarli con i nostri caldi corpi che si desideravano sempre di più. Serate passate da soli, in discoteca a divertirci, a modo nostro. Il problema ora é che il Suo cuore ha voluto spezzare la promessa mettendosi in mezzo. É successo oggi, dopo scuola, come tutti i pomeriggi, mi stava accompagnando a casa fino a quando la sua voce profonda ha cominciato ad essere spezzata e imbarazzata come quella insicura di due anni fa. Cominciando a dire parole dolci a raffica, parole che hanno diviso il mio cuore in due. Una parte si scioglieva per la tanta dolcezza delle sue parole, una parte si frantumava lentamente per la delusione che mi ha provocato. -Una promessa va mantenuta,deve,essere mantenura, Michael.- Gli dissi enfatizzando la parola 'deve'. -Al cuore non si comanda, Naomi.- Rispose lui a tono. -Siamo solo fottutti.- Continuai io mettendomi le mani tra i capelli. E poi ricordo perfettamente i suoi movimenti. Mi tormentano la mente ormai. La sua testa cominciò a curvarsi verso il basso e le lacrime rigarono il suo viso fino a bagnare le labbra rosse. Poi mi guardò e con voce flebile sussurrò -Amami fino a farti odiare. Amami fino a farmi impazzire. Amami fino a farmi stufare disperatamente. Amami odiandomi. Amami sfottendomi. Puoi fare tutto, ma ti prego, amami.- Dire che non sono innamorata di lui é una follia, ma non sono mai arrivata a questo punto. Odio le persone che non mantengono le promesse. Questa era una promessa. E lui non l'ha mantenuta. Ricordo di aver fatto tre passi indietro scuotendo la testa, ricordo le lacrime che urlavano di uscire. Ricordo le mia parole amare -Io non voglio.- Probabilmemte ha parlato la mia coscienza che ogni giorno mi ripete che non so e non posso amare. Ricordo perfettamente di essere entrata in casa lasciandolo lì. Lasciando tutto in sospeso. Ho passato l'intero pomeriggio a casa piangendo e arrabbiandomi con me stessa, tutto il pomeriggio ad insultarmi e a continuare a ripetermi che sbaglio sempre e mi odio per questo. Ricordo di essermi fermata e davanti allo specchio di camera mia mi sono asciugata le lacrime e mi sono detta da sola 'Perchè far scappare l'unica persona che hai? L'unica che ti vuole per quel che sei.' Ed ora sono qua, davanti alla porta di casa sua pregando che qualcuno mi venga ad aprire ma non succede da più di quindici minuti. La casa sembra vuota, non ci sono luci accese e non si sentono rumori. Così decido di andare nella vecchia casa abbandonata. Dove ci trovavamo sempre io e lui per parlare o piangere insieme consolandoci a vicenda. Scavalco il cancelletto ed entro, vado dritta al piano di sopra ed eccolo lì. Rannicchiato con le ginocchia sotto il mento e gli occhi fissi su un punto vuoto. -Mike- lo chiamo a bassa voce. Non si muove neanche di un centimetro. Mi avvicino. -Ho sbagliato io. É colpa mia. Non dovevo dirti quelle cose e mi dispiace di averti fatto stare male, non era mia intenzione.- dice continuando ad ignorare i miei occhi che lo osservano ovunque. -Michael io..- comincio ma vengo interrotta. -Vai via. Puoi anche andare ora. Scappa sei ancora in tempo. Sappi che se soffrirai,non sarai sola!- esclama nervosamente ridacchiando. Ha toccato un tasto bollente e devo fermarlo prima di mandare a puttane tre anni di amicizia. Perché io sono sempre stata sola prima che arrivasse lui. Non sto neanche ad entrare nel dettaglio solo, la mia vita è un completo disastro. Io sono un disastro. In passato non mai stata veramente felice, non ho mai sorriso veramente, palese dire che mi sono costruita una maschera finta che copriva la vera me che solo lui è riuscito a scoprire. Sarà stato grazie al mio grande libro di Biologia che quel pomeriggio di tre anni fa mi cadde dalle mani, sarà stato lui a preoccuparsi per me accompagnandomi fino alla classe. Sarà stato lo stesso pomeriggio dove tutti e due ci trovammo nella stessa casa abbandonata in uno dei tanti vialetti di Malbourne. Sarà stato destino. -Michael guardami.- non mi ascolta così mi siedo davanti a lui. -Guardami.- riprovo, ma lui chiude gli occhi. Il suo viso perfetto non esprime emozioni. Mi avvicino ad esso con cautela e quando sono ad un millimetro di distanza dalle sue labbra -Penso di amarti.- sussurro prima di cominciare a mordere il suo labbro inferiore. Anche se non lo sto toccando, sento i suoi muscoli rilassarsi. -Ripetilo- quasi dice. -Penso proprio di amarti Michael, magari senza il 'penso'- sussurro ancora sorridendo accompagnata da lui che mi prende il viso tra le mani e apre gli occhi. Quelle iridi gelide e chiare che osserverei fino all'infinito senza muovere nulla. -Ci proviamo?- chiede riferendosi all'argomento relazione. -Quindi la promessa...- comincio io. -Oh Naomi,io non ce la faccio più,fanculo alla promessa.- si ferma. -Io ho bisogno di amarti.- Risponde guardandomi le labbra prima di cominciare a leccarmele e baciarle facendomi rabbrividire solo come lui sa fare. Ed ora che ci penso, credo proprio che se fosse stato un ragazzo qualunque o il primo figo che passa per strada, l'avrei anche mandato a fanculo. Ma mi sa che con Michael Clifford il mio cuore aveva spezzato la promessa dall'inizio. HEILÀ :) Ok, ammetto che è un po' corta, ma questa è la mia prima OS perciò mi devo ancora abituare c,: Beh, voi recensite e ditemi com'è come prima OS! Grazie se lo fate, un bacioo. :* _fex_
  
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