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Autore: Maiky Miker    23/07/2014    5 recensioni
Hunter novello sposo incontra Sebastian e la sua vita verrà sconvolta per sempre.
Liberamente ispirato al film "Imagine me & you".
"Hunter aveva sempre avuto tutto quello che si poteva desiderare dalla vita ma ancora non sapeva che il giorno del suo matrimonio sarebbe stato il momento in cui avrebbe trovato l’unica cosa che ancora non aveva: l'amore vero."
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Hunter Clarington, Sebastian Smythe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sebastian aveva provato a convincere Jennifer che quella non era la stagione dei lillà viola, invano.
La bella sposina si era messa in testa una cosa e nessuno era riuscito a farle cambiare idea e così Sebastian si era ritrovato a dover percorrere in lungo e in largo la città per trovare i fiori e rendere perfetto il giorno delle nozze.
Con il furgone pieno si era avviato alla chiesa già di buon mattino; naturalmente gli sposi e gli invitati sarebbero arrivati da un momento all'altro e lui non aveva ancora finito di sistemare la navata.
Lavorava come fioraio ormai da diversi anni ed era un lavoro che lo appassionava e gli dava grandi soddisfazioni.
Non era mai stato in tipo preciso e pignolo, anzi la sua vita era piuttosto incasinata e caotica, ma quando si trattava delle decorazioni floreali era puntiglioso e maniacale; quel contatto con la natura era capace di portarlo lontano da ogni preoccupazione e per il tempo che passava tra i profumi dei fiori il mondo sembrava essere un luogo perfetto. Spesso, immerso in questa quiete, perdeva il senso del tempo, cosa che nei momenti più concitati di un matrimonio poteva diventare un vero problema.
 


Hunter si era appena svegliato quando sua madre entrò nella sua stanza senza nemmeno bussare.
Gli occhi chiari semi aperti e i capelli in disordine erano un chiaro segnale di quanto, per quanto Hunter si mostrasse sempre sicuro e freddo, avesse a malapena dormito per l'agitazione di quel giorno.

“Non sei ancora pronto?”

“Mi sposo tra due ore, sono in perfetto orario!”

“Dovresti almeno controllare che tutto sia perfetto prima che arrivi Jennifer!”

“Si è occupata lei di tutto perciò sono sicuro che sarà tutto impeccabile!”

Hunter e Jennifer si conoscevano dai tempi del liceo e come nelle migliori tradizioni la ragazza più popolare aveva messo gli occhi sull'atleta più ambito e nel giro di qualche mese si erano messi insieme e non si erano più separati. Erano migliori amici, complici e dopo una breve convivenza avevano deciso di sposarsi; niente ginocchio a terra o scatoline contenenti brillanti: una decisione nata da una battuta e sfociata in un passo verso l'altare.
Hunter aveva sempre avuto tutto quello che si poteva desiderare dalla vita ma ancora non sapeva che il giorno del suo matrimonio sarebbe stato il momento in cui avrebbe trovato l’unica cosa che ancora non aveva: l'amore vero.

 

Sebastian non si era ancora fermato un attimo, era più forte di lui, doveva controllare ogni composizione almeno dieci volte per passare a quella successiva.
Una ragazza piuttosto attraente si avvicinò incuriosita da quel ragazzo alto dagli occhi verdi che portava grandi mazzi di fiori fuori e dentro la chiesa.

“Ciao.”

“Ciao! Posso esserti utile?”

“No, scusami...sei il fioraio?”

“Si esatto!”

“Volevo solo complimentarmi, sono stupendi!”

“Grazie, spero che la sposa apprezzi!”

“Ne sono sicura! Jennifer è difficile, ma sa riconoscere un buon lavoro. La conosco da quando siamo nate!”

“Sei la damigella?”

“Proprio così! Sono Emma.”

“Sebastian. Scusami resterei volentieri a parlare con te ma devo terminare il mio lavoro.”

“Oh certo! Verrai al ricevimento?”

“Si ho ancora diverse cose da sistemare anche lì.”

