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Autore: foschi    23/07/2014    2 recensioni
E’… strano. Tutto questo è molto strano. Ancora non riesco a credere che sia tutto finito. Questo periodo è volato via così velocemente da non accorgermi che lo stavo vivendo. E’ passato così velocemente che non so nemmeno da dove iniziare per mettere per iscritto le mie emozioni ed i miei sentimenti. Ok, cerchiamo di fare un po’ di ordine…
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Takao Kinomiya
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Siguiendo el camino…

 




¡Hola! :D

Indovinate chi è tornato tra voi? Già, proprio io! ;D Scusate la mia assenza per quasi due mesi da questo fandom, ma tra esami, gite e problemi in famiglia non ho trovato un momento libero per scrivere -.-

Comunque, eccomi con questa storia per me molto significativa. Sebbene abbia scelto di postarla in questo fandom, questa storia è molto autobiografica. Segna la chiusura di un capitolo della mia vita (la fine delle superiori) e l’inizio di una nuova vita.

Ok, non aggiungo altro e vi lascio alla lettura! ;D

 

 

 

 

 

 

 


A Claudia, Marisa, Giulia, Gianpiero

Per essermi sempre stati accanto.

Per avermi sempre spronato ad andare avanti

con i miei sogni, le mie idee, le mie follie.

Per avermi regalato momenti meravigliosi

e splendide amicizie.

A tutti loro, un profondo e sincero grazie.

 

 

 

 

 

 

E’… strano. Tutto questo è molto strano. Ancora non riesco a credere che sia tutto finito. Questo periodo è volato via così velocemente da non accorgermi che lo stavo vivendo. E’ passato così velocemente che non so nemmeno da dove iniziare per mettere per iscritto le mie emozioni ed i miei sentimenti. Ok, cerchiamo di fare un po’ di ordine…

 

Se devo dire cosa ha caratterizzato questo periodo così turbolento oltre allo studio -ahimè -, una sola è la cosa che mi viene in mente: l’amicizia.

Esatto, proprio questo sentimento. Questo sentimento che ha per protagonisti coloro che mi hanno accompagnato in qualsiasi avventura: i miei amici.

 

E’ stato grazie a loro se ora sono quello che sono. E’ stato grazie a loro se posso affrontare qualsiasi sfida credendo in me e mantenendo il sorriso sulle labbra. Mi hanno insegnato ad essere ottimista e non lasciarmi scoraggiare dalle prime difficoltà. Mi hanno insegnato che c’è una soluzione per tutto…!

Ma forse sto divagando… meglio che riprenda un po’ di cose. Meglio che ripercorra quest’avventura dall’inizio…

 

 

 

Tutto ebbe inizio quel pallido giorno di settembre, quando varcai la soglia di quella che sarebbe stata la mia seconda casa, la mia scuola.

Ma soprattutto, tutto ebbe inizio quando per la prima volta che conobbi il mio amico Rei (*).

Ricordo che lui era arrivato due giorni dopo l’inizio della scuola e si era seduto accanto a me. Evitavamo di guardarci, un po’ per diffidenza, un po’ per imbarazzo. Ma io ero troppo ansioso di conoscerlo e fare amicizia! E se il rapporto che ci lega ora è quello che, lo devo a quel piccolo oggetto di uso quotidiano: un diario.

Esatto, fu grazie a quello che sbocciò la nostra amicizia. Ma perché proprio il diario, vi chiederete.

Ebbene, a quel tempo il mio amico aveva il diario di una saga per cui impazzivamo, quindi vi lascio immaginare la mia reazione quando lo vidi!

 

 “Piace anche a te?!” aveva sgranato gli occhi

“Certo” avevo risposto con un mezzo sorriso orgoglioso “E’ una delle mie saghe preferite!”

“Wow e qual è il film che ti è piaciuto di più?”