“Perfetto! Allora ci vediamo più tardi e magari beviamo qualcosa assieme...”

“Ok. A più tardi."

Sebastian riprese a sistemare gli ultimi steli quando Hunter percorse la navata per raggiungere l'altare.
Nel momento in cui i loro sguardi si incrociarono le persone attorno sparirono.
C'erano solo loro, c'era solo la parte migliore di loro riflessa negli occhi dell'altro.
Il tempo si cristallizzò e uno sguardo rapido come lo sbattere delle ali di un colibrì li colpi con la potenza di un tornado.
Hunter, sopraffatto, distolse per un attimo lo sguardo e quando voltò, nuovamente, il viso in direzione di Sebastian, questi era sparito tra la folla che si stava accalcando tra le panche della chiesa.
Sebastian lanciò una veloce occhiata indietro per vedere la sagoma di Hunter da lontano.

 

Sebastian raggiunse il tavolo delle bevande finito il suo dovere.
Hunter stava armeggiando, goffamente, con il cucchiaio del punch.

“Ti serve una mano?” azzardò Sebastian.

“Ehm…ecco…vedi  mi è scivolato l’anello dentro e sto cercando di recuperarlo!”

“La tua fede nuziale? Non è un buon segno amico!”

“Potresti aiutarmi invece di fare del sarcasmo?”

“Si, aspetta altrimenti ti macchi il tuo costoso completo.”

Sebastian avvicinò il fianco a Hunter e prese il mestolo dalle sue mani; qualche minuto e diverse risate dopo Sebastian riuscì a recuperare l’anello.
Hunter fece per prenderlo ma Sebastian glielo impedì.

“Aspetta!”

Tirò fuori dalla tasca un fazzoletto di stoffa con ricamate due S, pulì con cura il cerchietto dorato e aggiunse.

“Posso?”

E senza nemmeno aspettare risposta Sebastian raggiunse la mano forte e grande di Hunter e gli mise l’anello.

“Perfetto, tutto sistemato!” sorrise Sebastian.

Hunter sentì la terra mancargli sotto i piedi.

“Non credo che ci siamo presentati, sono Hunter!”

“Sebastian, il fioraio.”

“Ah! Spero che Jennifer non ti abbia fatto impazzire per i fiori.”

“Le spose sono sempre difficili da soddisfare ma ormai ho imparato a gestire le crisi e le richieste più assurde.”

Hunter rise.

“Hai un dono. Io ci ho messo anni a capire e gestire Jennifer.”

Sebastian abbassò lo sguardo.

“Capisco le persone dai fiori. So che sembra stupido ma se si sceglie un fiore lo si fa per un motivo molto più profondo. Le margherite parlano di innocenza, i papaveri dei sogni e i gelsomini di sensualità. Jennifer ha scelto dei lillà viola simbolo dell’adolescenza; immagino che sia il periodo in cui vi siete conosciuti e innamorati. Io leggo i fiori ma sono convinto che a te basti solo uno sguardo per capire Jennifer, non è così che funziona con l’amore?”

La frase rimase in sospeso e Hunter cercò di evitare quegli occhi verdi.

“Qual è il tuo fiore preferito?” riprese Sebastian.

“Non sono un grande esperto di fiori.”

“Puoi passare in negozio da me e indicarmi qual è il tuo fiore preferito...mi sei debitore!” strizzò l'occhio Sebastian.

“Con piacere, ti devo almeno una birra! Appena torneremo dal viaggio di nozze...oh è richiesta la mia presenza al tavolo degli sposi.”

Hunter fece per allontanarsi sfiorando casualmente la mano di Sebastian.
Un brivido e un senso di vertigine accompagnarono un sussurrato Grazie.

 

Note dell'autrice
Okay ho ufficialmente iniziato questa nuova long/mini long, non so ancora quanti capitoli riuscirò a fare! 
Allora per prima cosa sappiate che la storia non è mia, è un film a cui tengo molto e che vorrei tanto rendere nella sua versione Huntbastian! :)
Spero che questo inizio vi sia piaciuto.
Un abbraccio.

Maiky

   
 
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