 

 

E giù a parlare senza sosta, con la prof che ci richiamava sin dai primi giorni. Ihih, sono incorreggibile io. Rei no, invece. Si dimostrava sempre attento alle lezioni, come se non volesse prendersi altri rimproveri. Ancora oggi non sopporto quando fà così…

Ma da quel giorno… fummo uniti come se fossimo fratelli. Niente ci separava, neppure i litigi -scatenati dalla scuola tra l’altro! -  che duravano poco più di cinque minuti.

No, niente ci separava e niente l’avrebbe mai fatto. Ancora oggi, infatti, siamo soliti definirci “fratelli adottivi”  e se un giorno dovesse malauguratamente uscire dalla mia vita… credo che impazzirei! Ma sono sicuro, niente ci separerà!

 

 

 

 

 

Poi non so per quale assurdo gioco del destino, altre persone meravigliose mi hanno accompagnato in questo cammino.

Come un fulmine a ciel sereno, altre persone sono entrate nella mia vita e non ne sono più uscite. Anche con loro ho instaurato un bellissimo rapporto. E li ringrazio per avermi permesso di far parte della loro vita, di diventare loro amico!

 

 

E tra queste, fa la sua comparsa la mia amica Hiromi (*).

E’ lei che ha iniziato a farmi smuovere dal nido costituito dalla mia famiglia. E’ lei che mi ha fatto vivere le prime emozioni in compagnia degli amici. Mi ha spinto ad osare e la devo ringraziare altrimenti ora sarei chiuso in casa ogni santa sera a leggere o davanti al computer.

Ma la cara Hiromi non sapeva che già ci conoscevamo. O meglio, non si ricordava di me sebbene avessimo frequentato le elementari insieme. E come darle torto! Come poteva ricordarsi di un bambino, rotondetto e goffo, quando ci trovavamo al terzo anno di Liceo…?

 

“Piacere Hiromi” mi aveva detto porgendo la mano

Io avevo sorriso e l’avevo stretta. Mi ricordavo perfettamente di lei!

“Piacere Takao… anche se in realtà noi già ci conosciamo”

Aveva sgranato gli occhi “Davvero? E come?”

“Abbiamo frequentato le elementari insieme”

Lei aveva aperto la bocca “Forse hai ragione, ma scusa non ricordo”

Sorrisi rassicurante.

“Non ti preoccupare”

 

Poi conobbi il giovane che l’affiancava, Kai (*). Era un tale antipatico, egoista ed egocentrico che sebbene avessi cercato di stringere amicizia, rimaneva sulle sue, come un perfetto scorbutico. Ancora oggi è così. Esce quando gli fà comodo. Ci considera suoi amici quando gli fà comodo e ricordo il litigio tra lui ed Hiromi per questo. Avevo paura si picchiassero!

Ma Kai pian piano è scivolato fuori dalle nostre vite. Un po’ mi dispiace. Mi divertivo a sfotterlo ma lui non ci riteneva più suoi amici. Non ci riteneva alla sua altezza...

Chissà che starai facendo, Kai…

 

 

 

 

 

E poi alla mia vita si era aggiunta un’altra persona speciale. Max (*). E’ entrata di soppiatto, silenziosa ma ha lasciato e lascia un segno indelebile nel mio cuore. Ha aperto una breccia piena di affetto ed amicizia…

 

Ok, sto divagando di nuovo… meglio raccontare come è entrata nella mia vita…

Non lo conobbi direttamente ma capii subito che era una persona speciale.

Forse perché condividiamo gli stessi interessi o forse solo perché abbiamo lo stesso carattere… ma comunque sia, è una delle persone più importanti della mia vita. I suoi consigli, così come quelli degli altri, sono indispensabili. I suoi incoraggiamenti, così come quelli degli altri, mi hanno sempre dato la forza di andare avanti.

Oh, sto divagando di nuovo… sicuramente vi starete chiedendo come l’ho incontrato. Ebbene, la prima volta che lo conobbi fu quando recensì uno dei miei racconti.

Sono sicuro che ora starete ridendo ma sappiate che ogni tanto mi diletto a scrivere qualcosa. Certo, i miei racconti non sono niente di che - ihih, credo che se ora Max leggesse questo, mi incendierebbe con lo sguardo! - ma ha sempre cercato di farmi capire che non è così. Che devo credere in me stesso perché i miei racconti sono belli. Parole sue eh! Non ve la prendete con me se non è così!

Ma devo ringraziare anche lui se ora sono quello che sono.

 

 

 

 

Per concludere, l’ultima persona speciale entrata nella mia vita è lui, il Prof. Kappa.

E’ curioso il modo in cui l’ho conosciuto. E’ curioso perché un giorno si è presentato come un ragazzo che voleva conoscere la mia amica Hiromi. E poi come succede quasi sempre, i due giovani si frequentarono e si innamorarono e da quel momento, nonostante la diffidenza iniziale e la curiosità di sapere chi fosse, siamo diventati grandi amici.

E per questo gli devo molto.

 Ha sempre cercato di correggermi quando sbagliavo e di farmi imboccare la diritta via. Ha sempre cercato di aiutarmi anche quando avevo problemi con quelli che sono i miei più grandi nemici: la matematica e la fisica.

Mettetemi davanti tutto ciò che ha a che fare con le materie umanistiche ma non la matematica e la fisica, a meno che non mi vogliate vedere morto! Fortunato lui che ama queste materie e ci capisce qualcosa…!

Ma nonostante tutto, gli voglio molto bene. E’ un grande amico.

 

 

 

 

Uhmm… bene, penso di aver concluso con la storia della mia vita. Credo che vi siate annoiati un po’ ma era necessario che parlassi di loro.

Era necessario che spendessi qualche parola per poterli meglio ringraziare.

Ringraziarli per essere rimasti qui al mio fianco quando la maggior parte di voci e volti che ho amato è scivolata fuori dalla mia vita.

Li devo ringraziare perché, quando mi sono sentito solo in un mare sconosciuto accanto alla mia ombra lunga di malinconia, loro mi sono sempre stati vicini.

Li devo ringraziare perché, quando la mia vita era nel caos più totale, in completo subbuglio, loro sono stati i miei punti di riferimento, le mie ancore di salvataggio.

Li devo ringraziare perché, durante quelle sere passate chiuso in casa, con il viso sul petto a leggere i miei dolori ed i miei guai, loro mi hanno fatto vedere quanto di più bello ci sia nel mondo.

Li devo ringraziare perché, quando camminavo per le vie che curvano seguendo il vento sentendo dentro un senso di inutilità, loro hanno camminato con me, convincendomi che anche io, così fragile eppure così violento ed irascibile, non sono da solo.

Sono riusciti a farmi credere che, seguendo il cammino, anche io ho trovato il mio posto, il mio gancio in mezzo al cielo. Mi hanno convinto che ho trovato tanto amore. Il loro amore.

E forse, nonostante tutte queste parole, è questo il ringraziamento più sincero che voglio rivolgerli:

Grazie per il vostro amore!

 

 

 

 

 

 

 

Ed ora… cos’altro posso dire?  Di parole ne ho già spese molte. Forse è  meglio che passi ai ringraziamenti individuali va’…

 

 

 

 

 

 

 

A Rei:  Grazie per la tua serietà e per il tuo senso del dovere.

          Grazie per avermi sempre fatto capire quando esageravo.

          Grazie per avermi fermato quando stavo per commettere qualche sciocchezza.

          Grazie per aver condiviso con me ogni sorriso, ogni lacrima, ogni litigio, ogni imprecazione.

          Grazie per tutte quelle ore fatte di felicità ed allegria passate insieme.

           Grazie per tutto quello che abbiamo costruito in cinque anni.

           Grazie semplicemente per avermi permesso di fare parte della tua vita

            E grazie di far parte della mia.

 

 

 

 

 

 

A Hiromi:  Grazie per la tua freschezza e semplicità.

                   Grazie per ogni momento, ogni sera passata tra le risate.

                   Grazie per avermi insegnato a godere la vita in ogni suo momento.

                   Grazie per essere riuscita e farmi uscire dal mio guscio.

                   Grazie per avermi insegnato che in qualsiasi momento devo rimanere me stessa

                   E non dar conto a quello che dice la gente.

                   Grazie anche a te per avermi permesso di far parte della tua vita

                   E grazie di far parte della mia.

 

 

 

 

 

A Max:   Grazie per la tua sincerità e dolcezza.

            Grazie per avermi sempre spronato a far del mio meglio.

             Grazie per aver sempre cercato di farmi trovare la fiducia in me stesso.

             Grazie per esserci sempre stato sebbene la distanza ci separi.

             Grazie per avermi sempre supportato in qualsiasi idea.

             Grazie per i tuoi splendidi consigli.

             Grazie anche a te per avermi permesso di far parte della tua vita

             E grazie per far parte della mia.

 

 

 

 

 

Al prof. Kappa:  Grazie per la tua intelligenza e per il tuo supporto.

                      Grazie per aver cercato di portarmi sempre sulla diritta via

                      quando stavo per sbagliare.

                      Grazie per aver cercato di aiutarmi con i miei problemi,

                      soprattutto in matematica ed in fisica.

                      Grazie per le risate condivise e per la tua disponibilità.

                      Grazie per la tua gentilezza e per essere un grande amico.

                      Grazie anche a te per avermi permesso di far parte della tua vita

                      E grazie per far parte della mia.

 

 

 

 

Bene, ho finito. Spero che con queste parole i miei amici abbiano capito quanto sono indispensabili ed insostituibili.
Ma soprattutto, spero abbiano capito quanto li voglio bene e che, qualunque sarà il futuro, li porterò sempre nel mio cuore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice 



Salve! :D

Dunque, non vi chiedo se questa fic vi è piaciuta perché è molto introspettiva e biografica. Vi spiego solo alcune cose:

 

1) Perché ho scelto Beyblade.

Ho deciso di descrivere tutto con i personaggi di Beyblade perché l’amicizia che mi lega ai miei amici è paragonabile a quella che si instaura tra i personaggi di Beyblade.

Amici sinceri fino alla fine, pronti a contare l’uno sull’altro qualsiasi cosa succeda. Amici che, sebbene lontani, sono sempre vicini.

 

2) La scelta dei nomi

Dietro ogni nome di un personaggio di Beyblade c’è un mio amico. Infatti i nomi contrassegnati da (* )sono sì i personaggi di questo anime ma per carattere rispecchiano i miei amici e più precisamente:

A Rei corrisponde la mia amica Marisa, a cui voglio un bene dell’anima.

Ad Hiromi corrisponde la mia amica Giulia, a cui voglio un bene dell’anima.

A Kai corrisponde una mia amica, Mary, che non ho citato più di tanto in virtù di quanto già raccontato nella storia.

A Max corrisponde la mia amica Claudia, a cui voglio un bene dell’anima.

Al prof. Kappa corrisponde il mio amico Gianpiero, a cui voglio un bene dell’anima.

Infine, io ho deciso di impersonare Takao perché, oltre a rispecchiarmi come carattere, proprio come lui, anche io ho voluto riflettere su ciò che mi lega ai miei amici: tanto amore e tanta gratitudine.

 

3) La successione della narrazione

 Come spero si sia potuto capire, la storia inizia con una breve introduzione in cui delineo a grandi linee il legame con i miei amici.

Segue poi il modo in cui ho conosciuto i miei amici quindi ho sviluppato gli incontri in senso cronologico.

Dopo un ringraziamento generale, sono passata ai singoli ringraziamenti cercando di evidenziare le peculiarità di ognuno. Peculiarità che in larga parte sono rintracciabili in tutti ma che in ognuno sono più evidenti che in qualcun altro.

 

Bene, penso di aver finito. Spero di essere stata abbastanza chiara.

Bacioni alla prossima,

Olivier_Rei=)

   
 
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